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Reazioni avverse

«Ho la pericardite per colpa del vaccino»: rivelazione della campionessa di pallavolo

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«Ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?».

 

Il messaggio compare sull’account Instagram di Francesca Marcon, campionessa di pallavolo italiana in forze al Volley Bergamo. Lo ha rivelato il sito VolleyNews.it.

 

«Forse questo mio discorso può risultare un po’ blasfemo ma mi chiedo: non esiste una forma di “risarcimento” per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino?? Premetto che non sono no vax, ma di fare questo vaccino non sono mai stata convinta e ne ho avuto la conferma. Non so se vi può interessare, ma io ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino… Chi paga il prezzo di tutto?» scrive la bellissima atleta sul suo profilo.

 

A causa del suo stato di salute seguito alla vaccinazione, la schiacciatrice di Conegliano non può partecipare al raduno del Volley Bergamo.

«Non esiste una forma di “risarcimento” per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino?»

 

L’infiammazione della membrana cardiaca la terrà quindi lontano dall’inizio della stagione agonistica.

 

Come riportato varie volte da Renovatio 21, la pericardite e la miocardite sono fenomeni registrati con sempre maggior frequenza nei vaccinati giovani, anche in soggetti molto sani e sportivi.

 

La Marcon non è un’atleta qualsiasi: ha vinto il campionato, la Cappa Italia, la Supercoppa nazionale e una Coppa Cev.

 

Il suo Instagram – dove non abbiamo ancora trovato il post finito ora su tutti i giornali –  è pieno di foto che testimoniano la sua salute e il suo fascino.  Se si fosse ammalata a causa del vaccino, quale delitto nei confronti dello sport, della giovinezza, della bellezza!

 

In cambio di cosa, poi?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di Mentnafunangann via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0); immagine modificata con sfocatura sullo sfondo e ritaglio.

Reazioni avverse

Vaccino, 147 miliardi di danno economico, decine di milioni di persone che hanno perso la salute: studio USA

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Un nuovo rapporto stima che 26,6 milioni di persone siano rimaste ferite, 1,36 milioni disabili e 300.000 morti in eccesso possano essere attribuite ai danni del vaccino COVID-19 solo nel 2022, che sono costati all’economia quasi 150 miliardi di dollari.

 

Il rapporto è stato pubblicato dalla società di ricerca Phinance Technologies, fondata e gestita dall’ex portfolio manager di Blackrock Ed Dowd, noto per le sue indagini economiche sui danni del vaccino COVID.

 

Lo studio ha suddiviso l’impatto dei vaccini in quattro grandi categorie per stimare i costi umani associato al vaccino COVID-19; nessun effetto o asintomatico, coloro che hanno subito lesioni (esito da lieve a moderato), coloro che sono diventati disabili (esito grave) e morte (esito estremo). I dati sulle disabilità e sugli infortuni da vaccino provengono direttamente dal Bureau of Labor Statistics (BLS), mentre i dati sui decessi in eccesso derivano dai dati ufficiali sui decessi negli Stati Uniti tramite due metodi diversi .

 

 

«Dobbiamo ricordare che non solo questi raggruppamenti sono un tentativo di caratterizzare diversi livelli di danno dalle inoculazioni, ma non sono statici e potrebbero interagire tra loro», scrive il rapporto. «Ad esempio, potrebbero esserci individui che non hanno avuto effetti visibili dopo la vaccinazione, ma potrebbero comunque essere colpiti».

 

«Gli individui con lesioni lievi dovute alle inoculazioni potrebbero, nel tempo, sviluppare lesioni gravi fino alla disabilità o un risultato estremo come la morte».

 

 

Nell’analizzare ciascuna delle categorie di cui sopra, lo studio di Phinance ha utilizzato il tempo di lavoro perso in eccesso assolutoper determinare che il costo economico diretto delle lesioni da vaccino era di 79,5 miliardi di dollari nel 2022 e 52,2 miliardi di dollari per le persone con gravi disabilità.

 

Per i decessi, Phinance ha utilizzato l’aumento medio annuo assoluto dei decessi in eccesso dal 2021, che era dello 0,05% per la fascia demografica di età compresa tra 25 e 64 anni, pari a 5,6 miliardi di dollari di perdita di produttività.

 

In totale, hanno riscontrato un «costo economico» totale di 147,8 miliardi di dollari nel 2022 dovuto ai vaccini COVID-19.

 

Dowd precisa che questi numeri derivano solo dai dati misurabili: casi come la limitata capacità lavorativa di una persona danneggiata da vaccino non è considerata, così come il numero di coloro il cui danno potrebbe manifestarsi solo ora.

 

«Gli effetti moltiplicatori sono enormi», scrive Dowd.

 

E se lo sono per gli USA, immaginiamoci cosa possano essere anche per il mezzo miliardi di cittadini dell’Unione Europea.

 

È strano, perché, alla faccia della difesa della produttività e del lavoro, i sindacati e Confindustria mai si sono trovati così d’accordo come per il green pass e l’obbligo del vaccino che può distruggere i profitti delle aziende e segnare per sempre la salute dei lavoratori.

