Connettiti con Renovato 21

Militaria

Gli USA progettano di ripristinare la base nel Pacifico dei bombardamenti atomici sul Giappone

Pubblicato

il

Gli Stati Uniti stanno progettando di ripristinare la loro ex base nel Pacifico, da cui furono lanciati i due voli che sganciarono bombe atomiche sul Giappone, il 6 e 9 agosto 1945.

 

Recentemente sono stati annunciati piani per North Field sull’isola di Tinian, nelle Marianne settentrionali, una delle tre principali basi B-29 durante la seconda guerra mondiale, le altre due erano a Guam e Saipan.

 

Il generale Kenneth Wilsbach, comandante delle forze aeree del Pacifico, ha dichiarato a Nikkei Asia in un’intervista pubblicata il 17 dicembre che il North Airfield sull’isola di Tinian diventerà una struttura «estesa» una volta completati i lavori per recuperarlo dalla giungla che è cresciuta sopra la base da quando le ultime unità dell’aeronautica militare americana l’hanno abbandonata nel 1946.

 

Anche il bombardamento incendiario di Tokyo del marzo 1945 fu lanciato da North Field, ma la base sarà sempre ricordata per il suo ruolo nei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

 

Il piano ora è quello di renderlo disponibile come parte del concetto Agile Combat Employment dell’aeronautica americana, in cui gli aerei da combattimento sono sparsi in tutto il Pacifico occidentale anziché essere concentrati in poche basi, come Andersen AFB a Guam o la base aerea di Kadena a Okinawa.

 

Anche se non è chiaro se i bombardieri nucleari torneranno lì, è probabile che i cinesi prenderanno nota della bonifica di North Field. Ciò che significherà operativamente il North Field è stato indicato dalla partecipazione di due bombardieri B-1B alle esercitazioni aeree con le forze aeree sudcoreane e giapponesi il 20 dicembre.

 

Secondo la rivista Air & Space Forces questa è stata la 14ª volta quest’anno che i bombardieri statunitensi hanno partecipato ad esercitazioni che hanno coinvolto la Corea del Sud e/o il Giappone.

 

Come riportato da Renovatio 21, la scorsa primavera i sistemi informatici della base militare di Guam sono stati oggetto di un potente attacco cibernetico per il quale è stata accusata la Cina. Alcuni hanno sostenuto che il vero obbiettivo dell’hacking fosse in realtà Taiwan. Tre anni fa l’Esercito di Liberazione del Popolo cinese aveva pubblicato un video che mostrava un attacco alla base americana di Guam.

 

Il domino del Pacifico vede la contesa di varie isole disabitate dell’area da parte di un numero di Paesi – Repubblica Popolare Cinese, Repubblica di Cina (cioè, Taiwan), Giappone, Filippine, Vietnam. Ciascuna nazione rivendica come propri tratti di mare che rivestono sempre più importanza strategica nella tensione crescente nel settore.

 

La Repubblica Popolare Cinese sta costruendo basi aerei anche creando atolli artificiali.

 

Washington a inizio anno ha promesso di difendere il Giappone con armi nucleari, mentre Tokyo ha dato l’anno scorso via libera per il contrattacco di basi nemiche (cioè cinesi e nordcoreane) da parte delle sue Forze di Difesa, le quali, per questioni costituzionali, non possono essere chiamate «esercito».

 

Sconfinamenti di caccia sono tipici nel Mar Cinese, con i caccia della Repubblica popolare che si avvicinano a Taiwan o alle isole Senkaku, rivendicate del Giappone.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

Continua a leggere

Militaria

Bunker militare segreto israeliano piazzato in un quartiere popolato di Tel Aviv

Pubblicato

il

Da

L’esercito israeliano mantiene un bunker militare segreto sotto il complesso residenziale Da Vinci, nel centro di Tel Aviv, identificato come «Site 81». Lo riporta un articolo della testata di giornalismo d’inchiesta The Greyzone.   Quando l’Iran ha lanciato missili su Tel Aviv il 13 giugno 2025, uno dei proiettili ha colpito la torre nord del complesso Da Vinci, che si trova direttamente sopra o molto vicino al bunker. L’area è stata subito messa sotto stretto controllo dalle autorità israeliane per impedire riprese o indagini giornalistiche.   Secondo quanto scrive il sito diretto da Max Blumenthal (sedicente ebreo non sionista), il bunker è un centro di comando e controllo elettromagneticamente schermato, gestito congiuntamente da Stati Uniti e Israele. Le prove includono foto geolocalizzate, e-mail trapelate e documenti di appalto statunitensi.   In passato si era parlato di un’espansione del bunker fino a 6.000 m², ma la sua collocazione precisa era rimasta un segreto. Le immagini mostrano che il sito si trova sotto la torre Da Vinci, accanto alle strutture militari «Kannarit» dell’aeronautica israeliana.

