Politica
Gli americani irritati dal braccio destro di Zelens’kyj
Un numero crescente di funzionari statunitensi, da Capitol Hill all’amministrazione del presidente Donald Trump, sta esprimendo profonda frustrazione nei confronti del potente capo dello staff di Volodymyr Zelens’kyj, Andriy Yermak. Lo riporta la testata Politico.
Secondo dieci persone a conoscenza delle sue interazioni, le ripetute visite dello Yermak a Washington dopo l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina nel 2022 sono state considerate sempre più improduttive e persino controproducenti, ha riferito la pubblicazione giovedì.
I funzionari statunitensi descrivono Yermak come «abrasivo», incline a insistere su richieste poco chiare e «disinformato» sulla realtà della politica statunitense. Il suo ultimo viaggio a Washington, all’inizio di questo mese, ha incluso briefing scarsamente frequentati, cancellazioni dell’ultimo minuto – tra cui quella con il Segretario di Stato Marco Rubio – e confusione tra i collaboratori riguardo al suo scopo in città.
Sostieni Renovatio 21
«Non sappiamo perché sia qui», ha detto una delle fonti. Un’altra fonte dell’amministrazione Trump lo ha definito un «irritatore bipartisan».
Secondo un’altra fonte di Politico la Casa Bianca di Biden avrebbe tollerato Yermak come una fonte accettabile di attrito in tempo di guerra. Ma con il presidente Donald Trump che fa pressione su Kiev affinché adotti misure diplomatiche, ora sembra essere diventato un «peso esistenziale» per l’Ucraina.
Yermak ha respinto le critiche, dichiarando a Politico tramite un portavoce: «se questo significa essere considerati «una sfida» dagli altri, così sia», sottolineando che è concentrato sulla promozione degli obiettivi dell’Ucraina, indipendentemente dalle sottigliezze politiche.
Tuttavia, secondo un’altra fonte di Politico, lo Yermak sarebbe «estremamente frustrato» per i risultati della sua visita. Qualcuno ha descritto il viaggio come «un disastro dal punto di vista ucraino».
Lo Yermak è un ex produttore cinematografico che lo Zelens’kyj, ex attore diventato politico, ha portato al governo nel 2019. Il 53enne è stato descritto come «il braccio destro di Zelens’kyj» e «il vero mediatore di potere dell’Ucraina», con alcuni funzionari che affermano addirittura che di fatto sia lui a governare il Paese.
Come riportato da Renovatio 21, il nome dello Yermacco era ricorso anche in dichiarazioni infastidite da parte del ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, che in un’intervista dello scorso dicembre all’emittente pubblica Kossuth Radio aveva dichiarato di essersi rivolto al ministro degli Esteri ucraino Andrey Sibiga e ad Andrey Yermak, chiedendo l’autorizzazione per una conversazione telefonica tra Orban e il leader ucraino.
«In un gesto che non ha precedenti nella diplomazia», la richiesta è stata respinta in modo «un po’ forzato», ha detto Szijjarto, come riportato dal quotidiano Magyar Nemzet. Il massimo diplomatico ungherese non ha fornito dettagli sulla formulazione esatta usata dalle autorità di Kiev.
Nel giugno 2024 diversi funzionari ucraini si erano lamentati con il quotidiano britannico The Times del crescente potere del capo dello staff Yermak, che secondo loro di fatto governa l’Ucraina.
«L’autorità di Yermak ha superato quella di tutti i funzionari eletti dell’Ucraina, escluso il presidente», ha scritto il Times. «Alcune fonti sono arrivate al punto di descriverlo come il “capo di Stato de facto” o il “vicepresidente dell’Ucraina” in una serie di interviste».
Il giornalista autore dell’articolo, Maxim Tucker, che in precedenza aveva lavorato come attivista di Amnesty International sull’Ucraina, ha affermato di aver parlato con «alte fonti governative, militari, forze dell’ordine e diplomatiche», molte delle quali hanno richiesto l’anonimato, descrivendo Yermak come il «più grande difetto» di Zelens’kyj e il suo comportamento come «sete di potere».
Aiuta Renovatio 21
«Cresce la preoccupazione che Zelens’kyj dipenda sempre più da una manciata di voci domestiche servili», ha osservato Tucker, poiché il numero di persone che hanno accesso diretto a lui si riduce mentre la squadra di Yermak si espande.
Anche alti funzionari militari hanno accusato Yermak di aver organizzato il licenziamento del generale Valery Zaluzhny a febbraio, perché lo vedeva come un rivale.
Lo Yermak, era stato indicato dai servizi russi come uno dei possibili rimpiazzo dell’attuale presidente ucraino voluto dall’Occidente.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Politica
Uomo picchiato a morte da un rom, il governo sloveno vara misure di sicurezza
STOP romskemu nasilju❗️ Danes smo bili znova na protestu proti romskemu nasilju na obrobju Ljubljane, ki se ga je udeležilo več kot 500 ljudi, med katerimi je bilo tudi ogromno mladih. Zgodbe, ki jih pripovedujejo domačini, so grozne in nepredstavljive za ostalo Slovenijo. V… pic.twitter.com/fQBbWHO5F0
— SDM (@organizacijaSDM) July 16, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Elezioni e violenze in Tanzania
Sono esplosi disordini a Dar es Salaam e in altre città della Tanzania in seguito alle contestate elezioni generali nella nazione dell’Africa orientale. Gli scontri di mercoledì e giovedì hanno radunato grandi folle, mentre l’accesso a internet è stato bloccato in tutto il Paese.
