Geopolitica
Che cos’è l’islamo-goscismo?

Renovatio 21 pubblica questo articolo di Réseau Voltaire. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La Francia – in minor misura altri Paesi europei – è attraversata da un dibattito sull’islamo-gauchisme [islamo-sinistrismo, ndt]: esponenti della sinistra che sostengono l’islam politico, nonostante Daesh. Diversamente da quanto si potrebbe credere, non è tattica elettorale estemporanea, bensì risultato d’una strategia della guerra fredda, rafforzata dall’amministrazione Biden.
Nel XVI e XVII secolo gli europei distinguevano la sfera pubblica, visibile a tutti, dalla sfera privata, più intima. Tuttavia, nel XVIII secolo la Rivoluzione francese diede a queste locuzioni significati diversi: la «sfera privata» divenne l’ambito del lavoro, della famiglia e della religione; la «sfera pubblica» quello della politica e della nazione. Da allora, appare incongruo che militanti politici, pur traendo da una religione la forza della propria militanza, sostengano una religione particolare.
L’islam politico consiste, di fatto, nel mobilitare le folle in nome della religione mussulmana. I mezzi possono essere diversi e gli obiettivi persino opposti, dipende da come questa religione viene concepita
Un’ottica oggi però soppiantata dal sostegno di alcune personalità e gruppi politici a movimenti islamisti. Per islamismo non intendo qualcosa che è in relazione con la religione mussulmana, ma un’ideologia politica che la strumentalizza. Maometto è stato profeta, ma al tempo stesso leader politico e capo militare; il suo insegnamento può essere facilmente fuorviato.
L’islam politico
L’islam politico consiste, di fatto, nel mobilitare le folle in nome della religione mussulmana. I mezzi possono essere diversi e gli obiettivi persino opposti, dipende da come questa religione viene concepita. Il ricorrere a motivazioni religiose per fare politica consente di ottenere una disponibilità al sacrificio estremo, che presto può volgersi in fanatismo. La lingua araba, che attribuisce più valore alle emozioni che al raziocinio, probabilmente rende gli arabi molto più ricettivi di altri a una militanza di questo genere.
Il ricorrere a motivazioni religiose per fare politica consente di ottenere una disponibilità al sacrificio estremo, che presto può volgersi in fanatismo
Nel XX secolo, per contrastare la setta del Mahdi in Sudan, i britannici chiesero al muftì di al-Azhar di redigere un’unica versione del Corano, di cui all’epoca esistevano quaranta versioni. Inoltre, per disporre di un mezzo di pressione sul potere egiziano, chiesero a Hasan al-Banna di fondare una società segreta, sul modello della Grande Loggia Unita d’Inghilterra: la Fratellanza Mussulmana. Durante la guerra fredda, la CIA infiltrò nella società segreta sunnita due agenti, Sayyed Qutb e Saïd Ramadan, per teorizzare la jihad.
In epoca contemporanea si sono sviluppate altre scuole di pensiero dell’islam politico, dapprima all’interno del sufismo, in opposizione agli imperi russo e cinese, poi in seno allo sciismo – con Ruhollah Khomeini – contro l’impero britannico.
La scuola sufi si è alleata con la Fratellanza Mussulmana, attorno al presidente turco Recep Tayyp Erdoğan, entrambe hanno concluso con la scuola sciita un accordo di non-ingerenza reciproca. Nella guerra di Bosnia-Erzegovina hanno tuttavia combattuto insieme i russi, agli ordini della NATO. All’epoca credevano di condividere la stessa ideologia, oggi invece sono concordi nel ritenere che non era, e ancora non è, così.
Pensatori di sinistra attribuiscono ai mussulmani nel loro insieme la stessa funzione di avanguardia popolare che nel XIX secolo svolse il proletariato. Una stupidaggine
I francesi datano il sostegno dei pensatori di sinistra all’islamismo al periodo di esilio dell’ayatollah Khomeini in regione parigina (1978-79). Jean-Paul Sartre e Michel Foucault lo incontrarono e gli manifestarono il proprio appoggio: avevano pienamente compreso il significato della sua lotta all’imperialismo occidentale. Zbigniew Brzeziński (consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente Jimmy Carter) lo giudicava invece, ingiustamente, superficiale.