 

 

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Militaria

La miocardite in enorme aumento tra i militari USA nel 2021

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Secondo dati appena divulgati, il tasso di miocardite nell’esercito americano è aumentato durante il 2021.

 

Le diagnosi della forma di infiammazione del cuore, sono aumentate del 130,5% nel 2021 rispetto alla media degli anni dal 2016 al 2020, secondo i dati del Defense Medical Epidemiology Database (DMED).

 

Non si tratta tuttavia di informazioni liberamente consultabili: questi dati sono stati scaricati da una gola profonda e presentati al senatore Ron Johnson, il politico che più di ogni altro è in prima linea riguardo le questioni del vaccino COVID. L’informatore ha scaricato i dati da DMED nel 2023, circa un anno dopo che il Pentagono ha affermato di aver risolto un problema di corruzione dei dati con il sistema sanitario militare.

I dati hanno anche mostrato picchi nelle diagnosi di embolia polmonare (41,2%), disfunzione ovarica (38,2%) e «complicanze e descrizioni mal definite di malattie cardiache» (37,7%).

 

Come nota la testata americana Epoch Times, dati recentemente divulgati hanno anche mostrato aumenti più elevati rispetto a quanto riportato in precedenza dal Pentagono. I militari, ad esempio, avevano affermato che il tasso di embolia polmonare era aumentato solo del 25,4% nel 2021. Entrambi i tassi erano molto inferiori all’aumento del 468% che era stato tra i picchi scioccanti nelle diagnosi di malattie identificate dagli informatori nel 2022.

 

Le malattie del sistema nervoso sono aumentate del 9,5% nel 2021, rispetto al 5,7% dichiarato dal Pentagono, secondo i dati degli informatori. L’ipertensione è aumentata del 12,6%, non dell’1,9%. Il cancro ai testicoli è aumentato del 16,3%, non del 3%.

 

Dopo che i picchi sono stati resi pubblici, i funzionari militari avevano affermato che gli aumenti non erano corretti perché alcune diagnosi negli anni dal 2016 al 2020 non erano state conteggiate.

La miocardite, che alcuni ritengono che in forma migliore può essere causata anche dall’infezione di COVID-19, è una malattia che può portare alla morte. Casi certificati di morti per miocardite da vaccino mRNA si sono avuti sia tra giovani che tra bambini piccoli.

 

La consapevolezza del ruolo del vaccino nella possibile manifestazione di questa malattia cardiaca, specie nei giovani, è diffusa presso praticamente tutte le istituzioni sanitarie dei Paesi del mondo.

 

Disturbo fino a poco fa abbastanza raro, abbiamo visto incredibili tentativi di normalizzare la miocardite infantile con spot a cartoni animati.

 

Come riportato da Renovatio 21, la miocardite nello sport è oramai un fenomeno impossibile da ignorare.

 

 

 

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Big Pharma

Il CEO di Moderna «grigliato» dalla commissione del Senato USA

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Il CEO di Moderna Stephane Bancel è stato interrogato dal senatore del Kentucky Rand Paul durante un’audizione del Comitato del Senato sugli aumenti dei prezzi del vaccino COVID- 19.

 

Lo scambio, come sempre nei casi delle audizioni pubbliche, è stato ripreso dalle telecamere. In rete ora circolano molte clip delle domande di Paul al Bancel.

 

«C’è un maggiore interesse o una maggiore incidenza di miocardite tra i maschi adolescenti dai 16 ai 24 anni dopo aver assunto il vaccino?» chiede il senatore Paul al Bancel.

 

«In primo luogo, lasciami dire che ci preoccupiamo profondamente della sicurezza e stiamo lavorando a stretto contatto con il CDC e la FDA» Bancel cerca di rispondere.

 

«Più o meno un sì o un no», interrompe Rand Paul ribadendo la domanda. «C’è una maggiore incidenza di miocardite tra i ragazzi dai 16 ai 24 anni dopo aver fatto il vostro vaccino?»

 

«I dati che ho mostrato… in realtà, che ho visto, mi dispiace, dal CDC, in realtà hanno dimostrato che c’è meno miocardite per le persone che ricevono il vaccino rispetto a chi riceve l’infezione da COVID» risponde Bancel.

 

«Stai dicendo che per i maschi di età compresa tra 16 e 24 anni che assumono il vaccino COVID, il loro rischio di miocardite è inferiore rispetto alle persone che contraggono la malattia?» chiede ancora il senatore.

 

«Questo è quello che ho capito, senatore», ha confermato il capo di Moderna.

 

«Questo non è vero», ribatte Paul. «E vorrei inserire nel verbale sei articoli sottoposti a revisione paritaria dal Journal of Vaccine, dagli Annals of Medicine che dicono l’esatto contrario di quello che dice lei».

 

«Ho parlato con il suo presidente proprio la scorsa settimana e ha prontamente riconosciuto, in privato, che sì, c’è un aumento del rischio di miocardite. Il fatto che non si possa dirlo in pubblico è abbastanza inquietante», ha detto il senatore Paul all’amministratore delegato di Moderna.