Iscriviti al canale Telegram

Il testo sostiene inoltre che Israele, costruendo un’installazione militare così sensibile in un contesto abitato, stia usando la popolazione civile come «scudo umano» — un’accusa che ribalta quella di cui Israele spesso accusa i suoi avversari.   «Israele censura aggressivamente le informazioni relative alle sue strutture militari e di intelligence urbane, accusando allo stesso tempo i suoi avversari di ricorrere agli “scudi umani”, una pratica di protezione di obiettivi militari con la popolazione civile, vietata dal diritto internazionale umanitario» scrive la testata. «Le email trapelate di un ex Capo di Stato Maggiore militare israeliano indicano inoltre che il Sito 81 è un importante nodo di comando e controllo».   «Il Jerusalem Post ha anche riferito che un missile iraniano che ha colpito le Torri Da Vinci era “a due passi dall’ufficio di Netanyahu”, allora noto come “Edificio 22″» continua The Greyzone. «L’ufficio del Primo Ministro ha iniziato i lavori di ristrutturazione poche settimane dopo la Guerra dei Dodici Giorni del 2025 tra Israele e Iran, e si dice che sia stato danneggiato durante l’attacco».   Emergono anche legami commerciali e finanziari tra società israeliane e il complesso edilizio Da Vinci, e una corrispondenza fra ex ufficiali militari israeliani e contractor statunitensi che farebbe riferimento all’uso di «Site 81» come nodo di comando.   Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso Israele aveva arrestato il giornalista di The Greyzone Jeremy Loffredo per un articolo sull’attacco iraniano su Tel Aviv. Loffredo, che è ebreo, sarebbe stato secondo i colleghi picchiato, bendato e portato in una base militare israeliana».   Loffredo si era recato a Tel Aviv e ha rintracciato il punto in cui un missile iraniano ha colpito «a meno di 1.000 piedi» (300 metri) dal quartier generale del Mossad, l’agenzia di Intelligence israeliana, situato in un quartiere residenziale. Da allora il suo profilo X è stato bloccato.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
  Immagine di Chenspec via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Continua a leggere

Militaria

Gli Stati Uniti guidano gli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe

Pubblicato

il

Da

Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno supportato Kiev nell’esecuzione di attacchi con droni contro infrastrutture energetiche in territorio russo. Lo riporta il Financial Times, che cita fonti anonime di funzionari americani e ucraini

 

In precedenza, i funzionari statunitensi avevano ammesso di condividere informazioni con Kiev, ma non avevano mai confermato un coinvolgimento diretto negli attacchi alle risorse energetiche russe.

 

A inizio ottobre, alla domanda sul possibile ruolo di Washington negli attacchi ucraini in profondità nel territorio russo, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha dichiarato che per Mosca era «evidente» che «tutte le infrastrutture della NATO e degli Stati Uniti vengono utilizzate per raccogliere e trasmettere informazioni di intelligence all’Ucraina».

 

Secondo il reportage del Financial Times pubblicato domenica, Washington avrebbe iniziato a fornire questi dati dopo una conversazione a metà luglio tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, in cui Trump avrebbe chiesto se Kiev fosse in grado di colpire Mosca con armi a lungo raggio fornite dagli Stati Uniti. La Casa Bianca ha successivamente chiarito che Trump stava «semplicemente ponendo una domanda, senza incoraggiare ulteriori uccisioni».

 

Le fonti riferiscono che l’Ucraina utilizza i servizi di intelligence americani per pianificare rotte, altitudini e tempistiche ottimali per gli attacchi con droni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

I funzionari anonimi hanno indicato che gli Stati Uniti hanno anche stabilito le priorità degli obiettivi per Kiev. Tuttavia, una fonte ha precisato che gli ucraini hanno scelto autonomamente i siti, con i dati successivamente forniti da Washington.

