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5G, Boris Johnson vuole eliminare Huawei dalla rete

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Nelle scorse ore il Telegraph ha rivelato quale sarebbe il prossimo piano del premier britannico Boris Johnson: cominciare ad eliminare gradualmente la tecnologia Huawei dalla rete 5G della Gran Bretagna.

 

La Government Communications Headquarters (GCHQ), agenzia governativa che si occupa di comunicazione e intelligence, avrebbe rivalutato la garanzia fornita a suo tempo sulla base della sicurezza delle tecnologie del colosso cinese. 

Il prossimo piano del premier britannico Boris Johnson: cominciare ad eliminare gradualmente la tecnologia Huawei dalla rete 5G della Gran Bretagna

 

La svolta sarebbe motivata dalle sanzioni americane a danno di Huawei che, impedendo alla società l’utilizzo di tecnologie basate su brevetti americani, costringeranno l’azienda ad utilizzare tecnologia cinese. 

 

Questo, secondo la GCHQ, indurrebbe a ritirare la garanzia precedentemente accordata a proposito della possibilità che i rischi rappresentati dal colosso tecnologico Huawei possano essere gestiti in sicurezza. 

 

Le nuove sanzioni statunitensi su Huawei, infatti obbligheranno l’azienda ad utilizzare un tipo di tecnologia non affidabile che potrebbe rendere impossibile il controllo del rischio causato dalla rete 5G di Huawei

In settimana, queste considerazioni circa la non sicurezza dell’utilizzo della tecnologia cinese dovrebbero essere presentate al primo ministro attraverso un apposito rapporto redatto proprio dalla GCHQ.

 

Le nuove sanzioni statunitensi su Huawei, infatti — scrive il Telegraph citando le conclusioni del rapporto —, obbligheranno l’azienda ad utilizzare un tipo di tecnologia non affidabile che potrebbe rendere impossibile il controllo del rischio causato dalla rete 5G di Huawei.

 

Il responsabile dei media internazionali di Huawei a Londra, Paul Harrison, ha accusato il Regno Unito di avere una linea politica «dettata dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti».

 

Le autorità britanniche starebbero elaborando proposte per impedire l’installazione di nuove apparecchiature Huawei nella rete 5G già in sei mesi, per eliminarla completamente entro la fine del 2020

Sempre da quanto si apprende, le autorità britanniche starebbero elaborando proposte per impedire l’installazione di nuove apparecchiature Huawei nella rete 5G già in sei mesi, per eliminarla completamente entro la fine del 2020.

 

Speriamo che la guerra al colosso cinese sia l’inizio di una guerra totale al 5G e ai danni alla salute che esso potrebbe provocare in tutto il mondo tecnologicamente sviluppato.

 

Cristiano Lugli   

 

 

 

 

 

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«Cortocircuito a livello cellulare»: Big Tech usa il wireless per danneggiare la salute della gente. Parla l’ex candidata vice di Kennedy

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L’ex candidata alla vicepresidenza di Robert F. Kennedy Jr., Nicole Shanahan, ha lanciato un avvertimento criptico ai partecipanti alla conferenza AmericaFest tenutasi la scorsa settimana in Arizona.

 

Durante il suo discorso all’evento organizzato da Turning Point USA, Shanahan è sembrata suggerire che forze potenti stiano utilizzando le tecnologie wireless per scopi nefandi.

 

«La gente mi ha definito una teorica della cospirazione per aver sottolineato che il campo elettrico in cui viviamo sulla Terra è inquinato dall’uso di prodotti wireless non mitigati», ha detto. «Beh, ecco la verità: questa è una verità reale e io sono della Silicon Valley, quindi vi sto raccontando un segreto: queste tecnologie possono essere rese sicure, ma Big Tech è a letto con Big Pharma».

 


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Implicando che gli esseri umani vengono avvelenati senza saperlo, Shanahan ha poi affermato: «siamo una specie elettrochimica e siamo effettivamente in cortocircuito a livello cellulare: giovani che cadono sul palco, cosa che vediamo ripetutamente sui social media, video dopo video, di un conduttore o di un giovane che parla letteralmente sul palco e cade».

 

«Questo non è normale. Non è normale», ha poi dichiarato. «Sta succedendo qualcosa di biologico… veniamo inquinati sia elettricamente che chimicamente ogni giorno».

