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Dottor Montanari: intervista sugli psicofarmaci

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Renovatio 21 aveva già iniziato, qualche tempo fa, a trattare il tema degli psicofarmaci, argomento dentro al quale quasi nessuno vuole realmente entrare. Sappiamo che nell’ultimo ventennio l’uso di antidepressivi e ansiolitici in generale è aumentato in modo esponenziale, complice forse la realtà destrutturata dentro cui vive in cui vive l’uomo moderno.

 

La gravità, però, sta nel fatto che oggi questi farmaci siano prescritti senza il minimo timore delle catastrofiche conseguenze. Abbiamo voluto parlarne con il Dott. Stefano Montanari, che ben conosce i farmaci e il modo di agire di quelle industrie farmaceutiche che pensano al profitto più che al benessere delle persone, come invece vorrebbero far credere.

 

Dentro a questa ricca intervista troverete tutto ciò che nessuno vuole dirvi: né la stampa, né il vostro medico di base che al minimo stress lavorativo vorrebbe prescrivervi un bell’ansiolitico da ingerire dopo i biscotti a colazione.

 

 

Il mio vecchio professore di farmacologia li definiva «le camicie di forza chimiche»

Dottor Montanari, l’uso – o meglio sarebbe dire l’abuso – di psicofarmaci è aumentato a dismisura negli ultimi vent’anni. A cosa crede sia dovuto?

 

Gli psicofarmaci sono comodissimi. Quasi mezzo secolo fa il mio vecchio professore di farmacologia li definiva «le camicie di forza chimiche» perché, come le costrizioni che si mettevano ai matti, non hanno il minimo effetto sulla malattia ma liberano da tanti incomodi chi a quei soggetti deve per qualunque ragione stare vicino. In più, lo psicofarmaco è spesso non solo benaccetto ma fortemente desiderato dal malato stesso che, diventandone dipendente, grazie alla magica pastiglietta, trasloca in un mondo decisamente per lui più accettabile.

 

 

Una società forse meno stabile, dunque. Ma che va curata con gli psicofarmaci secondo lei? Non è che si tenda ad imbambolare tutti senza risolvere i problemi, anche sociologici, umani, morali che stanno alla radice?

Lo psicofarmaco è spesso non solo benaccetto ma fortemente desiderato dal malato stesso che ne diventa dipendente

 

Non ci sono dubbi: rimbambendo la popolazione la si domina molto meglio. Chi conta non ha il minimo interesse a risolvere davvero i problemi. Ciò che si vuole è semplicemente eliminarli dalla percezione, e questo avviene inizialmente a livello del singolo individuo. Come suggerisce la parola, in origine gli psicofarmaci erano mirati  a trattare (non ho detto risolvere) i disturbi della mente. Poi ci si è accorti che funzionavano benissimo per nascondere i sintomi fastidiosi di tante malattie che nascevano da malfunzionamenti dell’organismo ripercuotendosi, poi, sulla psiche.

 

Le faccio l’esempio della sensibilità chimica multipla, un problema di allergia a una quantità enorme di sostanze che rende a dir poco difficile la vita. Quei malati sono oggettivamente fastidiosi perché il loro massimo, spesso unico, interesse è quello legato alla loro condizione e può accadere che non parlino d’altro, e tutta la loro vita, e di conseguenza quella di chi sta loro vicino anche solo occasionalmente, ruota intorno al problema. Ecco, allora, che arriva in soccorso la chimica e il tedio, se non scompare del tutto, almeno si attenua vistosamente. Dato che la sensibilità chimica multipla è sempre più diffusa, e questo a causa dell’inquinamento ambientale, alimentare e, temo soprattutto, dell’abuso di farmaci in generale, sono nati dei centri sanitari appositi. In questi, lungi dall’affrontare e perfino dal tentare d’individuare la causa, si bombardano i pazienti di psicofarmaci. Non è certo un caso se nessun paziente trattato in quel modo è mai guarito.

