Gender
«I miei testicoli non mi rendono meno donna» dice l’atleta olimpica ermafrodita Caster Semenya
Una recente intervista della mezzofondista olimpica Caster Semenya con la BBC ha suscitato scalpore sui social media, poiché ha affermato con sicurezza che i suoi testicoli non negano la sua femminilità.
Semenya è stata due volte campionessa olimpica e tre volte campionessa mondiale negli 800 piani.
Discutendo della sua biologia dopo essere nato con un deficit di 5α-reduttasi 2, che colpisce solo i maschi, il due volte medaglia d’oro olimpica si è difeso gareggiando nelle gare femminili, nonostante abbia dei «testicoli interni» che producono testosterone.
Olympian Caster Semenya on BBC: “My testicles don't make me less of a woman"
FACT CHECK: it absolutely does. It actually makes you not one at all.
— CJ Pearson (@thecjpearson) November 7, 2023
«Credo che se sei una donna, sei una donna», ha detto Semenya alla BBC. «Ho capito che voglio vivere la mia vita e lottare per ciò che penso e in cui credo in me stessa. Non mi interessano i termini medici o quello che mi dicono. Nascere senza utero o testicoli interni. Ciò non mi rende meno donna. Sono una donna e ho una vagina proprio come qualsiasi altra donna».
Semenya ha fatto commenti non dissimili simili la scorsa settimana sul programma TV americano CBS Mornings.
Caster Semenya gets interviewed by American Television network, CBS News on the Morning Show.#CBSNEWS #CasterSemenya #Ripmpilo pic.twitter.com/QIHSa8UbYg
— Hot Topics Mzansi (@HotTopicsMzansi) October 31, 2023
I commenti dell’olimpionica sono stati fortemente criticati sui social media, anche da parte delle atlete stanche che gli uomini abbiano vantaggi ingiusti negli sport femminili.
«Semenya non è una donna con alti livelli di testosterone. È un maschio con livelli normali di testosterone», ha scritto la nuotatrice Riley Gaines, ora attivista che lotta per l’esclusione dei maschi transessuali dalle competizioni sportive.
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In rete alcuni utenti, comprese donne assai indignate, hanno reagito con una condanna simile, in certi casi chiedendo all’atleta di restituire i suoi premi. Alcuni hanno sottolineato il fatto che Semenya abbia avuto due figli come prova che è un uomo che finge di essere una donna. Ha infatti sposato una donna, Violet Raseboya, da cui ha avuto due figli. I giornali non si sono posti tante domande su chi sia il padre biologico.
Nonostante sia classificata come femmina alla nascita, secondo quanto riferito Semenya ha cromosomi XY» anziché i cromosomi XX che hanno le donne, tuttavia è stato cresciuto come donna e si presenta come una «donna mascolina».
Come riportato da Renovatio 21, a marzo la World Athletics – cioè la Federazione Mondiale che regola l’atletica leggera, detta anche IAFF – aveva annunciato che non consentirà ai transessuali nati maschi di competere con le donne.
La corte suprema svedese nel 2020 ha rifiutato di consentire a Semenya di competere contro donne senza assumere farmaci che sopprimono gli ormoni, ma l’atleta ha rifiutato.
La Semenya, per cui fu chiesto un test del sesso i cui risultati non vennero mai resi noti, si appellò al Tribunale Arbitrale dello Sport quando la Federazione Atletica internazionale introdusse la normativa che stabiliva a 5 nanomoli di testosterone per litro di sangue il limite di partecipazione alle competizioni femminili.
Semenya è in tournée mediatica sulla scia del suo nuovo libro di memorie, The Race to Be Myself.
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Immagine di Citizen59 via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic
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Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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