Politica
Trump ora afferma che Biden dovrà dimostrare che i suoi 80 milioni di voti non erano fraudolenti prima di rinunciare alla Casa Bianca
Il presidente Trump venerdì ha dichiarato che lascerà la Casa Bianca solo se Biden potrà dimostrare che le elezioni non sono state fraudolente.
«Biden può entrare alla Casa Bianca come presidente solo se può dimostrare che i suoi ridicoli “80.000.000 di voti” non sono stati ottenuti in modo fraudolento o illegale», ha twittato Trump
«Quando vedrete cosa è successo a Detroit, Atlanta, Philadelphia e Milwaukee, una frode elettorale, egli avrà un grosso problema irrisolvibile!» ha aggiunto il Presidente americano.
«Biden può entrare alla Casa Bianca come presidente solo se può dimostrare che i suoi ridicoli “80.000.000 di voti” non sono stati ottenuti in modo fraudolento o illegale», ha twittato Trump
Il presidente Trump ha risposto alle domande dei giornalisti giovedì sera per la prima volta dal giorno delle elezioni. E dopo aver confermato pochi giorni fa tramite Twitter che avrebbe detto alla GSA di iniziare formalmente il processo di transizione, il presidente ha confermato a un gruppo di giornalisti di MSM che avrebbe ceduto formalmente il potere a Biden se il rivale di Trump avesse vinto il voto del Collegio elettorale.
Biden can only enter the White House as President if he can prove that his ridiculous “80,000,000 votes” were not fraudulently or illegally obtained. When you see what happened in Detroit, Atlanta, Philadelphia & Milwaukee, massive voter fraud, he’s got a big unsolvable problem!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 27, 2020
«Quando vedrete cosa è successo a Detroit, Atlanta, Philadelphia e Milwaukee, una frode elettorale, egli avrà un grosso problema irrisolvibile!»
Durante un incontro con i giornalisti , Trump ha impiegato circa 25 minuti per riformulare una serie di accuse che il suo team legale ha fatto finora mentre diceva categoricamente che Biden non avrebbe potuto fare così come ha fatto senza una frode.
I giornalisti ovviamente hanno colto al volo l’opportunità di porre ogni tipo di domande salaci: a Trump è stato chiesto se avrebbe fisicamente lasciato la Casa Bianca se il Collegio Elettorale avesse confermato la vittoria di Biden – Trump ha risposto «certamente lo farò, e voi lo sapete».
Dopo un giro di domande antagoniste, Trump ha ribadito a che si è trattato di «un’elezione truccata… al massimo livello».
Si è trattato di «un’elezione truccata… al massimo livello»
Trump ha criticato il segretario di Stato repubblicano della Georgia – che ha scritto un editoriale in cui denunciava Trump e i suoi sostenitori – definendolo un «nemico del popolo».
Ha aggiunto che presto organizzerà una manifestazione in Georgia, dove gli elettori torneranno alle urne all’inizio di gennaio per dei seggi al Senato che determineranno il controllo della Camera Alta.
Alla fine, Trump è tornato più volte a mettere in discussione il totale grezzo dei voti di Joe Biden, insistendo che il democratico non avrebbe potuto fare così bene rispetto ai precedenti candidati democratici.
«Questo non è un candidato che può ottenere 80 milioni di voti», ha detto di Biden. «L’unico modo in cui ha ottenuto 80 milioni di voti è attraverso una massiccia frode»
«Questo non è un candidato che può ottenere 80 milioni di voti», ha detto di Biden. «L’unico modo in cui ha ottenuto 80 milioni di voti è attraverso una massiccia frode»
Trump ha rifiutato di dire se avrebbe partecipato all’inaugurazione di Biden, come è consuetudine per un presidente uscente. «Sarò onesto, conosco la risposta, ma non voglio ancora dirlo», ha detto, prima di aggiungere che «non è giusto» che Biden abbia già iniziato a scegliere il suo gabinetto.
Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
Catherine Connolly, candidata indipendente e storica sostenitrice della neutralità militare irlandese, nota per le sue critiche all’espansione della NATO e alla militarizzazione dell’UE, ha trionfato nelle elezioni presidenziali irlandesi con una vittoria schiacciante.
Mentre lo spoglio dei voti era ancora in corso, la principale avversaria, Heather Humphreys, ha riconosciuto la sconfitta, vedendosi superata con un ampio margine. I risultati preliminari indicavano Connolly al 63% dei voti contro il 29% di Humphreys. «Catherine sarà una presidente per tutti e sarà anche la mia presidente», ha dichiarato Humphreys ai media.
Il primo ministro irlandese Micheal Martin ha formalmente congratulato Connolly, definendo la sua vittoria «molto netta».
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Pur essendo indipendente, Connolly, 68 anni ed ex sindaco di Galway, ha ricevuto il sostegno dei principali partiti di sinistra, tra cui Sinn Féin e Labour. Il suo successo è stato attribuito in gran parte alla capacità di attrarre il voto dei giovani, grazie a un’efficace campagna sui social media e a una forte risonanza in un contesto di crescente malcontento per la crisi abitativa e il costo della vita in Irlanda.
