Geopolitica
Fico contro Biden sui missili contro la Russia. Scholz ancora frena sui Taurus
Rimuovere le restrizioni all’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti contro obiettivi in territorio russo è insensato e controproducente, ha affermato il primo ministro slovacco Robert Fico.
Biden avrebbe rimosso le restrizioni all’uso dei missili ATACMS da parte dell’Ucraina, secondo un rapporto del New York Times di domenica. La Casa Bianca non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
«Si tratta di un’escalation di tensioni senza precedenti», ha affermato lunedì Fico, definendola un tentativo di influenzare negativamente le politiche del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e di «frustrare e ritardare» qualsiasi colloquio di pace.
Sostieni Renovatio 21
Fico ha aggiunto di essere sorpreso dalla rapidità con cui alcuni Stati membri dell’UE hanno accolto con favore la mossa segnalata.
«Questa è semplicemente la conferma che l’Unione Europea non è in grado di formulare da sola posizioni fondamentali di politica estera e che l’Occidente vuole che la guerra in Ucraina continui a tutti i costi», ha affermato il premier slovacco.
Il ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak e il ministro degli Esteri Juraj Blanar hanno ricevuto l’ordine di «opporsi a questa decisione americana in qualsiasi forum mondiale», ha osservato Fico.
Bratislava «è fortemente in disaccordo» con la decisione degli Stati Uniti, considerandola una mossa «insensata» che minaccia gli interessi nazionali della Slovacchia, secondo Fico. Come vicina dell’Ucraina, la Slovacchia vuole vedere il conflitto finire il prima possibile.
La Slovacchia è membro sia dell’UE che della NATO, ma Fico si è discostato dalla politica di entrambi i blocchi riguardo al loro sostegno incondizionato a Kiev, unendosi invece alle richieste della vicina Ungheria di cessate il fuoco e di pace.
Anche la Germania sta prendendo le distanze dalla svolta sui missili per attaccare in profondità la Russia.
Secondo il ministro della Difesa Boris Pistorius, il governo tedesco non ha intenzione di approvare la fornitura di missili da crociera a lungo raggio all’Ucraina per attacchi in profondità nella Russia, nonostante un presunto cambiamento di opinione sulla questione negli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso all’Ucraina un permesso limitato per attacchi a lungo raggio contro obiettivi in profondità all’interno della Russia con missili ATACMS donati dagli americani, hanno riferito domenica diverse fonti di informazione.
Mosca ha affermato che qualsiasi attacco del genere supererebbe una linea rossa e costituirebbe un atto di guerra diretto con un paese della NATO. In precedenza, Stati Uniti, Regno Unito e Francia avevano fornito armi a lungo raggio all’Ucraina, ma la Germania si è rifiutata di farlo.
La decisione di Washington «non cambia la nostra valutazione al momento», ha detto Pistorius ai giornalisti lunedì, quando gli è stato chiesto se il cancelliere Olaf Scholz avrebbe revocato il divieto di inviare missili lanciati dall’aria Taurus a Kiev.
Attualmente non c’è «nessuna ragione per prendere una decisione diversa», ha aggiunto Pistorius, parlando durante una visita a uno stabilimento di elicotteri in Baviera. Invece, l’esercito tedesco intende fornire 4.000 droni che utilizzano il pilotaggio assistito dall’Intelligenza Artificiale, ha detto.
Washington ha informato Berlino in anticipo del cambiamento di politica, ha detto un portavoce del governo tedesco. Il Ministero degli Esteri ha sottolineato che nessuna delle armi tedesche donate all’Ucraina è considerata a lungo raggio.
Scholz ha giustificato il suo rifiuto di dare missili Taurus all’esercito ucraino dicendo che la mossa renderebbe la Germania una parte diretta del conflitto. Il cancelliere è stato criticato per la sua posizione da alcuni dei suoi partner nella coalizione di governo ormai fallita, così come da alcune figure di spicco dell’opposizione.
Come riportato da Renovatio 21, i democristiani tedeschi della CDU ad inizio hanno hanno spinto per la fornitura dei Taurus a Kiev.
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha accolto con favore le notizie sulla decisione di Biden. Il suo partito, i Verdi, «vede questa questione allo stesso modo dei nostri partner dell’Europa orientale, britannici, francesi e americani», ha affermato il funzionario in un’intervista con RBB Inforadio lunedì.