Ci si è accorti che gli psicofarmaci funzionavano benissimo per nascondere i sintomi fastidiosi di tante malattie che nascevano da malfunzionamenti dell’organismo ripercuotendosi, poi, sulla psiche

 

 

Nessuno sembra però volerci parlare delle controindicazioni di questi farmaci. Pensiamo al massacro nella scuola di Sandy Hook, o alla strage di Aurora alla prima del film Batman e, sempre nello stesso periodo, a quell’omicidio plurimo consumatosi in New Mexico, per mano di un quindicenne. La stampa cercò di insabbiare, ma tutti questi ragazzi assumevano psicofarmaci che, come si può leggere nei bugiardini, possono istigare alla violenza e a pensieri suicidi…

 

È opportuno ricordare uno dei principi di base della farmacologia: non esiste nessun farmaco che non abbia controindicazioni ed effetti collaterali e questi differiscono, a volte in modo vistoso, da soggetto a soggetto. Se si somministrano prodotti nati proprio per modificare la chimica del cervello, perché il pensiero e tutto quanto ne consegue è una questione di chimica, è evidente che, di tanto in tanto, gli effetti possono risultare un po’, diciamo così, esagerati. Pensi agli effetti chimici che una molecola semplice e comunissima come l’alcool etilico, quello del vino e dei liquori, opportunamente somministrata provoca per ciò che riguarda i rapporti con il mondo, arrivando anche a stravolgere l’etica cancellando, ad esempio, certe inibizioni. 

Dato che la sensibilità chimica multipla è sempre più diffusa, e questo a causa dell’inquinamento ambientale, alimentare e, temo soprattutto, dell’abuso di farmaci in generale, sono nati dei centri sanitari appositi. In questi, lungi dall’affrontare e perfino dal tentare d’individuare la causa, si bombardano i pazienti di psicofarmaci

 

Addirittura alcune di queste sostanze sono entrate nel linguaggio senza che ce ne ricordiamo. Prenda la parola assassino. Molto probabilmente la sua etimologia viene da hashish, la droga con cui si modificava la psiche di certi gruppi di soldati per togliere loro la paura e renderli privi di freni morali. Ma di sostanze che modificano pensiero e percezione ce n’è una lista infinita: molte di origine naturale, moltissime create in laboratorio e chissà quante sono pronte per essere sfornate e quante altre arriveranno in tempi brevi. Della stragrande maggioranze degli psicofarmaci sappiamo poco. Se, poi, questi prodotti sono assunti in  combinazione con altri farmaci o, come a volte capita, con sostanze qual è, ad esempio, l’alcool di cui ho appena detto, può accadere qualcosa di decisamente spiacevole fino alla morte.

 

Un altro grande business per cui Big Pharma vuol dunque far calare il silenzio senza pensare ai danni collaterali?

 

Ormai da molti anni Big Pharma fa davvero il bello e il cattivo tempo. Il suo strapotere economico parallelo all’impoverimento marcatissimo delle risorse economiche disponibili per chi si occupa di salute ha fatto sì che non pochi fondamenti della medicina siano dimenticati quando non stravolti a favore dell’unico obiettivo delle case farmaceutica: fare denaro. Il che, da un certo punto di vista, è comprensibile: dopotutto si tratta d’imprese industriali e commerciali e, dunque, è del tutto normale che mirino a fare quattrini e, anzi, sempre più quattrini. L’etica è una zavorra che non fa parte del gioco.

Se si somministrano prodotti nati proprio per modificare la chimica del cervello, perché il pensiero e tutto quanto ne consegue è una questione di chimica, è evidente che, di tanto in tanto, gli effetti possono risultare un po’, diciamo così, esagerati

 

Forse, allora, era inevitabile che le nuove regole generassero una corruzione che si è capillarizzata fino ad impregnare le persone comuni che ne sono vittima. Gli effetti collaterali? È buffo constatare che molti di quelli sono elencati con una certa precisione nelle schede tecniche e nei bugiardini che accompagnano i farmaci ma è tragicamente buffo constatare che i medici non fanno leggere quelle avvertenze ai loro clienti pur avendone l’obbligo e, temo, non li leggono neppure loro.

 

Il problema è che oggi vengono prescritti, anche ad adolescenti, come fossero zucchero a velo…

 

Non solo agli adolescenti. Negli USA i bambini in età prescolare trattati con psicofarmaci sono numerosissimi. Pensi che condizioni come, ad esempio, la timidezza hanno la loro contromisura farmacologica pronta.