Ciò di cui si discute oggi ha però tutt’altra natura: pensatori di sinistra attribuiscono ai mussulmani nel loro insieme la stessa funzione di avanguardia popolare che nel XIX secolo svolse il proletariato. Una stupidaggine:
- i mussulmani appartengono a tutte le classi sociali;
Il sostegno di personalità di sinistra alla Fratellanza Mussulmana e all’Ordine dei Naqshbandi è stato organizzato nel 1983 – nel contesto della guerra fredda – dalla National Endowment for Democracy (NED)
- l’islam è totalmente compatibile con il più sfrenato capitalismo.
L’intellighenzia di sinistra ha in realtà sui mussulmani idee preconcette, a seconda che siano sunniti o sciiti: i primi sono progressisti, i secondi reazionari. In Egitto ha sostenuto il Fratello mussulmano filostatunitense Mohamed Morsi, ma in Iran ha denunciato il nazionalista Mahmoud Ahmadinejad.
Il presidente Morsi non ha mai cercato di migliorare le condizioni di vita dei più poveri, il presidente Ahmadinejad l’ha fatto invece con successo, fino al termine dei suoi mandati. Inoltre, Morsi è diventato presidente minacciando di morte i magistrati della commissione elettorale e le loro famiglie (1), Ahmadinejad invece è stato eletto democraticamente.
Aureolati del loro passato comunista, hanno convinto la sinistra europea che si trattava di guerra civile e non di attacco degli jihadisti internazionali. Sono persino riusciti a far credere che il Fronte al-Nusra (branca di Al Qaeda in Siria) è un’organizzazione rivoluzionaria siriana
Non si può non prendere atto che gli islamo-gauchisti non decidono la propria posizione in base alla politica interna dei politici che sostengono, bensì per la loro politica estera: approvano l’islam politico filostatunitense e denunciano l’islam politico antimperialista.
L’islamo-gauchisme esiste solo nei Paesi occidentali. Fa eccezione la Tunisia, dove l’oppositore in esilio Moncef Marzouki ha offerto sostegno alla Fratellanza Mussulmana ed è diventato il primo presidente della repubblica della Primavera araba. Servirà da paravento ai Fratelli di Ennahdha e verrà allontanato dal potere con le elezioni presidenziali del 2014.
La strategia del NED: alleanza di alcuni trotskisti con alcuni islamisti
Il sostegno di personalità di sinistra alla Fratellanza Mussulmana e all’Ordine dei Naqshbandi è stato organizzato nel 1983 – nel contesto della guerra fredda – dalla National Endowment for Democracy (NED).
Il presidente Ronald Reagan aveva raccolto attorno a sé un gruppo di trotskisti ebrei e newyorkesi per battersi contro l’URSS. In forza del conflitto tra il filo-britannico Trotskij (2) e Stalin, questi adepti si unirono ai servizi segreti dei cosiddetti Cinque Occhi (Australia, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Regno Unito). Fondarono in particolare il NED: in un contesto di scandali che assediavano la CIA, pensarono di realizzarne parte delle operazioni per via legale. Per portare avanti la loro battaglia reclutarono personalità trotzkiste in tutto il mondo, in particolare nei teatri operativi del momento: Afghanistan e Libano.
Se inizialmente l’islamo-gauchisme è innanzitutto una pratica dei servizi segreti occidentali, nel 1994 è diventato una teoria politica raccolta attorno a Chris Harman, intellettuale trotskista britannico militante del Socialist Workers Party (Partito Socialista dei Lavoratori)
Per la guerra contro i sovietici in Afghanistan, la NED reclutò il french doctor (medico francese) Bernard Kouchner, ex membro dell’Unione degli Studenti Comunisti, che lasciò al momento della purga contro i trotzkisti. Il giovane Kouchner curerà in Pakistan gli anticomunisti afgani e i mudjahidin arabi di Osama Bin Laden, all’epoca applauditi in Occidente come «combattenti per la libertà».
