© 18 agosto 2020, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Epidemie
Dr. Fauci, e il sistema immunitario?
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.
Il COVID-19 continua a portare scompiglio nel nostro paese. Le zone una volta sicure, oggi sono nuovi focolai di infezione. Negli ospedali si stanno esaurendo i posti, proprio come è successo in marzo e aprile a New York e nella mia città, Detroit, Michigan. Il 7 agosto 2020, il CDC ha comunicato che ci sono stati 4.962.216 casi accertati di SARS-CoV-2. Di questi, 2.446.799 sono guariti.
Come hanno fatto a guarire?
Il CDC ha comunicato che ci sono stati 4.962.216 casi accertati di SARS-CoV-2. Di questi, 2.446.799 sono guariti
Ero in prima linea per curare i pazienti COVID-19 fuori dalle loro auto in marzo e aprile in Michigan. Noi (i miei colleghi e gli infermieri) eravamo impegnati a correre fuori tra neve, nevischio, grandine e pioggia per mettere la flebo ai pazienti mentre mettevano il braccio fuori dal finestrino. Abbiamo curato con successo 107 pazienti con terapie nutrizionali e ossidative. La mia ricerca peer-reviewed, descrive il trattamento nel dettaglio: https://www.publichealthpolicyjournal.com/clinical-and-translational-research.
Il Dr. Fauci, soprannominato il dottore d’America, ha diffuso informazioni e direttive sin dall’inizio della pandemia. Ha promosso e diretto il progetto «warp speed» per sviluppare un vaccino contro il SARS-CoV-2, il virus che provoca il COVID-19.
Il Dr. Fauci ci ha aggiornato sulle terapie in uso, compresi steroidi, Remdesivir, desametasone e idrossiclorochina. Ci ha convinti, ripetutamente, che il vaccino è l’unica strada per uscire da questo caos, e che tutti dobbiamo attendere un vaccino che verrà immesso sul mercato in tempi brevi.
Il Dr. Fauci non ha toccato una questione che necessita di una risposta urgente: se non c’è cura per il COVID-19, come hanno fatto 2.446.799 di persone a guarire?
Però il Dr. Fauci non ha toccato una questione che necessita di una risposta urgente: se non c’è cura per il COVID-19, come hanno fatto 2.446.799 di persone a guarire?
Il Dr. Fauci non è il solo a non saper rispondere a questa domanda. La US Federal Trade Commission (FTC) e la Food and Drug Administration (FDA) ripetono continuamente che «non ci sono prevenzioni, cure o trattamenti per il SARS-CoV-2».
Perché non menzionano l’importanza del sistema immunitario?
Se mi trovassi a una conferenza stampa del Dr. Fauci, commenterei e gli chiederei: «Dr. Fauci, lei continua ad aggiornarci sulla situazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2. Comunica nuove informazioni sugli studi sui farmaci come idrossiclorochina e Remdesivir. Dice continuamente al paese di mantenere il distanziamento sociale e indossare le mascherine. Perché non parla mai dell’importanza del sistema immunitario?»
Dr. Fauci, perché non parla mai dell’importanza del sistema immunitario?
Forse esiste un modo per aiutare i malati di COVID-19 a sopravvivere alla malattia, che è proprio sotto il nostro naso. Infatti, è stato così sin dall’inizio. Penso che dovremmo concentrarci su come costruire un sistema immunitario forte in grado di neutralizzare e combattere l’infezione del SARS-CoV-2.
Forse dobbiamo focalizzarci sull’aiutare le persone a vincere il coronavirus rinforzando e supportando il sistema immunitario. Non dovrebbe essere un concetto radicale.
