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Salute

I malori della 15ª settimana 2025

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Recanati, provincia di Macerata: «Malore, è morto l’ex sindaco. Con lui la moglie, sconvolta. Vani i soccorsi». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Piobbico, provincia di Pesaro e Urbino: «Malore fatale nella grotta. Muore escursionista di 47 anni. Era a un corso per speleologi. La tragedia nella cavità dei Cinque Laghi nel comune di Piobbico. Per l’uomo, che lascia tre figli, non c’è stato niente da fare: non è servito neanche l’intervento di un medico che era della comitiva». Lo riporta La Nazione.

 

Mandello del Lario, provincia di Lecco: «Sub si immerge nel lago ma ha un malore: muore 63enne. Sotto shock ma incolume il compagno d’immersione». Lo riporta Today.

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Civitella in Val di Chiana, provincia di Arezzo: «Uomo trovato morto dentro un camion. La scoperta nell’area di sosta di Badia al Pino Ovest oggi pomeriggio. Ipotesi malore». Lo riporta ArezzoNotizie.

 

Porcari, provincia di Lucca: «Stroncato da un malore. Muore in casa a 53 anni. Trovato da un collega. L’allarme è stato dato dal titolare della ditta per cui lavorava. Inutili i soccorsi». Lo riporta La Nazione.

 

Sezze, provincia di Latina: «Accusa un malore mentre fa jogging. L’uomo, 56 anni, stava correndo in località Fontane. Soccorsi immediati, ma vani». Lo riporta LatinaOggi.

 

Rosignano Marittimo, provincia di Livorno: «Rosignano, imprenditore trovato morto nelle acque del porto: ipotesi malore ma si cercano testimoni. L’uomo, 67 anni, era arrivato forse per partecipare a un’assemblea dei soci. È stato trovato in acqua con la tuta e gli occhiali da vista». Lo riporta Il Tirreno.

 

Roma: «Donna accusa malore e muore in strada. La vittima – che avrebbe compiuto 68 anni a dicembre – stava camminando quando è stata colta da malore. Sul posto il 118 e i carabinieri della stazione di Mentana. Per la signora non c’è stato niente da fare». Lo riporta RomaToday.

 

Cremona: «Malore mentre va in moto, perde la vita un 56enne. Non c’è stato nulla da fare per l’uomo che abitava a Soresina con l’anziana madre. Sconvolti gli amici del Gruppo Custom, di cui era stato un socio storico, e quelli del gruppo Hells Angels». Lo riporta La Provincia.

 

Bergamo: «Malore in auto con la mamma, poi la scoperta della malattia: è morto a 16 mesi. Un’intera comunità in lutto». Lo riporta BresciaToday.

 

Gibellina, provincia di Trapani: «Colto da malore in auto sulla SP 37 a Gibellina, muore docente dell’IIS Francesco Ferrara di Mazara. La vittima, 65enne insegnante ancora in attività, ha avuto il tempo di accostarsi e di accasciarsi sul sedile di guida». Lo riporta Tele8.

 

 

Cupello, provincia di Chieti: «Tragedia a Cupello: ragazza di 20 anni muore in casa per un malore improvviso. La giovane era affetta da una grave patologia che le è stata fatale». Lo riporta Il Centro.

 

Cucuta, Colombia: «Morto d’infarto l’ex centrocampista del Parma: aveva 47 anni. Il malore durante una vacanza in famiglia. L’ex calciatore ha vissuto tanti anni in Italia». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Reggio Emilia: «Colto da malore a 73 anni: domani l’ultimo saluto. Stava falciando l’erba nel fossato davanti a casa sua». Lo riporta Il Resto de Carlino.

 

Salto di Montese, provincia di Modena: «Si schianta col quad e muore. Fatale incidente a Salto di Montese, niente da fare per il 48enne». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Caliano di Montoro, provincia di Avellino: «Ha un malore mentre fa rifornimento: morto in pochi minuti». Lo riporta Il Mattino.

 

Torano Nuovo, provincia di Teramo: «Neonata ha un malore all’asilo nido e muore nella culla. La Procura apre un’inchiesta. La scoperta fatta dalle maestre durante il controllo pomeridiano. Scossi i Paesi dove la piccola viveva». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Camastra, provincia di Agrigento: «Accusa un malore mentre lavora, 62enne cade da una betoniera e muore. Non è ancora chiara la dinamica del grave episodio. Sul posto i Carabinieri». Lo riporta Grandangolo Agrigento.

