Ambiente
Tsunami nel Pacifico, le immagini
L’eruzione del vulcano sottomarino al largo dell’isola del Pacifico meridionale di Tonga è stata così esplosiva che un’onda d’urto si è fatta sentire in tutto il mondo.
Le immagini del vulcano Hunga Tonga mostrano una tra le più violente eruzioni vulcaniche mai catturate dal satellite.
L’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso di tsunami per le isole sud-occidentali del paese di Amami e Tokara, prevedendo un’ondata di 3 metri.
Tonga’s Hunga Tonga volcano just had one of the most violent volcano eruptions ever captured on satellite. pic.twitter.com/M2D2j52gNn
— US StormWatch (@US_Stormwatch) January 15, 2022
WATCH: Satellite imagery shows shockwave as Tonga’s Hunga volcano erupts, causing tsunami pic.twitter.com/4r2gBFmAqE
— BNO News (@BNONews) January 15, 2022
(Video from Yesterday January 14, 2022)
This was the first eruption of the Hunga-Tonga Hunga-Ha’apai Volcano The First Day (Friday, January 14)
#volcano #Tonga #HungaTonga #HungaTongaHungaHaapai #underwater #volcano#Tsunami #Tonga #Oceania pic.twitter.com/YN9dLIl3VA— Journalist Siraj Noorani (@sirajnoorani) January 15, 2022
May everyone or every country affected by the tsunami be safe and God bless.#Tsunami#สึนามิ pic.twitter.com/7D4GbPCLYi
— TIGER (@Isika02258203) January 16, 2022
Tonga è al momento il luogo più seriamente colpito.
A tsunami hit the island of Tonga after a volcanic eruption. #Tsunami #Tonga pic.twitter.com/d9dogjjI7W
— Aleksander Onishchuk (@Brave_spirit81) January 15, 2022
Tsunami videos out of Tonga ???????? this afternoon following the Volcano Eruption. pic.twitter.com/JTIcEdbpGe
— Jese Tuisinu (@JTuisinu) January 15, 2022
Breaking: A tsunami warning is in effect for the island of Tonga after a volcanic eruption. A video shows a possible tsunami wave hitting the island. pic.twitter.com/rCarK7ShD8
— PM Breaking News (@PMBreakingNews) January 15, 2022
He de confesar que no me esperaba eso.
I have to confess that I didn’t expect this.#inesperado #unexpected #tsunami pic.twitter.com/nRoDjdhEg9— Vejiga (@_vejiga) January 15, 2022
Danni immensi sulle coste del Perù.
Breaking: At least 2 dead following tsunami in northern Peru. pic.twitter.com/xYYW7SLmoy
— PM Breaking News (@PMBreakingNews) January 16, 2022
Lo Tsunami è arrivato nel Cile del Nord
WATCH: Tsunami from Tonga’s volcano eruption causes flooding in northern Chile pic.twitter.com/SQ8wtnM06i
— BNO News (@BNONews) January 15, 2022
Anche gli USA sono colpiti. A Santa Cruz, una cittadina costiera della California centrale, qualcuno ha twittato un video dell’innalzamento del livello dell’acqua.
#tongatsunami #santacruz #santacruztsunami video taken by Dori Vance from the Dream Inn in Santa Cruz, CA pic.twitter.com/QXhgudgG5e
— #MedicareForAll (@AlanWilsonWatts) January 15, 2022
Breaking: Flooding is occurring in Santa Cruz, California, due to tsunami from Tonga volcanic eruption. pic.twitter.com/FAQhALg0GV
— PM Breaking News (@PMBreakingNews) January 15, 2022
Perfino i surfisti hanno battuto in ritirata
SURFERS EVACUATED | A surf competition was canceled and surfers were evacuated from the ocean in Santa Cruz due to the tsunami. https://t.co/8sAslNmUko pic.twitter.com/dmfKkEGzFE
— KSBW Action News 8 (@ksbw) January 15, 2022
Colpito anche l’Oregon
WATCH: Tsunami from volcano eruption in Tonga reaches Neskowin, Oregon pic.twitter.com/w1X9zb2zbt
— BNO News (@BNONews) January 15, 2022
Dall’Ecuador, immagini non verificata, dell’onda vista dalle navi
Tsunami caused by Tonga eruption on its way to the shores of Ecuador???? pic.twitter.com/1vQWjzMJv1
— The Entertainer.???????? (@haverkamp_wiebe) January 16, 2022
Ambiente
L’Iran prova la geoingegneria contro la siccità
Le autorità iraniane hanno lanciato sabato un’operazione di «inseminazione delle nuvole» sul bacino del lago Urmia, il più grande del Paese ormai quasi completamente prosciugato, nel disperato tentativo di contrastare la peggior siccità degli ultimi decenni.
Il processo consiste nel disperdere nelle nubi, tramite aerei o generatori a terra, sali chimici (principalmente ioduro d’argento o di potassio) per favorire la condensazione del vapore acqueo e provocare precipitazioni. Ulteriori interventi sono previsti nelle province dell’Azerbaigian orientale e occidentale, ha reso noto l’agenzia ufficiale Irna.
Le piogge sono ai minimi storici: secondo l’Organizzazione meteorologica iraniana, quest’anno le precipitazioni sono calate dell’89% rispetto alla media pluriennale, rendendo questo «l’autunno più secco degli ultimi 50 anni».
I bacini idrici sono quasi vuoti e molte dighe registrano livelli a una sola cifra percentuale. La scorsa settimana il presidente Masoud Pezeshkian ha ammonito che, senza piogge imminenti, si renderanno necessari razionamenti idrici a Teheran e persino l’evacuazione parziale della capitale.