Nello stesso periodo la NED incontra però difficoltà nel reclutamento per la guerra civile libanese. Alla fine, si rivolge agli scissionisti del partito comunista siriano, Riyad al-Turk, Georges Sabra e Michel Kilo, che firmano un manifesto in cui la Fratellanza Mussulmana è equiparata a un movimento del nuovo proletariato e in cui s’invoca un intervento militare statunitense in Medio Oriente.
Per quanto riguarda la Siria, sostengono apertamente il golpe della Fratellanza ad Hama. Il presidente Hafez al-Assad li farà arrestare e li terrà in carcere fino all’abiura del documento.
Nel 1994 Harman pubblicò su Socialism International un articolo dal titolo The prophet and the proletariat (Il profeta e il proletariato), in cui tentò di dimostrare che i mussulmani non sono né fascisti né progressisti, bensì il nuovo proletariato
La guerra di Bosnia-Erzegovina è l’occasione per la NED di reclutare il saggista Bernard-Henri Lévy, che diventerà consigliere mediatico del presidente Alija Izetbegović. Quest’ultimo prenderà contestualmente come consigliere politico il neoconservatore Richard Perle e come consigliere militare Osama Bin Laden.
Nel contesto della guerra fredda, tutte le personalità che abbiamo citato hanno probabilmente creduto in buona fede di agire per il meglio. Ma dopo il crollo dell’URSS, alcune hanno perseverato in questa ripugnante direzione.
Al-Turk, Sabra e Kilo sono così diventati portavoce del Pentagono in Siria. Aureolati del loro passato comunista, hanno convinto la sinistra europea che si trattava di guerra civile e non di attacco degli jihadisti internazionali. Sono persino riusciti a far credere che il Fronte al-Nusra (branca di Al Qaeda in Siria) è un’organizzazione rivoluzionaria siriana.
L’islamo-gauchisme non si spiega tanto come rincorsa ai voti dei mussulmani immigrati in Europa, quanto come inversione di valori dal crollo dell’Unione Sovietica
Quanto a Lévy, dopo aver fatto l’apologia di Guantánamo è diventato portavoce degli jihadisti libici. Ha presentato la Jamahiriya Araba Libica – regime che s’ispirava ai socialisti utopisti francesi del XIX secolo – come una dittatura. Ha sostenuto il bombardamento di Tripoli da parte della NATO e la nomina di un capo storico di Al Qaeda, Abdelhakim Belhadj, a governatore militare di Tripoli. Per finire, ha persino contribuito al ricevimento ufficiale di quest’ultimo al ministero degli Esteri francese, a Parigi.
La teorizzazione dell’islamo-gauchisme
Se inizialmente l’islamo-gauchisme è innanzitutto una pratica dei servizi segreti occidentali, nel 1994 è diventato una teoria politica raccolta attorno a Chris Harman, intellettuale trotskista britannico militante del Socialist Workers Party (Partito Socialista dei Lavoratori). Nel 1994 Harman pubblicò su Socialism International un articolo dal titolo The prophet and the proletariat (Il profeta e il proletariato), in cui tentò di dimostrare che i mussulmani non sono né fascisti né progressisti, bensì il nuovo proletariato.
La sparizione dei partiti comunisti ha lasciato libero campo a una sinistra atlantista, che ha spontaneamente scelto la direzione ideologica dei suoi alleati USA. L’ha abbracciata al punto di partecipare ai suoi atti deviati, in particolare alla strumentalizzazione dell’islam politico sunnita
I trotzkisti di Reagan come Chris Harman hanno tutti aderito alla teoria di Yigael Gluckstein (detto Tony Cliff) della «rivoluzione permanente deviata», secondo cui tutti i cosiddetti Stati comunisti (Cina, Corea del Nord, Cuba) sono in realtà stalinisti. Una visione che permette loro sia di militare per la rivoluzione mondiale sia di condannare gli avversari degli Stati Uniti. Sono stati esclusi dalla Quarta Internazionale. Dunque non si tratta di fare di ogni erba un fascio e di associare alla loro deriva l’insieme dei trotzkisti.
