Cina
Cina, economia in stallo e politica repressiva dietro la fuga dei milionari
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Henley Private Wealth Migration Report 2023 rivela l’esodo dei tycoon cinesi. Il dragone è la prima nazione al mondo per flusso in uscita. Dopo il boom economico fra il 2000 e il 2017 oggi pesano le nubi sul settore dell’high-tech per le scelte di Xi Jinping. Singapore la destinazione privilegiata in Oriente. Il tema della libertà e dei diritti come motore di sviluppo.
Un rapporto sulle migrazioni, elaborato dall’agenzia di consulenza specializzata nel settore Henley&Partners, mostra come sempre più tycoon cinesi stiano fuggendo dal Paese nell’anno in corso a causa di un rallentamento nella crescita economica e le incertezze nella sfera politica.
Lo studio, intitolato Henley Private Wealth Migration Report 2023, riferisce di circa 13.500 individui con un patrimonio netto elevato che quest’anno abbandoneranno la Cina, che risulterà essere la prima nazione al mondo per flusso migratorio in uscita dei «super-ricchi». Rientrano nella categoria di persone con «patrimonio netto elevato» quanti dispongono di almeno un milione di dollari USA in contanti e altri beni liquidi spendibili con facilità.
Secondo quanto emerge dal rapporto sulle migrazioni di Henley&Partners, l’economia cinese ha registrato una forte crescita fra gli anni 2000 e 2017, che non è stata corrisposta da un aumento altrettanto marcato della ricchezza e dei milionari, il cui numero era trascurabile.
Inoltre, lo studio solleva pesanti dubbi sulla crescita futura nell’high-tech, perché il dato potrebbe essere influenzato dalla messa al bando di Huawei in molti fra i più importanti mercati. A questo si aggiunge la ricaduta della pandemia e gli effetti delle chiusure prolungate imposte da Pechino nella lotta al COVID-19, che ha danneggiato le relazioni con i principali partner commerciali insieme alle criticità sorte attorno allo status di Hong Kong e Taiwan.
Sulla base dei dati delle indagini relativi ai primi sei mesi di quest’anno, Henley&Partners stima che ci saranno 122mila migranti milionari, un livello record che supera persino quello pre-pandemia del 2019. Le stime parlano di almeno 823.800 milionari in Cina, ma la fuoriuscita dei capitali verso l’esterno determinerà un ulteriore rallentamento dell’economia interna, come indica anche il rapporto degli esperti di Nikkei.
Analisti e studiosi affermano che la salute e la sicurezza, le performance sul piano economico, tasse e sistema sanitario sono fra le ragioni principali che spingono all’esodo. L’emigrazione può migliorare la mobilità dei milionari stessi, permettendo loro di accedere ad alcune regioni che non necessitano di visti e godere al contempo di maggiore stabilità politica.
In questi due anni le autorità cinesi hanno intensificato il controllo su internet, sulla finanza e sulle industrie high-tech. Il presidente Xi Jinping ha esteso la supervisione a più aree e ha sostenuto il concetto di «prosperità comune» sin dall’inizio del suo terzo mandato in qualità di capo del Partito Comunista Cinese (PCC).
Nel frattempo, un numero sempre maggiore di aziende cinesi operanti nel settore dell’alta tecnologia si trova ad affrontare controlli più severi in materia di sicurezza dei dati, privacy degli utenti e sicurezza interna nei Paesi europei e negli Stati Uniti. Da qui la scelta fatta da un numero sempre maggiore di aziende cinesi che scelgono di registrarsi in altre nazioni, come Irlanda e Singapore, per ridurre i rischi di cause legali, i conflitti geopolitici e avere un migliore accesso al mercato.
Di recente, le aziende cinesi di e-commerce Shein e Temu hanno aperto un nuovo ufficio regionale a Dublino.
A febbraio dopo la scomparsa di Bao Fan, fra i più illustri banchieri nel settore degli investimenti e delle industrie di alta tecnologia, la sua società ha annunciato che egli era sotto inchiesta da parte delle autorità. Anche la scomparsa dai radar di Jack Ma, fondatore di Alibaba, ha suscitato numerose speculazioni.
Henley & Parteners mostra che l’India è al secondo posto per numero di emigranti milionari. Il drenaggio di milionari sta avvenendo anche in Russia, a causa della guerra lanciata da Mosca contro l’Ucraina.
Anche Hong Kong sta perdendo i suoi milionari. Di segno opposto la tendenza a Singapore, la città-Stato che è diventata una calamita per la ricchezza capace di attirare i magnati dei Paesi asiatici.