 

Venezia: «Malore in casa, morto il ristoratore. Lutto al Lido di Venezia. Aveva 73 anni. Celebre la sua pizza Amalfitana. Si era sentito male in casa. Lascia la figlia». Lo riporta La Nuova di Venezia e Mestre.

 

Portisco di Olbia, provincia di Sassari: «Diportista colto da malore evacuato dalla Guardia Costiera». Lo riporta Sassari Notizie.

 

Campo nell’Elba, provincia di Livorno: «Malore nel parcheggio del supermercato, donna trovata morta in auto». Lo riporta Il Telegrafo.

 

Fregona, provincia di Treviso: «Malore mentre va a bruscandoli, 70enne cade nel lago e muore. Tragedia nel pomeriggio al lago artificiale Madruc a Fregona». Lo riporta TrevisoToday.

 

Cefalù, città metropolitana di Palermo: «Accusa un malore mentre è in escursione alla Rocca di Cefalù: morto turista statunitense. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimare l’uomo ma senza successo». Lo la Gazzetta del Sud.

 

Roveredo in Piano, provincia di Pordenone: «Malore al lavoro in Municipio: i colleghi lo accompagnano a casa ma poco dopo muore sotto gli occhi della figlia». Lo riporta Il Gazzettino.

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Fagagna, provincia di Udine: «Trovato morto sulle scale di casa a 58 anni: non si presenta dal padre in ospedale, un amico dà l’allarme. L’ipotesi del malore fatale». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Castello di Godego, provincia di Treviso: «Papà 52enne stroncato da un malore dopo la serata con la moglie. “Era un gigante buono e gentile”. Lascia la moglie e i due figli». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Villotta di Chions, provincia di Pordenone: «Stroncato da un malore a 64 anni: medico di base, era andato in pensione a gennaio». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Quinto di Treviso, provincia di Treviso: «Malore nel sonno, allenatore di pallavolo trovato morto a 62 anni. Il fratello l’ha trovato steso a letto, senza vita. Per anni giocatore di pallavolo, aveva allenato i settori femminili locali». Lo riporta TrevisoToday.

 

Montecatini Terme, provincia di Pistoia: «Al lavoro a 76 anni: muore mentre scarica la biancheria per l’hotel. L’uomo si sarebbe sentito male. Ad accorgersi di lui è stato l’operaio di un’altra ditta che stava lavorando nei paraggi». Lo riporta La Nazione.

 

Cesana Torinese, città metropolitana di Torino: «È morto il ragazzo di 16 anni caduto sulle piste tra Cesana Torinese e Sestriere, troppo grave il malore che lo ha colpito. La famiglia ha dato l’assenso alla donazione degli organi». Lo riporta TorinoToday.

 

Sesto al Reghena, provincia di Pordenone: «Trovato morto in casa a 51 anni da moglie e figlia. Stroncato da un malore. L’amico sotto choc: “Era sensibile e ironico”». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Firenze: «Malore fatale mentre passeggia: muore a 60 anni. ». Lo riporta YouTVrs.

 

Settimo Torinese, provincia di Torino: «Under 16 regionali – Sospesa per un malore sugli spalti la partita tra Settimo e Pianezza, immediato l’intervento dei soccorritori». Lo riporta 11giovani.it.

 

Lesa, provincia di Novara: «La padrona ha un malore, il cane non l’abbandona. E viene “adottato”. Un cittadino di Lesa si prenderà cura dell’animale fino alle dimissioni della donna, una cittadina elvetica in vacanza sul Lago Maggiore». Lo riporta La Prealpina.

 

Sicignano degli Alburni, provincia di Salerno: «Sicignano sotto choc per l’improvvisa scomparsa di Maria Grazia: aveva solo 35 anni. È venuta a mancare nelle scorse ore a causa di un improvviso malore». Lo riporta SalernoToday.

 

Cavaso del Tomba, provincia di Treviso: «Malore in casa, l’ex vicesindaco di Cavaso del Tomba muore a 67 anni». Lo riporta TrevisoToday.