Comunque, sembra di vivere in un mondo rovesciato, come quello di Alice nel Paese delle Meraviglie, in cui l’idea radicale di rinforzare il sistema immunitario spinge le agenzie federali come la FTC a zittire chiunque osi pronunciare una simile eresia. Ho ricevuto un ammonimento dalla FTC perché pubblicavo i miei successi nella cura dei pazienti COVID-19, nella speranza di far abbassare il livello di terrore e aiutare gli altri ad evitare un destino letale in quella situazione. La lettera che ho ricevuto dalla FTC diceva:
Forse dobbiamo focalizzarci sull’aiutare le persone a vincere il coronavirus rinforzando e supportando il sistema immunitario. Non dovrebbe essere un concetto radicale
«È illegale ai sensi del FTC Act, Art. 15 U.S.C. Sec 41 e seguenti, affermare che un prodotto o servizio possa prevenire, curare o trattare una malattia a meno che non sia in possesso di competente e affidabile prova scientifica, tra cui, ove opportuno, studi clinici controllati, a supporto della veridicità delle affermazioni nel momento in cui sono state effettuate. In merito al COVID-19, attualmente non esiste nessuno studio per i prodotti o servizi identificati sopra. Pertanto, ogni effetto preventivo o terapeutico di tali prodotti o servizi non è supportato da competente e affidabile prova scientifica. Deve immediatamente cessare di diffondere tali affermazioni».
Vorrei sapere il momento preciso in cui è diventato illegale parlare del supporto al sistema immunitario. Come medico, ho sempre pensato che gran parte del mio lavoro fosse aiutare i miei pazienti a rafforzare il loro sistema immunitario. E, come dottore, ho pensato di dover riportare sia i successi sia i fallimenti affinché altri potessero imparare dalla mia esperienza.
Dobbiamo offrire di più ai nostri pazienti delle semplici mascherine e distanziamento sociale
L’idea radicale di rinforzare il sistema immunitario spinge le agenzie federali come la FTC a zittire chiunque osi pronunciare una simile eresia
Dr. Fauci, perché lei non si concentra di più sull’aiutare le persone a rafforzare il sistema immunitario in modo che possano sconfiggere il Coronavirus, come hanno fatto le persone che hanno combattuto altri virus sin dall’inizio dei tempi?
Molti hanno vinto l’infezione da Coronavirus – per questo sono guariti. I miei pazienti COVID-19 hanno risposto avuto benefici dai metodi a supporto del sistema immunitario che io consigliavo, come vitamine, minerali, perossido di idrogeno e ozono, per questo motivo ho scritto e pubblicato uno studio peer-reviewed.
Dobbiamo offrire di più ai nostri pazienti delle semplici mascherine e distanziamento sociale. So che c’è di più, perché io (con i miei colleghi) ho aiutato con successo i pazienti a rafforzare il sistema immunitario per oltre 25 anni.
Vorrei sapere il momento preciso in cui è diventato illegale parlare del supporto al sistema immunitario. Come medico, ho sempre pensato che gran parte del mio lavoro fosse aiutare i miei pazienti a rafforzare il loro sistema immunitario
Nella stagione influenzale, i miei pazienti non sviluppano polmonite e non muoiono anche se le statistiche dicono che dovrebbero. I nostri pazienti guariscono, secondo il mio parere di medico, perché il loro sistema immunitario è adeguatamente supportato, il che permette loro di sconfiggere un’infezione virale.
Il COVID-19 dovrebbe essere un segnale d’allarme sullo stato di salute degli americani. Non dovrebbe sorprendere che gli americani siano quasi sempre gli ultimi nelle classifiche sullo stato di salute dei cittadini occidentali. Il COVID-19 lo dimostra ed evidenzia anche che il sistema immunitario degli americani non risponde come dovrebbe.
È tempo di utilizzare un nuovo approccio.
Mi disgusta vedere le statistiche sulla pandemia. Non dovrebbero essere così. Dobbiamo concentrarci sull’acume medico nel supportare e rafforzare il sistema immunitario in modo che possa rispondere appropriatamente al COVID-19 e ad altri virus. Il prossimo anno ci saranno nuovi ceppi virali. Forse una nuova pandemia. Il momento di lavorare sul sistema immunitario è già venuto.