Alla luce di questi elementi, l’islamo-gauchisme non si spiega tanto come rincorsa ai voti dei mussulmani immigrati in Europa, quanto come inversione di valori dal crollo dell’Unione Sovietica. La sparizione dei partiti comunisti ha lasciato libero campo a una sinistra atlantista, che ha spontaneamente scelto la direzione ideologica dei suoi alleati USA. L’ha abbracciata al punto di partecipare ai suoi atti deviati, in particolare alla strumentalizzazione dell’islam politico sunnita.
Adesso la logica dei servizi segreti e la logica delle ideologie sono sovvertite dal risveglio (woke) del puritanesimo statunitense, che riconosce nella Fratellanza Mussulmana lo stesso anelito di Purezza che anima loro stessi.
Adesso la logica dei servizi segreti e la logica delle ideologie sono sovvertite dal risveglio (woke) del puritanesimo statunitense, che riconosce nella Fratellanza Mussulmana lo stesso anelito di Purezza che anima loro stessi
Il 13 giugno 2013 diversi membri dell’amministrazione Biden parteciparono alla riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, cui fu invitato un delegato ufficiale della Fratellanza, sceicco Abdallah Bin Bayyah.
Esiste perciò un pericolo reale che l’islamo-gauchisme s’inserisca durevolmente nei partiti politici, tanto più che gli Occidentali non hanno ancora afferrato che tutti i capi di Al Qaeda e di Daesh sono o sono stati membri della Fratellanza Mussulmana.
Thierry Meyssan
NOTE
1) «La Commissione elettorale presidenziale egiziana cede al ricatto dei Fratelli Mussulmani», Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 25 aprile 2016.
2) Non è mai stato dimostrato che Trotskij fosse un agente della Corona inglese, mentre è stato dimostrato che la sua segretaria lo era. Ciononostante Leon Trotskij decapitò la Marina russa, di cui fece assassinare quasi tutti gli ufficiali, per la grande gioia del Regno Unito
Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND
Fonte: «Che cos’è l’islamo-gauchisme?», di Thierry Meyssan, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 9 marzo 2021.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Geopolitica
459° giorno di guerra

– Lukashenko: è cominciato il trasferimento di armi nucleari dalla Russia alla Bielorussia. Ieri i ministri della Difesa di Russia e Bielorussia hanno firmato documenti sul dispiegamento delle armi nucleari non strategiche russe sul territorio della Repubblica di Bielorussia. Questa è stata la conferma ufficiale del precedente accordo tra Putin e Lukashenko, ha affermato il presidente della Bielorussia.
– Medvedev ritiene che il conflitto ucraino si protrarrà «per molto tempo, forse per decenni»
– Gli Stati Uniti hanno fatto sapere all’Ucraina che si oppongono all’uso di attrezzature americane per gli attacchi al territorio russo, ha detto il portavoce della Casa Bianca Kirby. Kiev in risposta ha assicurato che «rispetterà questi consigli», ha detto Kirby. Le autorità dei due paesi hanno discusso la questione «di recente, proprio ieri o giù di lì».
– Zelens’kyj ha incaricato il ministero della giustizia di preparare un disegno di legge per introdurre l’ istituto delle unioni civili omosessuali.
– Ospedale ucraino colpito a Dnipropetrovsk
– Attacco con droni all’amministrazione di un oleodotto nella regione di Pskov. Pskov è a circa 800 km dal confine ucraino.
– Un frammento di un razzo cade su una strada trafficata a Kiev.
– Daily Telegraph: Le autorità ucraine sono passate a metodi aggressivi di mobilitazione, cercando di compensare le perdite tra i militari in vista della controffensiva.
