Vaccini
Vaccini fatti con cellule di aborto: parla la Dottoressa Deisher
Da anni avanzano alcune ricerche di cui si parla ormai a livello internazionale, le quali suggeriscono che il picco di malattie infantili, fra le quali l’insorgenza dello spettro autistico, potrebbero essere causate dai frammenti di DNA umano presenti in numerosi vaccini.
La più grande ricercatrice in materia è la Dr.ssa Theresa A. Deisher, impegnata nella battaglia contro la ricerca e le sperimentazioni su tessuti umani ad uso delle case farmaceutiche.
Il nostro Cristiano Lugli è riuscito a raggiungere la scienziata americana per farsi raccontare quali scoperte ha fatto durante gli anni di professione. La Dottoressa non ha mancato di farci arrivare anche molto materiale allegato che ci impegneremo a tradurre mano a mano, così da poterlo mettere a disposizione dei lettori di Renovatio 21.
Dottoressa Deisher, qual è stata la sua formazione di ricercatrice?
Ho ottenuto il mio dottorato in Fisiologia molecolare e cellulare presso la Stanford University. Ho dedicato oltre vent’anni della mia vita alle biotecnologie commerciali, concentrando gran parte del lavoro sulla scoperta e lo sviluppo di nuove terapie per gravi malattie umane.
Prima di fondare la AVM Biotechnology ed il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), ho lavorato con aziende leader nel settore delle biotecnologie tra cui Genentech, Repligen, ZymoGenetics, Immunex e Amgen. AVM Biotechnology, a livello internazionale, è l’azienda di biotecnologie pro-vita, che garantisce di non utilizzare materiale moralmente illecito in nessun processo. La missione di SCPI è porre fine al commercio illecito di esseri umani nella ricerca biomedica.
La missione di Sound Choice Pharmaceutical Institute è porre fine al commercio illecito di esseri umani nella ricerca biomedica.
Sono autrice di ventitre brevetti statunitensi emessi, e le scoperte fatte durante gli anni di ricerca hanno portato a studi clinici sulla proteina FGF18 per l’osteoartrosi e la riparazione della cartilagine, e per il fattore XIII dell’emorragia chirurgica. Devo anche ammettere che sono stata la prima a scoprire le cellule staminali adulte di derivazione cardiaca, e per due decenni sono stata una sostenitrice della ricerca sulle cellule staminali adulte, sia professionalmente che privatamente.
Mi sono costituita parte civile nella causa federale degli Stati Uniti per proibire l’utilizzo del denaro dei contribuenti per la ricerca distruttiva su embrioni umani, determinante nell’orientare la scienza verso la ricerca sulle cellule staminali adulte, che ha portato a 14 prodotti approvati dalla FDA negli Stati Uniti e la prima pagina del Washington Post di dicembre 2013 che titolava: «Scientists Go Ethical in 2013» («Nel 2013 gli scienziati sono etici»).
Ad oggi insegna in qualche università o ha continuato come ricercatrice indipendente?
La AVM Biotechnology nasce come sorella di Sound Choice di cui condivide la stessa missione: porre fine alla commercializzazione di esseri umani per la ricerca biomedica
Non insegno in nessuna università. Tuttavia, sono docente abituale di lezioni riguardanti le cellule staminali approfondendo argomenti quali: ricerca, progresso clinico, politica, economia ed etica. Una boccata d’aria fresca attraverso un approccio semplice che consente anche ai profani di cogliere facilmente quali sono i problemi. Sono stata ospite in numerosi programmi radiofonici, dibattiti televisivi e in diretta al The World Over Live con Raymond Arroyo.
Ci parli più nello specifico delle sue organizzazioni…
Come menzionato in precedenza, sono fondatrice e membro del direttivo di un’organizzazione for-profit chiamata AVM Biotechnology. La AVM Biotechnology nasce come sorella di Sound Choice di cui condivide la stessa missione: porre fine alla commercializzazione di esseri umani per la ricerca biomedica. Mentre la Sound Choice mira alla sicurezza ed alla sensibilizzazione della ricerca, la AVM Biotechnology lavora per le licenze di farmaci in grado di ottimizzare terapie basate sulle cellule, affinché gli scienziati possano evitare di usare materiali embrionali, e i pazienti possano ricevere un trattamento cellulare sicuro e conveniente senza danneggiare altri individui.