Il direttore del Centro nazionale per la gestione delle crisi climatiche e della siccità, Ahmad Vazifeh, ha definito «preoccupante» la situazione delle dighe nelle province di Teheran, Azerbaigian occidentale, Azerbaigian orientale e Markazi.
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Venerdì centinaia di persone si sono riunite in una moschea della capitale per pregare per la pioggia. Sabato scorso, per la prima volta quest’anno, sono caduti fiocchi di neve in una stazione sciistica a nord di Teheran, mentre precipitazioni si sono verificate nelle regioni occidentali e nord-occidentali del Paese.
Le autorità hanno inoltre annunciato sanzioni per famiglie e imprese che superino i consumi idrici consentiti.
La geoingegneria – fenomeno chiamato da alcuni «scie chimiche» – è oramai alla luce del sole ed è sempre più gettonata dai Paesi mediorientali.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana Emirati Arabi Uniti hanno fatto ricorso all’inseminazione delle nuvole (cloud seeding) per contrastare la cronica scarsità d’acqua. L’inseminazione delle nuvole è un’operazione costosa: gli Emirati spendono milioni di dollari l’anno per accrescere le riserve di acqua dolce.
Tuttavia, gli esiti della geoingegneria sembrano essere non sempre imprevedibili e potenzialmente catastrofici: l’anno passato Dubai, città nel deserto, subì un incredibile allagamento a seguito di un diluvio ritenuto essere provocato dal programma di modifica metereologica del governo emiratino.
Contrariamente a quanto si può pensare, tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni. Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
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Immagine screenshot da YouTube
Ambiente
Viganò: «non vi è alcuna emergenza climatica, Prevost profeta del globalismo massonico»
Se vi fosse veramente un’emergenza climatica – alla quale le organizzazioni globaliste rispondono con mezzi non adeguati, mentre la Chiesa Cattolica propone soluzioni ragionevoli e coerenti con il Vangelo e con la sua Dottrina sociale – si potrebbe credere che in questi appelli… pic.twitter.com/thIv4fsrKa
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 18, 2025
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Ambiente
Gli Emirati continuano con la geoingegneria
Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto ricorso all’inseminazione delle nuvole per contrastare la cronica scarsità d’acqua, ha dichiarato un direttore di ricerca locale.
L’inseminazione delle nuvole è un’operazione costosa: gli Emirati spendono milioni di dollari l’anno per accrescere le riserve di acqua dolce. I piloti sorvolano nubi promettenti e rilasciano particelle di sale per stimolare le precipitazioni in un Paese che riceve meno di 100 mm di pioggia annui.
La tecnica rientra nella «strategia di adattamento del Paese al cambiamento climatico», ha spiegato lunedì al Financial Times Alya Al Mazrouei, direttrice del Programma di ricerca degli Emirati Arabi Uniti per la scienza del miglioramento della pioggia (UAEREP).
Il metodo, tuttavia, ha suscitato controversie: i critici temono che possa aggravare eventi meteorologici estremi, come inondazioni e siccità, alterando i modelli naturali. Esprimono inoltre preoccupazione per l’impatto ambientale delle sostanze chimiche impiegate e per le possibili conseguenze indesiderate della modifica artificiale del clima.
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Orestes Morfin, esperto senior della Climate and Water Initiative in Arizona, ha dichiarato al quotidiano che «l’inseminazione delle nuvole è considerata un ulteriore strumento potenziale per incrementare l’approvvigionamento idrico».
In uno studio del 2023, gli scienziati del Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti hanno stimato che l’inseminazione delle nuvole potrebbe aggiungere fino a 419 milioni di metri cubi di acqua raccoglibile all’anno.
La scarsità d’acqua è una sfida storica per gli Emirati, che dipendono in larga misura dalla desalinizzazione per l’acqua potabile. Dall’inizio degli anni 2000, le autorità emiratine si sono impegnate per aumentare le precipitazioni con mezzi artificiali. Attualmente, il programma di miglioramento delle precipitazioni degli Emirati è operativo con dieci piloti e quattro velivoli, pronti a intervenire 24 ore su 24.
«Ogni volta che abbiamo l’opportunità di farlo… di solito non ne perdiamo nessuna», ha detto Al Mazrouei.
L’operazione è costosa: 8.000 dollari per ora di volo, con una media di 1.100 ore annue, per un totale di quasi 9 milioni di dollari. Tuttavia, Al Mazrouei sostiene che «il costo per metro cubo di acqua aggiuntiva è inferiore a quello della desalinizzazione». Gli Emirati hanno investito 22,5 milioni di dollari in sovvenzioni per la ricerca per perfezionare la tecnologia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Dubai, città nel deserto, subì un incredibile allagamento a seguito di un diluvio ritenuto essere provocato dal programma di modifica metereologica del governo emiratino.
«Il cloud seeding mira a migliorare e accelerare il processo di precipitazione. Soprattutto nelle aree in cui non piove da molto tempo, precipitazioni così intense possono portare a un flusso eccessivo di infiltrazioni, con conseguenti potenziali inondazioni improvvise», ha dichiarato John Jaques, meteorologo della società di tecnologia ambientale Kisters, secondo il settimanale americano Newsweek.
«Le inondazioni di Dubai fungono da forte avvertimento sulle conseguenze indesiderate che possiamo scatenare quando utilizziamo tale tecnologia per alterare il clima». «Inoltre, abbiamo poco controllo sulle conseguenze dell’inseminazione delle nuvole. Dove esattamente pioverà effettivamente? L’uso di tecniche come il cloud seeding per portare le piogge tanto necessarie in un’area può causare inondazioni improvvise e siccità in un’altra».
Contrariamente a quanto si può pensare, tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni. Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
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Immagine generata artificialmente
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