 

La presenza sulla scena pubblica della Shanahan è cresciuta da quando è stata scelta da RFK Jr. come sua compagna di corsa quest’estate. Ex dirigente del settore tecnologico, un tempo sposata con il co-fondatore di Google Sergey Brin, Shanahan, 39 anni, avrebbe più di 1 miliardo di dollari. Ha trascorso gli ultimi mesi spingendo per le riforme nel settore agricolo e sostenendo la politica volta a prevenire le malattie infantili da quando Kennedy si è ritirato dalla corsa.

 

«L’agricoltore americano è l’unico medico di cui hai bisogno», ha detto al giornalista cattolico Jack Posobiec durante l’evento.

 

Le osservazioni di Shanahan saranno senza dubbio considerate un avvertimento sull’uso delle frequenze elettromagnetiche, dei telefoni cellulari, dei router Wi-Fi, del 5G e di altre tecnologie wireless.

 

Nel 2021, due frati cappuccini a Villié Morgon, in Francia, sono stati arrestati dopo aver tentato di appiccare il fuoco a due antenne 5G. In seguito hanno affermato di aver agito per proteggere la popolazione dagli effetti nocivi del 5G, che alcune ricerche hanno dimostrato essere dannoso per il corpo umano. Altre voci sostengono che venga utilizzato dal governo per spiare gli americani.

 

Uno studio svedese del 2023 ha dimostrato che una donna precedentemente sana ha sviluppato sintomi della «sindrome da microonde» poco dopo l’installazione di una torre cellulare 5G a 60 metri (circa 200 piedi) dal suo appartamento.

 

«I nostri figli sono diventati schiavi del sistema che li guarda in termini di dollari e non come le anime divine che sono», ha continuato Shanahan durante il suo discorso.

 

Come riportato d Renovatio 21, sono molteplici le dichiarazioni importanti dell’ex candidata alla vicepresidenza USA, in particolare in merito a vaccini, transumanismo e riproduzione artificiale.

 

Ex moglie dell’ultramiliardario co-fondatore di Google, l’informatico di origine russo-ebraica Sergej Brin (che è il padre della bambina in questione), la Shanahan ha reiteratamente informato il pubblico della persistenza nelle cerchie della Silicon Valley del pensiero transumanista, quasi fosse la religione che alligna da quelle parti.

 

In particolare, la donna sembra connettere il culto transumanista con la fecondazione in vitro (IVF), alla quale si è sottoposta, e di cui è divenuta accesa critica. Sostiene infatti che, oltre che innaturale, essa è guidata da interessi di multinazionali.

 

L’ex vice di RFK arriva a rivelare di aver donato 100 milioni di dollari in quella che le era stato detto era ricerca scientifica per il benessere delle donne, per poi scoprire invece che si trattava di esperimenti transumanisti come l’utero artificiale.

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Sorprendentemente, in questo dibattito pubblico, la Shanahan ha tirato fuori un tema che lascia sbigottito Carlson durante un loro incontro pubblico, ma non Renovatio 21, che è praticamente una delle poche realtà che ne parlano appena si può: la gametogenesi. La signora infatti descrive l’esperimento per cui si sono ottenuti cuccioli di topo di laboratorio a partire da cellule della pelle.

 

Durante l’intervista con Tucker Carlson la Shanahan ha segnalato che in sala c’era il dottor Andrew Wakefield, che recentemente aveva avuto ospite anche in un podcast di Children’s Health Defense. La donna ha detto al pubblico che Andrew Wakefield è stato «cancellato» 25 anni fa per aver trovato che «l’MMR causa in alcuni bambini un’infiammazione intestinale, che porta a sintomi come l’autismo».

 

Alla fine dell’intervista con Tucker, rispondendo alla domanda se ha speranza del futuro, dice di averne per le persone che si stanno battendo, indicando Tucker, il pubblico, e sembrerebbe anche lo stesso Wakefield – una persona che non troverete citata nei giornali mainstream anche italiani se non preceduta da termini come «discreditato», «radiato», «frodatore» etc.

 

Nicole dice di essere cambiata, «come molti» attraverso «Grief and God», «il lutto e Dio», e di aver incontrato entrambi dopo diagnosi di autismo di sua figlia, che poteva trasformarla alternativamente o in «un’eremita» o in una «warrior-mom», una «mamma-guerriero». Ha dichiarato di credere (forse in un modo generico, ma sentito) in Dio e nella sua presenza, auspicando la vittoria di Trump, che, «nonostante le sue limitazioni», porterà grande cambiamento negli Stati Uniti.

