Geopolitica
Audio trapelato: l’esercito tedesco ha discusso dell’attacco al ponte di Crimea
I leader militari tedeschi avrebbero discusso di un’operazione per bombardare il ponte di Crimea, ha affermato venerdì la caporedattrice della testata governativa russa RT Margarita Simonyan, citando l’audio trapelato da funzionari della sicurezza russi.
La registrazione presumibilmente presenta una conversazione di 40 minuti tra ufficiali di alto rango della Bundeswehr, ha detto Simonyan sui social media.
Secondo quanto riportato, i militari di Berlino discusso su come portare a termine l’attacco mantenendo una plausibile deniability (la capacità di poter negare) per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo il suo resoconto della conversazione.
Hanno anche sottolineato che l’esercito tedesco sta mantenendo le distanze dal conflitto ucraino, a differenza degli americani e degli inglesi, che secondo loro sono stati «direttamente coinvolti per molto tempo», ha affermato Simonyan.
Aiuta Renovatio 21
Spezzoni e ricostruzioni della registrazione stanno girando su internet.
how much Germany is involved in Ukraine might this leaked audio prove
… if genuine – these are German (NATO) officers discussing how best to attack and blow up the bridge to Crimea
no wonder (some) Germans are worried now that this will turn into a nuclear world war pic.twitter.com/ThckVzwpmK
— Dominic Helou 🇸🇾🇨🇭🇱🇧 ☭ (@dohelu) March 1, 2024
🇩🇪⚔️🇷🇺Interception of a conversation between high-ranking Bundeswehr officers on February 19 about sending Taurus missiles to the Ukrainian Armed Forces that were intended to attack on the Kerch bridge in Crimea. In the audio, German Armed Forces admit that they were directly… pic.twitter.com/61q3yJsUgr
— Gitmo_guy12 🇺🇸🇷🇺🇵🇸☦️ (@DownloadMaga) March 1, 2024
Leaked audio of the chief of the German Air Force (#Luftwaffe) planning an attack on the #Russian Bridge in #Crimea (Russia) this is an act of war and will definitely become #WWIII involving #NATO pic.twitter.com/WKkJ7JAHkh
— ReapersOwnRider (@ReapersOwnRider) March 1, 2024
Sostieni Renovatio 21
Richieste di commento sono state inviate a funzionari tedeschi, tra cui l’ambasciatore, il ministero degli Esteri e l’ufficio del cancelliere, ha aggiunto la Simonyan.
I media tedeschi ora hanno «una buona ragione per mostrare la loro indipendenza e porre domande» al ministro degli Esteri Annalena Baerbock, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, reagendo al post. «Chiediamo spiegazioni alla Germania. Berlino ufficiale è tenuta a fornirle tempestivamente» avrebbe poi dichiarato la Zakharova.
Il ponte di Crimea è la più grande struttura di questo tipo in Europa ed è stato costruito per collegare la penisola russa alla regione di Krasnodar attraverso lo stretto di Kerch. Prima dello scoppio delle ostilità con Kiev nel febbraio 2022, era l’unico collegamento via terra tra l’ex parte dell’Ucraina e il resto della Russia.
Kiev ha eseguito due bombardamenti sul ponte nell’ottobre 2022 e nel luglio 2023, utilizzando un camion e droni navali. I civili sono stati uccisi in entrambe le occasioni. Funzionari ucraini sostengono che la distruzione del ponte ha uno scopo militare.
Alcuni funzionari occidentali hanno sostenuto argomentazioni simili, come l’ex segretario alla Difesa americano e direttore della CIA Roberts Gates in un’intervista al Washington Post la scorsa settimana. «Se vuoi mettere in pausa i russi, se vuoi interrompere quel senso di slancio che hanno, perché non essere in grado di fare cose come far cadere il ponte sullo stretto di Kerch?» ha detto il Gates, esortando i donatori occidentali a dare all’Ucraina la capacità di farlo, affermando che un attacco riuscito danneggerebbe i russi «psicologicamente oltre che militarmente».
La notizia dell’audio tedesco arriva quando Scholz ha fatto arrabbiare il Regno Unito e la Francia quando, a inizio settimana, aveva lasciato intendere che il personale militare occidentale era direttamente coinvolto nell’uso da parte dell’Ucraina di armi avanzate fornite dagli occidentali, ha scritto il sito Politico.
Anche per questo motivo Berlino non donerà i missili a lungo raggio Taurus a Kiev, ha dichiarato alla stampa il cancelliere tedesco.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Rosavtodor.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0
Geopolitica
Hamas deporrà le armi se uno Stato di Palestina verrà riconosciuto in una soluzione a due Stati
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Birmania, ancora scontri al confine, il ministro degli Esteri tailandese annulla la visita al confine
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il primo ministro Sretta Thavisin ha rinunciato alla visita, ma ha annunciato la creazione di un comitato ad hoc per gestire la situazione. Nel fine settimana, infatti, si sono verificati ulteriori combattimenti lungo la frontiera tra Myanmar e Thailandia e migliaia di rifugiati continuano a spostarsi da una parte all’altra del confine. Per evitare una nuova umiliazione l’esercito birmano ha intensificato i bombardamenti.
Il primo ministro della Thailandia Sretta Thavisin questa mattina ha cancellato la visita che aveva in programma a Mae Sot, città al confine con il Myanmar, e ha invece mandato al suo posto il ministro degli Esteri e vicepremier Parnpree Bahidda Nukara.