 

Mondragone, provincia di Caserta: «Colto da malore mentre è alla guida della sua auto, comunità scossa dalla prematura scomparsa. Cinquantenne molto amato e conosciuto in città era proprietario, insieme al fratello, di un noto caseificio». Lo riporta Macronews,

 

Doberdò del Lago, provincia di Gorizia: «Malore mentre taglia la legna: muore il padre del sindaco di Doberdò. 88 anni, stava lavorando a bordo del trattore nel bosco di famiglia. A trovarlo l’altro figlio, uscito per cercarlo non vedendolo rincasare». Lo riporta Il Piccolo.

 

 

Porto Viro, provincia di Rovigo: «Artigiano stroncato da un malore a 47 anni: lascia una figlia. Sconcerto in tutto il paese: era molto noto e stimato per il lavoro che faceva». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Padova: «Malore nel sonno: la compagna lo trova morto. Aveva 52 anni». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Pavia: «Grave malore in palestra: 24enne colpito da emorragia cerebrale mentre pratica kickboxing». Lo riporta Prima Pavia.

 

Marostica, provincia di Vicenza: «Malore durante la “Marcia de le Acque”: 57enne in rianimazione». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.

 

Pontedera, provincia di Pisa: «19enne accusa un malore a scuola». Lo riporta VTrend.

 

Benevento: «Incidente stradale a Benevento, ha un malore alla guida e si schianta contro il casello Traffico in tilt sulla tangenziale. Sul posto 118, Polizia Stradale e Vigili del Fuoco». Lo riporta Il Mattino.

 

Calusco d’Adda, provincia di Bergamo: «Malore in strada, arriva l’ambulanza. È successo nel primo pomeriggio a Calusco d’Adda, un uomo di 58 anni si è improvvisamente sentito male in via Guglielmo Marconi». Lo riporta Prima Merate.

 

Laveno-Mombello, provincia di Varese: «Malore al volante, auto distrutta». Lo riporta Varese News.

 

Mandas, provincia di Sud Sardegna: «Seconda Categoria: malore all’arbitro, sospesa Sporting Mandas-Santa Lucia. Il derby interrotto al termine del primo tempo, si attende la data del recupero». Lo riporta L’Unione Sarda.

 

Lomazzo, provincia di Como: «Colpito da un malore. Soccorsi a un ciclista al Parco Lura. L’uomo, 69 anni, si è procurato ferite al volto e alla spalla». Lo riporta La Provincia di Como.

 

Budrio di Correggio, provincia di Reggio Emilia: «Malore in bici, soccorso un 45enne. L’uomo è stato trovato a terra, con traumi al volto, e portato in ospedale». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Cimaferle di Ponzone, provincia di Alessandria: «Ponzone intervento Croce Rossa Sassello per un malore, muore 48enne». Lo riporta Redazionenews.

 

 

 

Bari: «podista colpito da malore: cinquantenne colpito da infarto durante il percorso». Lo riporta Quotidiano di Puglia.

 

Gussago, provincia di Brescia: «Un uomo accusa un malore al parco: interviene l’elisoccorso. Il 75enne è stato soccorso e trasportato all’ospedale in codice rosso». Lo riporta Brescia Oggi.

 

Dolzago, provincia di Lecco: «Malore sul posto di lavoro. Un uomo di 55 anni ha accusato un serio malore mentre si trovava al lavoro presso un impianto produttivo situato in via Marconi». Lo riporta LeccoToday.

 

Barzanò, provincia di Lecco: «Emergenza al liceo Parini di Barzanò. Una studentessa di 19 anni ha necessitato di assistenza medica immediata, con i soccorsi inizialmente allertati in codice rosso«. Lo riporta LeccoToday.

 

Teolo, provincia di Padova: «Ragazza colta da malore sui Colli Euganei, escursionisti bloccati in montagna: doppio intervento del Soccorso Alpino». Lo riporta TVIweb.

 

Messina: «Bimba accusa un malore alla stazione, portata d’urgenza in ospedale. L’intervento del 118 al binario 8. Sul posto anche la Polfer». Lo riporta MessinaToday.

 

Ozieri, provincia di Sassari: «Piccola di soli 5 anni colpita da un malore nella sua abitazione. L’episodio si è verificato intorno alle ore 22, la piccola ha manifestato sintomi convulsivi, è stata trasportata d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale di Ozieri». Lo riporta Cagliaripad.

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Rossiglione, città metropolitana di Genova: «Malore mentre guida, 70enne finisce nel torrente Berlino: intubato, è grave. La vettura ha sfondato le protezioni ed è volata di sotto per 6 metri: l’uomo ha riportato un trauma cranico facciale«. Lo riporta Il Secolo XIX.