 

Crede che siano mai stati fatti test effettivi su questi farmaci?

 

Negli USA i bambini in età prescolare trattati con psicofarmaci sono numerosissimi. Pensi che condizioni come, ad esempio, la timidezza hanno la loro contromisura farmacologica pronta.

I test che oggi si fanno sono spesso su animali e questi danno indicazioni che mi limiterò a definire scarse quando non del tutto fuorvianti. Sperimentare sull’uomo è difficile, costoso, lungo e scientificamente dubbio, essendo troppe le individualità che caratterizzano ogni persona. E, allora, si mette sul mercato qualcosa e, come da titolo di un vecchio libro, «io speriamo che me la cavo».

 

Come può passare inosservato che un farmaco che in teoria dovrebbe curare una depressione, in realtà istighi, quantomeno nelle prime fasi di assunzione, a reazioni violente e a pensieri di omicidio-suicidio?

 

Esistono farmaci che hanno effetti collaterali vistosissimi e questi vengono negati con una faccia tosta che, da un certo punto di vista, è persino ammirevole. Se proprio è impossibile nascondere un caso di effetto collaterale particolarmente deleterio, si dice che si tratta di una reazione rarissima e basta non parlarne più. In fondo la gente non vuole seccature o tarli mentali ed è felice di non sapere.

 

Pensiamo al caso del’attore Robin Williams, morto suicida dopo una vita di successi. Il referto medico legale riferì che nel sangue dell’attore erano state trovate le tracce del Mirtazapine, noto anche come Remeron, un farmaco antidepressivo che vanta ben 10 avvertenze d’uso dove è scritta a chiare lettere la possibile correlazione con i suicidi premeditati. Quindi, anche in questo caso, un farmaco che invece di curare, uccide, senza che nessuno dica niente. Anzi, questo farmaco è ancora in commercio regolarmente….  

 

Se proprio è impossibile nascondere un caso di effetto collaterale particolarmente deleterio, si dice che si tratta di una reazione rarissima e basta non parlarne più. In fondo la gente non vuole seccature o tarli mentali ed è felice di non sapere.

Qualche anno fa acquistai in Francia un grosso libro, peraltro mai arrivato in Italia, in cui si elencavano centinaia di casi di farmaci i cui effetti collaterali principali erano noti e registrati. La stragrande maggioranza dei medici ignora quegli effetti e, se li si fa loro notare, fanno spallucce e, magari, le fanno il sorrisetto che si riserva al ragazzino poco dotato. Quanto alle autorità cosiddette di controllo, molto spesso chiudono un occhio e a volte anche l’altro. Dopotutto gli enti da cui i cosiddetti controllori portano a casa lo stipendio dipendono economicamente proprio dalle case farmaceutiche.

 

Nel famoso volo Germanwings 9525 del 2015, dirottato volontariamente con 150 persone a bordo tutte poi morte, il copilota Andreas Lubitz, che operò la strage barricandosi nella cabina pilota, soffriva di depressione e assumeva psicofarmaci. Perché nessuno ne ha parlato?

 

Quello fu un caso importantissimo di una patologia che tutte le compagnie aeree conoscono e cercano di nascondere. In gergo tecnico si chiama «aero-toxicity». L’aria che si respira nelle cabine viene direttamente dai motori ed è piena d’inquinanti organici e inorganici tra cui le particelle di cui noi ci occupiamo. Glie lo dico perché noi quell’aria l’abbiamo analizzata e stiamo ancora lavorando con piloti e altro personale di bordo che si sono ammalati a causa di quei veleni. Uno dei sintomi possibili è proprio a carico della psiche, a volte con effetti gravissimi, e, come al solito, invece di affrontare la causa, ci se la cava con gli psicofarmaci. Il resto è tutta ovvietà.

In gergo tecnico si chiama «aero-toxicity». L’aria che si respira nelle cabine degli aerei viene direttamente dai motori ed è piena d’inquinanti organici e inorganici tra cui le particelle di cui noi ci occupiamo

 

Prozac, Paxil, Zoloft, Efexor: tutti antidepressivi che hanno delle controindicazioni molto pericolose. Eppure il dogma dello psico-farmaco è inviolabile, non trova?