Epatite B, DTaP, Polio e MMR sono vaccini che contengono frammenti di linee cellulari umane. I vaccini MPR alternativi che non contengono tali linee cellulari sono disponibili solo in Giappone.
Collaboro, inoltre, con diversi comitati scientifici, tra cui alcuni molto esclusivi e di grande rilievo, per tenere lezioni riguardanti le mie ricerche.
Parliamo di vaccinazioni, con quali ha avuto a che fare: com’è la situazione in America?
Se guardiamo indietro al programma di vaccinazione negli Stati Uniti nel 1960 era di 5 dosi: nel 1983 i bambini di età compresa tra 0 e 18 anni hanno ricevuto 24 dosi; mentre dal 2016 ad oggi i bambini negli Stati Uniti ricevono un totale di 69 dosi fino al compimento dei 18 anni, ovvero 2,8 volte di più rispetto al 1983.
Si noti che questo è solo un calendario raccomandato, non una legge.
Con l’istituzione in USA del «tribunale dei vaccini», i genitori non possono citare in giudizio le società farmaceutiche che dovrebbero essere incolpate per aver danneggiato dei bambini, ma possono comunque ottenere un risarcimento dal governo. Dal 1988, quando questo programma è iniziato ad oggi, il tribunale dei vaccini ha pagato alle famiglie 3,7 miliardi di danni. E dove trova il governo 3,7 miliardi? Da noi contribuenti.
Tuttavia in alcuni stati sono richiesti vaccini obbligatori per legge. Ad esempio, nello stato di Washington, dove si trova la Sound Choice, i bambini sono obbligati ad essere vaccinati per Epatite B, DTaP, HiB, Polio, PCV, MMR e Varicella prima di essere ammessi al nido e alla scuola materna.
Epatite B, DTaP, Polio e MMR sono vaccini che contengono frammenti di linee cellulari umane.
I vaccini MPR alternativi che non contengono tali linee cellulari sono disponibili solo in Giappone.
Potete fare riferimento alla lista dei vaccini disponibili sul sito web Sound Choice.
A livello nazionale, accanto alla legge sui vaccini c’è l’esenzione alla vaccinazione.
I genitori e i pediatri possono presentare la documentazione per esentare i bambini dalla vaccinazione secondo tre tipologie: esenzione religiosa, esenzione filosofica ed esenzione medica. La Sound Choice ha ricevuto richieste per fornire il nostro studio così da poter aiutare genitori e medici a presentare domanda di esenzione medica.
Perché nessuno ha il coraggio di esaminare l’incremento dell’autismo e dei tumori infantili o di porsi delle domande sul perché i nostri bambini si ammalano sempre di più quando invece ogni anno i media e gli altri scienziati esaltano i progressi della medicina?
Tantissimi bambini statunitensi sono stati danneggiati dal vaccino. A livello federale, i genitori possono appellarsi ad un tribunale federale per chiedere un risarcimento. Questo tribunale tra di noi è famoso come «il tribunale dei vaccini». Potete trovare maggiori informazioni cliccando qui.
Con l’istituzione di questo tribunale, i genitori non possono citare in giudizio le società farmaceutiche che dovrebbero essere incolpate per aver danneggiato dei bambini, ma possono comunque ottenere un risarcimento dal governo. Dal 1988, quando questo programma è iniziato ad oggi, il tribunale dei vaccini ha pagato alle famiglie 3,7 miliardi di danni. E dove trova il governo 3,7 miliardi? Da noi contribuenti.
Secondo Lei, perché non si comprende la pericolosità dei vaccini?
Vorremmo essere chiari sul fatto che non siamo No-Vax. Stiamo mettendo in discussione la sicurezza dei vaccini che contengono linee cellulari umane frammentate e altri eccipienti tossici come l’alluminio.
Abbiamo visto la correlazione tra la crescente incidenza dei casi di autismo ed il tempo in cui le industrie farmaceutiche hanno modificato la produzione di vaccini per utilizzare linee cellulari umane. Questa è la ricerca che nessuno ha mai fatto e nessuno osa fare, perché coinvolge l’intero sistema sanitario.