 

Vaie, città metropolitana di Torino: «Valsusa, malore in auto nel centro paese: interviene l’ambulanza». Lo riporta ValsusaOggi.

 

Nepi, provincia di Viterbo: «Malore alla guida, incidente in via Roma». Lo riporta Etruria News.

 

Bassano del Grappa, provincia di Vicenza: «Malore durante la «Marcia de le Acque«: 57enne in rianimazione. È caduto a terra sotto gli occhi della moglie. Soccorso sul posto è stato ricoverato in terapia intensiva al San Bassiano». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.

 

Vendrogno di Bellano, provincia di Lecco: «Donna colta da malore in zona impervia sull’Alto Lago: soccorsi in azione. Anche l’elicottero in volo oggi pomeriggio per prestare aiuto a una 69enne». Lo riporta LeccoToday.

 

Prali, città metropolitana di Torino: «Malore sulle piste di Prali: uomo andato in arresto cardiaco, salvato con una lunga manovra di rianimazione. È stato trasportato in ospedale ed è comunque gravissimo». Lo riporta TorinoToday.

 

Novaretto di Caprie, città metropolitana di Torino: «Torino in lutto, muore a 5 anni per un malore improvviso». Lo riporta il Giornale La Voce.

 

Ponza, provincia di Latina: «Malore a bordo della crociera, evacuazione d’urgenza verso Ponza. L’intervento della Guardia Costiera e dell’elisoccorso ha salvato un anziano colpito da sospetto ictus». Lo riporta LatinaOggi.

 

Trieste: «Malore alla guida: si scontra con un’auto in sosta in via Vidali. L’incidente è avvenuto dopo le 10: sul posto 118 e polizia locale». Lo riporta Il Piccolo.

 

Arezzo: «Nonna ha un malore mentre falcia l’erba, nipotino chiama il 118 e la salva«. Lo riporta ArezzoNotizie.

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Autismo

Tutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?

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Il Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha difeso le sue affermazioni espresse venerdì durante una riunione di gabinetto, dopo che alcuni critici lo avevano accusato di suggerire un legame tra circoncisione e autismo. Successivamente ha precisato che si riferiva al paracetamolo (Tylenol) somministrato ai neonati dopo la circoncisione, non alla procedura stessa.   In precedenza, il presidente Donald Trump aveva sostenuto parti di questa teoria, invitando le donne in gravidanza a evitare il Tylenol e sottolineando la necessità di valutarne la sicurezza.   «Due studi indicano che i bambini circoncisi precocemente presentano un tasso di autismo doppio», ha dichiarato Kennedy durante la riunione. «Non è una prova definitiva. Stiamo conducendo studi per verificarla», ha aggiunto Kennedy.

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Le sue parole hanno scatenato reazioni immediate. Il deputato Jerrold Nadler ha scritto su X che «l’ossessione di Kennedy per le teorie del complotto ha nuovamente superato il limite, sconfinando in un territorio pericoloso e antisemita». Il dottor Peter Hotez, dottore ultravaccinista che rifiuta i confronti e chiede l’esercito contro gli antivaccinisti definiti come «grande forza omicida», ha definito la teoria «assurda». La ricercatrice sull’autismo Helen Tager-Flusberg ha dichiarato: «Niente di tutto ciò ha senso». A settembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che non esistono prove scientifiche conclusive che colleghino il paracetamolo in gravidanza all’autismo.   Kennedy ha poi risposto su X, citando uno studio danese del 2015 che mostrava tassi di autismo più alti nei ragazzi circoncisi. Ha sostenuto che lo studio indica il paracetamolo come probabile causa, sottolineando che può provocare danni neurologici se combinato con lo stress ossidativo, definendo le prove «schiaccianti».   Kennedy ha accusato i media di distorsione: «USA Today ha riportato in modo parziale le mie parole, usando un’inquadratura fuorviante. Il New York Post ha completamente travisato il mio discorso con il suo titolo, insinuando che avessi detto che la circoncisione causa l’autismo».  