– Bloomberg: i caccia americani F-16 sono vulnerabili alle ultime attrezzature militari russe. Gli F-16 che Kyiv intende ricevere dall’Occidente hanno radar meno potenti e missili a raggio più corto rispetto ai moderni caccia e sistemi di difesa aerea russi. A causa di queste limitazioni, l’esercito ucraino dovrà probabilmente ripensare le proprie aspettative di superiorità aerea. Gli interlocutori di Bloomberg notano che questi F-16, molto probabilmente, non saranno in grado di modificare in modo significativo l’equilibrio di forze nella regione o dare a Kiev un vantaggio sulla Russia. Nonostante ciò, l’F-16 fornirà comunque all’Ucraina «capacità aggiuntive che attualmente non ha».
– La nave da ricognizione e intelligence “Ivan Khurs” è stata attaccata da alcuni droni navali mentre si trovava a circa 140 chilometri a nord-est del Bosforo, nella zona economica esclusiva della Turchia. Ignoto il risultato dell’attacco ma non si segnalano richieste di soccorso.
– Le imprese italiane rimangono e rimarranno in Russia, ha dichiarato il presidente dell’Associazione degli imprenditori Italiani in Russia, Vittorio Torrembini. «Siamo sotto pressione da tutte le direzioni. Ma negli ultimi decenni le imprese italiane sono penetrate profondamente nell’economia russa, hanno investito miliardi di euro in essa, decine di aziende sono presenti qui. Non lasceremo un mercato così attraente».
– Il senatore Lindsey Graham va Kiev a dire a Zelensky che i soldi per uccidere i Russi sono quelli meglio spesi.
– Una delle condizioni per raggiungere la pace in Ucraina è la rinuncia di Kiev ad aderire a NATO e UE e il ritorno dell’Ucraina a uno status neutrale non di blocco, ha detto a TASS il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin.
– Lukashenko ieri (a Tokaev che aveva espresso timori per l’acquisito status nucleare della Bielorussia): se il Kazkhistan entra nello Stato Riunito ci saranno atomiche per tutti.
– Raffineria petrolifera di Kharkov colpita da un drone suicida Geran
– Putin: ho deciso di ripristinare i collegamenti aerei con la Georgia per le persone di quel paese che vogliono rapporti normali con la Russia e per i nostri cittadini che ci vogliono andare in vacanza.
– Nell’ultimo anno, le consegne indiane di prodotti petroliferi alla UE sono aumentate del 70% a 15 miliardi di dollari, sullo sfondo di una forte crescita di esportazioni di greggio dalla Russia all’India da 2,5 a 31 miliardi di dollari.
– Newsweek ritiene che le elezioni turche abbia vinto Putin.
– Missili su Zhytomir.
– Il ministro degli interni russo Kolokol’zev ha visitato l’Arabia Saudita ed ha trovato affinità con la Russia: in entrambi i paesi, dice, si intende resistere alla cultura dell’occidente, dove presto si potranno sposare gli animali.
– Trattative fra Arabia Saudita e New Development Bank in vista di un ingresso dei sauditi nell’istituto finanziario dei BRICS con sede in Cina.
– Antiaerea in azione nella zona russa di Rostov
– La Cina potrebbe ritardare la costruzione del gasdotto Power of Siberia-2, preferendo dare la precedenza a Linea D, progetto di un gasdotto dell’Asia centrale per le forniture di gas dal Turkmenistan. riferisce Reuters citando fonti.
– Pashinyan ha affermato che ad oggi non esiste una bozza di trattato di pace concordato con Baku che possa essere firmata. In precedenza, in un incontro a Mosca, Aliyev aveva annunciato la possibilità di raggiungere un accordo di pace tra Baku e Yerevan, dal momento che l’Armenia ha riconosciuto il Karabakh come parte dell’Azerbaigian.
– Scontri in Kosovo
– Zelens’kyj propone di imporre sanzioni contro l’Iran per 50 anni, secondo una bozza di risoluzione da lui presentata sabato alla Rada.