I miei pazienti COVID-19 hanno risposto avuto benefici dai metodi a supporto del sistema immunitario che io consigliavo, come vitamine, minerali, perossido di idrogeno e ozono, per questo motivo ho scritto e pubblicato uno studio peer-reviewed
Il momento è ora
Dr. Fauci, è tempo che lei e i suoi colleghi diciate al popolo americano quello che deve sapere per supportare al meglio il sistema immunitario.
Dobbiamo insegnare ai nostri pazienti come mantenersi in salute. Mentre aspettiamo un vaccino, sempre più persone stanno morendo. E la gente dovrebbe sapere che il vaccino funzionerà solo se il sistema immunitario sarà in grado di rispondere all’immunizzazione.
Cosa potete fare? La cosa più importante è avere una dieta sana, priva di alimenti troppo elaborati. Questo significa evitare gli zuccheri raffinati. Poi, mantenere sempre un’idratazione ottimale. Correggete gli squilibri nutritivi e ormonali con l’ausilio di prodotti naturali.
Dobbiamo offrire di più ai nostri pazienti delle semplici mascherine e distanziamento sociale
Infine, non posso sottolineare abbastanza l’importanza di mantenersi in forma facendo esercizio fisico. L’esercizio è d’aiuto per ogni condizione medica e mantiene il corpo in salute.
Dr. Fauci, spero che legga il mio articolo e faccia sapere agli americani che possono fare di più del semplice indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale mentre aspettano il vaccino.
Cordialmente,
David Brownstein
Medico
Traduzione di Alessandra Boni
Epidemie
La Russia sottoporrà a test per l’epatite tutti i lavoratori immigrati. E l’Italia?
A partire da marzo 2026, la Russia imporrà ai lavoratori migranti di sottoporsi a test per l’epatite B e C, ampliando le attuali disposizioni di screening medico. Le nuove regole si applicheranno ai cittadini stranieri e agli apolidi che entrano in Russia per lavoro, oltre a coloro che richiedono lo status di rifugiato o asilo temporaneo.
Le visite mediche sono obbligatorie per i migranti: senza di esse, non è possibile ottenere permessi di lavoro, residenza temporanea o permanente. I lavoratori migranti devono completare gli esami entro 30 giorni dall’arrivo, mentre chi non intende lavorare ha 90 giorni di tempo. Attualmente, gli screening includono test per droghe e malattie gravi come HIV, tubercolosi, sifilide e lebbra.
Le modifiche al processo di controllo sanitario per gli stranieri in visita sono state proposte all’inizio dell’anno da un gruppo di lavoro sulle politiche migratorie, guidato dalla vicepresidente della Duma di Stato, Irina Yarovaya. La vicepresidente ha chiarito che l’obiettivo è rafforzare il monitoraggio sanitario degli stranieri in arrivo e prevenire la diffusione di malattie pericolose.
I lavoratori migranti sono fondamentali per l’economia russa, occupando ruoli chiave in settori come edilizia, agricoltura e servizi. Milioni di migranti, soprattutto dall’Asia centrale, sono attratti da salari più alti rispetto ai loro paesi d’origine. Tuttavia, questo afflusso ha sollevato dibattiti su salute pubblica e stabilità sociale. Per questo, le autorità russe hanno introdotto rigidi controlli sanitari e requisiti per i migranti, cercando di bilanciare i benefici economici con la sicurezza sanitaria.
Nell’ultimo anno, la Russia ha anche intensificato la lotta contro l’immigrazione illegale. Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che istituisce una nuova agenzia statale all’interno del Ministero dell’Interno, incaricata di migliorare la gestione dei flussi migratori.
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Il Cremlino ha dichiarato che l’iniziativa punta a razionalizzare il processo migratorio, promuovere il rispetto delle leggi russe tra i migranti e ridurre le attività illegali.