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Travisato o no, lo studio danese, intitolato «Ritual circumcision and risk of autism spectrum disorder in 0- to 9-year-old boys: national cohort study in Denmark» («Circoncisione rituale e rischio di disturbo dello spettro autistico nei bambini da 0 a 9 anni: studio di coorte nazionale in Danimarca») esiste.   «Abbiamo confermato la nostra ipotesi secondo cui i ragazzi sottoposti a circoncisione rituale potrebbero correre un rischio maggiore di sviluppare ASD», cioè il disturbo dello spettro autistico, scrive lo studio dei ricercatori Morten Frisch e Jacob Simonsen. «Questa scoperta, e l’inaspettata osservazione di un aumento del rischio di disturbo da iperattività tra i ragazzi circoncisi in famiglie non musulmane, meritano attenzione, soprattutto perché i limiti dei dati hanno molto probabilmente reso le nostre stime di rischio per attività fisica conservative. Considerata la diffusa pratica della circoncisione non terapeutica nell’infanzia e nella prima infanzia in tutto il mondo, gli studi di conferma dovrebbero essere considerati prioritari».   Un altro studio del 2013, «Prenatal and perinatal analgesic exposure and autism: an ecological link» («Esposizione prenatale e perinatale ad analgesici e autismo: un legame ecologico») esplorava «larelazione tra l’esposizione precoce neonatale al paracetamolo e l’autismo/ASD, i tassi di prevalenza media ponderata della popolazione maschile per tutti i paesi disponibili e gli stati degli Stati Uniti sono stati confrontati con i tassi di circoncisione maschile, una procedura per la quale il paracetamolo è stato ampiamente prescritto dalla metà degli anni Novanta», concludendo che «l’analisi ha identificato correlazioni a livello nazionale tra indicatori di esposizione prenatale e perinatale al paracetamolo e autismo/ASD. È stata inoltre identificata una correlazione a livello statale per l’indicatore di esposizione perinatale al paracetamolo e autismo/ASD.   La questione va molto al di là del problema dell’autismo, e riguarda la civiltà occidentale stessa, che ha rifiutato la circoncisione sin dai primissimi anni della cristianità. Scrive la lettera di San Paolo ai Romani: «La circoncisione è utile se tu segui la Legge, ma se tu sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. Se dunque l’incirconciso osserva i comandamenti della Legge, la sua incirconcisione non sarà valutata come circoncisione? e chi di nascita è incirconciso, osservando la Legge, giudicherà te che, con la tua lettera della Legge e la tua circoncisione, ne sei trasgressore. Non è adunque quello che apparisce il vero Giudeo, nè è vera circoncisione quella che è palese nella carne; ma il Giudeo è quello che è tale entro di sè, ed è la circoncisione del cuore, nello spirito non nella lettera, quella la cui lode non è dagli uomini ma da Dio» (Rm, 2, 25-29).   Strano che il mondo «laico», che ritiene il battesimo dei bambini come una forzatura religiosa su di una persona che non può decidere in autonomia, non abbia niente da dire contro questa oscena mutilazione genitale infantile – e dobbiamo ancora trovare qualcuno che ci convinca del fatto che la circoncisione sia diversa dall’infibulazione, quella sì, per qualche motivo, invisa alla società.   «Il taglio genitale non terapeutico priva il bambino, quando diventerà l’adulto, dell’opportunità di rimanere geneticamente immodificato (o intatto)» hanno scritto due bioeticisti oxoniani i due bioeticisti Lauren Notini e Brian D. Earp «Plausibilmente, la persona le cui “parti private” saranno permanentemente influenzate dal taglio dovrebbe avere la possibilità di valutare se è ciò che desidera, alla luce delle loro preferenze e valori a lungo termine»   Di fatto, l’individuo circonciso perde per sempre la sua integrità, vedendosi amputata una parte del corpo straordinariamente ricca di terminazione nervose, che sono quelle che danno il piacere durante l’atto sessuale.