Marie-Agnes Strack-Zimmermann, parlamentare del Partito Democratico Libero (FDP) e presidente del Bundestag Defense Committee, ha definito la mossa americana attesa da tempo. Parlando alla radio Deutschlandfunk, ha esortato Scholz a cambiare idea sulle donazioni a Taurus.
Aiuta Renovatio 21
I Verdi e l’FDP erano partner minori nella coalizione guidata dai Socialdemocratici di Scholz, che è crollata all’inizio di questo mese. I Cristianodemocratici, il principale partito di opposizione tedesco, sostengono l’invio di missili Taurus in Ucraina. Altri politici che sono stati critici dell’intero approccio occidentale al conflitto hanno goduto di un’impennata di popolarità quest’anno.
Come riportato da Renovatio 21, lo scorso settembre il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock in visita a Kiev è stata di fatto insultata dall’omologo ucraino Dmytro Kuleba che in conferenza stampa congiunta ha accusato la Germania di perdere tempo con le decisioni sulle forniture militari, quando il risultato, disse con boria piuttosto rara in diplomazia, è noto a tutti: la Germania alla fine darà i missili all’Ucraina, ha assicurato Kuleba guardando la Baerbock, pure nota per il suo filoucrainismo totale (ha dichiarato che sosterrà Kiev anche contro il volere degli elettori, e che l’Europa è in guerra con la Russia).
Esistono tuttavia sacche di resistenza anche dentro al Bundestag, come la deputata Sevim Dagdelen, già nota ai lettori di Renovatio 21 per i suoi avvertimenti sull’incipiente Terza Guerra Mondiale, la quale lo scorso settembre aveva espresso preoccupazione per i missili da crociera a lungo raggio Taurus, temendo che questi missili potrebbero essere potenzialmente dotati di testate nucleari. La deputata di Die Linke – partito di opposizione sempre più apertamente critico del governo Scholz e della sua guerra NATO – ha respinto come «ingenua» la convinzione della coalizione di governo tedesca secondo cui «l’Ucraina sarà in grado di controllarsi ed evitare di colpire obiettivi in Russia con queste armi».
Si prevede che in Germania si terranno elezioni federali anticipate all’inizio del 2025.
Come riportato da Renovatio 21, un audio trapelato sui media russi ad inizio 2024 testimoniava discussioni tra alti funzionari dell’esercito tedesco riguardo all’attacco sul ponte di Crimea. La portavoce degli Esteri Maria Zakharova ha dichiarato che la Germania deve ancora essere «denazificata».
A marzo il vicepresidente della commissione di sorveglianza del Parlamento tedesco Roderich Kiesewetter aveva dichiarato che l’edificio del Ministero della Difesa russo o la sede dei servizi segreti nazionali nel centro di Mosca sono obiettivi legittimi da attaccare.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Elke Wetzig via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Economia
I mercati argentini salgono dopo la vittoria elettorale di Milei, che ringrazia il presidente Trump
Aiuta Renovatio 21
«Grazie, Presidente Trump, per la fiducia accordata al popolo argentino. Lei è un grande amico della Repubblica Argentina. Le nostre nazioni non avrebbero mai dovuto smettere di essere alleate. I nostri popoli vogliono vivere in libertà. Contate su di me per lottare per la civiltà occidentale, che è riuscita a far uscire dalla povertà oltre il 90% della popolazione mondiale».Gracias Presidente @realDonaldTrump por confiar en el pueblo argentino. Usted es un gran amigo de la República Argentina. Nuestras Naciones nunca debieron dejar de ser aliadas. Nuestros pueblos quieren vivir en libertad. Cuente conmigo para dar la batalla por la civilización… pic.twitter.com/G4APcYIA2i
— Javier Milei (@JMilei) October 27, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Sudan, le Forze di Supporto Rapido rivendicano la cattura del quartier generale dell’esercito
Le Forze di Supporto Rapido (RSF), milizia paramilitare sudanese, hanno annunciato di aver assunto il controllo del quartier generale dell’esercito nella città di Al-Fashir, devastata dal conflitto.
La capitale del Darfur settentrionale è sotto assedio da parte delle milizie da oltre un anno, con le Nazioni Unite che denunciano attacchi sistematici contro i civili, inclusi l’uccisione e la mutilazione di oltre 1.000 bambini.