 

Oggi la medicina è ripiombata nelle oscurità del medioevo e vive solo di dogmi. Molto onestamente i direttori dei due maggiori giornali medici, il Lancet e il New England Journal,  hanno affermato che metà di ciò che viene pubblicato e che diventa sacro è semplicemente falso. Il che sarebbe di per sé allarmante se fosse vero. In verità, invece, le cose stanno peggio: le bufale che passano come risultati sono ormai in schiacciante maggioranza rispetto al poco di valido che esce, ed è così che siamo nelle mani di veri e propri apprendisti stregoni.

Oggi la medicina è ripiombata nelle oscurità del medioevo e vive solo di dogmi. Siamo nelle mani di veri e propri apprendisti stregoni.

 

Ci sarà sicuramente qualcuno che, forse sentendosi chiamato in causa, pur gridando allo scandalo per i vaccini “non puliti” e per l’obbligo vaccinale, si scandalizzerà altrettanto per una severa critica qui mossa verso gli inibitori selettivi della ricapitolazione della serotonina (SSRI), e quindi di tutti gli psicofarmaci in generale. Rispondiamo con anticipo ai sicuri piagnistei di qualcuno che si è reso conto, epperò ancora non ha il coraggio di ammetterlo, che l’industria farmaceutica non ha alcun interesse per la salute della popolazione?

 

Mi chiedo che interesse dovrebbe avere. L’industria farmaceutica non differisce dalle altre per etica: l’obiettivo è fare soldi, meglio se tanti, meglio se facilmente. Bisogna ammettere che Big Pharma è stata bravissima ad andare a bersaglio.

 

 

Cristiano Lugli

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Kennedy contro i pediatri USA che hanno raccomandato vaccini prodotti dalle aziende che fanno loro donazioni

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Robert F. Kennedy Jr. ha criticato l’ American Academy of Pediatrics (AAP) per aver raccomandato vaccini – compresi i pericolosi vaccini contro il COVID – creati dai suoi principali sostenitori aziendali senza rivelare i propri conflitti di interesse.

 

L’AAP ha recentemente fatto notizia per aver pubblicato il proprio programma vaccinale infantile raccomandato, indipendente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che è stato recentemente rivisto da Kennedy, segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti.

 

La differenza notevole tra i due programmi è che l’AAP raccomanda i vaccini contro il COVID ai bambini sani, mentre il CDC non raccomanda più questi vaccini sperimentali a mRNA ai bambini sani e alle donne in gravidanza.

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Martedì Kennedy ha condiviso uno screenshot della pagina web dell’AAP che mostra alcuni dei suoi principali donatori: Merck, Moderna, Pfizer e Sanofi, importanti produttori di vaccini. Anche altri produttori di vaccini, come GlaxoSmithKline, effettuano donazioni considerevoli all’AAP.

 

Kennedy ha osservato che le prime quattro aziende elencate «producono praticamente tutti i vaccini presenti nel programma vaccinale infantile raccomandato dal CDC».

 

 

Pur riconoscendo che l’AAP è libera di formulare le proprie raccomandazioni, ha chiesto che «segua l’esempio dell’HHS e riveli i conflitti di interesse» in modo che gli americani possano valutare se l’AAP stia servendo «l’interesse della salute pubblica» o le «ambizioni commerciali dei benefattori dell’AAP, le grandi aziende farmaceutiche».

 

Kennedy ha accusato l’AAP di essere arrabbiato con il CDC per aver eliminato «l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni sui vaccini», facendo riferimento al suo licenziamento di tutti i 17 precedenti membri del comitato consultivo sui vaccini del CDC, a causa della scoperta che fornivano regolarmente consulenza su prodotti di aziende farmaceutiche con cui avevano legami finanziari e con cui avevano ottenuto esenzioni per conflitto di interessi dal CDC.