 

La Shanahan è ora una fervente sostenitrice del MAGA, una trasformazione da lei stessa raccontata con stupore, visto le sue origini liberal (cioè, in America, di sinistra). La donna ha detto di essere stata completamente conquistata quando, a poche ore dal primo attentato a Trump a Butler in Pennsylvania, lo stesso Trump ha chiamato l’allora candidato indipendente Robert Kennedy jr. per parlare di malattie croniche dei bambini, di fatto proponendo l’inedita alleanza elettorale (totalmente atipica per gli USA) che ha portato alla schiacciante vittoria di Trump e alla nomina di Kennedy al ministero della Salute.

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Il 5G altera il tessuto cerebrale dei topi di laboratorio

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L’esposizione controllata allo spettro di radiazioni 5G ha provocato modifiche nel tessuto cerebrale dei topi da laboratorio. Lo riporta lo studio di un team di scienziati dell’Università Statale di Tomsk in Russia.   Fin dall’introduzione dell’infrastruttura per cellulari 5G, ci sono state preoccupazioni sui suoi potenziali effetti sulla salute.   L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato il campo elettromagnetico a radiofrequenza 5G (RF-EMF) come un «possibile» cancerogeno per l’uomo, ma non è emersa alcuna ricerca conclusiva in entrambi i casi.   «Abbiamo deciso di scoprire quale sia l’effetto delle radiazioni non ionizzanti sui roditori di diverse età», ha affermato in una dichiarazione questa settimana la dottoressa Natalia Krivova, ricercatrice capo presso l’Istituto di ricerca in biologia e biofisica dell’Università Statale della città siberiana.

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Gli scienziati della TSU hanno condotto esperimenti su ratti Wistar maschi, preferiti dagli scienziati per le loro reazioni agli stimoli esterni simili a quelle degli umani.   I ricercatori hanno testato tre diversi gruppi di età: ratti di 5-6 settimane (corrispondenti ad adolescenti umani), di 10-11 settimane (adulti umani di 40 anni e oltre) e ratti di 17-18 settimane (umani di 65 anni e oltre). Tutti sono stati esposti a frequenze RF-EMF per cinque settimane, equivalenti a circa quattro anni di vita umana.   Lo studio non ha evidenziato cambiamenti esteriori tra i ratti esposti alle radiazioni e il gruppo di controllo, «tuttavia, uno studio più dettagliato del tessuto cerebrale dei ratti dopo l’esposizione all’antenna 5G ha rivelato un cambiamento significativo nel rapporto tra antiossidanti e ossidanti», ha affermato la dottoressa Krivova.   Non è ancora chiaro se i cambiamenti porteranno a cambiamenti positivi o negativi nelle capacità cognitive dei ratti, o se i loro corpi compenseranno in qualche modo questa alterazione, ha aggiunto, chiedendo ulteriori ricerche sull’argomento.   Lo studio di Tomsk rappresenta la prima volta in cui gli scienziati sono stati in grado di misurare il tasso di assorbimento delle radiazioni su roditori in gabbia, secondo l’università. Il team di radiofisica della TSU guidato dal professor Sergej Shipilov ha progettato l’antenna 5G per l’esperimento e un team guidato dallo studente post-laurea Ramdas Mazmanazarov ha sviluppato un metodo per misurare il tasso di assorbimento. Il loro lavoro è stato pubblicato all’inizio di quest’anno sulla rivista Applied Sciences.   Lo studio fa parte del Progetto Internazionale sui Campi Elettromagnetici, avviato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ottenere risposte oggettive e basate sulla scienza alle domande di interesse pubblico sui possibili rischi per la salute derivanti dai campi elettromagnetici 5G.   Secondo la dottoressa Krivova, la prossima fase della ricerca è volta a studiare i ratti femmina e ad analizzare in che modo le radiazioni 5G potrebbero influire sulla loro prole, se si riuscirà a reperire i finanziamenti.   Secondo uno studio del 2021, le radiazioni 5G possono causare i sintomi della «sindrome da microonde».

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Come riportato da Renovatio 21, un gruppo di scienziati due anni fa chiesero una moratoria dopo che uno studio mostra come le autorità di regolamentazione ignorano i rischi delle radiazioni per la salute.   Preoccupazioni riguardo l’utilizzo del 5G è esteso anche alla possibilità, che pare essere stata approfondita dai militari USA, di essere usato per raccogliere dati di massa e monitoraggio dei cittadini.   Ulteriori timori sono stati espressi in ambito aeronautico, con l’ente di volo statunitense FAA che ha avvertito che i Boeing 747 e 777 possono subire interferenze. Problemi potrebbero arrivare anche agli elicotteri.   Nel frattempo, la tecnologia delle antenne 5G è al centro di una guerra commerciale tra l’Occidente e la Cina.

