Politica
Trump: i democratici stanno portando il mondo più vicino alla «catastrofe»
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attribuito la colpa al suo successore, Joe Biden, e alla sua rivale alle elezioni presidenziali del mese prossimo, la vicepresidente Kamala Harris, per l’attacco di rappresaglia dell’Iran contro Israele avvenuto martedì sera.
Il candidato repubblicano ha discusso dell’ultima escalation della crisi in Medio Oriente durante un comizio elettorale a Waunakee, Wisconsin, e ha pubblicato una dichiarazione simile sulla sua piattaforma Truth Social. Ha accusato l’amministrazione Biden di non essere riuscita a tenere sotto controllo l’Iran e ha affermato che lui avrebbe fatto un lavoro migliore.
Trump ha affermato che, sotto la sua presidenza, Teheran era «affamata di denaro, completamente sotto controllo e disperata nel tentativo di raggiungere un accordo».
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«Kamala li ha inondati di denaro americano e da allora hanno continuato a esportare il terrore ovunque», ha aggiunto.
«La guerra o la minaccia di guerra sta infuriando ovunque, e i due incompetenti che governano questo Paese ci stanno portando sull’orlo della Terza Guerra Mondiale», ha detto Trump. Se i democratici vincessero le elezioni del mese prossimo, «il mondo andrebbe in fumo», ha avvertito.
Teheran ha descritto il suo attacco come una rappresaglia per l’assassinio da parte di Israele di figure di spicco nei movimenti militanti Hamas e Hezbollah sul suolo iraniano e libanese. I due rivali regionali hanno fatto affermazioni opposte sull’efficacia dell’attacco missilistico balistico. Israele ha promesso una risposta, che i media prevedono arriverà entro pochi giorni.
Entrambi i principali partiti politici degli Stati Uniti stanno offrendo quello che sembra essere un sostegno incondizionato alle azioni di Israele.
Come riportato da Renovatio 21, in plurime occasioni in questi anni l’ex presidente ha parlato di rischio di Terza Guerra Mondiale, soprattutto rispetto alla situazione in Ucraina.
In video apparsi mesi fa, Trump accusava direttamente i neocon, facendo pure il nome di Victoria Nuland, come artefici dell’attuale stato disastroso del mondo e del pericolo di distruzione atomica conseguente.
Come riportato da Renovatio 21, Trump sembra molto conscio, e molto spaventato, del potere distruttivo delle armi termonucleari.
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
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Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
Il presidente rumeno Nicusor Dan è stato contestato per il suo sostegno all’Ucraina durante un evento commemorativo tenutosi venerdì.
Decine di manifestanti hanno espresso il loro dissenso quando Dan è giunto al Teatro Nazionale di Iasi per partecipare a una celebrazione storica, come riportato dall’emittente locale Digi24.
Un video mostra Dan scendere dall’auto e salutare i manifestanti, che gridavano «Vergogna!» e «Vai in Ucraina!».
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91
— Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
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Secondo il quanto riportato, le proteste sono continuate anche dopo l’evento, al momento dell’uscita del presidente dal teatro.
Come riportato da Renovatio 21i, Dan, politico favorevole all’UE, è salito al potere quest’anno dopo una controversa ripetizione delle elezioni, in seguito all’annullamento della vittoria iniziale del candidato conservatore Calin Georgescu, critico esplicito della NATO e delle forniture di armi occidentali all’Ucraina. Georgescu è stato successivamente escluso dalla competizione elettorale e affronta accuse di aver pianificato un colpo di Stato, tanto da essere arrestato.
Georgescu, che ha sempre avuto il favore di migliaia e migliaia di manifestanti pronti a scendere in piazza, ha definito la UE «una dittatura». Di contro, Bruxelles ha rifiutato di commentare l’esclusione del candidato dalle elezioni rumene. A inizio anno Georgescu aveva chiesto aiuto al presidente americano Donaldo Trump.
Georgescu aveva definito Zelens’kyj come un «semi-dittatore», accusando quindi la NATO di voler utilizzare la Romania come «porta della guerra».
Il CEO di Telegram Pavel Durov aveva parlato di pressioni su di lui da parte della Francia per influenzare le elezioni presidenziali in Romania.
Il Dan ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina. La Romania ha già destinato 487 milioni di euro a Kiev, principalmente in aiuti militari, dall’intensificarsi del conflitto nel 2022, secondo i dati del Kiel Institute tedesco.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia riprodotta secondo indicazioni.
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
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