 

Sebbene il programma vaccinale del CDC sia rimasto finora pressoché invariato dopo la nomina di otto nuovi membri del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), la riunione del 25 giugno ha avviato nuovi gruppi di lavoro per studiare questi vaccini approvati e l’effetto cumulativo del programma vaccinale per bambini e adolescenti.

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Tra le altre raccomandazioni, la riunione di giugno dell’ACIP ha consigliato l’eliminazione del timerosal, un conservante neurotossico contenente mercurio attualmente utilizzato nei vaccini antinfluenzali.

 

Nel post di martedì X, Kennedy ha anche esortato l’AAP a chiarire che «le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale del CDC non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».

 

Kennedy ha spesso sottolineato l’importanza di liberare le agenzie di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti dalla «corporate capture» (tradotto in italiano con «cattura del regolatore») un termine che usa per descrivere il fenomeno comune per cui queste agenzie di regolamentazione ricevono finanziamenti ingenti dalle aziende farmaceutiche e successivamente approvano automaticamente i loro prodotti senza una revisione significativa.

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Trump invia lettere a 17 Big Pharma chiedendo la fine ai «prezzi abusivi dei farmaci»

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Giovedì il presidente Donald J. Trump ha inviato delle lettere a 17 importanti produttori farmaceutici, delineando le misure che devono adottare per abbassare i prezzi dei farmaci da prescrizione negli Stati Uniti e allinearli ai prezzi più bassi offerti in altre nazioni sviluppate.   Trump ha invitato i colossi farmaceutici a fornire ai consumatori statunitensi i prezzi della nazione più favorita (MFN) disponibili per i clienti esteri, menzionando specificamente «a ogni singolo paziente Medicaid».   Guardando al futuro, la sua lettera richiede anche un prezzo NPF per tutti i farmaci appena lanciati.

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Le lettere informano i produttori che se «si rifiutano di intervenire», il governo federale «impiegherà tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere le famiglie americane dalle continue pratiche abusive sui prezzi dei farmaci».   Lettere identiche sono state inviate ad AbbVie, Amgen, AstraZeneca, Boehringer Ingelheim, Bristol Myers Squibb, Eli Lilly, EMD Serono, Genentech, Gilead, GSK, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Novo Nordisk, Pfizer, Regeneron e Sanofi.   All’inizio di maggio, Trump ha firmato un ordine esecutivo (EO) radicale, «offrire ai pazienti americani i prezzi dei farmaci da prescrizione della nazione più favorita», in cui ha affermato che i produttori di farmaci «applicano forti sconti sui loro prodotti per accedere ai mercati esteri e sovvenzionano tale riduzione attraverso prezzi enormemente elevati negli Stati Uniti».   «I prezzi gonfiati negli Stati Uniti alimentano l’innovazione globale, mentre i sistemi sanitari stranieri se la cavano gratis», ha affermato Trump nel suo ordine esecutivo.   «Questo abuso della generosità degli americani, che meritano farmaci a basso costo alle stesse condizioni delle altre nazioni sviluppate, deve finire», ha chiesto.   «Attualmente, i prezzi dei farmaci di marca negli Stati Uniti sono in media fino a tre volte superiori rispetto ad altri paesi per gli stessi medicinali», ha esordito Trump nella sua lettera ai vertici delle grandi aziende farmaceutiche. «Questo inaccettabile fardello per le laboriose famiglie americane finisce con la mia Amministrazione».   «La maggior parte delle proposte ricevute dalla mia amministrazione per “risolvere” questa questione critica promettevano più o meno la stessa cosa: spostare la colpa e richiedere cambiamenti politici che avrebbero portato a miliardi di dollari in elargizioni all’industria», ha scritto Trump.   «D’ora in poi, l’unica cosa che accetterò dai produttori di farmaci è un impegno che fornisca alle famiglie americane un sollievo immediato dai prezzi dei farmaci enormemente gonfiati e la fine del gioco gratuito dell’innovazione americana da parte delle nazioni europee e di altre nazioni sviluppate», ha spiegato.