 

«Pensa che sia scientificamente corretto imporre tre vaccini per i ragazzi adolescenti?» continua ad incalzare il Paul.

 

«Spetta ai leader della sanità pubblica decidere» rimbalza il Bancel.

«Ma lo ha affermato più volte. È stato intervistato e ha sostenuto l’efficacia e la sicurezza delle dosi aggiuntive/booster. Sa quando la miocardite è più ricorrente tra questi ragazzi adolescenti? Dopo la seconda dose. Quando ho parlato con il Suo presidente, ha riconosciuto che forse dovrebbe esserci una discussione pubblica sull’argomento. Se il 90% delle miocarditi arriva dopo la seconda dose, perché non discutiamo razionalmente di una di esse? Marty McCarry, un medico della Johns Hopkins, ha detto esattamente la stessa cosa».

 

Ad un certo punto Paul ha chiesto se l’amministratore delegato di Moderna avesse vaccinato i suoi figli.

 

«Lei ha bambini. Ha vaccinato i suoi figli?» chiede il senatore del Kentucky, che è medico oftalmologo.

 

«Sì», risponde Bancel.

 

«Quante volte?» chiede il senatore.

 

«3 o 4 volte», risponde il francese.

 

«3 o 4 volte…» ripete il senatore ridacchiando, forse divertito dal fatto che il padre, a capo di una delle più grandi aziende di vaccini al mondo, non ricordi il numero preciso delle vaccinazioni.

 

L’udienza ha riguardato anche il tema di un pagamento di 400 milioni di dollari che Moderna ha fatto al National Institutes of Health (NIH). «Crede che questo possa configurare un conflitto di interessi per i dipendenti del governo che ora stanno facendo soldi con il vaccino dettando anche la politica su quante volte dovremo ricevere il suo vaccino?».

 

Bancel risponde che la somma è stata pagata a fronte di un «un vecchio brevetto che avevano sviluppato, non correlato a COVID, ma utile allo sviluppo di un vaccino COVID per aiutare tutto il loro lavoro» e che «spetta al governo decidere» se si tratti di un conflitto di interessi.

 

Nella feroce audizione condotta da Paul sembra non esserci traccia di una notizia che ad alcuni può sembrare al limite del grottesco: ha annunciato la prima fase della sperimentazione umana per un vaccino mRNA per il trattamento di coloro che hanno sofferto di attacchi di cuore.

 

 

Moderna a fine estate ha fatto causa a Pfizer per violazione di brevetto. La società era già in una lotta con il governo USA per il brevetto del vaccino mRNA. Parallelamente, esisterebbe un contratto stipulato dall’ente per le malattie infettive NIAID (quello diretto sino a poco fa da Anthony Fauci) che avrebbe obbligato il Pentagono ad acquistare 500 mila dosi del vaccino, per un totale di 9 miliardi di dollari.

 

Due mesi fa è emerso che l’azienda, che come noto prima del COVID mai aveva venduto un prodotto, sta costruendo la prima fabbrica di mRNA al mondo a Melbourne, in Australia.

 

Come raccontato da Renovatio 21, il Bancel ha una storia speciale, con una gargantuesca coincidenza cosmica nel suo percorso professionale. Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visitò il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014. Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004: si, stiamo parlando proprio di lui, il biolaboratorio del pipistrello cinese.

 

Il finanziere francese Patrick Degorce, fondatore di hedge fund e mentore dell’attuale primo ministro britannico Rishi Sunak, fu nel 2011 uno dei primi investitori in quella piccola azienda farmaceutica chiamata Moderna (cioè «Mode» «RNA»), che all’epoca aveva circa dieci dipendenti e un modo di operare molto discreto.

 

La carriera del Bancel è quindi segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts a inizio anni ’10 nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino. I risultati di questa prestigiosa carriera sono quanto mai proficui. Secondo la rivista Forbes, disponendo dell’8% delle azioni di Moderna (che, ripetiamo, prima del COVID non aveva mai portato sul mercato un prodotto), Bancel è ora tecnicamente un billionaire, un miliardario. Secondo Business Insider, il fortunato francese ha dichiarato che darà via la maggior parte della sua fortuna, stimata in 4,1 miliardi di dollari.

 

Come riportato da Renovatio 21, Moderna e Merck sarebbero vicine alla fase 3 per un vaccino per il cancro alla pelle. Un anno fa è stato invece detto che la società aveva iniziato la sperimentazione umana per un vaccino mRNA per l’AIDS. Due mesi fa è stato annunciato lo sviluppo di un vaccino combinato mRNA COVID-Omicron e influenza; il Bancel ha dichiarato ai media che il vaccino mRNA COVID di fatto diventerà come un’antinfluenzale, con alcuni gruppi di individui vulnerabili che dovranno farlo ciclicamente.

 

Al World Economic Forum di Davos l’anno passato il Bancel lamentò che «nessuno più vuole» i vaccini, per cui era pronto a gettare «30 milioni di dosi nella spazzatura».

 

 

 

 

 

Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

 

 

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