Ambiente
Ecovandalizzata Stonehenge nel giorno del solstizio: l’unico dio da adorare ora è il clima

Attivisti per il clima hanno coperto parti della più famosa attrazione preistorica della Gran Bretagna, Stonehenge, con la solita vernice in polvere arancione nell’ultimo attacco destinato ad attirare l’attenzione sulla loro causa.
Gli attivisti, arrestati poco dopo l’incidente, sono stati rilasciati su cauzione in attesa di ulteriori indagini, ha detto giovedì la polizia del Wiltshire.
Mercoledì, il gruppo britannico Just Stop Oil ha pubblicato un filmato che mostra due membri che usano estintori per spruzzare la sostanza arancione su almeno tre delle pietre del sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, parti delle quali si stima abbiano circa 5.000 anni. I visitatori sono stati visti lottare con gli attivisti, chiamati dal gruppo Rajan Naidu, 73 anni, e Niamh Lynch, 21 anni, mentre si preparavano a prendere di mira il monumento.
L’atto vandalico è avvenuto un giorno prima che migliaia di spettatori si radunassero presso il cerchio di pietre per celebrare il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno nell’emisfero settentrionale.
Secondo il gruppo, la mossa è stata effettuata per sollecitare il prossimo governo del Regno Unito a porre fine all’estrazione e alla combustione di petrolio, gas e carbone entro il 2030. Just Stop Oil ha anche affermato che la vernice in polvere arancione era farina di mais, aggiungendo che sarebbe «lavare via con la pioggia».
Al Gore’s nephews vandalize Stonehenge for a climate crisis that doesn’t exist. The Valedictorians still don’t understand that the entire climate movement is a lie, perpetuated for 50 years.
Nothing has changed in 50 years.pic.twitter.com/034FHJTYxL
— Citizen Free Press (@CitizenFreePres) June 19, 2024
Absolutely disgusting. The self entitled morons from Just Stop Oil have sprayed the historic Stonehenge monument in orange paint.
This is cultural desecration and the only way to stop this will be to hand out very harsh sentences to send a strong message. pic.twitter.com/jY08hiKhNh
— Chris Rose (@ArchRose90) June 19, 2024
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Giovedì, l’amministratore delegato di English Heritage, il dottor Nick Merriman, ha detto alla CNN che non sembrava esserci «nessun danno visibile» al punto di riferimento preistorico dopo che gli esperti hanno ripulito il sito dopo l’attacco.
Rispondendo all’incidente su X (ex Twitter), il primo ministro britannico Rishi Sunak ha condannato la mossa, affermando che «Just Stop Oil è una vergogna».
Stonehenge è l’ultimo obiettivo importante per gli attivisti. Il mese scorso, i manifestanti dello stesso gruppo hanno rotto il vetro che proteggeva la Magna Carta, un famoso manoscritto britannico del XIII secolo, al British Museum di Londra. All’inizio di questo mese, il gruppo Animal Rising ha incollato un’immagine di un fumetto su un ritratto del re britannico Carlo III in una galleria di Londra. L’organizzazione ecoestremista si accanì anche contro un Monet, purtroppo non perché opera di un pittore sopravvalutato.
L’anno scorso, gli attivisti di Just Stop Oil hanno gettato zuppa di pomodoro sui «Girasoli» di Van Gogh, mentre altri due si sono incollati su «Peschi in fiore» alla Courtauld Gallery di Londra, danneggiando permanentemente l’opera dell’omosessuale olandese che si automutilò l’orecchio. Pochi mesi dopo, fu attaccata anche la Monna Lisa al Louvre.
Stonehenge non è il primo simbolo religioso imbrattato con la vernice arancione. Lo scorso Natale, in Germania, attivisti climatici di sinistra hanno vandalizzato gli alberi di Natale in Germania sostenendo che l’atto aveva lo scopo di richiamare l’attenzione sulla crisi climatica che condanna il futuro dell’umanità.
Come riportato da Renovatio 21, attivisti climatici di sinistra avevano vandalizzato gli alberi di Natale in Germania sostenendo che l’atto aveva lo scopo di richiamare l’attenzione sulla crisi climatica che condanna il futuro dell’umanità.
Ecozeloti hanno preso di mira recentemente anche Venezia, lanciando fango contro la Basilica di San Marco e colorando di verde le acque sotto il Ponte di Rialto. in Vaticano due attivisti ambientalisti si sono incollati alla statua del Lacoonte.
La scelta di agire contro il sito megalitico durante il solstizio – giorno che attira a Stonehengio vari curiosi ma anche tanti individui con tendenze paganeggianti – è piena indicazione che la nuova religione vuole sostituirsi in toto non solo al Cristianesimo, ma persino alle forme di religiosità precedenti.
Come in una sorta di islamismo wahabita, ultramonoteista fino all’iconoclastia e alla violenza takfira, anche qui c’è un solo dio da servire, il clima, e tutto il resto va cancellato, ogni altra credenza è un idolo da abbattere.
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Immagine screenshot da Twitter
Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto

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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso

In un momento di grottesco vaticano spinto, papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio durante una conferenza sui «cambiamenti climatici» ospitata dalla Santa Sede. Uno spettacolo che di gatto tocca vette di cringe conciliare mai viste.
La conferenza tenutasi in questi giorni a Castel Gandolfo ha nome «Raising Hope for Climate Justice» – in inglese nel testo anche italiano diffuso dal Sacro Palazzo. In effetti, l’intera conferenza, tenutasi in Italia, è stata svolta nella lingua globalista per antonomasia, il latino del mondo neoliberale, cioè la lingua inglese.
L’evento, trasmesso in diretta streaminga, è stato caratterizzato da una «Benedizione delle Acque», iniziata con papa Leone che ha posato silenziosamente la mano su un blocco di ghiaccio. È stato detto che il blocco di ghiaccio sia venuto dalla Groenlandia, ma non è noto quanta energia a combustibile fossile sia stata impiegata, inquinando il mondo, per far giungere il pezzone sino a Roma senza che si sciogliesse.
.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.”
“Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V
— Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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Durante un evento stampa prima della conferenza, è apparso d’improvviso l’ex culturista cinque volte Mister Olympia, superdivo hollywoodiano d governatore della California Arnoldo Schwarzenegger, il quale ha invitato tutti i cattolici del mondo a «diventare crociati per l’ambiente». Lo Schwarzenegger si era convertito ai temi climatici ai tempi della campagna elettorale per restare in sella come governatore della California – Stato largamente a tendenza democratica – e lui stesso afferma nel suo documentario autobiografico su Netflix che a dargli una mano in questo senso fu Robert F. Kennedy jr., suo parente, visto il matrimonio che Arnoldo ha contratto con Maria Shriver (un altro ramo del casato, ma assolutamente centrale per quella che è la supposta famiglia reale USA, dove ha appeso il cappello un’altra cosa che ad Arnoldo è riuscita nella vita).
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Oltre a Terminator, accanto al papa ad una certa sono apparsi anche degli hawaiani a caso, che si sono prodotti in un momento musicale pachamamesco. Presentato come i «Pacific Artist for Climate Justice», i figuri, in pantalocini, camicia hawaiana, collanone e ukulele d’ordinanza, hanno avuto l’onore di introdurre musicalmente l’ingresso del papa.
Una schiera di cardinali presenti in prima fila si sono prestati al gioco, dandosi da fare con coreografici teli e cose bellissime così.
Tutto questo mentre un altro americano, il presidente USA Donaldo Trump, va all’ONU è parla della «truffa del Cambiamento climatico», e beccandosi da certuni i giustissimi, sacri 92 minuti di applausi.
Lo spettacolo offerto dall’ostinazione della chiesa climatista è persino più imbarazzante di quelli, blasfemi e occultistici, a cui ci aveva abituato Bergoglio. È innegabile come Leone stia aggiungendo, per quanto possa sembrare impossibile, una quota ulteriore di cringio post-conciliare al disastro dell’ultima papato.
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Ambiente
«Bomba chimica»: le mascherine anti-COVID hanno creato 4,3 milioni di tonnellate di rifiuti tossici

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Misurazione delle microplastiche e dei prodotti chimici industriali
I ricercatori hanno progettato il loro studio per testare le tossine e le microplastiche rilasciate da diversi tipi di mascherine facciali inutilizzate, tra cui maschere respiratorie, mascherine chirurgiche e vari «dispositivi facciali filtranti». Hanno immerso le nuove mascherine in acqua purificata per 24 ore, quindi hanno analizzato il liquido per determinare cosa fosse fuoriuscito. Anche senza usura, le mascherine rilasciavano microplastiche e inquinanti utilizzati durante il processo di produzione. Tutte le mascherine analizzate rilasciavano microplastiche e la maggior parte delle particelle era molto piccola, molte delle quali avevano dimensioni inferiori a 100 micrometri, ovvero circa la larghezza di un capello umano. Hanno scoperto che le mascherine FFP2 e FFP3 (una certificazione europea che designa le mascherine di tipo respiratorio commercializzate come quelle che offrono la massima protezione) rilasciavano da tre a quattro volte più microplastiche rispetto alle mascherine chirurgiche. Le mascherine rilasciavano anche additivi chimici, tra cui il bisfenolo B, un noto interferente endocrino utilizzato per produrre plastica e altri composti necessari alla produzione delle mascherine. Il bisfenolo B agisce come un estrogeno nell’organismo, interferendo con i sistemi ormonali. È stato associato a una ridotta produzione di sperma e ad alterazioni degli organi riproduttivi. Lo studio afferma che anche la plastica e le sostanze chimiche rilasciate dai milioni di tonnellate di mascherine dismesse danneggiano la vita acquatica. Microplastiche e tossine, entrando nella catena alimentare, inquinando l’acqua e accumulandosi nell’ambiente, possono mettere ulteriormente in pericolo le persone. «Mentre andiamo avanti, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questi rischi, sostenere lo sviluppo di alternative più sostenibili e fare scelte consapevoli per proteggere la nostra salute e l’ambiente», ha affermato Bogush. Brenda Baletti Ph.D. © 25 settembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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