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Il presidente ha chiesto alle aziende farmaceutiche di intervenire entro 60 giorni.   «Non commettete errori: uno sforzo collaborativo per raggiungere la parità di prezzo a livello globale sarebbe la strada più efficace per le aziende, il governo e i pazienti americani. Ma se vi rifiutate di intervenire, utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere le famiglie americane dalle continue pratiche abusive di fissazione dei prezzi dei farmaci», ha avvertito il presidente.   «Gli americani chiedono prezzi più bassi per i farmaci e ne hanno bisogno oggi stesso», ha osservato Trump. «Le altre nazioni hanno approfittato dell’innovazione americana per troppo tempo: è ora che paghino la loro giusta quota».

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I CEO di BioNTech, Pfizer, J&J nella lista dei dirigenti farmaceutici più pagati

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati del settore farmaceutico. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.

 

Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati di aziende farmaceutiche. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.

 

L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, è balzato al secondo posto della classifica con un compenso totale di 29,2 milioni di dollari. Eli Lilly produce i farmaci dimagranti di successo Zepbound e Mounjaro, che rivaleggiano con Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk. A luglio, Eli Lilly inizierà a vendere i farmaci online a prezzi scontati direttamente ai consumatori in possesso di ricetta medica.

 

La lista di Fierce Pharma includeva altri dirigenti di alcuni dei principali produttori di vaccini. Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, si è classificato al terzo posto, con una retribuzione totale di 24,6 milioni di dollari, il suo secondo stipendio annuo più alto dopo il pagamento di 33 milioni di dollari nel 2022, quando Pfizer stava realizzando enormi profitti dal suo vaccino contro il COVID-19 e dal suo antivirale Paxlovid.

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Anche gli amministratori delegati di Johnson & Johnson e AstraZeneca sono comparsi nella lista, nonostante i disastrosi risultati dei loro vaccini contro il COVID-19. Il vaccino di Johnson & Johnson, associato a gravi e letali coaguli di sanguenon è più disponibile negli Stati Uniti.

 

Anche AstraZeneca ha dovuto ritirare il suo vaccino dalle vendite globali nel 2024, dopo aver ammesso che l’iniezione causava coaguli di sangue potenzialmente fatali.

 

Robert Davis di Merck è salito dal decimo al settimo posto quest’anno, guadagnando 23,2 milioni di dollari. Quasi il doppio di quanto guadagnato nel 2021, quando ha assunto la carica di CEO dell’azienda che produce, tra gli altri, il vaccino contro l’HPV Gardasil, lo Pneumovax 23 e il vaccino MMRII.

 

«Nuovo status quo nel campo della retribuzione dei CEO»

Gli stipendi totali dei dirigenti solitamente includono una combinazione di stipendio base più bonus e utili legati alle posizioni azionarie nelle aziende che guidano.

 

Fierce Pharma ha affermato che gli ingenti pacchetti retributivi «sembrano consolidare ulteriormente un nuovo status quo nell’ambito della retribuzione degli amministratori delegati, poiché diversi leader di recente nomina si stanno stabilizzando nei loro ruoli e le aziende consolidano le loro posizioni di mercato in vista della seconda metà del decennio».

 

Şahin di BioNTech ha guadagnato uno stipendio di 3,4 milioni di dollari nel 2024. Tuttavia, ha anche esercitato un’opzione per incassare una quota consistente delle sue azioni della società, per un pagamento di 287 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quello di qualsiasi altro dirigente nella lista.

 

Fierce Pharma ha definito il pagamento «sbalorditivo», ma ha osservato che era inferiore al pagamento del 2023 al CEO di Moderna Stéphane Bancel, che quell’anno ha incassato le sue stock option per oltre 392 milioni di dollari.

 

Tali pagamenti sono in corso, almeno da quando i vaccini contro il COVID-19 sono diventati disponibili.

 

Nel 2020, Bancel finì sotto accusa quando più che triplicò il numero di azioni della società da vendere tramite un piano azionario per dirigenti, modificato pochi giorni dopo che l’azienda aveva annunciato i primi risultati positivi per il suo vaccino contro il COVID-19.

 

Bancel ha venduto più di 72.000 azioni Moderna a luglio 2020, generando quasi 4,8 milioni di dollari. Secondo CBS News, «si tratta di più del triplo delle 22.000 azioni che aveva precedentemente programmato di vendere nello stesso periodo secondo il piano di trading esecutivo dell’azienda» – e una minima parte dei 392 milioni di dollari che avrebbe guadagnato tre anni dopo.