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C’è poi la questione della sicurezza dell’operazione mutilativa: i casi di bambini morti per circoncisione abbondano, anche in Italia, Nel 2023 bambino nigeriano è morto pochi giorni fa in zona Castelli Romani dopo una circoncisione fatta in casa. A Tivoli, nel 2018, morì un altro bambino nigeriano di appena due anni: aveva subito la circoncisione da parte di un sedicente medico; in quel caso, almeno, si salvò il gemello, portato d’urgenza in ospedale. Reggio Emilia, marzo 2019: neonato di famiglia ghanese, cinque mesi, morto dopo «diverse ore di agonia». Monterotondo, provincia di Roma, tre mesi prima: bimbo nigeriano di due anni morto per lo stesso motivo. Genova, aprile 2019, neonato morto nel quartiere Quezzi, e condannato a otto anni di carcere il nigeriano 34enne che aveva eseguito il taglio del prepuzio. Torino, giugno 2016: bebè di genitori ghanesi, circonciso in casa, morto in ospedale. Treviso, ottobre 2008: bimbo di due mesi morto per emorragia. Bari, luglio 2008: bambino deceduto per grave emorragia, «causata probabilmente da circoncisione fatta a domicilio».   Secondo dati ripetuti in questi giorni da tutti i giornali, le circoncisioni clandestine in Italia costituirebbero il 40% del totale. Su più di 15.000 circoncisioni richieste all’anno solo 8.500 vengono eseguite su territorio nazionale, mentre 6.500 operazioni di taglio del prepuzio sono effettuate nei Paesi d’origine dove gli immigrati tornano per «turismo etnico» (talvolta, come si è appreso, anche quando si dichiarano «rifugiati» e stanno facendo il percorso burocratico per essere riconosciuti tali totalmente a spese del contribuente italiano).   Secondo una sigla di medici stranieri operanti in Italia, il 99% delle famiglie musulmane circoncide il bambino quando ha ancora pochi mesi. La realtà è che tuttavia la circoncisione è di fatto istituzionalizzata grazie agli accordi tra lo Stato italiano e la minoranza ebraica.   Come riportato in passato da Renovatio 21, grazie alla legge 101 del 1989 che ratifica l’intesa tra l’Italia e le comunità ebraiche italiane, i maschi di religione ebraica e musulmana possono usufruire di alcuni progetti «clinico-culturali» ed essere circoncisi per 400 euro da un medico in regime di attività libero professionale. La prestazione è da considerarsi al di fuori dei LEA (Livelli essenziali assistenziali). Tra i sottoscrittori il Policlinico Umberto I di Roma, l’Associazione internazionale Karol Wojtyla, la Comunità ebraica di Roma e il Centro islamico culturale d’Italia.   La pressione ebraica si dice abbia fatto cambiare rotta anche all’Islanda, che aveva tentato di liberarsi della pratica barbara. Si tratta della stessa procedura per cui ora, per aver parlato della circoncisione, Kennedy è definito «antisemita».   «Ogni individuo, non importa di che sesso o di quanti anni dovrebbe essere in grado di dare il consenso informato per una procedura che è inutile, irreversibile e può essere dannosa», aveva dichiarato nel 2018 la deputata Silja Dögg Gunnarsdóttir, 44 anni, del Partito progressista dell’Althing, il Parlamento islandese. «Il suo corpo, la sua scelta». «Autonomia» corporale: è lo slogan delle femministe e dell’aborto. È un dogma inscalfibile del mondo moderno.   Il disegno di legge non passò, perché le microcomunità ebraiche e musulmane alzarono un polverone: «l’impatto di questa legge sarebbe sentito molto al di là dei confini dell’Islanda», scriveva una lettera dello spaventatissimo Comitato degli affari esteri della Camera dei Rappresentanti, spiegando che la «mossa renderebbe l’Islanda la prima e unica nazione europea a mettere fuori legge la circoncisione. Mentre le popolazioni ebraiche e musulmane in Islanda possono essere poco numerose, il divieto di questo paese sarebbe sfruttato da coloro che alimentano la xenofobia e l’antisemitismo in Paesi con popolazioni più diversificate».   La circoncisione nel mondo è tollerata, forse, anche per la sua straordinaria diffusione presso la popolazione americana. Contrariamente a ciò che possono pensare beceramente alcuni, la questione in nessun modo è legata ai rapporti tra l’ebraismo e gli USA. La fonte della pratica è la stessa dei cereali che con probabilità il lettore consuma il mattino: John Harvey Kellogg (1852-1943).

