Spirito
Corpi di martiri cristiani ammucchiati su un camion dopo il massacro in Nigeria
Oltre 50 cristiani nigeriani sono stati uccisi domenica in due villaggi a quasi 100 miglia a sud di Kaduna City dagli islamisti Fulani. Altre cinque persone sono in ospedale e tre risultano disperse.
Lo riporta il sito canadese LifeSiteNews, che ha ricevuto e caricato in rete filmati sconvolgenti dei corpi di questi fedeli cristiani mentre venivano portati alla sepoltura, dove almeno 30 di questi martiri sono stati sepolti.
Si tratta dell’ennesimo massacro islamista nel nord della Nigeria.
Secondo un prete cattolico dei villaggi sentito in via anonima da MiddleBeltTimes.com , si sarebbe trattato di un «massacro contro i nativi» durato almeno ore. Durante l’eccidio di massa, 13 membri della stessa famiglia sono stati assassinati e 20 case sono state bruciate.
Si tratta dell’ennesimo massacro islamista nel nord della Nigeria
«I pastori (islamisti Fulani) sono venuti in gran numero e hanno iniziato a sparare a qualsiasi cosa vedessero», ha detto il sacerdote.
«A partire da questa mattina (lunedì) abbiamo contato 30 cadaveri, per lo più donne e bambini. Tre [sono] ancora dispersi mentre cinque sono in cura in ospedale».
“Quando [gli assassini] sono entrati, prima sono andati nelle case di persone che sapevano di solito aiutare il coordinamento per la sicurezza locale nelle comunità e li hanno uccisi insieme alle loro famiglie prima di procedere in altre aree».
«Gli aggressori ovviamente avevano una conoscenza preliminare di chi uccidere prima di arrivare».
Luka Binniyat della Southern Kaduna People’s Union (SOKAPU) ha accusato i leader militari che lavorano sotto il presidente musulmano del paese, Muhammadu Buhari, di non aver protetto le comunità cristiane pur mantenendo una sostanziale presenza militare nelle comunità di coloni islamici Hausa e Fulani.
Ogni giorno in Nigeria vengono uccisi in media 17 cristiani dai terroristi islamici
Ogni giorno in Nigeria vengono uccisi in media 17 cristiani dai terroristi islamici.
Almeno 3.462 cristiani, tra cui dieci sacerdoti o pastori, sono stati assassinati in quel Paese nei primi 200 giorni del 2021.
Secondo CSW, padre Cosmos Michael Magaji della parrocchia cattolica di St. Thomas Quasi, Mallagum, ha nominato le seguenti vittime dell’attacco di domenica:
Mrs. Lami Yakubu Adakai
Mrs. Florence Yakubu Adakai
Danlami Adakai
Samaila Adakai
Garba Simon
Patrick Bala
Kato Achigaba
Andrew Lekwot
Lawrence Andrew
Victor Joseph
Philemon Akant Habiba
Sofio Bala Bwachat
Siman Zamani
Danjuma Yusuf
Friday Bulus
Eunice Ibrahim
Stephen Nkom
Yusuf Zuwahu
Genesis Danjuma
Bulus Markus
Ezekiel Bobai
Talatu Ezekiel
Bonat Francis
ThankGod Hananiya
Raymond La’aki
Musa Yashim
Janet Duniya
Paul Akwok
Yohanna Gagarau
Lucy Kambai
Faith Bala
Esther Luka
Philip Kamba
Spirito
Bergoglio dice che i vescovi conservatori hanno un «comportamento suicida»
Papa Francesco ha descritto i vescovi «conservatori» come aventi un «atteggiamento suicida» perché chiusi «dentro una scatola dogmatica».
Le dichiarazioni sono state fatte durante un’intervista con Norah O’Donnell, giornalista del famoso programma americano di giornalismo di inchiesta 60 Minutes.
«Un conservatore è qualcuno che si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre», ha detto Francesco rispondendo a una domanda sui «vescovi conservatori negli Stati Uniti» che l’intervistatrice della TV statunitense CBS ha descritto come contrari agli «sforzi di Francesco di rivisitare insegnamenti e tradizioni».
«È un atteggiamento suicida perché un conto è tenere conto della Tradizione e considerare le situazioni del passato, un’altra è chiudersi in una scatola dogmatica», ha dichiarato papa Francesco, parlando in lingua spagnuola.
NEW: Clip from #PopeFrancis intvw with @60Minutes–
“A Conservative is one who clings to something and does not want to see beyond that. It is a suicidal attitude… to be closed up inside a dogmatic box.” pic.twitter.com/LClxHqyOWk— Michael Haynes 🇻🇦 (@MLJHaynes) May 16, 2024
Sostieni Renovatio 21
I suoi commenti facevano parte di un’intervista di un’ora con la O’Donnell della CBS realizzata alla fine di aprile, di cui solo una piccola parte era stata pubblicata. Ora sarà trasmessa per intero alla TV americana questa domenica e lunedì.
In un precedente spezzone dell’intervista fatto uscire, il Bergoglio – di fatto non nuovo all’insulto verso chi percepisce come altro da sé – denigrava i critici della tesi del cambiamento climatico definendoli «sciocchi».
«Ci sono persone che sono sciocche, e sciocche anche se mostri loro delle ricerche; non ci credono», aveva dichiarato l’argentino. «Perché? Perché non capiscono la situazione o per il loro interesse, ma il cambiamento climatico esiste».
