Militaria
F-16 sopra Odessa
Secondo i video condivisi online dai residenti locali, nello spazio aereo ucraino sono stati avvistati aerei da caccia F-16 di fabbricazione statunitense. Sembra che mostrino almeno un aereo che conduce un volo di sorveglianza sulla città di Odessa.
A Kiev sono stati promessi gli aerei nel 2023 da diversi stati NATO, tra cui Stati Uniti, Francia, Bulgaria, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Canada, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania e Svezia. Hanno formato la cosiddetta «coalizione F-16», impegnandosi a fornire a Kiev i jet da combattimento e ad addestrare i piloti ucraini a utilizzarli.
Tuttavia, non era stata fissata alcuna data di consegna e Kiev ha recentemente espresso la sua impazienza.
Un servizio di Bloomberg, citante fonti a Kiev, ha indicato che il primo lotto di caccia sarebbe arrivato all’inizio di questa settimana e che il numero consegnato finora è stato «piccolo».
Is it a bird ? Is it a plane ???? yes its an F16 over Odessa ???????? pic.twitter.com/vV3SedzJVi
— Fella From The Ministry Of Ungentlemanly Warfare (@mouw5284) August 4, 2024
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Il leader ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha confermato la consegna in una dichiarazione sul suo canale Telegram ufficiale domenica. Non ha rivelato il numero di aerei forniti, ma ha menzionato Danimarca e Paesi Bassi per esprimere la sua gratitudine per la consegna. I due Paesi avrebbero dovuto fornire a Kiev rispettivamente 24 e 19 F-16 dalle proprie scorte.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa estate il ministro della Difesa danese Jakob Ellemann-Jensen aveva posto una condizione secondo cui i caccia F-16 destinati a essere donati a Kiev dalla Danimarca e dai Paesi Bassi devono essere utilizzati solo sul territorio ucraino.
Lo Zelens’kyj ha salutato l’arrivo tanto atteso dei jet, sostenendo che aiuteranno Kiev a ottenere «esattamente quei risultati di combattimento che avvicineranno la nostra vittoria, la nostra giusta pace per l’Ucraina».
Mosca ha avvertito che gli F-16, come qualsiasi altra arma occidentale fornita a Kiev, non cambieranno l’esito del conflitto e lo prolungheranno soltanto. Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha detto all’inizio di questa settimana che non esiste una «pillola magica» per Kiev e che non avrà questa «panacea» a lungo.
«Questi aerei appariranno, il loro numero diminuirà gradualmente, saranno abbattuti e distrutti. Non saranno in grado di influenzare in modo significativo la dinamica degli eventi al fronte», ha affermato Peskov.
Come riportato da Renovatio 21, lo stesso presidente russ Vladimiro Putin aveva assicurato che gli F-16 donati a Kiev saranno distrutti.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ancora un anno fa aveva ricordato che gli F-16 possono trasportare testate atomiche.
Piuttosto ridicolmente, l’ex segretario NATO Jens Stoltenberg, in una delle sue ultime uscite, ha dichiarato che la fornitura di F-16 agli ucraini non costituirebbe un’escalation.
L’anno passato il candidato presidenziale USA Robert F. Kennedy jr. ha definito gli F-16 all’ucraina «un disastro per l’umanità».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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La parte orientale di Kupyansk sotto il controllo russo
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La bozza del piano della naja tedesca scatena una protesta di massa
Gli attivisti tedeschi hanno dichiarato l’intenzione di organizzare proteste su scala nazionale contro il possibile ripristino della coscrizione militare, sostenendo che il Paese deve diventare «capace di pace, non di guerra».
La Germania si prepara a reintrodurre il servizio militare obbligatorio, mentre il governo mira a rafforzare le sue forze armate. La leva obbligatoria è stata sospesa dal 2011, ma una nuova legge in vigore dal 1° gennaio partirà da un modello volontario che potrebbe evolvere in una coscrizione più estesa.
Il possibile ritorno alla leva è motivato dalla grave carenza di personale nelle forze armate, con i giovani che preferiscono sempre più carriere civili a quelle militari.
Gli attivisti per la pace stanno pianificando una giornata di azione nazionale per il 5 dicembre, mobilitandosi contro quella che definiscono la «militarizzazione totale della società» da parte del governo.
«I preparativi bellici del governo tedesco e il massiccio accumulo di armamenti, con le loro drastiche conseguenze sociali, rendono imperativo intensificare le azioni congiunte del movimento per la pace», si legge nell’iniziativa, emersa dopo un incontro tenutosi nel fine settimana a Kassel.
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Gli attivisti, con lo slogan «La Germania non deve diventare capace di guerra, ma di pace», hanno chiesto di contrastare quella che ritengono propaganda, rivolta a sindacati, organizzazioni sociali e università.
«La militarizzazione viene presentata come “politica di sicurezza”, mentre in realtà erode le politiche sociali, sanitarie ed educative, nonché le infrastrutture», ha affermato il movimento.
L’imminente reintroduzione della coscrizione obbligatoria si inserisce in un più ampio sforzo UE di rapida militarizzazione in vista di un potenziale scontro con la Russia, che Mosca ha bollato come distrazione dai problemi interni dell’Europa.
Il cancelliere Friedrich Merz ha promesso di rendere le forze armate «il più forte esercito convenzionale d’Europa». I funzionari tedeschi hanno fissato il 2029 come scadenza per renderlo «pronto alla guerra», citando la percepita «minaccia russa». La Germania è il secondo fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato Merz di voler trasformare la Germania nuovamente nella «principale macchina militare d’Europa», sostenendo che le azioni di Berlino dimostrano il suo «coinvolgimento diretto» in una guerra per procura contro la Russia.
Ciò avviene mentre la Germania affronta un declino economico «drammatico», secondo gli economisti, con crescita stagnante e un’industria in indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, il Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja (definita dalla deputata Sajra Wagenknecht come il «casinò della guerra»), con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di ippnw Deutschland via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0
Militaria
149.000 adolescenti belgi invitati al servizio militare «volontario»
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