Al tempo stesso, l’afflusso di capitali sta facendo aumentare il prezzo delle case e il costo della vita.
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Immagine di World Trade Organization via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Bizzarria
Ballerini su ghiaccio cinesi indagati per un missile pelouche
L’International Skating Union (ISU) ha avviato un’indagine dopo che una coppia di danzatori sul ghiaccio cinesi è stata filmata con un pelouche dalle fattezze di un razzo balistico durante un evento del Gran Premio. Lo riporta l’agenzia Associated Press.
L’incidente è avvenuto durante la Coppa di Cina il 25 ottobre, dove le riprese televisive hanno mostrato Ren Junfei e Xing Jianing seduti con un grosso peluche a forma di missile cinese, etichettato «DF-61», mentre aspettavano i loro punteggi nell’area «bacio e pianto». Secondo quanto riferito, la coppia ha sollevato brevemente il pelouche insieme al loro allenatore prima di posarlo sulle ginocchia di Xing.
🌐🇨🇳Message sent? – How else to explain the actions of Chinese athletes.
Chinese figure skaters showed a toy ballistic missile DF-61, their actions will be investigated .
Chinese figure skaters showed a plush toy in the shape of an intercontinental ballistic missile — the… pic.twitter.com/Iu5AL1QUEz
— 🌐geopolitics in the picture (@geogeolite) October 28, 2025
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Il DF-61 è un missile balistico intercontinentale cinese di recente presentazione, in grado di trasportare testate nucleari, con una gittata operativa stimata tra i 12.000 e i 15.000 km.
L’arma è stata presentata per la prima volta durante la parata militare cinese del mese scorso, in occasione dell’80° anniversario della vittoria sul Giappone e della fine della Seconda Guerra Mondiale, dove Pechino ha presentato innovazioni all’avanguardia del suo complesso militare-industriale.
L’associazione di pattinaggio ha dichiarato ad AP di essere a conoscenza del fatto che «un peluche inappropriato sembra essere stato lanciato sul ghiaccio dagli spettatori» e che «è stato successivamente trattenuto dai pattinatori che si erano appena esibiti». L’ISU ha affermato che «indagherà ulteriormente» sull’incidente.
Ren e Xing si sono classificati ottavi, mentre il titolo di danza sul ghiaccio è andato agli americani Madison Chock ed Evan Bates.
Dopo la parata, i peluche a forma di missile, compresi quelli modellati sul DF-61, sono diventati popolari online, con cuscini e morbide repliche del missile venduti su mercati come eBay a circa 30 dollari.
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Immagine di Flowering Dagwood via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Cina
Partita autunnale tra Santa Sede e Pechino
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Cina
La Casa Bianca annuncia l’incontro Trump-Xi
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà il presidente cinese Xi Jinping la prossima settimana durante un viaggio in Asia, ha dichiarato giovedì la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Trump si recherà in Malesia e Corea del Sud, dove incontrerà Xi Jinping giovedì prossimo a margine del Vertice di Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC). Leavitt non ha fornito ulteriori dettagli sull’incontro.
L’annuncio giunge in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra i due Paesi. La settimana scorsa, Trump ha minacciato di introdurre un ulteriore dazio del 100% sui prodotti cinesi a partire da novembre.
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Questa escalation segue la decisione di Pechino di imporre restrizioni più severe sulle esportazioni di terre rare, nonostante avesse precedentemente definito «insostenibili» le tariffe elevate. La nuova politica cinese non colpisce direttamente gli Stati Uniti, ma le aziende tecnologiche americane dipendono fortemente dalle forniture cinesi di terre rare.
Sebbene Trump avesse annunciato settimane fa l’intenzione di incontrare Xi al vertice APEC, non aveva specificato la data. Tuttavia, aveva anche accennato alla possibilità di cancellare l’incontro, a causa del disappunto per le restrizioni cinesi sull’export di minerali di terre rare.
Mercoledì, il presidente statunitense ha dichiarato che i due leader avrebbero discusso di temi che spaziano dal commercio all’energia nucleare, aggiungendo che intende affrontare anche la questione degli acquisti di petrolio russo da parte della Cina.
L’incontro in Corea del Sud sarà il primo faccia a faccia tra i due leader da quando Trump è tornato al potere a gennaio. I due si sono parlati almeno tre volte quest’anno, ma l’ultimo incontro di persona risale al 2019, durante il primo mandato di Trump.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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