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5G

Il governo tedesco vieta i componenti 5G cinesi

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Un mese dopo la visita in Cina del ministro dell’Industria e della Transizione verde Robert Habeck, il governo tedesco ha annunciato il divieto dei componenti Huawei e ZTE nelle reti mobili 5G.

 

«I componenti critici nella rete centrale potrebbero non essere più utilizzati al più tardi entro la fine del 2026», ha spiegato il ministro degli Interni Nancy Faeser, aggiungendo che nelle reti di trasporto i sistemi di gestione dovranno essere sostituiti al più tardi entro la fine del 2029.

 

«Per i cittadini ciò significa maggiore sicurezza», ha affermato Faeser. Un portavoce dell’ambasciata cinese a Berlino ha affermato che la mossa minerà seriamente la fiducia reciproca tra le due parti e influenzerà anche la futura cooperazione tra Cina e UE nei settori rilevanti, ha rivelato il quotidiano in lingua inglese del Partitto Comunista Cinese Global Times.

 

Come riportato da Renovatio 21, Biden seguì le orme di Trump ordinando, ancora tre anni fa, una pesante stretta sul 5G di Huawei. Dopo le sanzioni trumpiane, il valore dell’aziende cinese crollò del 42%.

 

La guerra di Washington contro Huawei arrivò al punto che nel 2018 Sabrina Meng Wanzhou (nota anche come Sabrina Meng, o Cathy Meng), figlia del fondatore i Ren Zhengfei nonché alta dirigente della multinazionale, fu arrestata e tenuta ai domiciliari per mesi in Canada.

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Altri Paesi come il Brasile sotto Bolsonaro hanno tentennato riguardo la sicurezza delle infrastrutture 5G di Huawei, per risolversi poi in favore di Pechino anche sotto la pressione del COVID e della promessa cinese di fornitura del Sinovac, il vaccino sviluppato dalla Repubblica Popolare, risultato ancora più inefficace dei sieri genici sperimentali prodotti in Occidente.

 

Anche Londra, sotto Boris Johnson, si era prodotta in un tira-e-molla riguardo il 5G cinese.

 

La tecnologia di Huawei avanza in tutti i Paesi del mondo, in ispecie in Africa: ad esempio in Uganda l’azienda cinese ha venduto impianti per il riconoscimento facciale, che saranno dirimenti in futuro per la repressione del dissenso.

 

In Italia vi il caso finì sui grandi giornali ai tempi del famoso decreto «Cura Italia», nelle prime settimane della pandemia, quando il governo Conte-bis, la cui componente grillina era sospettata di forti simpatie filocinesi, sembrò poter favorire Pechino all’interno degli sforzi per uscire dalla stretta del coronavirus.

 

«I ritardi nel via libera dovuti alla gara per il 5G e al rischio che sia la Cina a vincere il bando: l’Italia non può permettere che i suoi dati sensibili siano gestiti da società su cui Pechino ha il diretto controllo statale» scrisse il notista politico Francesco Verderami sul Corriere della Sera. In pratica, il decreto urgente per tentare di far uscire il Paese dall’inferno del virus cinese non esce perché qualcuno vorrebbe dare il futuro dell’infrastruttura informatica nazionale, il 5G, al potere cinese.

 

«Cosa succederebbe infatti se a vincere la gara fosse un’azienda cinese? E siccome i cinesi sono i favoriti, l’Italia non può permettere che i suoi dati sensibili vengano gestiti da società su cui Pechino ha il diretto controllo statale: vorrebbe dire che dalla sponda Atlantica il Paese farebbe rotta verso la “Via della Seta”» continuava l’articolo di quattro anni fa.

 

Chi controlla il 5G, potrà controllare non solo la sicurezza nazionale, ma anche le informazioni private riguardo ai singoli cittadini. Sommare i dati e ottenere modelli predittivi di comportamento, del singolo e della massa, per la politica e per il consumo. I dati sono l’oro blu del nuovo millennio, dicono; parimenti, se Roma costruiva strade per dominare il mondo, la Cina duemila anni dopo costruisce infostrade.

 

Renovatio 21 all’epoca propose quindi di ribattezzare il decreto «Cura Italia» in «Cina Italia».

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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