In Italia la situazione epidemiologica dell’immigrazione è un grande tabù del discorso pubblico.
«In base ai dati epidemiologici in nostro possesso, risulta che in Italia il 34,3% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera» diceva in un’intervista a Renovatio 21 il dottor Paolo Gulisano sette anni fa. «Considerato che gli stranieri rappresentano circa il 10% della popolazione italiana, questo dato vuole dire che la diffusione dell’HIV tra gli stranieri è oltre il triplo che negli italiani».
«Un dato che fa pensare. Molti immigrati provengono da Paesi dove la diffusione dell’HIV, così come quella della TBC, è molto più alta che in Europa. Basta far parlare i dati. Il numero dei decessi correlati all’AIDS nel 2016 per grandi aree è il seguente: Africa Sud-Orientale: 420 mila; Africa Centro-Orientale: 310 mila; Nord Africa e Medio Oriente: 11 mila; America Latina: 36 mila, più il dato dei soli Caraibi che è di 9400. Europa dell’Est e Asia centrale: 40 mila; Europa Occidentale e Nord America: 18 mila; Asia e Pacifico: 170 mila. Ora, la lettura di questi numeri ci fornisce delle evidenze molto chiare».
«È quindi chiaro quali siano i rischi di una immigrazione di massa, incontrollata anche dal punto di vista sanitario, e i rischi legati al fatto che un numero impressionante di immigrate africane viene gettato nel calderone infernale della prostituzione, che diventa veicolo di diffusione di malattie veneree».
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Epidemie
Paura e profitto, dall’AIDS al COVID
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Le opinioni dissenzienti sull’AIDS «abilmente represse per decenni»
Shenton era una reporter della BBC, l’emittente pubblica nazionale del Regno Unito, quando sviluppò il lupus indotto da farmaci, dopo essere stata sottoposta a un’eccessiva terapia farmacologica in Spagna negli anni ’70. «Mi hanno dato tutto quello che c’era scritto nel libro», ha detto Shenton. «Certo, sono imploso e mi sono sentito gravemente male. Sono stato al Westminster Hospital per due mesi. Sono quasi morto». L’esperienza ha suscitato in lei l’interesse per le indagini sulle lesioni causate dai trattamenti medici. In seguito è entrata a far parte dell’emittente nazionale britannica Channel 4, producendo una serie di documentari, Kill or Cure. La serie si concentrava sulla riluttanza delle grandi aziende farmaceutiche a ritirare trattamenti pericolosi o inefficaci. «Quello mi ha davvero dato la carica», ha detto Shenton. Nei primi anni ’80, Shenton e il suo produttore vennero a conoscenza della ricerca del dottor Peter Duesberg, un biologo molecolare tedesco che sosteneva che l’HIV non causava l’AIDS. Iniziò a mettere in discussione le narrazioni dominanti. «Abbiamo continuato a realizzare 13 documentari sull’AIDS», ha detto Shenton. Il documentario Positively False si concentra sulla «manipolazione delle aziende farmaceutiche e delle organizzazioni [mediche] interessate in tutto il mondo, che manipolano il terrore della peste», ha affermato Shenton. Il film rivela «la scienza imperfetta che circonda l’AIDS e le conseguenze di seguire ipotesi sbagliate», ha affermato Shenton nell’introduzione. Tra queste, la convinzione che l’AIDS sia infettivo, che sia causato dall’HIV e che l’HIV sia contagioso. «Molti scienziati e ricercatori non sono d’accordo. Queste opinioni sono state abilmente represse per decenni dall’ortodossia scientifica prevalente e dai media mainstream», ha affermato Shenton nel documentario. I ricercatori che mettevano in discussione la narrazione dominante sull’HIV/AIDS sono stati repressi e messi a tacere, così come gli scienziati che mettevano in discussione la narrazione prevalente sul COVID-19, ha affermato Shenton.Sostieni Renovatio 21
Test PCR «completamente inutili» per AIDS e COVID