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Il Kellogg era un dottore nutrizionista, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica. Tuttavia, un pensiero lo ossessionava: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile.   Ecco quindi che raccomandò la circoncisione come rimedio: si taglia subito il prepuzio al bambino e lui non si toccherà crescendo. La cosa ancora più allucinante è che anche i cereali da lui commerciati (da qualche mese di proprietà della Ferrero) avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.   Kellogg, che come si è visto godeva di una certa influenza, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. Il Kelloggo, inoltre, scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai allo Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.   L’America odierna, e il mondo tutto, si trova quindi ancora alle prese con l’eredità di questo tizio: circoncisione e colazione con cereali tostati. L’eugenetica, nel frattempo, la si fa con le provette.   Menzogne, follie, droghe, violenze, aberrazioni: ci spaventiamo se un mondo del genere affoga ogni giorno di più nello tsunami dell’autismo?   Roberto Dal Bosco  

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  Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
   
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Big Pharma

Bayer punta sulla cura del Parkinson dopo decenni di vendita di prodotti come il glifosato legati alla malattia

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Bayer sta avviando una sperimentazione clinica di Fase 3 per un trattamento del Parkinson a base di cellule staminali attraverso la sua controllata BlueRock, nonostante l’azienda stia affrontando migliaia di cause legali relative ai pesticidi collegati alla malattia. Questa mossa evidenzia il duplice ruolo di Bayer nel contribuire al Parkinson e nel cercare di trarne profitto.

 

Bayer sta lanciando un nuovo trattamento sperimentale per il morbo di Parkinson, nonostante il colosso farmaceutico e chimico continui a trarre profitto dalla vendita di pesticidi collegati alla malattia.

 

La società ha annunciato la scorsa settimana che la sua sussidiaria BlueRock Therapeutics LP ha avviato una sperimentazione clinica di fase 3 per il bemdaneprocel, un farmaco progettato per sostituire le cellule cerebrali produttrici di dopamina uccise dalla malattia neurodegenerativa.

 

Il farmaco deriva da cellule staminali impiantate chirurgicamente nel cervello di una persona affetta dal morbo di Parkinson. Una volta impiantate, le cellule staminali possono svilupparsi in neuroni dopaminergici maturi, contribuendo a riformare le reti neurali colpite dal Parkinson.

 

Ripristinano «potenzialmente» la funzionalità motoria e non motoria dei pazienti. Il farmaco è stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense nel 2021.

 

Bemdaneprocel sarà probabilmente disponibile sul mercato tra anni, eppure Bayer sta investendo molto nelle infrastrutture produttive per i futuri prodotti di terapia cellulare e genica. Parte di questo sforzo include la costruzione di uno stabilimento da 250 milioni di dollari in California, secondo Reuters.

 

Le tecnologie di terapia cellulare e genica contro il cancro stanno già generando profitti per altre aziende, ma BlueRock è la prima azienda a portare una terapia cellulare per il Parkinson alla fase 3 degli studi clinici.

 

Le difficoltà finanziarie della Bayer derivano in parte dai brevetti scaduti su due dei suoi farmaci di successo: l’anticoagulante Xarelto e il medicinale per gli occhi Eylea.

 

Ma i maggiori problemi finanziari di Bayer sono radicati nell’acquisizione di Monsanto nel 2018, secondo Reuters. Il glifosato, un diserbante di Monsanto, è collegato al cancro e al Parkinson, le stesse malattie da cui Bayer potrebbe trarre profitto con un nuovo trattamento.

 

Finora, Bayer ha pagato circa 11 miliardi di dollari per risolvere le cause legali relative al glifosato e si stima che siano ancora pendenti 67.000 cause legali nei suoi confronti.

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Molti dei pesticidi della Bayer sono collegati al Parkinson

Il morbo di Parkinson è il disturbo neurologico in più rapida crescita al mondo, caratterizzato dalla perdita di neuroni nella parte del cervello che produce dopamina e che è responsabile del controllo motorio.

 

Sebbene non esista una cura nota per il Parkinson, esistono alcune cause note. Studi dimostrano che l’esposizione a diversi pesticidi è fortemente correlata allo sviluppo della malattia.

 

I collegamenti più ampiamente segnalati tra pesticidi e morbo di Parkinson riguardano l’erbicida paraquat della Syngenta.

 

Attraverso un’indagine sui documenti interni di Syngenta, il giornalista Carey Gillam ha rivelato che l’azienda era consapevole che il suo pesticida causava cambiamenti neurologici che sono il segno distintivo della malattia, ma lavorava segretamente per insabbiare le prove scientifiche del collegamento.

 

Tuttavia, studi recenti collegano anche l’esposizione ad altri pesticidi alla malattia.

 

Numerosi studi di casi, uno studio epidemiologicostudi sugli animali e recenti studi che esaminano molteplici esposizioni a pesticidi dimostrano che il glifosato, una nota neurotossina, probabilmente gioca un ruolo nel Parkinson.