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Le case farmaceutiche fanno causa per mantenere alti i prezzi

Nonostante le critiche pubbliche, anche altri dirigenti farmaceutici hanno tratto profitto dalla pandemia. Da allora, i loro stipendi sono rimasti elevati.

 

Secondo un rapporto del 2021 di Accountable.US, un’organizzazione no-profit e apartitica di difesa dei diritti dell’uomo e di controllo che monitora la corruzione pubblica, i dirigenti di cinque aziende farmaceutiche (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Emergent BioSolutions (incaricata della produzione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson) e Novavax) hanno guadagnato 250 milioni di dollari svendendo le azioni delle aziende durante i primi sei mesi dell’«Operazione Warp Speed».

 

Oltre ai farmaci di successo che assicurano profitti enormi alle grandi aziende farmaceutiche, le aziende con i maggiori ricavi continuano anche ad aumentare i prezzi dei farmaci e sono coinvolte in battaglie legali per impedire alle autorità di regolamentazione di mantenere bassi i prezzi.

 

Ad esempio, Accountable.US ha riferito che Merck e Bristol Myers Squibb, i cui dirigenti erano entrambi nella lista, stanno attivamente portando avanti azioni legali per fermare le riduzioni dei prezzi dei farmaci Medicare negoziate dall’amministrazione Biden.

 

Anche AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno facendo causa al governo per la riduzione dei prezzi dei farmaci. Lo stesso vale per il gruppo di lobbying dell’industria farmaceutica PhRMA.

 

Le aziende farmaceutiche si sono anche ampiamente opposte all’ordine esecutivo di Trump sui prezzi dei farmaci, in particolare al concetto di «nazione più favorita», che cerca di legare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti ai prezzi più bassi pagati in altri paesi sviluppati.

 

Le case farmaceutiche sostengono spesso che gli aumenti di prezzo siano necessari per coprire i costi di ricerca e sviluppo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che negli ultimi anni le prime cinque aziende statunitensi hanno speso di più in riacquisti di azioni proprie e distribuzione di dividendi che in ricerca e sviluppo.

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L’elenco completo dei dirigenti farmaceutici più pagati:

  1. Uğur Şahin, BioNTech, 287 milioni di dollari
  2. David Ricks, Eli Lilly, 29,2 milioni di dollari
  3. Albert Bourla, Ph.D., Pfizer, 24,6 milioni di dollari
  4. Robert Bradway, Amgen, 24,4 milioni di dollari
  5. Joaquin Duato, Johnson & Johnson, 24,6 milioni di dollari
  6. Daniel O’Day, Gilead Sciences, 23,7 milioni di dollari
  7. Robert Davis, Merck & Co., 23,2 milioni di dollari
  8. Pascal Soriot, AstraZeneca, 22,9 milioni di dollari
  9. Reshma Kewalramani, Vertex Pharmaceuticals, 21,54 milioni di dollari
  10. Chris Boerner, Bristol Myers Squibb, 18,8 milioni di dollari

 

Nonostante i loro alti stipendi, nessuno dei dirigenti statunitensi è presente nella lista dei 37 professionisti del settore sanitario statunitense presenti nella lista annuale di Forbes dei miliardari del mondo stilata da Becker’s Hospital Review. Bancel di Moderna figura nella lista di Forbes, con un patrimonio netto di 1,2 miliardi di dollari.

 

Bancel non è stata inclusa nella lista di Fierce Pharma perché la sua classifica includeva solo aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 25 miliardi di dollari, ma Fierce Pharma ha riportato a marzo che lo stipendio di Bancel per il 2024 era di 19,87 milioni di dollari.

 

L’azienda ha aggiunto un secondo vaccino a mRNA approvato al suo portafoglio di due prodotti nel 2024, quando ha ottenuto l’approvazione per il suo vaccino mRESVIA RSV per gli anziani.

 

La scorsa settimana Moderna ha ottenuto un’approvazione estesa per il farmaco anche per gli adulti dai 18 anni in su.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 16 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

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