– Financial Times: «L’Ucraina ha bisogno di fondi. È giunto il momento per le obbligazioni popolari europee. La stragrande maggioranza degli europei sostiene l’assistenza finanziaria all’Ucraina e, con l’aumentare delle esigenze di Kiev, la UE e un certo numero di paesi europei dovrebbero utilizzare direttamente la buona volontà delle loro popolazioni nei confronti dell’Ucraina. L’Europa deve emettere gli eurobond per l’Ucraina. Gli Stati Uniti forniscono il maggior supporto militare e la maggior parte dei costi futuri della ricostruzione dell’Ucraina dovrebbero essere sostenuti dall’UE e dagli Stati membri».
– La presidente moldava Sandu: l’idea di unirci alla Romania non riscuote grande consenso, per cui abbiamo deciso di puntare tutto sull’integrazione europea.
– Guerra di trincea
– Il ministero dell’interno russo ha inserito il senatore americano Lindsey Graham nella lista dei ricercati.
– Politico: Ungheria e Grecia stanno bloccando l’undicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia. Pretendono che Kiev rimuova loro società da un elenco di entità che «favoriscono la guerra».
– I militari russi avrebbero fatto saltare la diga Karlovka
– Dichiarazioni del capo di stato maggiore degli Stati Uniti Milley sulla guerra:
– Obiettivi strategici ucraini – liberare tutto il territorio occupato dai russi – «possono essere raggiunti con mezzi militari, ma probabilmente non nel prossimo futuro»;
– in Ucraina ci sono «diverse centinaia di migliaia di truppe russe»;
– «Cosa significa? I combattimenti continueranno, saranno sanguinosi e duri. E ad un certo punto, entrambe le parti avvieranno i negoziati. Oppure arriveranno a una soluzione militare in futuro e noi continueremo a sostenere l’Ucraina nella lotta per la libertà»
– Elezioni turche, festa per dei supporter di Erdogan dinanzi alla sua residenza
– Lukashenko ha dichiarato di aver concordato con Putin che l’introduzione di una moneta unica per il momento non è all’ordine del giorno.
– Il Pakistan ha ricevuto accesso diretto al mercato russo, con i collegamenti commerciali marittimi con la Repubblica islamica. All’inizio di giugno è previsto l’arrivo in Pakistan della prima petroliera con il petrolio russo nell’ambito di un accordo raggiunto ad aprile. Le autorità pakistane hanno annunciato la spedizione della prima partita di petrolio russo di 100 mila tonnellate, con uno sconto di 16-18 dollari al barile dai prezzi Platts. I pagamenti saranno effettuati in yuan cinesi
– Esplosioni a Berdjansk: potrebbero essere i missili britannici Storm Shadow lanciati dall’Ucraina nell’area di Zaporiggia
– Rapporto riassuntivo della Wagner sulle perdite dell’esercito ucraino sul fronte di Bakhmut:
Militari dell’esercito ucraino uccisi – 72.095
Catturati – 509
Carri armati distrutti – 309
Veicolo da combattimento della fanteria – 566
Veicolo trasporto truppe – 131
Automobili blindate – 1134
Auto distrutte – 2075
Mortai e cannoni distrutti – 3155
Cannoni anticarro – 300
Cannoni semoventi – 124
MLRS – 83
Sistemi di difesa aerea distrutti – 45
UAV distrutti – 282
Aerei distrutti – 5
Elicotteri distrutti – 4
Sistemi di guerra elettronica/radar distrutti – 149
– Il patriarca Kirill ha destituito l’ arciprete Leonid Kalinin, che aveva sollevato delle obiezioni tecniche al trasferimento della Trinità di Rublev dalla galleria Tret’jakov al Monastero di San Sergio di Sergeev Posad.
– Atroci filmati GoPro dei combattimenti a Bakhmut.
– Prigozhin dice che se non impegnata in Ucraina, Wagner può liberare in due mesi un quinto dell’Africa.