Durante la campagna, Connolly ha ribadito l’importanza della neutralità irlandese, criticando l’UE per il suo orientamento verso la militarizzazione a discapito del welfare. Pur esprimendo critiche alla Russia per il conflitto ucraino, ha sostenuto che il ruolo «bellicoso» della NATO abbia contribuito alla crisi.
Il mese scorso, durante un dibattito all’University College di Dublino, Connolly ha paragonato l’attuale impegno della Germania nel rilanciare la propria economia attraverso il «complesso militare-industriale» al riarmo degli anni Trenta sotto il nazismo, affermando: «Vedo alcuni parallelismi con gli anni Trenta».
Sebbene il ruolo del presidente in Irlanda, una democrazia parlamentare, sia principalmente simbolico, esso comporta poteri significativi, come la possibilità di deferire leggi alla Corte Suprema per verificarne la costituzionalità e di sciogliere la Camera Bassa del Parlamento, convocando nuove elezioni in caso di perdita della fiducia da parte di un primo ministro.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine diHouses of the Oireachtas via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91 — Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
Un video girato con un cellulare nella prigione parigina La Santé sembra mostrare che i detenuti hanno minacciato l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy di vendicare la morte del defunto leader libico Muammar Gheddafi.
Sarkozy, 70 anni, ha iniziato a scontare la sua condanna a cinque anni martedì, dopo che un tribunale di Parigi lo ha dichiarato colpevole di associazione a delinquere finalizzata a finanziare la sua campagna presidenziale del 2007 con denaro di Gheddafi, contro il quale in seguito guidò un’operazione di cambio di regime sostenuta dalla NATO che distrusse la Libia e portò alla morte di Gheddafi.
Martedì hanno iniziato a circolare video ripresi da La Sante, in cui presunti detenuti minacciavano e insultavano Sarkozy, che sta scontando la sua pena nell’ala di isolamento del carcere.
«Vendicheremo Gheddafi! Sappiamo tutto, Sarko! Restituisci i miliardi di dollari!», ha gridato un uomo in un video pubblicato sui social media. «È tutto solo nella sua cella. È appena arrivato… se la passerà brutta».
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il ministro degli Interni francese Laurent Nunez ha sottolineato che, a causa del pericolo, due agenti di polizia della scorta di sicurezza assegnata agli ex presidenti saranno di stanza in modo permanente nelle celle adiacenti a quella di Sarkozy.
«L’ex presidente della Repubblica ha diritto alla protezione in virtù del suo status. È evidente che sussiste una minaccia nei suoi confronti, e questa protezione viene mantenuta durante la sua detenzione», ha dichiarato Nunez mercoledì alla radio Europe 1.
Sarkozy, che ha guidato la Francia tra il 2007 e il 2012, ha negato tutte le accuse a suo carico, sostenendo che siano di matrice politica. Il suo team legale ha presentato una richiesta di scarcerazione anticipata, in attesa del procedimento di appello.
L’inchiesta su Sarkozy è iniziata nel 2013, in seguito alle affermazioni del figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, secondo cui suo padre aveva fornito alla campagna dell’ex presidente circa 50 milioni di euro.
A dicembre 2024, la Corte Suprema francese ha confermato una condanna del 2021 per corruzione e traffico di influenze, imponendo a Sarkozy un dispositivo elettronico per un anno. È stato anche condannato per finanziamento illecito della campagna per la rielezione fallita del 2012, scontando la pena agli arresti domiciliari.
Nel 2011, Sarkozy ha avuto un ruolo di primo piano nell’intervento della coalizione NATO che ha portato alla cacciata e alla morte di Gheddafi, facendo sprofondare la Libia in un caos dal quale non si è più risollevata.
Come riportato da Renovatio 21, all’inizio del 2025 gli era stata revocata la Legion d’Onore. In Italia alcuni hanno scherzato dicendo che ora «Sarkozy non ride più», un diretto riferimento a quando una sua risata fatta con sguardo complice ad Angela Merkel precedette le dimissioni del premier Silvio Berlusconi nel 2011 e l’installazione in Italia (sotto la ridicola minaccia dello «spread») dell’eurotecnocrate bocconiano Mario Monti.
Nell’affaire Gheddafi finì accusata di «falsificazione di testimonianze» e «associazione a delinquere allo scopo di preparare una frode processuale e corruzione del personale giudiziario» anche la moglie del Sarkozy, l’algida ex modella torinese Carla Bruni, la quale, presentatole il presidente dall’amico comune Jacques Séguela (pubblicitario autore delle campagne di Mitterand e Eltsin) secondo la leggenda avrebbe confidato «voglio un uomo dotato della bomba atomica».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura5 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Oligarcato6 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità













