Pedofilia
DeSantis chiede la pena di morte per certi «stupratori di bambini»

Il governatore della Florida Ron DeSantis vuole vedere ampliata la pena di morte per i «stupratori di bambini».
Il popolare governatore repubblicano, che è il possibile sfidante dentro al Partito Repubblicano di Donald Trump per le elezioni presidenziali 2024, ha annunciato una serie di punti all’ordine del giorno della giustizia penale per il 2023, uno dei quali includeva l’ergastolo e la pena di morte per i pedofili.
Il suo programma proposto include il «richiedere agli stupratori di bambini condannati di scontare almeno l’ergastolo ed esplorare le opzioni per renderli idonei alla pena di morte», secondo un comunicato stampa del 26 gennaio.
DeSantis vuole anche rendere più facile l’applicazione della pena di morte ai criminali. Attualmente è necessario un verdetto unanime di una giuria per raccomandare la condanna a morte. Ciò ha portato Nikolas Cruz, lo stragista del liceo di Parkland nel 2018, a evitare la pena capitale.
«Riformare lo statuto della pena di morte della Florida per garantire che i condannati per i crimini più atroci siano puniti di conseguenza» è uno dei punti all’ordine del giorno elencati. «La legge attuale richiede una raccomandazione unanime della giuria per imporre una condanna a morte. Questa proposta riduce il numero di giurati richiesti per una raccomandazione di morte dall’unanimità a una raccomandazione della giuria a maggioranza assoluta».
DeSantis vuole altresì aumentare le sanzioni per coloro che compiono reati sessuali «ampliando l’elenco dei reati non ammissibili per guadagnare tempo aggiungendo tutti i reati iniziali (tentati crimini) di cattiva condotta sessuale, come il tentativo di percosse sessuali».
«Altri stati mettono in pericolo i loro cittadini rendendo più facile rimettere i criminali in strada», ha dichiarato DeSantis nell’annuncio ai media. «Qui in Florida, continueremo a sostenere e attuare politiche per proteggere le nostre comunità e mantenere al sicuro i floridiani».
.@RonDeSantisFL calls for death penalty expansion in Florida. pic.twitter.com/cG2nTLyuaG
— Matt Lamb (@MattLamb22) January 30, 2023
«Mentre alcuni Stati stanno adottando politiche soft sul crimine che aumentano l’illegalità e diminuiscono la sicurezza pubblica, in Florida, ci sforziamo di rafforzare le nostre leggi, mantenere i criminali violenti dietro le sbarre e adottare misure proattive per mantenere le nostre comunità al sicuro», ha dichiarato il procuratore generale floridiano Ashley Moody. «Voglio ringraziare il governatore DeSantis per aver sempre difeso lo stato di diritto e aver agito per rafforzare le misure di sicurezza pubblica per garantire che continuiamo a essere il miglior Stato della Nazione per perseguire il sogno americano».
Come riporta Lifesitenews, DeSantis ha attirato l’interesse dei conservatori per la sua opposizione alla sessualizzazione dei bambini, il suo sostegno alle leggi a favore della vita , la sua disponibilità ad affrontare multinazionali woke come la Disney e la sua difesa della libertà medica quando si tratta di vaccini e mascherine COVID-19.
Come riportato da Renovatio 21, DeSantis ha annunciato che lo Stato della Florida riterrà responsabili i produttori di vaccini per le loro affermazioni sui sieri mRNA.
Negli scorsi mesi abbiamo visto il DeSantis andare allo scontro diretto con Disney, arrivando a far pagare alcune tasse a Disneyworld (che sorge vicino a Orlando, in Florida), dopo che la corporation di Topolino aveva protestato per una legge scolastica contraria indottrinamento gender varata dal governatore.
Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Epidemie
«Orgia in cattedrale durante il lockdown»: il Vaticano indaga

Orgia da lockdown in una cattedrale cattolica: l’accusa ora ha fatto aprire un’indagine ufficiale.
Secondo la testata britannica Sunday Times, il Vaticano sta ora indagando sulle accuse di un «festino sessuale» durante il lockdown negli alloggi dei sacerdoti nella cattedrale di St. Mary a Newcastle, nel Regno Unito.
«Diverse denunce sono state presentate da individui all’interno della diocesi dopo che sono venute alla luce informazioni su una festa sessuale che si svolgeva negli alloggi dei sacerdoti annessi alla cattedrale di Newcastle», avrebbe detto una fonte della diocesi al giornale inglese. Una seconda fonte avrebbe dichiarato che «la cattedrale era diventata uno zimbello».
E in una lettera vista dal Times di Londra, l’inchiesta sarebbe stata affidata all’arcivescovo di Liverpool, al quale è stato ordinato di produrre «un rapporto approfondito sugli eventi che hanno portato alle dimissioni del vescovo Byrne».
Non vi è alcun suggerimento che Byrne, che ha servito sia Hexham che Newcastle, avesse contezza di quel che accadeva nella cattedrale durante il lockdowno.
Le chiese erano rimaste chiuse per gran parte dei blocchi della pandemia, con solo i funerali religiosi consentiti. Ma si dice che un sacerdote insediato da monsignor Byrne nel 2019, si sia avvicinato a diversi fedeli, chiedendo se volessero partecipare a «una festa» nella cattedrale, secondo una fonte vicina alle indagini.
Il sacerdote in questione si sarebbe suicidato nel 2021, dopo aver appreso di essere sotto inchiesta per accuse di pedofilia. In Inghilterra vi sarebbe poi un altro caso di sacerdote pregiudicato per reati sessuali accusato di avere nel PC 500 immagini di bambini e più di 5000 altre immagini proibite.
Anche a questo religioso pregiudicato sarebbe stata offerta l’opportunità di soggiornare nell’alloggio delle supposte orge all’interno della diocesi di Newcastle – un invito arrivato dopo la sua condanna. Tuttavia, figure di spicco all’interno della diocesi erano intervenute per bloccare questa possibilità, secondo le accuse contenute nel rapporto.
Immagine di AlixChaytor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)
Pedofilia
Arrestata rete pedofila tedesca che operava sul Dark Web

La polizia criminale federale tedesca (BKA) ha dichiarato venerdì di aver rimosso tre importanti forum nel Dark Web che distribuivano materiale pedopornografico. I siti avevano più di un milione di utenti registrati insieme, rendendoli un importante hub per contenuti altamente illeciti. Lo riporta RT.
Finora, quattro sospetti sono stati arrestati in relazione alle indagini in corso. Tre dei sospetti sono stati arrestati in tutta la Germania, mentre il quarto è stato arrestato in Brasile.
Si ritiene che uno dei sospetti, un uomo di 21 anni dello stato tedesco orientale della Sassonia, sia l’amministratore principale dei forum ormai defunti. I siti fungevano effettivamente da mercati per lo scambio di contenuti illegali, con uno di essi che contava circa 410.000 utenti registrati al momento della sua chiusura e un altro che ne vantava quasi 850.000.
L’ultimo sito è stato lanciato solo in ottobre e non è riuscito ad attrarre un pubblico considerevole prima del raid. Tuttavia, offriva già circa 120 video altamente espliciti, ha detto la polizia.
La retata è stato salutato dal ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser come «un importante attacco contro la diffusione di immagini orribili di violenza sessualizzata contro i bambini».
Il colpo contro i siti pedopornografici fa parte degli sforzi di Berlino per reprimere la diffusione di contenuti proibiti, che raffigurano abusi sessualizzati su bambini.
L’anno scorso, la polizia tedesca aveva chiuso un altro sito, che era tra le più grandi piattaforme di pedopornografia sulla darknet, con circa 400.000 utenti.
Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa in un’altra retata nella casa di un uomo di 44 anni della città occidentale di Recklinghausen sospettato di diffondere pedopornografia, la polizia trovò un ragazzino 15enne scomparso nel 2017, che mancava da casa da 922 giorni.
Nel 2018, una conferenza TED Talk in Germania, tolta dalla rete e spesso ricaricata da alcuni utenti, destò scandalo perché la speaker sosteneva che la pedofilia non era una scelta, ma un tratto immutabile della persona.
La destigmatizzazione della pedofilia è stata discussa da professori universitari sia in Norvegia che negli USA.
Nonostante i segni di normalizzazione del fenomeno siano oramai tantissimi, pochi raid sono fatti nei confronti della pedofilia d’élite, che esiste, e può durare impunita per decenni, come sappiamo dal caso Epstein.
Immagine di Frank Schwichtenberg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC BY 3.0)
Pedofilia
Il ministro spagnolo per l’uguaglianza afferma che i bambini «possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono»

Durante una riunione della Commissione per l’uguaglianza del Congresso dei deputati al Parlamento spagnolo, Irene Montero, ministro per l’uguaglianza e membro del partito di sinistra Podemos, ha parlato di diritto di aborto ed educazione sessuale per i bambini, affermando che i bambini hanno il diritto amare o avere rapporti sessuali con «chi vogliono».
«Parlare di educazione sessuale è un diritto di bambini e bambine, indipendentemente dalle famiglie, tutti hanno il diritto di conoscere il proprio corpo, di sapere che nessun adulto può toccarlo se non lo vogliono e di sapere che questa è una forma di violenza», ha dichiarato il ministro Montero.
«I bambini hanno il diritto di sapere che possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono, purché basati sul consenso» ha detto il ministro. «Questi sono diritti che devono essere riconosciuti».
Contrariamente a quello che sembra essere il discorso della Montero, attualmente l’età del consenso nel Regno di Spagna è 16 anni.
Lifesitenews scrive che l’intervento, visibile in rete, «sembra essere un tentativo di normalizzare la pedofilia».
Come riportato da Renovatio 21, la Finestra di Overton sulla pedofilia sembra essere spalancata da tempo.
Lo scorso giugno era emerso il caso di un «professore di etica» norvegese secondo cui la pedofilia dovrebbe essere classificata come una «sessualità innata» e che informazioni sulla pedofilia dovrebbero essere insegnate nelle scuole. La parola usata qui «destigmatizzazione».
A inizio anno invece un professore universitario americano aveva asserito che sarebbe un «errore» pensare che la pedofilia sia sbagliata.
Sempre a giugno 2022 la testata americana USA Today ha cancellato frettolosamente una serie di tweet dopo che alcuni utenti si erano scandalizzati e avevano cominciato a sostenere che equivalevano alla «normalizzazione della pedofilia». Il giornale, nominando con sicumera «la scienza», affermava che la pedofilia era «determinata nel grembo materno».
Dell’anno scorso invece la notizia che i giornalisti australiani non possono più usare la parola pedofilia.
Nel 2018, una conferenza TED Talk in Germania, tolta dalla rete e spesso ricaricata da alcuni utenti, destò scandalo perché la speaker sosteneva che la pedofilia non era una scelta, ma un tratto immutabile della persona.
Singolare ricordare come a Dublino due anni fa una protesta contro la pedofilia abbia subito l’irruzione di un gruppo Antifa.
Più inquietante ancora il racconto di una madre, di cui si è dato conto su Renovatio 21, su un incontro con uno sconosciuto che osservava il di lei figlio al campo sportivo.
Vi è, in questo crescendo orrendo, una sigla che comincia ad emergere: MAP, «minor attracted person», cioè persona attrati da minori.
Sappiamo come il cambiamento del linguaggio sia il primo segno di un passaggio di fase nella Finestra di Overton.
Negare che stiano spingendo la pedofilia verso un percorso di oscena accettazione sociale è oramai ridicolo. Come scrive Elisabetta Frezza nel libro Malascuola, «una miriade di dati oggettivi e documentali sta a dimostrare come la pedofilia sia ormai lanciata sulla strada della normalizzazione attraverso le fasi della finestra di Overton, per diventare nella percezione diffusa una mera forma del comportamento sessuale».
Gli orchi si preparano ad invadere il nostro villaggio: è non è il Signore degli Anelli, è la realtà vostra e dei vostri figli.
Immagine screenshot da YouTube
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