Nei giorni scorsi era stata annunciata la creazione di «un comitato ad hoc per gestire la situazione derivante dai disordini in Myanmar», ha aggiunto il premier. «Sarà un meccanismo di monitoraggio e valutazione» che avrà come scopo quello di «analizzare la situazione complessiva» e «dare pareri e suggerimenti per gestire in modo efficace la situazione».
La Thailandia, dopo i ripetuti fallimenti da parte dell’ASEAN (Associazione delle nazioni del sud-est asiatico) di far rispettare l’accordo di pace in Myanmar, sta cercando di evitare che un esodo di rifugiati in fuga dalla guerra civile si riversi sui propri confini proponendosi come mediatore. «Il ruolo della Thailandia è quello di fare tutto il possibile per aiutare a risolvere il conflitto nel Paese vicino, e un ruolo simile è atteso anche dalla comunità internazionale», ha dichiarato ieri il segretario generale del primo ministro Prommin Lertsuridej.
Durante il fine settimana si sono verificati ulteriori scontri a Myawaddy (la città birmana dirimpettaia di Mae Sot), nello Stato Karen, tra le truppe dell’esercito golpista e le forze della resistenza, che hanno strappato il controllo della città ai soldati, grazie anche al cambio di bandiera della Border Guard Force, che, trasformatasi nell’Esercito di liberazione Karen (KLA), è passata a sostenere la resistenza e sta combattendo per la creazione di uno Stato Karen autonomo.
Giovedì scorso, l’Esercito di Liberazione Nazionale Karen (KNLA, una milizia etnica da non confondere con il KNA) aveva annunciato di aver intercettato l’ultimo gruppo di militari rimasto, il battaglione di fanteria 275. Alla notizia, l’esercito ha risposto con pesanti bombardamenti, lanciando l’Operazione Aung Zeya (dal nome del fondatore della dinastia Konbaung che regnò in Birmania nel XVIII secolo), nel tentativo di riconquistare Myawaddy ed evitare così un’altra umiliante sconfitta.
The Irrawaddy scrive che l’aviazione birmana ha sganciato nei pressi del Secondo ponte dell’amicizia (uno dei collegamenti tra Mae Sot e Myawaddy) circa 150 bombe, di cui almeno sette sono cadute vicino al confine thailandese dove sono di stanza le guardie di frontiera. Si tratta di una tattica a cui l’esercito birmano sta facendo ricorso sempre più frequentemente a causa delle sconfitte registrate sul campo a partire da ottobre, quando le milizie etniche e le Forze di Difesa del Popolo (PDF, che fanno capo al Governo di unità nazionale in esilio, composto dai deputati che appartenevano al precedente esecutivo, spodestato con il colpo di Stato militare) hanno lanciato un’offensiva congiunta. Una tattica realizzabile, però, solo grazie al continuo sostegno da parte della Russia. Fonti locali hanno infatti dichiarato che gli aerei e gli elicotteri «utilizzati per bombardare i villaggi e per consegnare rifornimenti e munizioni» a «circa 10 chilometri dal confine tra Thailandia e Myanmar» erano «tutti russi».
Bangkok è stata presa alla sprovvista dalla situazione. Sabato un proiettile vagante ha colpito il retro di una casa sulla parte thailandese del confine, senza ferire nessuno, ma l’episodio ha costretto il Paese a rafforzare le proprie difese di confine, aumentando i controlli su coloro che attraversano i due ponti che collegano Myawaddy e Mae Sot, al momento ancora aperti.
La polizia thai ha anche arrestato 15 birmani e due thailandesi che stavano cercando di fuggire in Malaysia in cerca di migliori opportunità di lavoro. Il gruppo ha raccontato di aver valicato il confine a Mae Sot grazie all’aiuto di intermediari. Viaggi di questo tipo rischiano di diventare sempre più frequenti con l’esacerbarsi della violenza in Myanmar, sostengono gli esperti, i quali si aspettano un prosieguo dei combattimenti, almeno finché non comincerà la stagione delle piogge, che ogni anno pone un freno agli scontri.
Ma la Thailandia ha anche inviato aiuti in Myanmar (sebbene tramite enti gestiti dai generali) e attivato una risposta umanitaria a Mae Sot. Il Governo di unità nazionale in esilio ha ringraziato Bangkok per aver fornito riparo e assistenza ai rifugiati, prevedendo tuttavia ulteriori sfollamenti. Almeno 3mila persone – perlopiù anziani e bambini – hanno varcato il confine solo nel fine settimana, ha dichiarato due giorni fa il ministro degli Esteri Parnpree Bahidda Nukara, ma circa 2mila sono tornati a Myawaddy lunedì.
Il mese scorso Parnpree aveva annunciato che il Paese avrebbe potuto ospitare fino a 10mila rifugiati birmani a Mae Sot e dintorni.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
L’Iran minaccia ancora una volta di spazzare via Israele
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Pensiero2 settimane fa
La giovenca rossa dell’anticristo è arrivata a Gerusalemme
-
Cervello1 settimana fa
«La proteina spike è un’arma biologica contro il cervello». Il COVID come guerra alla mente umana, riprogrammata in «modalità zombie»
-
Salute2 settimane fa
I malori della 15ª settimana 2024
-
Salute7 giorni fa
I malori della 16ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
Foreign Fighter USA dal fronte ucraino trovato armato in Piazza San Pietro. Perché?
-
Animali2 settimane fa
«Cicala-geddon»: in arrivo trilioni di cicale zombie ipersessuali e forse «trans» infettate da funghi-malattie veneree
-
Spirito2 settimane fa
Sinodo 2024, grandi manovre in favore dell’ordinazione delle donne
-
Autismo1 settimana fa
Autismo, 28enne olandese sarà uccisa con il suicidio assistito: i medici la ritengono che «incurabile»