In entrambi i focolai, sono stati utilizzati test PCR per determinare l’infezione, ha affermato. «Il test [PCR] è completamente e totalmente inutile», ha detto Shenton. I test non possono «distinguere tra particelle infettive e non infettive». Shenton ha affermato che i diversi Paesi utilizzano standard diversi per determinare una diagnosi positiva di HIV. «Si potrebbe fare il test per l’HIV, per esempio in Sudafrica, e risultare positivi, e volare in Australia e risultare negativi», ha detto Shenton. All’inizio dell’epidemia di AIDS, molti scienziati ritenevano che fattori legati allo stile di vita, tra cui la dipendenza da droghe ricreative e l’uso di nitriti come i «poppers», fossero la causa dell’AIDS a causa dei danni che provocavano al sistema immunitario. Allo stesso tempo, i funzionari sanitari e i media hanno erroneamente attribuito la diffusione della malattia in Africa all’AIDS, quando in realtà era la mancanza di accesso all’acqua potabile a far ammalare le persone, ha detto Shenton. Queste narrazioni sono cambiate quando le agenzie sanitarie governative hanno iniziato a interessarsi alla ricerca sull’AIDS, ha affermato Shenton. «Quando il CDC [Centers for Disease Control and Prevention] è intervenuto e ha riunito tutti i suoi rappresentanti per esaminare questo gruppo di giovani uomini che erano molto, molto malati… l’intera teoria secondo cui l’AIDS era causato dallo stile di vita o dalla tossicità è scomparsa», ha detto Shenton.Iscriviti al canale Telegram ![]()
Fauci ha promosso trattamenti mortali per AIDS e COVID
Shenton ha affermato che i trattamenti medici dannosi sono stati al centro sia dell’epidemia di AIDS che di quella di COVID-19. Nel 1987, la Food and Drug Administration statunitense approvò l’AZT (azidotimidina) per le persone sieropositive. L’AZT si rivelò pericoloso per molti pazienti affetti da AIDS. Durante la pandemia di COVID-19, i vaccini e il remdesivir hanno danneggiato le persone. E in entrambi i casi – l’epidemia di AIDS e la pandemia di COVID-19 – Fauci ha svolto un ruolo chiave. «Eravamo profondamente, profondamente critici nei confronti di Fauci, per il modo in cui ha gestito gli studi multicentrici di fase due sull’AZT. Voglio dire, erano corrotti, e tutta la prima fase è stata finanziata dall’azienda farmaceutica [Burroughs Wellcome, ora GSK ], e avevano dei rappresentanti, e questo è noto attraverso i documenti sulla libertà di informazione, che sono andati lì e hanno portato a casa i risultati del gruppo trattato con il farmaco e del gruppo placebo, eliminando gli effetti collaterali nel gruppo trattato con il farmaco» ha detto la Shenton. Nel film Positively False, diversi scienziati e ricercatori hanno spiegato come l’AZT impedisca la sintesi del DNA, impedisca la replicazione delle cellule e contribuisca alla generazione di cellule cancerose. Tuttavia, secondo il documentario, i pazienti che mettevano in dubbio la sicurezza e l’efficacia dell’AZT venivano stigmatizzati e la loro sanità mentale veniva messa in discussione. Holland ha fatto riferimento al libro del 2021 del Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., The Real Anthony Fauci : Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health che contiene una sezione sul lavoro di Fauci durante l’epidemia di AIDS. «Solleva tutti questi interrogativi il fatto che in realtà sembra la stessa truffa e gli stessi giocatori… non è cambiato molto», ha detto Holland.Aiuta Renovatio 21
Il «terrore della peste» esisteva molto prima dell’AIDS o del COVID