Posso riformulare questa domanda. Perché nessuno ha il coraggio di esaminare l’incremento dell’autismo e dei tumori infantili o di porsi delle domande sul perché i nostri bambini si ammalano sempre di più quando invece ogni anno i media e gli altri scienziati esaltano i progressi della medicina?
Cancro o autismo, o qualsiasi altra malattia infantile, sono molto complesse. Se un gruppo di scienziati può interrogarsi sulle cause genetiche, perché un altro gruppo di scienziati non può esaminare il trigger ambientale di questi disturbi o malattie?
Noi di Sound Choice abbiamo preso in considerazione i vaccini perché abbiamo visto la correlazione tra la crescente incidenza dei casi di autismo ed il tempo in cui le industrie farmaceutiche hanno modificato la produzione di vaccini per utilizzare linee cellulari umane. Questa è la ricerca che nessuno ha mai fatto e nessuno osa fare, perché coinvolge l’intero sistema sanitario. Negli Stati Uniti, se parli di «vaccino-autismo», è subito polemica, quindi le persone scelgono di non discuterne. Questo porta all’incapacità di comunicazione.
Pensi che per oltre 50 anni la Food And Drug Administration (FDA) ha discusso della sicurezza dell’uso di linee cellulari fetali umane per la produzione dei vaccini, ciononostante non sono mai stati fatti reali studi di sicurezza. Non c’è mai stato uno studio epidemiologico che abbia considerato il relativo rischio di diagnosi di autismo in seguito alla somministrazione di vaccini fabbricati con materiali fetali, tra cui MMR II, Varivax, Vaqta, Havrix e Pentacel.
Le persone che mettono in discussione il programma di vaccinazione degli Stati Uniti, che è molto aggressivo, i pericoli reali degli adiuvanti contenuti nei vaccini e le conseguenze a lungo termine sull’immunità naturale di un massiccio programma di vaccinazione, hanno preoccupazioni razionali e scientificamente valide. È triste e sconcertante che i confronti civili e razionali rispetto a queste preoccupazioni siano ostacolati dalle industrie farmaceutiche, dai media e, purtroppo molto spesso anche dai nostri politici, dai pediatri e dai medici di famiglia.
Lei ha anche avuto a che fare con le linee cellulari di feti abortiti presenti nei vaccini: quante linee cellulari esistono?
Le persone che mettono in discussione il programma di vaccinazione degli Stati Unitihanno preoccupazioni razionali e scientificamente valide. È triste e sconcertante che i confronti civili e razionali rispetto a queste preoccupazioni siano ostacolati dalle industrie farmaceutiche, dai media e, purtroppo molto spesso anche dai nostri politici, dai pediatri e dai medici di famiglia.
Per citarne alcune, ci sono MRC-5, WI-38, HEK-293, ecc.
Per vedere quali vaccini contengono linee di cellule umane frammentate ed anche quali invece non ne contengono potete consultare l’elenco completo qui
Crede dunque che l’interesse e la salute del cittadino non siano presi in considerazione?
Le potenti compagnie farmaceutiche e le loro filiali non hanno come priorità la salute del cittadino, quanto piuttosto il loro profitto. Quando gli stati rendono obbligatoria la vaccinazione, viene violata la libertà di scelta dei genitori. Questo è un altro problema.
Quale ruolo ha avuto nello scandalo emerso da Planned Parenthood, la clinica che con la scusa della ricerca vendeva pezzi di feti vivi abortiti ai laboratori che collaborano con le industrie farmaceutiche?
Posso dire di aver ispirato David Daleiden, giornalista davvero in gamba che ha raccolto tantissimi video girati di nascosto alla Planned Parenthood, dove i dirigenti, davanti a calici di vino e insalatine ammettevano serenamente la commercializzazione di organi umani. Prima che David Daleiden procedesse con la denuncia, l’ho istruito per ricoprire il ruolo di esponente biomedico – così da poter entrare in contatto con la clinica – insegnandogli tutti i dettagli dell’argomento.
Per scoprire tutti i dettagli di questa tremenda inchiesta potete visitare questo link
Su quali riviste sono stati pubblicati i Suoi studi?
Abbiamo quattro studi pubblicati. Vi faremo avere il file dove sono inseriti tutti, cosicché possiate tradurli e, se volete, pubblicarli. In alternativa potete trovare tutto sul nostro sito: www.soundchoice.org.