 

Un funzionario ha dichiarato a FT che Washington considera gli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche come uno «strumento» per indebolire l’economia russa e spingerla verso una soluzione diplomatica del conflitto.

 

A inizio settembre, il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che Mosca ha tollerato «per troppo tempo» gli attacchi ucraini contro infrastrutture civili in Russia e che non lo farà più. L’intensificarsi dei raid missilistici e di droni russi sull’Ucraina nelle ultime settimane ha causato blackout su larga scala a Kiev e in altre città.

 

All’inizio di questa settimana, Putin ha sottolineato che Mosca e Washington hanno concordato una direzione per raggiungere una soluzione pacifica del conflitto ucraino, pur rilevando che diverse «questioni complesse» devono ancora essere affrontate per raggiungere tale obiettivo.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

 

Continua a leggere

Militaria

La NATO lancia esercitazioni nucleari

Pubblicato

il

Da

Lunedì la NATO ha avviato la sua esercitazione nucleare annuale nei Paesi Bassi. Il segretario generale dell’Unione, Mark Rutte, ha dichiarato che le esercitazioni sono necessarie per inviare un «segnale chiaro a qualsiasi potenziale avversario».   L’esercitazione Steadfast Noon, della durata di due settimane, si svolge in un contesto in cui Mosca ha descritto una dilagante isteria anti-russa tra le nazioni dell’Europa occidentale, accusando la NATO di militarizzare il continente e prepararsi a uno scontro diretto.   Annunciando le esercitazioni venerdì, Rutte ha affermato che esse contribuiscono a garantire che il deterrente nucleare della NATO rimanga «il più efficace possibile».   Quest’anno, lo Steadfast Noon sarà ospitato dai Paesi Bassi, con la base aerea di Volkel come sede operativa principale. Reparti di supporto saranno dislocati presso le basi in Belgio, Regno Unito e Danimarca.   Secondo la NATO, l’esercitazione coinvolgerà circa 70 velivoli provenienti da 14 stati membri, tra cui velivoli convenzionali e a doppia capacità. Vi prenderanno parte circa 2.000 persone, supportate da velivoli di sorveglianza, rifornimento in volo e comando e controllo. La NATO ha sottolineato che durante l’esercitazione non verranno utilizzate armi nucleari.

Iscriviti al canale Telegram

Mosca non ha ancora rilasciato dichiarazioni sulle esercitazioni in corso, ma in precedenza ha condannato le passate esercitazioni Steadfast Noon, affermando che «non portano ad altro che ad aumentare le tensioni», già elevate a causa del conflitto in Ucraina.   I funzionari russi hanno accusato le nazioni dell’Europa occidentale di unirsi in quella che l’assistente del Cremlino Yury Ushakov ha definito una collettiva «frenesia anti-russa». Ushakov ha affermato che la regione si è espressa con un tono «estremamente bellicoso ed estremamente negativo» contro Mosca, diffondendo al contempo «sfacciate bugie» al suo riguardo.   All’inizio di questo mese, il presidente Vladimir Putin ha affermato che l’Europa occidentale sta «fomentando l’isteria» riguardo a una presunta minaccia di guerra con la Russia, definendo tali preoccupazioni un «mantra senza senso» e sollecitando i leader della regione a concentrarsi invece sulle questioni interne.   Putin ha anche sostenuto l’estensione dei controlli sugli armamenti nucleari, invitando gli Stati Uniti ad accettare di prorogare di un altro anno il trattato New START del 2010 e ad astenersi dall’adottare misure che potrebbero rompere l’attuale equilibrio.   Come riportato da Renovatio 21, fine ottobre 2024, al termine dello Steadfast Noon dell’anno scorso, la Russia aveva condotto un’esercitazione di deterrenza nucleare strategica. L’esercitazione prevedeva lanci di missili balistici e da crociera. Il presidente russo Vladimiro Putin aveva allora affermato che Mosca stava cercando di mantenere le sue forze nucleari al livello «necessariamente sufficiente», ma non intende essere trascinata in una nuova corsa agli armamenti. Secondo il Cremlino, anche i «Paesi interessati» ne erano stati informati.   L’esercitazione nucleare russa è avvenuta poco dopo le esercitazioni NATO «Steadfast Noon», iniziate nell’Europa occidentale a metà ottobre e che hanno coinvolto 13 membri del blocco militare guidato dagli Stati Uniti.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di NATO North Atlantic Threaty via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Continua a leggere

Più popolari