Secondo Shenton, le epidemie di AIDS e COVID-19 sono esempi di «terrore della peste», che è esistito nel corso della storia. All’inizio del XX secolo, negli Appalachi, fu diagnosticata un’epidemia di pellagra. La malattia, che causava una mortalità diffusa e si diceva fosse infettiva, si rivelò essere una carenza nutrizionale. «Negli Appalachi, la popolazione molto povera viveva con una dieta completamente priva di nutrienti», ha detto Sheton. «Si trattava di una varietà di mais, ma lo cucinavano eliminandone tutti i nutrienti e dipendevano solo da quello». La gente aveva così tanta paura di contrarre la pellagra che coloro che si pensava fossero infetti venivano ricoverati in istituti o «gettati fuori dalle navi», ha affermato. Un infettivologo di New York, il dottor Joseph Goldberger, stabilì che la pellagra non era contagiosa, ma era causata da malnutrizione e carenza di niacina (vitamina B), ha detto Shenton. Fu emarginato per le sue scoperte. «È stato ridotto allo stato laicale, privato dei fondi, ridicolizzato. È morto. E cinque anni dopo la sua morte, hanno detto che aveva assolutamente ragione: non era contagioso, era tossico», ha detto. Secondo Shenton, in Giappone dagli anni ’50 agli anni ’70 la mielo-ottico-neuropatia subacuta (SMON) era comune. «Centinaia di migliaia di giapponesi sono rimasti paralizzati dalla vita in giù e ciechi, e nessuno riusciva a capire il perché. E ovviamente pensavano: “Oh, è un virus”», ha detto. Un neurologo giapponese, il dottor Tadao Tsubaki, ha studiato i pazienti affetti da SMON e ha stabilito che la condizione non era infettiva, ma era causata da un farmaco antidiarroico ampiamente somministrato, il cliochinolo. «Ci sono voluti 30 anni e squadre di avvocati per respingere in tribunale l’idea che la causa della SMON fosse un virus», ha affermato Shenton. Michael Nevradakis Ph.D. © 7 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Epidemie
Le restrizioni COVID in Spagna dichiarate incostituzionali, annullate oltre 90.000 multe
Oltre 90.000 multe per violazioni delle norme anti-COVID sono state annullate dopo che la Corte costituzionale spagnola ha dichiarato incostituzionali le severe misure adottate nel 2020.
Secondo il quotidiano spagnuolo The Objective, al 3 settembre 2025 sono state revocate 92.278 sanzioni, in seguito alla sentenza che ha giudicato incostituzionali alcune disposizioni del decreto sullo stato di emergenza del 2020, in vigore durante il primo lockdown per il COVID-19.
Queste sanzioni rappresentano solo la prima tranche di multe destinate all’annullamento, con altre che probabilmente seguiranno. Durante il rigido lockdown del 2020, imposto con lo stato di allarme, sono state emesse oltre 1 milione di sanzioni a livello nazionale, con circa 1,3 milioni di persone multate per aver violato le restrizioni.
La Corte Costituzionale ha stabilito che alcune parti dell’articolo 7 del Regio Decreto 463/2020, relative al divieto generale di circolazione, comportavano una sospensione ingiustificata del diritto fondamentale alla libertà di movimento, andando oltre una semplice limitazione. Tale misura superava i limiti dello stato di allarme, secondo la Corte, che ha precisato che una restrizione così drastica sarebbe stata giustificabile solo con uno stato di emergenza più severo, soggetto a un iter parlamentare più rigoroso.
La sentenza si applica retroattivamente a tutte le multe emesse durante il lockdown del 2020, creando un notevole onere per l’amministrazione statale. The Objective riferisce che «l’applicazione è stata lenta e disuniforme a seconda delle regioni», suggerendo che i rimborsi potrebbero richiedere mesi o anni.
Il quotidiano sottolinea che i 92.278 casi annullati finora rappresentano «solo la punta dell’iceberg di una crisi normativa» derivante dalle severe politiche di lockdown imposte dal governo spagnolo nel 2020.
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Immagine di Javier Perez Montes via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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