Le potenti compagnie farmaceutiche e le loro filiali non hanno come priorità la salute del cittadino, quanto piuttosto il loro profitto. Quando gli stati rendono obbligatoria la vaccinazione, viene violata la libertà di scelta dei genitori. Questo è un altro problema.
Qui in Italia, i ricercatori e scienziati Gatti e Montanari hanno parlato di questo problema: sono conosciuti in America?
Noi li conosciamo, ma purtroppo non tutti conoscono Gatti e Montanari perché la ricerca libera e vera spesso viene ostacolata. Non esitate comunque a condividere con noi qualsiasi informazione utile e noi ci assicureremo di metterne a conoscenza tutti i nostri finanziatori/donatori. Vi chiediamo cortesemente anche di mettere in contatto Sound Choice con i dottori Gatti e Montanari affinché fra noi possa nascere un’importante collaborazione.
Grazie, Dr.ssa Deisher per tutto ciò che fa e per la disponibilità data a Renovatio 21, che ha permesso così a tanti genitori italiani di sentire finalmente la voce di un’importante ricercatrice americana.
Grazie a voi per il vostro impegno. Un caro saluto a tutti i genitori italiani!
Cristiano Lugli
Gravidanza
Un nuovo studio collega il vaccino Pfizer RSV per le donne incinte alle nascite premature
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La prima analisi sulla sicurezza post-autorizzazione del vaccino Abrysvo RSV della Pfizer ha rilevato che il tempo medio tra la vaccinazione e la nascita pretermine era di tre giorni. Due terzi dei casi segnalati si sono verificati entro una settimana.
Un nuovo studio prestampato mostra un segnale di sicurezza statisticamente significativo per la nascita pretermine associata al vaccino Abrysvo contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) di Pfizer.
La prima analisi sulla sicurezza post-autorizzazione del vaccino RSV di Pfizer – la proteina F di prefusione dell’RSV (RSVPreF) – ha rilevato che il tempo medio tra la vaccinazione e la nascita pretermine era di tre giorni.
Due terzi dei casi segnalati si sono verificati entro una settimana.
«Questo studio evidenzia la continua preoccupazione per la nascita pretermine tra le persone in gravidanza dopo la vaccinazione RSVPreF», hanno scritto gli autori.
Ricercatori canadesi della Scuola di Epidemiologia e Salute Pubblica dell’Università di Ottawa hanno valutato tutti gli eventi avversi segnalati nel database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System ) in seguito all’immunizzazione dall’RSV tra il 1 settembre 2023 e il 23 febbraio 2024.
Tra le 77 segnalazioni presentate al database – il 55% delle quali classificate come gravi – il parto pretermine è stato l’evento avverso specifico della gravidanza più comune, seguito dalla rottura prematura delle membrane, dal taglio cesareo, dalla dilatazione cervicale e dall’emorragia durante la gravidanza.
Altri eventi avversi non specifici della gravidanza includevano mal di testa, eritema nel sito di iniezione e dolore nel sito di iniezione.
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60 anni di storia dei problemi relativi al vaccino RSV
Il dottor David Healy, un esperto di sicurezza dei farmaci, ha dichiarato a The Defender che i vaccini RSV sviluppati finora hanno una storia di 60 anni di problemi.
«Sembra che i nostri ultimi sforzi per superare questi problemi non abbiano aiutato e stiano portando a nascite premature che hanno effetti a catena per tutta la vita insieme a infezioni da RSV più gravi nei bambini dove queste dovrebbero essere innocue», ha affermato Healy, autore di «Pharmageddon».
«Sessant’anni fa abbiamo riconosciuto i problemi e ci siamo fermati. Ma ora sembriamo determinati ad andare avanti a prescindere», ha detto Healy. «L’intensa spinta per ottenere questi vaccini significa che tutti avremo dei familiari colpiti: questa non è una preoccupazione astratta», ha aggiunto.
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato Abrysvo di Pfizer per le donne incinte nell’agosto 2023. Nel settembre 2023, il CDC ha raccomandato che fosse somministrato alle donne incinte durante le settimane 32-36 della loro gravidanza per proteggere i bambini dall’infezione del tratto respiratorio inferiore associato alla malattia RSV dopo la nascita.
L’American College of Obstetricians and Gynecologists raccomanda anche una singola dose di vaccino RSV della Pfizer per le donne incinte.
In una lettera alla redazione del BMJ lunedì, il dottor Peter Selley, un medico generico in pensione del Regno Unito, ha affermato che i risultati preliminari dei ricercatori dell’Università di Ottawa forniscono «una buona ragione» per cui il comitato consultivo sui vaccini del Regno Unito «non dovrebbe affrettarsi… nel formulare raccomandazioni su una politica di immunizzazione fino a quando non saranno stati riportati ulteriori studi sulla sicurezza».
Selley ha detto a The Defender che, sebbene lo studio non sia ancora sottoposto a revisione paritaria, è pubblicato su un server di prestampa molto apprezzato, medRxiv. «Ciò fornisce ancora un altro indicatore del fatto che le nascite premature rappresentano un problema», ha affermato. «Ciò fornisce ancora un altro indicatore del fatto che le nascite premature rappresentano un problema», ha affermato.
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Il vaccino RSV è stato lanciato nonostante il noto rischio di parto pretermine
I dati degli studi clinici condotti da Pfizer su Abrysvo hanno mostrato tassi elevati di parto pretermine tra le donne vaccinate, ma i tassi più elevati non erano statisticamente significativi, ha affermato Pfizer.
Tuttavia, la FDA ha limitato l’approvazione del vaccino per le donne nelle settimane 32-36 della gravidanza per ridurre il rischio e ha imposto studi di follow-up post-commercializzazione sia per la nascita pretermine che per l’eclampsia.
L’agenzia ha anche etichettato la nascita pretermine come un potenziale rischio associato al vaccino.
Pfizer ha anche osservato più disturbi ipertensivi della gravidanza tra i soggetti che hanno ricevuto il vaccino RSVpreF rispetto ai soggetti che hanno ricevuto il placebo nei suoi studi Abrysvo. Il produttore del farmaco ha stabilito che il tasso di disturbi non era statisticamente significativo.
Alcuni membri del comitato consultivo sui vaccini della FDA hanno affermato di avere seri problemi di sicurezza sulla base dei dati degli studi clinici e quattro membri hanno votato contro l’approvazione del farmaco.
GSK ha interrotto lo sviluppo del suo vaccino RSV per le donne incinte quando ha riscontrato un segnale di sicurezza per le nascite premature tra le donne vaccinate . In quello studio, per ogni 54 bambini nati da donne che avevano ricevuto il vaccino, si è verificata un’ulteriore nascita pretermine.
Anche le morti neonatali – la morte di un bambino nei primi 28 giorni di vita – sono state più elevate nel gruppo vaccino GSK, verificandosi nello 0,4% dei bambini nel gruppo vaccino (13 su 3.494) e nello 0,2% nel gruppo placebo (3 di 1.739), che hanno anche notato non essere statisticamente significativo.
Al contrario, non ci sono stati decessi legati all’RSV nello studio GSK, che ha arruolato oltre 10.000 madri e neonati prima che fosse interrotto.
Sebbene il vaccino RSV materno della Pfizer approvato dalla FDA sia bivalente e il RSVPreF3-Mat della GSK sia monovalente, «i vaccini sono altrimenti simili», secondo un editoriale sul New England Journal of Medicine della dottoressa Sonja A. Rasmussen e Denise J. Jamieson.
Gli autori dell’articolo affermano che sarebbero necessari più dati per sapere se il vaccino fosse responsabile del segnale di sicurezza. «Non è noto se il segnale di sicurezza nello studio RSVPreF3-Mat sia reale o si sia verificato per caso», hanno scritto. E anche se il segnale fosse reale, sostengono, «è essenziale valutare questo piccolo rischio rispetto ai benefici dimostrati della vaccinazione materna contro l’RSV».
A marzo, poco prima della pubblicazione dell’editoriale, Jamieson è stato nominato membro del comitato consultivo sui vaccini del CDC.
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Ulteriori ricerche «urgentemente necessarie»
Lo studio aggiunge ulteriore evidenza al fatto che potrebbe esserci un reale segnale di sicurezza per la nascita pretermine associata ad Abrysvo.
Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno estratto dal database VAERS tutte le segnalazioni di eventi avversi legati al vaccino RSV. Hanno ristretto la portata dei rapporti estratti alle donne incinte.
Hanno analizzato l’età materna, l’età gestazionale al momento della vaccinazione, l’intervallo fino all’insorgenza dell’evento e hanno riportato i risultati.
Utilizzando una tecnica di data mining statistico comunemente utilizzata per rilevare i segnali di sicurezza – la rete neurale di propagazione della confidenza bayesiana – hanno calcolato il segnale di sicurezza per gli eventi avversi legati al vaccino RSV.
Gli autori hanno affermato che il punto di forza del loro studio risiede nell’analisi del VAERS, che è «un sistema di farmacovigilanza completo, con un ampio ambito nazionale, capacità di sorveglianza quasi in tempo reale e abilità nel rilevare rari AEFI» – eventi avversi successivi all’immunizzazione.
Le limitazioni, hanno detto, derivano da limitazioni inerenti al database stesso, vale a dire che si basa su dati riportati dai partecipanti con informazioni sanitarie meno complete e può avere bias sia di sovra- che di sotto-segnalazione.
Inoltre, nel VAERS, è più probabile che vengano segnalati eventi temporalmente vicini alla vaccinazione. Selly ha affermato che ciò potrebbe spiegare perché le nascite premature sono avvenute molto vicino alla vaccinazione e altri problemi, come le nascite pretermine successive o la preeclampsia, non sono apparsi nell’analisi.
Di conseguenza, gli autori dello studio hanno affermato di non poter stabilire la causalità e che sono «urgentemente necessarie ulteriori ricerche».
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Un vaccino contro il virus RSV per i bambini?
L’RSV è un virus respiratorio comune che di solito causa lievi sintomi simili al raffreddore, ma in alcuni casi può portare al ricovero in ospedale e alla morte nei neonati e negli anziani.
All’età di 2 anni, il 97% di tutti i bambini è stato infettato dal virus RSV, che conferisce un’immunità parziale, rendendo meno gravi eventuali episodi successivi.
Ma il carico di malattia per i neonati può essere grave. Negli Stati Uniti, l’infezione da RSV è la principale causa di ospedalizzazione infantile tra i bambini di età inferiore a 6 mesi, anche se una percentuale molto piccola di bambini affetti dal virus morirà.
Secondo uno studio del CDC che ha analizzato i decessi da RSV nei neonati tra il 2009 e il 2021, si sono verificati solo un totale di 300 decessi tra bambini di età inferiore a 1 anno, ovvero 25 in media all’anno, ha riferito la dott.ssa Meryl Nass.
Il vaccino RSV non è stato approvato per i neonati, ma l’anno scorso la FDA ha approvato e il CDC ha raccomandato un vaccino con anticorpo monoclonale prodotto dai giganti farmaceutici Sanofi e AstraZeneca, Beyfortus, per i neonati.
Durante lo studio clinico sono stati segnalati diversi decessi infantili – 12 in tutto – che la FDA ha affermato essere «non correlati» all’anticorpo.
Il farmaco è stato fortemente promosso per i neonati a livello globale , nonostante la mancanza di prove per molte delle affermazioni sulla sicurezza e sull’efficacia fatte dai produttori di farmaci, dalle agenzie di sanità pubblica e dalle organizzazioni professionali come il Royal College of Pediatrics and Child Health e l’Association of American Pediatricians.
Inoltre, non sono stati condotti studi a lungo termine su Beyfortus e sui neonati.
Pfizer ha annunciato in un comunicato stampa il mese scorso di aver avviato una sperimentazione per valutare il suo vaccino RSV nei bambini di età compresa tra 2 e 18 anni che sono a maggior rischio di malattia da RSV.
Un’analisi di Defender del database VAERS ha mostrato diversi casi di gravi eventi avversi nei neonati, inclusa la morte di un bambino di 27 giorni a cui era stato somministrato erroneamente il vaccino.
Brenda Baletti
Ph.D.
© 1 maggio 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Big Pharma
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Reazioni avverse
La FDA rileva che i vaccini anti-COVID mRNA possono causare convulsioni nei bambini piccoli
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Secondo uno studio pubblicato mercoledì su JAMA Network Open, i ricercatori della FDA hanno rilevato un segnale di sicurezza per le convulsioni nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni dopo la vaccinazione mRNA contro il COVID-19. Uno studio preprint pubblicato il mese scorso ha trovato risultati simili.
Secondo uno studio pubblicato mercoledì su JAMA Network Open, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha rilevato un segnale di sicurezza per le convulsioni nei bambini piccoli dopo la vaccinazione mRNA contro il COVID-19.
I ricercatori che hanno analizzato i dati di monitoraggio quasi in tempo reale sui bambini vaccinati hanno identificato questo nuovo segnale di sicurezza nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni che hanno ricevuto il vaccino originale Pfizer (BNT162b2) e nei bambini di età compresa tra 2 e 5 anni che hanno ricevuto il vaccino originale Moderna (mRNA-1273).
I ricercatori hanno anche identificato un segnale di sicurezza per miocardite o pericardite a seguito del vaccino Pfizer negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni. Quel segnale era stato precedentemente identificato.
Uno studio preprint pubblicato il mese scorso, finanziato anche dalla FDA, ha rilevato che i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni che hanno ricevuto il vaccino mRNA contro il COVID-19 avevano 2,5 volte più probabilità di avere una convulsione febbrile entro un giorno dalla vaccinazione rispetto a quella di averne una tra otto e 63 giorni dopo la vaccinazione.
Gli autori del preprint, che hanno analizzato gli stessi dati degli autori del nuovo studio JAMA, hanno riscontrato anche un rischio più elevato di convulsioni febbrili tra i bambini di età compresa tra 2 e 4 anni il primo giorno successivo al vaccino Pfizer rispetto agli 8-63 giorni successivi. vaccinazione. Tuttavia, tale aumento del rischio non era statisticamente significativo, hanno riferito i ricercatori.
Nel frattempo, un rapporto finanziato dal governo pubblicato all’inizio di questo mese ha confermato un nesso causale tra i vaccini mRNA COVID-19 e la miocardite, ma ha respinto un nesso causale tra i vaccini e una serie di altri effetti avversi. Il comitato ha esaminato gli studi sugli eventi avversi relativi ai vaccini COVID-19 nei bambini sotto i 18 anni, ma ha affermato di non aver trovato prove sufficienti per trarre conclusioni specifiche per i bambini.
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La maggior parte delle crisi si è verificata entro tre giorni dalla vaccinazione
Gli autori del nuovo studio JAMA hanno analizzato i dati di oltre 4 milioni di bambini provenienti da tre database di indicazioni sulla salute gestiti da Optum, Carelon Research e CVS Health, integrati con informazioni sulle vaccinazioni provenienti dai sistemi statali e locali.
I database delle indicazioni sulla salute fanno parte del Biologics Effectiveness and Safety System della FDA , un sistema di monitoraggio della sicurezza dei farmaci progettato per monitorare l’emergere di segnali di sicurezza dopo la vaccinazione.
Un segnale di sicurezza è un segnale che un evento avverso può essere causato dalla vaccinazione, ma sono necessarie ulteriori ricerche per verificare un collegamento.
I ricercatori hanno esaminato 21 risultati sanitari prespecificati dopo la vaccinazione prima dell’inizio del 2023 tra i bambini di età compresa tra 6 mesi e 17 anni. Hanno selezionato gli esiti – come la sindrome di Guillain-Barré, l’encefalite, le convulsioni, la miocardite e la pericardite – sulla base di eventi gravi che hanno seguito altri vaccini o che potrebbero essere correlati alle nuove piattaforme di mRNA o agli adiuvanti.
Per le 15 condizioni che disponevano di dati storici sufficienti, i ricercatori hanno confrontato i tassi di ciascun risultato successivo alla vaccinazione con i tassi storici annuali precedenti alla disponibilità del vaccino nel 2019, 2020 o entrambi.
Nel complesso, i ricercatori hanno identificato 72 casi di convulsioni tra bambini di età compresa tra 2-4 o 5 anni. La maggior parte si è verificata entro tre giorni dall’iniezione e la maggior parte delle convulsioni erano febbrili. Hanno trovato lo stesso segnale in tutti e tre i database analizzati.
Hanno anche trovato il segnale di miocardite e pericardite nei bambini di età compresa tra 12 e 17 anni in tutti e tre i database. Poiché quel segnale è già noto, non lo hanno indagato ulteriormente.
I ricercatori hanno notato che il segnale statistico per le convulsioni nei bambini non era stato precedentemente riportato negli studi di sorveglianza attiva dei vaccini, ma hanno affermato che ci sono rapporti nel database Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), che è un sistema di segnalazione passiva.
Nello studio VAERS, sono state identificate otto crisi dopo circa 1 milione di vaccinazioni con mRNA fino ad agosto 2022 in bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni. Sei di questi erano apiretici, il che significa che non erano causati dalla febbre.
Negli studi clinici condotti dalla Pfizer sui bambini piccoli si sono verificati anche cinque casi di convulsioni. La società ha riferito che solo uno di questi è stato considerato «possibilmente correlato al vaccino».
I punti di forza dello studio JAMA includono la popolazione ampia e geograficamente diversificata coperta dai database, hanno affermato gli autori dello studio. Le limitazioni includevano la mancanza di controllo per le variabili confondenti.
Lo studio ha incluso solo dati sul monitoraggio della sicurezza dei vaccini monovalenti COVID-19. Non ha valutato i booster bivalenti.
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La FDA sostiene che i benefici superano i rischi
Le conclusioni dei ricercatori hanno minimizzato il significato del segnale.
«Il nuovo segnale statistico relativo alle crisi epilettiche osservato nel nostro studio dovrebbe essere interpretato con cautela e ulteriormente indagato in uno studio epidemiologico più approfondito», hanno scritto.
Le convulsioni febbrili nei bambini piccoli, hanno detto, potrebbero non essere correlate alla vaccinazione. Hanno anche affermato che il segnale è cambiato o è scomparso quando hanno utilizzato dati di anni diversi per il confronto di fondo.
«La FDA conclude che i benefici noti e potenziali della vaccinazione contro il COVID-19 superano i rischi noti e potenziali dell’infezione da COVID-19», hanno aggiunto.
L’autrice corrispondente Patricia C. Lloyd, Ph.D., della FDA, non ha risposto alla richiesta di commento di The Defender.
Anche i principali siti web di notizie sulla salute come MedPage Today hanno minimizzato il significato del segnale.
MedPage ha citato il dottor Michael Smith, capo della divisione di malattie infettive pediatriche presso la Duke University School of Medicine di Durham, nella Carolina del Nord, che ha affermato di trovare rassicuranti i risultati complessivi dell’analisi.
«Sì, [gli autori dello studio] hanno riscontrato miocardite e pericardite, cosa nota. Hanno riscontrato un potenziale aumento dei sequestri dopo questi vaccini che è in fase di ulteriore analisi», ha affermato Smith. «Ma per tutti gli altri risultati [di sicurezza] esaminati, non c’era alcuna associazione. Ciò indica la sicurezza generale del vaccino[i]».
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La FDA sostiene che i benefici superano i rischi
Le conclusioni dei ricercatori hanno minimizzato il significato del segnale.
«Il nuovo segnale statistico relativo alle crisi epilettiche osservato nel nostro studio dovrebbe essere interpretato con cautela e ulteriormente indagato in uno studio epidemiologico più approfondito», hanno scritto.
Le convulsioni febbrili nei bambini piccoli, hanno detto, potrebbero non essere correlate alla vaccinazione. Hanno anche affermato che il segnale è cambiato o è scomparso quando hanno utilizzato dati di anni diversi per il confronto di fondo.
«La FDA conclude che i benefici noti e potenziali della vaccinazione contro il COVID-19 superano i rischi noti e potenziali dell’infezione da COVID-19», hanno aggiunto.
L’autrice corrispondente Patricia C. Lloyd, Ph.D., della FDA, non ha risposto alla richiesta di commento di The Defender.
Anche i principali siti web di notizie sulla salute come MedPage Today hanno minimizzato il significato del segnale.
MedPage ha citato il dottor Michael Smith, capo della divisione di malattie infettive pediatriche presso la Duke University School of Medicine di Durham, nella Carolina del Nord, che ha affermato di trovare rassicuranti i risultati complessivi dell’analisi.
«Sì, [gli autori dello studio] hanno riscontrato miocardite e pericardite, cosa nota. Hanno riscontrato un potenziale aumento dei sequestri dopo questi vaccini che è in fase di ulteriore analisi», ha affermato Smith. «Ma per tutti gli altri risultati [di sicurezza] esaminati, non c’era alcuna associazione. Ciò indica la sicurezza generale del vaccino[i]».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 25 aprile 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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