Come scrive LifeSite, da tempo Francesco sembra esprimere malcontento nei confronti dei cattolici americani, spesso utilizzando la sua descrizione di «rigido» quando si riferisce a loro.
Alcuni episcopati statunitensi si sono distinti nel difendere elementi dell’insegnamento cattolico, spesso in apparente contrapposizione alla posizione di Francesco – compresi uomini come l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone (che ha negato la comunione all’abortista Nancy Pelosi, divieto poi di fatto annullato dal Pontefice) e soprattutto come il vescovo Joseph Strickland e il cardinale Raymond Burke.
Come noto, è possibile dire che sia Strickland che Burke sono stati puniti: il primo è stato incredibilmente rimosso dalla sua diocesi di Tyler, in Texas, il secondo ha perso l’assistenza sanitaria vaticana ed è costretto a pagare l’affitto del suo appartamento in via della Conciliazione.
Il Burke era stato insultato da Bergoglio anche quando era stato male, con allusione alle sue posizioni sui vaccini – posizioni che Renovatio 21 conosce bene, avendo organizzando proprio con il cardinale Burke un convegno su vaccini e linee cellulari da feto abortito a Roma nel 2019.
La soluzione, forse, è quella offerta dal presidente argentino Milei, che nel tempo aveva chiamato Bergoglio «imbecille», «rappresentante del maligno», e di lì a peggio: tre mesi fa, in Vaticano, Francesco ha abbracciato tra grandi sorrisi il Milei, come niente fosse.
Che per entrare nelle simpatie del papa bisogni sintonizzarsi con il suo mondo di contumelie continue?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Spirito
Crocifisso vietato al municipio di Varsavia
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Spirito
Il Patriarca latino di Gerusalemme entra nella Striscia di Gaza
Un comunicato stampa del Patriarcato latino di Gerusalemme, datato 16 maggio 2024, annuncia che, per la prima volta dall’attentato del 7 ottobre 2023, il cardinale Pierbattista Pizzaballa è entrato a Gaza.
Il Patriarca «era accompagnato da Sua Eccellenza Fra’ Alessandro de Franciscis, Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, da padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e da una piccola delegazione. Si sono recati presso la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia per una visita pastorale», si precisa.
«Hanno incontrato la popolazione sofferente per incoraggiarla e trasmettere un messaggio di speranza, solidarietà e sostegno. Sua Beatitudine ha celebrato la messa nella chiesa parrocchiale insieme alla comunità locale. Durante il suo soggiorno, Sua Beatitudine ha effettuato una visita di cortesia alla parrocchia ortodossa di San Porfirio», si legge nel comunicato.
«Il senso della mia visita è innanzitutto stare con loro, baciarli, abbracciarli e sostenerli il più possibile», confida il cardinale Pizzaballa in un video postato su YouTube. «Da molto tempo desideravo e desideravo vederli», assicura il patriarca latino, che ogni anno prima di Natale visitava abitualmente questa piccola comunità, riferisce cath.ch.
Sostieni Renovatio 21
Una popolazione cattolica prigioniera
Dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre e la guerra che ne è seguita, la comunità cattolica di Gaza vive chiusa in se stessa. Condivide le condizioni imposte dall’esercito israeliano all’intera popolazione. Anche due fedeli sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dai soldati israeliani nel cortile della parrocchia il 16 dicembre.
«Prima della guerra la comunità cattolica contava 135 persone. Oggi si tratta di circa 90 persone», spiega a I.MEDIA Farid Jubran, impiegato del Patriarcato latino e firmatario del comunicato stampa, ripreso da cath.ch. «È una comunità in guerra, sconvolta, stanca, ma con molta fede e coraggio. Una testimonianza di fede immensa», aggiunge.
Nel suo videomessaggio, il cardinale Pizzaballa spiega che la sua venuta è anche un’occasione per «vedere cosa possiamo fare per migliorare le loro condizioni e aiutarli in ogni modo possibile».
«Questa visita costituisce anche il primo passo di una missione umanitaria congiunta del Patriarcato Latino e del Sovrano Ordine di Malta, in collaborazione con il Malteser International e altri partner, volta a fornire cibo vitale e aiuti medici alla popolazione di Gaza», conclude il Comunicato stampa del Patriarcato.
È prevista la permanenza del sacerdote di Gaza, padre Gabriel Romanelli, che viaggiava con la delegazione. Il 7 ottobre 2023 si trovava fuori dalla Striscia di Gaza ed è rimasto bloccato a Betlemme. È lui che Papa Francesco chiama con maggiore regolarità per avere notizie dalla comunità di Gaza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-
Reazioni avverse2 settimane fa
Psicosi dopo il vaccino COVID: le rivelazioni di una revisione sistematica degli studi
-
Cancro2 settimane fa
Finestra di Overton mRNA e turbocancro: il pubblico è pronto per la verità sui vaccini COVID?
-
Cancro2 giorni fa
I vaccini COVID sono «sostanzialmente un omicidio»: parla il maggior oncologo giapponese
-
Comunicati1 settimana fa
L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
-
Geopolitica2 settimane fa
Macron dice che con l’Ucraina sconfitta i missili russi minacceranno la Francia. Crosetto parla di «spiralizzazione del conflitto»
-
Salute1 settimana fa
I malori della 19ª settimana 2024
-
Animali2 settimane fa
Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco
-
Immigrazione1 settimana fa
Esponente AfD condannata per aver denunziato i dati sugli stupri di gruppo degli immigrati