Bizzarria
Gli scienziati propongono il dentifricio che previene l’Alzheimer

Una proteina chiamata SCPPPQ1 che normalmente fa aderire le gengive ai denti potrebbe rivelarsi efficace nel combattere un batterio chiamato P. gingivalis, che potrebbe causare il morbo di Alzheimer e altre condizioni neurodegenerative.
Lo avrebbe scoperto un team di ricerca dell’Università di Montreal, in Canada .
Lo studio condotto da Antonio Nanci, ricercatore e professore presso il Dipartimento di Stomatologia dell’università, è stato pubblicato all’inizio di dicembre sulla rivista britannica Nature.
Secondo un comunicato stampa pubblicato martedì dall’università, il batterio tradizionalmente associato alla malattia parodontale sembra essere collegato anche a varie malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
La proteina espressa dall’epitelio giunzionale e presente nella parte delle gengive che circonda i denti può rallentare la replicazione del P. gingivalis e persino distruggerla, ha rivelato lo studio, che ha coinvolto anche scienziati della Laval University, Quebec, e della McGill University, Montreal.
«Come sappiamo da alcuni anni, l’infezione orale da P. gingivalis è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del morbo di Alzheimer», ha detto Nanci, aggiungendo che, poiché «SCPPPQ1 può rallentare la crescita di questo batterio e persino distruggerlo, possiamo attaccare la causa dei problemi alla fonte e aiutare a prevenire più di una malattia».
Secondo il team, la scoperta apre un nuovo modo di trattare e potenzialmente prevenire lo sviluppo del morbo di Alzheimer, dal momento che la proteina può essere utilizzata per impedire al batterio di entrare nel corpo umano attraverso le gengive in primo luogo e potenzialmente combatterlo se entra.
Il team ora prevede di continuare la ricerca per studiare in profondità il potenziale antimicrobico della proteina.
Il suggerimento è che la proteina potrebbe essere aggiunta a un dentifricio per distruggere potenzialmente i batteri, compresi quelli che sono già penetrati nel sigillo epiteliale tra la gengiva e il dente.
«Questo è l’inizio di un’avventura entusiasmante e promettente che riporta l’odontoiatria in prima linea nella salute generale», ha affermato il professore.
Quindi, abbiamo visto anche questa: la proposta di un dentifricio anti-Alzheimer.
Non è possibile qui non pensare ai versi del poeta Brunello Robertetti:
«Cosa fai pazzo scienziato! / Perdi tempo a mescolare i genetici / mi fai la fragola pomodora / ti accanisci sul melone e sulla melanzana / ti attardi sull’insalata e sulla carota come un dio impazzito / ma quanto devo aspettare sto gelato di pollo?»
Ecco, la realtà è che oramai noi da due anni stiamo aspettando il filo interdentale anti-COVID, ma, per motivi misteriosi, ci danno solo vaccini.
Animali
Falso allarme della Marina britannica: non era un sottomarino russo, ma un peto di balena

Le navi britanniche hanno trascorso diversi giorni sulle tracce di un presunto sottomarino stealth russo prima di concludere che la sospetta traccia sonar potesse in realtà appartenere a una balena che emanava peti subacquei, ha detto una fonte della Royal Navy al quotidiano britannico The Sun.
Due suoni misteriosi sono stati captati al largo della costa nord-occidentale della Scozia, tra Applecross e l’isola di Raasay, secondo il tabloid britannico. Convinta che fossero opera dell’uomo, la Royal Navy ha iniziato una caccia in acque profonde.
«Abbiamo analizzato i suoni e ora crediamo che si trattasse di un mammifero marino. Una balena», ha detto un funzionario della marina anonimo al The Sun, aggiungendo che la balena potrebbe aver emesso una forte e squassante quantità di gas in quel momento.
«Lo stiamo prendendo molto seriamente», ha detto un’altra fonte della Royal Navy. «Dobbiamo supporre il peggio».
Il primo segnale è stato rilevato mentre viaggiava verso nord, verso il mare aperto. Il secondo è stato udito «giorni dopo» mentre si muoveva verso sud, prima di girarsi e ripartire.
L’Ammiragliato aveva ipotizzato che la Direzione principale per la ricerca in acque profonde (GUGI) dell’esercito russo potesse aver tentato di installare sensori per ottenere le firme acustiche dei sottomarini della Royal Navy, come i portamissili di classe Vanguard e le imbarcazioni d’attacco di classe Astute.
La posizione effettiva della flotta sottomarina britannica dovrebbe essere un segreto gelosamente custodito. Secondo il New York Post, i sospetti suoni di flatulenza sono stati rilevati «a circa 100 miglia» (cioè 160 km) dalla base dei sottomarini.
Il quotidiano statunitense ha ridicolizzato l’incidente definendolo «la caccia al Red Fart-ober», un gioco di parole sul titolo del film del 1990 Caccia a Ottobre Rosso, pellicola con Sean Connery basata sul romanzo dell’ineffabile Tom Clancy
I sottomarini con missili balistici sono considerati una componente chiave del deterrente nucleare di un paese, assicurando che il suo arsenale atomico non possa essere eliminato da un primo attacco a sorpresa. All’inizio di questo mese, la marina francese ha represso l’uso di un’app di monitoraggio della forma fisica nella sua base di sottomarini nucleari, temendo che i post online di Strava potessero rivelare i programmi di pattugliamento delle imbarcazioni.
Aiuta Renovatio 21
Le tensioni tra NATO e Russia, esacerbate dal conflitto in Ucraina, altre volte sono tracimate nel mondo cetaceo.
Una balena beluga avvistata al largo della costa settentrionale della Norvegia nel 2019 è stata descritta come una «spia russa» e seguita dalla marina norvegese per anni. La balena, soprannominata «Hvaldimir» (crasi tra la parola norvegese per balena, hval, e Vladimir), è stata trovata morta lo scorso agosto, presumibilmente per cause naturali. Alcuni, tuttavia, hanno parlato addirittura della possibilità che lo Hvaldimiro fosse stato assassinato a colpi di arma da fuoco.
La questione dei peti sottomarini che possono innescare una guerra termonucleare globale non è da sottovalutare, e va ad aggiungersi alla pericolosa quantità di problemi e malefatte a base di balene, orche e delfini di cui Renovatio 21 cerca costantemente di informare i lettori, sottolineando l’orrore e l’allarme che nella popolazione deve cominciare a suscitare la questione dei pisciformi mammiferi marini.
Animali
La marmotta oracolare non sarà sostituita da una torta vegana