 

Tuttavia, gli scienziati che scrivono sulle più importanti riviste mediche affermano che sono necessarie ulteriori ricerche e una migliore regolamentazione, citando il legame poco studiato tra glifosato e Parkinson come esempio paradigmatico del problema.

 

Parte del problema, affermano, è che sono le aziende produttrici di pesticidi a condurre la maggior parte delle ricerche, e la maggior parte di queste riguarda singoli pesticidi in modo isolato.

 

Nuove prove dimostrano che il Parkinson è anche – e forse più frequentemente – collegato all’esposizione a «cocktail» di pesticidi. Questi causano «una neurotossicità maggiore per i neuroni dopaminergici rispetto a qualsiasi singolo pesticida», perché i diversi pesticidi hanno meccanismi d’azione diversi. Se combinati, possono causare danni neurologici maggiori.

 

Una ricerca pubblicata su Nature Communications ha esaminato la storia dell’esposizione chimica dei pazienti affetti da Parkinson e ha identificato 53 pesticidi implicati nella malattia.

 

Tra le 10 sostanze chimiche identificate come direttamente tossiche per i neuroni collegate al Parkinson figurano pesticidi, erbicidi e fungicidi prodotti dalla Bayer.

 

Tra questi ci sono l’endosulfan, prodotto dall’azienda ma gradualmente eliminato in risposta alle pressioni internazionali; il diquat, un ingrediente chiave utilizzato dalla Bayer per sostituire il glifosato nel Roundup e vietato nell’UE, nel Regno Unito e in Cina; e i fungicidi contenenti solfato di rame e folpet.

 

Un altro studio ha identificato l’esposizione a lungo termine a 14 pesticidi con un aumento del rischio di morbo di Parkinson nelle persone che vivono nella regione delle Montagne Rocciose e delle Grandi Pianure.

 

I tre pesticidi con l’effetto più forte sono stati simazina, atrazina e lindano. Bayer produce diversi pesticidi contenenti simazina e atrazinaBayer in precedenza utilizzava il lindano nei suoi prodotti, ma ne ha gradualmente eliminato l’uso come pesticida agricolo negli Stati Uniti.

 

Bayer è una delle quattro aziende, insieme a Syngenta, Corteva e BASF, che controllano da anni il mercato mondiale dei pesticidi.

 

Negli Stati Uniti, l’azienda ha tentato di proteggersi da ulteriori contenziosi sui rischi per la salute causati dai suoi prodotti chimici, sostenendo una legislazione a livello federale e statale che renderebbe più difficile per gli stati regolamentare i pesticidi o per le persone danneggiate dai prodotti agrochimici fare causa ai produttori.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 1 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

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Salute

Oltre 1 miliardo di persone vive nelle baraccopoli

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Ogni anno, il primo lunedì di ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’habitat, dedicata a riflettere sullo stato delle città e sul diritto universale a un alloggio dignitoso.   Si prevede che la percentuale di persone che vivono nelle aree urbane aumenterà nei prossimi decenni. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, oggi il 57% della popolazione mondiale risiede in città, ma entro il 2050 questa quota potrebbe raggiungere il 68%, spinta dall’urbanizzazione in corso in Asia e Africa.   Tuttavia, in queste regioni l’espansione urbana è spesso non pianificata e forzata, con infrastrutture carenti o inadeguate. Di conseguenza, gran parte della crescita avviene in baraccopoli, aree di abitazioni precarie e insalubri segnate da estrema povertà.

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Negli ultimi vent’anni, secondo le stime delle Nazioni Unite, il numero di persone che vivono in baraccopoli è passato da 895 milioni a 1,1 miliardi.   Come illustrato da Valentine Fourreau di Statista in un grafico, le regioni più colpite da queste condizioni abitative precarie sono l’Africa subsahariana e l’Asia meridionale, dove nel 2022 circa il 50% della popolazione urbana viveva in baraccopoli (rispetto al 23% a livello globale).   Infographic: Over 1 Billion People Live in Slums | Statista Troverete altre infografiche su Statista   La mappa evidenzia che questa percentuale supera i due terzi della popolazione urbana in Paesi come il Sud Sudan (94,2%), il Mali (92,5%) e l’Afghanistan (71,6%). In Pakistan e Laos, oltre il 50% degli abitanti delle città viveva in baraccopoli. In India, la quota è scesa al 41,5% nel 2022, rispetto al 55% del 2002.  

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