A Dar es Salaam, secondo Reuters, alcuni testimoni hanno riferito che la polizia ha sparato proiettili e lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, mentre Al Jazeera, citando Amnesty International, ha riportato due morti.
Il governo ha ordinato ai dipendenti pubblici di restare a casa. L’ambasciata statunitense ha segnalato gravi chiusure stradali, inclusi i collegamenti con l’aeroporto internazionale.
Demonstrators in Tanzania have officially occupied the airport! pic.twitter.com/IdJwqdpmh6
— Billy (@MwangiHub) October 30, 2025
It’s happening in Tanzania.
The revolution is on.
The People and the People’s Defence Forces are united to reclaim Tanzania’s sovereignty, dignity and freedom! Viva!#FreeTunduLisu pic.twitter.com/wqDxJmMllJ— Dr. Miguna Miguna (@MigunaMiguna) October 31, 2025
This is what idi Amin Mama Samia Suluhu is seeing in Tanzania. Gen Z we are the new revolution ✊🏿
— Kijana Ya Atwoli ( parody ) (@AtwoliiYa) October 30, 2025
Protests are going on in some parts of Tanzania🇹🇿.
Freedom must be fought for. pic.twitter.com/Ra9jakt5Cu— Majuu Alone Munene🇰🇪 (@jaokojohnmark) October 29, 2025
Kyela Mbeya at the Border between Malawi and Tanzania, Malawian Genzs allegedly chased away the border security and immigration officials, crossed over and entered into Tanzania to join and help them protest and liberate their country. pic.twitter.com/XW8y2jcVdz
— Abdulahi Adan (@AbdulahiAdan10) October 29, 2025
They burn anything that comes into contact with fire. Nothing is spared in Tanzania. Idi Amin Mama should resign. pic.twitter.com/Az2kS3xeYV
— Cornelius K. Ronoh (@itskipronoh) October 30, 2025
Aiuta Renovatio 21
Secondo la BBC, il capo della polizia tanzaniana, Camelius Wambura, ha annunciato l’avvio del coprifuoco alle 18:00 ora locale e ha invitato i residenti a rimanere in casa, senza specificare quando le restrizioni sarebbero state revocate. Contemporaneamente, il Paese ha subito un grave blackout di internet, descritto dal gruppo di monitoraggio globale NetBlocks come un «oscuramento digitale a livello nazionale».
Le elezioni del 29 ottobre hanno visto la partecipazione della presidente Samia Suluhu Hassan del partito Chama Cha Mapinduzi, in corsa per il suo primo mandato completo. I due principali sfidanti di Hassan sono stati esclusi dalla competizione presidenziale. Il principale partito di opposizione, CHADEMA, è stato squalificato ad aprile dopo aver rifiutato di firmare un codice di condotta, e il suo leader Tundu Lissu è stato accusato di tradimento.
La commissione ha inoltre escluso il candidato dell’ACT-Wazalendo, Luhaga Mpina, leader del secondo partito di opposizione del Paese. Il partito ha respinto la decisione di esclusione definendola «infondata».
La presidente Hassan, insediatasi nel marzo 2021 dopo la morte dell’ex presidente John Magufuli – praticamente l’unico leader mondiale che si era opposto alle restrizioni pandemiche ridicolizzando i test per il virus – si candida per la prima volta a titolo personale. In precedenza aveva completato il mandato di Magufuli, e le elezioni del 2025 rappresentano la sua candidatura per il primo mandato completo come presidente eletta.
I funzionari governativi non hanno ancora diffuso cifre verificate sulle vittime né hanno risposto pubblicamente alla violenza in corso.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio anno l’OMS aveva dichiarato la presenza di un focolaio di virus Marburg nel Paese, accusa tuttavia negate dalla Tanzania.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Politica
A processo quelli che hanno detto che Brigitte Macron sarebbe un uomo
🔴🇫🇷 Brigitte Macron : 10 personnes jugées pour cyberharcèlement, accusées d’avoir relayé la rumeur totalement fausse selon laquelle l’épouse du Président serait une femme transgenre. #JT20h pic.twitter.com/FPfXlsR0vo
— Le20h-France Télévisions (@le20hfrancetele) October 27, 2025
Sostieni Renovatio 21
Today, in France, eleven anonymous French citizens are being tried for “cyberbullying” for merely reposting on X, in one way or another, publications inspired by Becoming Brigitte, my unauthorized biography of Brigitte Macron, which has never been convicted (or even prosecuted)… https://t.co/3oGJ94d6xF
— Xavier Poussard (@XavierPoussard) October 28, 2025
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero2 settimane faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Pensiero5 giorni faMiseria dell’ora legale, contro Dio e la legge naturale
-



Necrocultura1 settimana fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Oligarcato2 settimane faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Politica2 settimane faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Spirito1 settimana fa«Umiliazione della Chiesa dinanzi a un eretico concubinario globalista»: Mons. Viganò sulla preghiera congiunta del re britannico col papa
-



Spirito2 settimane faPapa Leone XIII sarebbe pronto a sciogliere l’Opus Dei
-



Pensiero1 settimana faMons. Viganò: dissonanza cognitiva e rivelazione del metodo, il colpo da maestro di Satana













