Geopolitica
Microonde, la nuova frontiera delle armi militari
Un video messo in rete lo scorso maggio mostra uno stormo di droni rovinare al suolo come abbattuti da una forza invisibile. I piccoli velivoli sono stati colpiti con quella che, come si dice in gergo, è un’«arma a energia diretta».
Si tratta dell’uso delle microonde a scopi militari.
Il Pentagono è stato lento ad abbracciare la nuova tecnologia a microonde, che – scrive il WaPo – la Cina ha sviluppato per più di un decennio. Ora la tecnologia finalmente sta ricevendo una seria attenzione.
L’ex segretario alla Difesa Mark T. Esper si è appena unito al consiglio di amministrazione dell’Epiro e il Pentagono prevede di iniziare a schierare i sistemi anti-droni dell’azienda alle forze statunitensi in tutto il mondo quest’anno.
Un nuovo studio dell’aviazione USA , chiamato «Directed Energy Futures 2060», spiega l’urgenza nell’adozione di questo nuovo tipo di armamento.
«Ci stiamo avvicinando o abbiamo superato il punto di svolta per la criticità delle capacità di energia diretta applicate alla corretta esecuzione delle operazioni militari»
«Ci stiamo avvicinando o abbiamo superato il punto di svolta per la criticità delle capacità di energia diretta applicate alla corretta esecuzione delle operazioni militari», sostiene il documento militare.
Il Pentagono si era concentrato sui laser come arma a energia diretta preferita. Tuttavia i laser risultano pesanti e molto energivori; ulteriormente, i laser non possono penetrare le nuvole e possono impiegare fino a cinque secondi per colpire un bersaglio.
L’ammiraglio James A. Winnefeld, un ex vice presidente del Joint Chiefs of Staff (l’organo che riunisce i capi di stato maggiore di ciascun ramo delle forze armate statunitensi e il capo dell’Ufficio della Guardia Nazionale), ha sostenuto l’approccio alternativo a microonde in un recente articolo intitolato «Non perdere il treno sulla difesa a microonde ad alta potenza».
Come riportato da Renovatio 21, gli USA sono ancora alle prese con l’enigma della cosiddetta «sindrome dell’Avana», il fenomeno che ha fatto ammalare decine di diplomatici americani e non solo a Cuba. Dietro alla faccenda si sospetta da subito l’utilizzo di un’arma a microonde diretta non su droni o altri apparecchi ma sugli esseri umani.
Uno dei fondatori di Epirusm la società che ha sviluppato l’arma a microonde anti-droni si chiama Grand Verstanding, un esperto di Intelligenza Artificiale che ha fondaot e poi venduto ad un gigante finanziario una società di assistenza sanitaria. Sua madre era una importante funzionaria del Dipartimento di Stato USA. Verstanding ha fatto parte dell’NSA (la CIA delle intercettazioni, diciamo), con specializzazione sulle tecnologie di disturbo contro gli IED (le bombe a lato della strada che hanno falcidiato le vite di tantissimi soldati in Iraq e Afghanistan) e poi i droni.
Mentre si concentrava sulla sicurezza nazionale, il partner di investimento di Verstanding era John Tenet, figlio dell’ex direttore della CIA George Tenet.
«Chi possiede l’energia diretta possiederà il 21° secolo»
Tale tecnologia di direzione degli elettroni, chiamata SmartPower, potrebbe (dicono gli inventori) ridurre i tempi di ricarica dei veicoli elettrici da ore a minuti.
«Chi possiede l’energia diretta possiederà il 21° secolo», ha detto Verstandig al Washington Post. Il giornalista si interroga: «Se le microonde possono disabilitare i droni a distanza, possono sopraffare anche i computer. Se possono abbattere un quadrirotore, perché non un missile? Per i militari, è un nuovo mondo coraggioso e anche pericoloso».
La possibile futura primazia delle microonde sulla scena militare non è materia che riguarda solo gli USA.
Come riportato da Renvatio 21, tre mesi fa il Pentagono accusò la Russia di attaccare i soldati USA di stanza in Siria tramite armi a energia diretta, al fine di farli ammalare – proprio come dei casi di sindrome dell’Avana.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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