Politica
Steve Bannon: Trump si candiderà di nuovo nel 2028
Il presidente Donald Trump troverà il modo di aggirare il limite costituzionale dei due mandati e di ricandidarsi nel 2028, ha affermato l’ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon.
Il 22° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti afferma che «nessuna persona può essere eletta alla carica di Presidente più di due volte». Bannon, tuttavia, che ha guidato la campagna elettorale di Trump nel 2016, ha sostenuto che Trump sarebbe in grado di assicurarsi un terzo mandato.
«Credo fermamente che il presidente Trump si ricandiderà nel 2028. Ho già appoggiato il presidente Trump», ha detto Bannon al giornalista Chris Cuomo (fratello del già Andrew Cuomo governatore dello Stato di New York, come il padre Mario) sul canale NewsNation mercoledì.
«Un uomo così capita una volta ogni secolo, se siamo fortunati. Ora ce l’abbiamo. È in fiamme e io sono un suo grande sostenitore. Voglio rivederlo nel 2028», ha aggiunto il Bannone. Alla domanda su come Trump avrebbe aggirato il divieto costituzionale di un terzo mandato, Bannon ha risposto: «Ci stiamo lavorando».
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«Penso che avremo un paio di alternative, diciamo così. Vedremo qual è la definizione di limite di mandato. Abbiamo avuto delle possibilità più sfavorevoli di Trump 2028. Abbiamo un sacco di cose su cui stiamo lavorando. Non siamo preparati a parlarne pubblicamente».
Quando gli è stato chiesto se intendesse una rivoluzione violenta o un’insurrezione, Bannon ha detto: «No. Crediamo molto nella democrazia». Lo stratega ha detto che i sostenitori di Trump intendono mobilitare la loro base di voto, compresi gli elettori poco propensi e poco informati.
Trump ha ripetutamente scherzato sulla possibilità di poter servire più di due mandati. A gennaio, ha detto a una folla di sostenitori in Nevada: «sarà il più grande onore della mia vita servire, non una ma due o tre volte o quattro volte».
All’inizio di quest’anno, il deputato repubblicano Andy Ogles ha proposto di modificare la Costituzione per consentire ai presidenti che non hanno servito due mandati consecutivi di servirne tre in totale. «È fondamentale che forniamo al presidente Trump tutte le risorse necessarie per correggere il corso disastroso stabilito dall’amministrazione Biden», ha affermato Ogles a gennaio.
La restrizione dei due mandati è stata inclusa nella Costituzione degli Stati Uniti in risposta al fatto che Franklin D. Roosevelt ha servito, cosa senza precedenti, in ben quattro mandati. Prima di lui, i presidenti avevano servito solo uno o due mandati.
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Immagine da Twitter
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Brigitta Macron contro le femministe: «stupide stronze»
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Politica
Trump: Zelens’kyj deve indire le elezioni
Il presidente statunitense Donald Trump ha invitato l’Ucraina a convocare elezioni, mettendo in dubbio le autentiche prerogative democratiche del Paese in un’intervista a Politico diffusa martedì.
Trump ha lanciato una nuova provocazione a Volodymyr Zelens’kyj, il cui quinquennio presidenziale è terminato a maggio 2024, ma che ha declinato di indire consultazioni elettorali presidenziali, invocando la legislazione di emergenza bellica.
Lo Zelens’kyj era stato scelto alle urne nel 2019 e, a dicembre 2023, ha annunciato che Kiev non avrebbe proceduto a elezioni presidenziali o legislative fintantoché perdurasse lo stato di guerra. Tale regime è stato decretato in seguito all’acutizzazione dello scontro con la Russia a febbraio 2022 e, da allora, è stato prorogato più volte dall’assemblea nazionale.
Trump ha dichiarato a Politico che la capitale ucraina non può più addurre il perdurante conflitto come pretesto per rinviare il suffragio. «Non si tengono elezioni da molto tempo», ha dichiarato Trump. «Sai, parlano di democrazia, ma poi si arriva a un punto in cui non è più una democrazia».
Rispondendo a un quesito esplicito sull’opportunità di un voto in Ucraina, Trump ha replicato «è il momento» e ha insistito che si tratta di «un momento importante per indire le elezioni», precisando che, pur «stiano usando la guerra per non indire le elezioni», gli ucraini «dovrebbero avere questa scelta».
Come riportato da Renovatio 21, il presidente della Federazione Russa Vladimiro Putin ha spesse volte dichiarato di considerare illegittimo il governo di Kiev, sostenendo quindi per cui firmare un accordo di pace con esso non avrebbe vera validità.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Politica
Tentativo di colpo di Stato in Benin
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— Gouvernement du Bénin 🇧🇯 (@gouvbenin) December 7, 2025
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