Geopolitica
Cina, riesumate e bruciate salme per promuovere ufficialmente la cremazione
Renovatio 21 pubblica questo articolo apparso sul sito Bitter Winter – Libertà religiosa e diritti umani in Cina.
Per compiacere i superiori, i funzionari di Xingtai adottano misure drastiche nel quadro della «riforma funeraria» voluta dal governo centrale.
Dall’inizio dell’anno l’amministrazione di Xingtai, una città nella provincia settentrionale dell’Hebei, ha vietato la sepoltura dei defunti, sperando così di raggiungere l’obiettivo del 100% di cremazioni entro il 1° ottobre.
La cremazione viene promossa come unica forma accettabile per il riposo dei defunti. Tale pratica contraddice però le convinzioni di molto credenti, che difficilmente possono accettarla

In aprile lo Xingtai Daily ha riferito che l’amministrazione comunale ha infatti ordinato la cremazione di tutti i residenti deceduti. Chi non si adegua alle disposizioni ne subisce le conseguenze (Screenshot del sito web)
Alcuni anziani disperati hanno così preferito suicidarsi prima che la riforma entrasse in vigore vietando la sepoltura tradizionale
Negli ultimi anni, per volontà del governo centrale, che intende limitare gli spazi adibiti a uso commerciale, riforme funerarie analoghe sono state implementate in tutto il Paese. La cremazione viene promossa come unica forma accettabile per il riposo dei defunti. Tale pratica contraddice però le convinzioni di molto credenti, che difficilmente possono accettarla. Alcuni anziani disperati hanno così preferito suicidarsi prima che la riforma entrasse in vigore vietando la sepoltura tradizionale.
La sepoltura dei defunti è una tradizione profondamente radicata nella Cina rurale. Molti ritengono che la cremazione sia irrispettosa verso i morti e credono che solo chi è stato sepolto può riposare dopo la morte. Tuttavia la riforma è in corso di applicazione in tutto il Paese e non consente deroghe: e così i defunti già sepolti vengono riesumati e cremati.
Molti ritengono che la cremazione sia irrispettosa verso i morti e credono che solo chi è stato sepolto può riposare dopo la morte

L’amministrazione comunale di Xingtai ha chiesto ai cittadini di firmare dichiarazioni con cui si impegnano a cremare i defunti (Immagine tratta da Internet)
La riforma è in corso di applicazione in tutto il Paese e non consente deroghe: e così i defunti già sepolti vengono riesumati e cremati
Il 26 aprile nella municipalità di Taizijing, nell’area metropolitana di Xingtai, un ottantenne è deceduto e la notte stessa i suoi figli lo hanno sepolto nel rispetto delle usanze locali. Dopo una decina di giorni i funzionari dell’amministrazione comunale li hanno costretti a riesumare e a cremare il defunto, minacciando di revocarne le pensioni e di espellerli dal PCC.
Non ritenendo accettabile la richiesta per loro disumana, i figli del defunto hanno risposto ai funzionari che i morti non debbono essere disturbati. Ma, ignorando la loro volontà, alle prime ore del mattino del 19 maggio, alcuni dipendenti comunali hanno riesumato la salma e l’hanno cremata sul posto.
I funzionari hanno ordinato di «promuovere le cremazioni e rifiutare le sepolture» al fine di raggiungere un tasso di cremazione del 100%
Il 21 aprile a Xingtai, mentre i familiari di un settantenne deceduto il giorno prima si stavano preparando per la sepoltura, alcuni funzionari dell’amministrazione comunale e del partito si sono riuniti con gli amministratori di 20 villaggi nel cimitero dove l’uomo doveva essere sepolto al fine di discutere sulle pratiche funebri nella zona.
I funzionari hanno ordinato di «promuovere le cremazioni e rifiutare le sepolture» al fine di raggiungere un tasso di cremazione del 100%.
A tre funzionari di un villaggio è stato ordinato di ricoprire una fossa già scavata per impedire ai familiari di seppellire il defunto. Uno dei funzionari si è rifiutato ma un superiore gli ha detto minacciosamente: «se lui non viene cremato oggi, tu sarai cremato domani».
Uno dei funzionari si è rifiutato ma un superiore gli ha detto minacciosamente: «se lui non viene cremato oggi, tu sarai cremato domani»
A partire dal 15 aprile, secondo un documento intitolato Piano di attuazione per estendere ulteriormente la riforma delle sepolture – emesso congiuntamente all’inizio dell’anno dall’Ufficio del comitato municipale del Partito di Xingtai e dall’Ufficio dell’amministrazione comunale – funzionari governativi, dipendenti di istituzioni statali, organizzazioni sociali, imprese e membri del PCC deceduti, e i loro parenti stretti, dovranno tassativamente essere cremati e non sepolti.
Per dimostrare che i membri del PCC devono dare l’esempio, in maggio l’amministrazione di un borgo nell’area metropolitana di Xingtai ha licenziato per non aver attuato la «riforma funeraria» il funzionario di un villaggio che aveva fatto inumare il padre defunto.
Yang Xiangwen
Articolo apparso su Bitter Winter con il titolo «Riesumate e bruciate salme per promuovere ufficialmente la cremazione».
«Il nostro lavoro funziona grazie a qualche centinaio di reporter cinesi, una cinquantina dei quali sono stati arrestati e una trentina ancora in prigione – ci ricorda il professor Introvigne, direttore di Bitter Winter – Nessuno di loro è retribuito e continuano a fare uscire notizie e fotografie inedite a rischio della galera»
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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