– Spot di reclutamento delle Forze Ucraine
– Bloomberg: il gruppo BRICS dei mercati emergenti – Brasile, Russia, India e Cina, con il Sudafrica aggiunto in seguito – è passato da uno slogan inventato in una banca d’investimento a un club del mondo reale che controlla anche un’importante banca di sviluppo. Ora paesi di tutte le tendenze politiche, tra cui Iran e Arabia Saudita, chiedono a gran voce di aderire, creando potenziali attriti al vertice del club del 22-24 agosto a Johannesburg.
– Lavrov è in Kenia, impegnato nel quarto viaggio diplomatico in Africa dall’inizio dell’anno.
– La Repubblica Centrafricana (RCA) è interessata ad ospitare una base militare russa sul proprio territorio. Lo ha detto l’Ambasciatore della Repubblica Centrafricana a Mosca, Leon Dodon.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.
Immagine da Telegram
Geopolitica
Lavrov: gli USA si stanno preparando a portare il mondo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha parlato al programma televisivo «Mosca. Cremlino. Putin», secondo un estratto pubblicato il 26 maggio sul canale Telegram del giornalista Pavel Zarubin.
«Per ora, Washington sta istigando i suoi satelliti europei [ad inimicarsi] la Federazione Russa, pensando di poter farla franca con qualsiasi cosa», ha dichiarato Lavrov.
«Washington ritiene che la sua autoconservazione sia assicurata dall’Oceano Atlantico. Questo rappresenta anche un grave errore se si stanno preparando a portare il mondo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale».
Lo scorso venerdì è stata una giornata trafficata per il ministero degli Esteri russo.
In primo luogo, ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte che Mosca potrebbe interrompere le relazioni diplomatiche con Londra a causa del ruolo del Regno Unito negli attacchi terroristici ucraini all’interno della Russia, come riportato dall’articolo del Wall Street Journal. L’avvertimento agli Stati Uniti è implicito in questa dichiarazione.
Più tardi, nello stesso giorno, il ministero degli Esteri ha anche convocato i diplomatici statunitensi per presentare una «forte protesta» contro le «dichiarazioni provocatorie» e le «osservazioni inaccettabili» del consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, che aveva rilasciato una dichiarazione che dava di fatto il via libera all’Ucraina per lanciare attacchi contro il territorio russo, compresa la Crimea e la regione di Belgorod, ha affermato il ministero in una nota.
Nel resoconto di TASS, le «parole di Sullivan dimostrano che le precedenti dichiarazioni degli Stati Uniti che suggerivano che Washington non approva alcun attacco ucraino sul territorio russo sono ipocrite e false», afferma la dichiarazione del ministero degli Esteri russo.
Le armi e le attrezzature fornite dagli Stati Uniti, aggiunge la nota, vengono utilizzate dall’Ucraina per «atti terroristici… Le azioni ostili degli Stati Uniti, che da tempo sono diventati parte del conflitto, hanno fatto precipitare le relazioni USA-Russia in crisi pericolosa carica di conseguenze imprevedibili».
Il comunicato del dicastero diplomatico del Cremlino inoltre afferma che «qualsiasi forma di aggressione contro la Russia sarebbe sempre stata accolta con una risposta risoluta».
Lo scorso 21 maggio, Sullivan aveva dichiarato alla CNN: «non abbiamo posto limiti alla capacità dell’Ucraina di colpire il suo territorio all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale… crediamo che la Crimea sia l’Ucraina». Di fatto, Sullivan ripete la linea già dettata da Victoria Nuland che ha dichiarato che la Crimea è un «obiettivo legittimo» di Kiev.
Sullivan, che il reporter premio Pulitzer Seymour Hersh ritiene essere tra le persone coinvolte nella distruzione del gasdotto Nord Stream 2, potrebbe essere coinvolto anche nella destabilizzazione della Georgia e del Caucaso meridionale, i cui effetti sono sotto i nostri occhi nell’ora presente.