Domenica, un portavoce delle RSF ha dichiarato in un comunicato che il gruppo ha conquistato completamente il comando della Sesta Divisione di Fanteria delle Forze Armate Sudanesi (SAF) dopo «battaglie eroiche caratterizzate da operazioni mirate e assedi strategici».
Sostieni Renovatio 21
«La liberazione… segna una svolta cruciale nelle battaglie condotte dalle nostre valorose forze. Traccia le basi per un nuovo Stato a cui tutti i sudanesi contribuiranno», ha affermato il rappresentante delle RSF.
Si ritiene che il quartier generale della Sesta Divisione di fanteria fosse l’ultima roccaforte dell’esercito nel Darfur, dove i combattimenti tra SAF e RSF infuriano da oltre due anni.
Da quando ha assediato Al-Fashir nell’aprile 2024, le RSF sono state accusate di attacchi indiscriminati contro i civili, con droni e artiglieria. Secondo le Nazioni Unite, circa 260.000 civili, di cui 130.000 bambini, sono intrappolati in condizioni disperate, isolati dagli aiuti umanitari nella città.
Secondo organizzazioni per i diritti umani, all’inizio di questo mese almeno 20 persone sono state uccise in attacchi contro una moschea e l’ospedale saudita, l’ultima struttura medica operativa di Al-Fashir, dopo l’uccisione di circa 100 civili a settembre.
Domenica, Tom Fletcher, coordinatore degli aiuti d’emergenza delle Nazioni Unite, si è detto «profondamente allarmato» dalla situazione ad Al-Fashir, chiedendo un cessate il fuoco immediato in tutto il Sudan. Il Fletcher sottolineato che i combattenti continuano ad avanzare in città, bloccando le vie di fuga e lasciando i civili intrappolati, affamati e terrorizzati.
Il conflitto tra l’esercito e le RSF, scoppiato a Khartoum nell’aprile 2023, ha generato quella che l’ONU considera una delle peggiori crisi umanitarie al mondo.
L’esercito non ha ancora commentato la presunta perdita del quartier generale di Al-Fashir, ma il suo comandante, Abdel Fattah Al-Burhan, ha discusso con l’ambasciatore turco Fatih Yildiz di questioni come gli sforzi per revocare l’assedio alla capitale della regione, secondo una nota ufficiale.
Come riportato da Renovatio 21, il comandante delle Forze di supporto rapido (RSF) paramilitari sudanesi, Mohamed Hamdan Dagalo, ha prestato giuramento come capo di un governo rivale del Sudan.
Come riportato da Renovatio 21, la RSF aveva annunciato un «governo di pace e unità» parallelo ancora lo scorso febbraio.
Le stragi nel Paese non si contano. Due mesi fa si era consumato un orribile massacro a seguito di un attacco aereo ad un mercato. Settimane fa c’era stato un attacco ad un ospedale.
Come riportato da Renovatio 21, a fine 2024 le fazioni rivali sudanesi avevano interrotto i negoziati.
Il conflitto ha casato già 15 mila morti e 33 mila feriti. Le Nazioni Unite hanno descritto la situazione umanitaria in Sudan come una delle crisi più gravi al mondo. Mesi fa la direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP), Cindy McCain, aveva avvertito che la guerra di 11 mesi «rischia di innescare la più grande crisi alimentare del mondo».
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Gli USA sono stati accusati l’estate scorsa di aver sabotato gli sforzi dell’Egitto per portare la pace in Sudan.
Le tensioni in Sudan hanno portato perfino all’attacco all’ambasciata saudita a Karthoum, mentre l’OMS ha parlato di «enorme rischio biologico» riguardo ad un attacco ad un biolaboratorio sudanese.
Come riportato da Renovatio 21, il generale Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto e capo dell’esercito della nazione africana dilaniata dalla guerra, due mesi fa è stato oggetto di un tentato assassinio via drone.
Il Paese è stato svuotato dei suoi seminaristi.
La Russia nel frattempo fa ha annunziato l’apertura di una base navale in Sudan.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Coordenação-Geral de Observação da Terra/INPE via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Lavrov: falchi europei minano i negoziati tra Russia e Stati Uniti
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità2 settimane faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura6 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Oligarcato1 settimana faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità