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bizzarria
Dirigibile del tifo calcistico si schianta su un quartiere residenziale: il video

Un video ripreso da un pedone cattura il momento in cui un dirigibile, con la scritta «Vamos São Paulo», cade in un edificio nel quartiere paulista di Osasco e si sgonfia rapidamente come un palloncino da festa. Il fatto è accaduto lo scorso settembre.
Altre riprese da più lontano mostrano la macchina volante che scende rapidamente verso il centro abitato per poi perdere aria. Il notiziario brasiliano G1 ha pubblicato una foto che mostra le conseguenze: il dirigibile è accasciato su di un edificio, come fosse una balena spiaggiata.
Stando a quanto detto dal notiziario, si è trattato di un volo di prova per promuovere la squadra di calcio del São Paulo Futebol Clube, prima che la squadra giocasse una partita di Copa Libertadores.
A blimp crashed into a residential area in the Sao Paulo suburb of Osasco, Brazil, on Wednesday, September 25.
The airship was on a test flight ahead of a planned promotion of the local soccer team Sao Paulo Futebol Clube and was supposed to fly during its match on Wednesday… pic.twitter.com/V48Eui78Uy
— Breaking Aviation News & Videos (@aviationbrk) September 26, 2024
scary blimp crash caught on video outside of sao paulo, brazil pic.twitter.com/O5NdOVz9uc
— ian bremmer (@ianbremmer) September 30, 2024
Nessuno a terra è rimasto ferito, anche se la persona all’interno della cabina del dirigibile ha riportato ferite lievi. Le autorità locali hanno affermato che stanno indagando sulla causa dell’incidente.
Non capita tutti i giorni che un dirigibile si schianti, perché – purtroppo – non sono usati così comunemente come gli aerei.
L’industria dei dirigibili ha dovuto fare i conti con la lunga ombra del disastro dell’Hindenburg del 1937, quando un dirigibile tedesco prese drammaticamente fuoco mentre cercava di attraccare a Lakehurst, nel Nuovo Jersey. Più di 30 persone persero la vita nell’incidente, causato dalla fuoriuscita di idrogeno dal dirigibile.
Ciò che è degno di nota di quel terribile disastro aereo – oltre alle foto entrate nell’immaginario popolare – è che ha segnato la fine dell’era dei dirigibili, un periodo compreso tra la fine del XIX secolo e gli anni Trenta del XX secolo in cui i grandi dirigibili per il trasporto passeggeri si affermarono come mezzo di trasporto e anche per usi militari.
Oggigiorno, i dirigibili utilizzano l’elio, che non è infiammabile come l’idrogeno, e solitamente vengono sfruttati per promozioni e pubblicità, come quella poi schiantatosi in Brasile.
Il ritorno dei dirigibili dovrebbe essere un imperativo per la nostra civiltà, purtroppo sempre più priva di iniziativa e fantasia.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
-
Salute2 settimane fa
I malori della 4ª settimana 2025
-
Scuola5 giorni fa
Del bruco e della farfalla. La scuola verso algoritmi mostruosi
-
Pensiero2 settimane fa
Mons. Viganò: Bergoglio e Davos hanno la stessa agenda
-
Politica2 settimane fa
Esorcista pubblica una preghiera per Donald Trump
-
Spirito1 settimana fa
Perù: un cardinale chiama la polizia contro i fedeli che pregano il rosario
-
Armi biologiche2 settimane fa
La CIA ora crede al virus fuggito dal laboratorio di Wuhano
-
Pensiero2 settimane fa
La giornata della memoria selettiva
-
Spirito2 settimane fa
Chiediamo preghiere per monsignor Williamson