Lavrov l’anno scorso aveva dichiarato che gli anglosassoni non avrebbero permesso all’Ucraina di negoziare la pace, e la storia gli ha dato ragione.
Sempre un anno fa, il ministro degli Esteri russi aveva parlato di una prospettiva di Terza Guerra Mondiale che potrebbe essere «nucleare» e «distruttiva».
«Salvate l’umanità dall’inferno» aveva detto Lavrov alla plenaria ONU lo scorso 24 settembre.
Geopolitica
Boris Johnson ha cercato di convincere Trump a sostenere l’Ucraina

Boris Johnson ha incontrato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e ha cercato di convincerlo della «vitale importanza della vittoria ucraina», ha detto venerdì ai giornalisti un portavoce dell’ex primo ministro britannico. Trump ha rifiutato di sostenere gli obiettivi militari di Kiev, chiedendo invece una soluzione diplomatica al conflitto con la Russia.
Johnson ha cenato con Trump giovedì, ha detto il suo portavoce a diverse testate statunitensi e britannici: «il deputato Boris Johnson ha incontrato il presidente Donald J. Trump per discutere della situazione in Ucraina e dell’importanza vitale della vittoria ucraina».
Johnson è stato in tournée negli Stati Uniti la scorsa settimana nel tentativo di raccogliere il sostegno per l’Ucraina da parte di un partito repubblicano la cui base elettorale è sempre più scettica nei confronti dei continui aiuti statunitensi a Kiev. «Vi esorto solo a mantenerlo», ha detto lunedì a una folla di lobbisti e donatori conservatori in Texas, aggiungendo che il loro sostegno «sarà ripagato in modo massiccio nel lungo periodo».
Dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina lo scorso febbraio e dopo le sue dimissioni da primo ministro la scorsa estate, Johnson è stato costantemente uno dei più ferventi sostenitori dell’Ucraina e del suo presidente, Vladimir Zelensky.
Johnson è stato uno dei primi leader occidentali a incontrare Zelens’kyj a Kiev e, secondo quanto riferito, ha spinto la sua controparte ucraina a ritirarsi da un accordo di pace mediato dalla Turchia lo scorso aprile.
Trump, d’altra parte, ha ripetutamente chiesto la pace. Accusando il presidente degli Stati Uniti Joe Biden di rischiare una terza guerra mondiale incanalando decine di miliardi di dollari di armi in Ucraina, Trump ha promesso di risolvere il conflitto “in un giorno” se eletto presidente il prossimo anno.
Alla domanda della CNN se vuole che «l’Ucraina vinca questa guerra», Trump ha detto all’inizio di questo mese che pensa “in termini di risoluzione, quindi smettiamo di uccidere tutte queste persone».
Pressato sulla questione dalla giornalista CNN, Trump non si impegnerebbe a sostenere Kiev. «Stanno morendo, russi e ucraini. Voglio che smettano di morire».
Il portavoce di Johnson non ha detto quale sia stata la risposta di Trump falle pressioni dell’ex premier britannico.
Come riportato da Renovatio 21, ad aprile 2022, a pochi giorni dallo scoppio del conflitto, Johnson volò a Kiev e fece saltare un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Al G7 di un anno fa, ancora premier, insisteva forsennatamente per la fornitura di armi a Kiev e per il boicottaggio petrolifero antirusso.
Fu emblematico quando all’Italia che si apprestava ad andare al voto Johnson disse, parafrasando, che sì, potevamo cambiare il governo, ma non la politica di sostegno totale all’Ucraina. Bisogna dire che è andata proprio come voleva lui.
Nel frattempo, continuano in patria gli scandali sui festini suoi e del successore Liz Truss quando erano premier, con tracce di cocaina trovate nelle loro residenze.
Durante questi anni il Johnson, passato dall’essere un avversario dei lockdown («preparatevi a veder morire i vostri cari») ad un accanito sostenitore delle clausure totale che hanno di fatto bloccato il Regno Unito per quasi tutto il 2021, ha incontrato multiple volte Bill Gates.
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