Cervello
Tecnologia di lettura della mente: Orwell ci ha avvertiti. Ora è realtà.

Renovatio 21 ripubblica questo articolo apparso su The Conversation.
Per la prima volta, la tecnologia di lettura della mente sembra praticabile combinando due tecnologie che sono già disponibili — potremmo essere diretti verso il mondo dello «psicoreato» di George Orwell, dove lo stato considera un crimine il solo elaborare pensieri ribelli su un regime autoritario?
Per la prima volta, i ricercatori sono riusciti a utilizzare GPT1, un precursore del chatbot di Intelligenza Artificiale (AI) ChatGPT, per tradurre le immagini MRI in testo nel tentativo di capire cosa sta pensando qualcuno.
Questa recente scoperta ha permesso ai ricercatori dell’Università del Texas di Austin di «leggere» i pensieri delle persone come un flusso continuo di testo, basato su ciò che stavano ascoltando, immaginando o guardando.
Questo solleva importanti preoccupazioni per la privacy, la libertà di pensiero e persino la libertà di sognare senza interferenze.
Le nostre leggi non sono pronte per affrontare l’uso commerciale diffuso della tecnologia di lettura della mente — la legge sulla libertà di parola non si estende alla protezione dei nostri pensieri.
Ai partecipanti allo studio del Texas è stato chiesto di ascoltare audiolibri per 16 ore mentre erano all’interno di uno scanner MRI. Allo stesso tempo, un computer ha «imparato» ad associare la loro attività cerebrale dalla risonanza magnetica a ciò che stavano ascoltando.
Una volta addestrato, il decodificatore era in grado di generare testo dai pensieri delle persone mentre ascoltavano una nuova storia o ne immaginavano una propria.
Secondo i ricercatori, il processo era laborioso e il computer è riuscito solo a cogliere l’essenza di ciò che le persone stavano pensando.
Tuttavia, i risultati rappresentano una svolta significativa nel campo delle interfacce cervello-macchina che, fino ad ora, si sono basate su impianti medici invasivi. I dispositivi precedenti non invasivi potevano decifrare solo una manciata di parole o immagini.
Ecco un esempio di ciò che uno dei soggetti stava ascoltando (da un audiolibro):
«Mi alzai dal materasso ad aria e premetti il viso contro il vetro della finestra della camera da letto, aspettandomi di vedere gli occhi che mi fissavano, invece ho trovato solo l’oscurità».
Ed ecco cosa il computer «ha letto» dall’attività cerebrale del soggetto:
«Ho continuato a camminare fino alla finestra e ad aprire il vetro, mi sono alzato in piedi e ho sbirciato fuori, non ho visto nulla e ho guardato di nuovo in alto, non ho visto nulla».
I partecipanti allo studio hanno dovuto cooperare per addestrare e utilizzare il decodificatore in modo da mantenere la privacy dei loro pensieri.
Tuttavia, i ricercatori avvertono che «gli sviluppi futuri potrebbero consentire ai decodificatori di aggirare questi requisiti». In altre parole, la tecnologia di lettura della mente potrebbe un giorno essere applicata alle persone contro la loro volontà.
La ricerca futura potrebbe anche accelerare il processo di formazione e decodifica.
Mentre ci sono volute 16 ore per addestrare la versione attuale della macchina a leggere ciò che i partecipanti stavano pensando, questo diminuirà significativamente negli aggiornamenti futuri. E come abbiamo visto con altre applicazioni AI, è anche probabile che il decodificatore diventi più preciso nel tempo.
C’è un’altra ragione per cui questo rappresenta un cambio di passo.
I ricercatori hanno lavorato per decenni su interfacce cervello-macchina in una corsa per creare tecnologie di lettura della mente in grado di percepire i pensieri di qualcuno e trasformarli in testo o immagini. Ma in genere, questa ricerca si è concentrata sugli impianti medici, soprattutto per aiutare i disabili a esprimere i loro pensieri.
Neuralink, la società di neurotecnologie fondata da Elon Musk, sta sviluppando un impianto medico che può «permetterti di controllare un computer o un dispositivo mobile ovunque tu vada».
Ma la necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico al cervello per avere un dispositivo impiantato è probabile che rimanga un ostacolo all’uso di tale tecnologia.
Tuttavia, i miglioramenti nella precisione di questa nuova tecnologia non invasiva potrebbero renderla un punto di svolta.
Per la prima volta, la tecnologia di lettura della mente sembra praticabile combinando due tecnologie che sono già disponibili, anche a un prezzo elevato. Le macchine per la risonanza magnetica costano attualmente tra 150.000 e 1 milione di dollari.
Conseguenze legali ed etiche
La legge sulla privacy dei dati attualmente non considera il pensiero come una forma di dati. Abbiamo bisogno di nuove leggi che impediscano l’emergere di psicoreati, violazioni dei dati del pensiero e persino un giorno, forse, l’impianto o la manipolazione del pensiero.
Per passare dalla lettura del pensiero all’impianto potrebbe volerci ancora molto tempo, ma entrambi richiedono una regolamentazione preventiva e una supervisione.
I ricercatori dell’Università di Oxford stanno sostenendo un «diritto legale all’integrità mentale», che descrivono come «un diritto contro le interferenze significative e non consensuali con la propria mente».
Altri stanno cominciando a difendere un nuovo diritto umano alla libertà di pensiero. Questo si estenderebbe oltre le definizioni tradizionali di libertà di parola, per proteggere la nostra capacità di riflettere, meravigliarci e sognare.
Un mondo senza regole potrebbe diventare distopico molto rapidamente. Immagina che un capo, un insegnante o un funzionario statale sia in grado di invadere i tuoi pensieri privati — o peggio, di essere in grado di cambiarli e manipolarli.
Stiamo già vedendo tecnologie di scansione oculare implementate nelle aule per tracciare i movimenti oculari degli studenti durante le lezioni, per capire se stanno prestando attenzione.
Cosa succede quando le tecnologie di lettura della mente sono le prossime?
Allo stesso modo, cosa succede sul posto di lavoro quando i dipendenti non sono più autorizzati a pensare alla cena o a qualcosa al di fuori del lavoro? Il livello di controllo abusivo dei lavoratori potrebbe superare qualsiasi cosa mai immaginata.
George Orwell ha scritto in modo convincente dei pericoli dello «psicoreato» in cui lo stato considera un crimine solamente il pensare pensieri ribelli su un regime autoritario.
La trama di 1984 di Orwell, tuttavia, era basata su funzionari statali che leggevano il linguaggio del corpo, diari o altre indicazioni esterne di ciò che qualcuno stava pensando.
Con la nuova tecnologia di lettura della mente, il romanzo di Orwell diventerebbe davvero molto breve — forse anche breve come una singola frase: «Winston Smith pensò tra sé e sé: “Abbasso il Grande Fratello”, dopo di che fu arrestato e giustiziato».
Joshua Krook
Questo articolo è ripubblicato da The Conversation con una licenza Creative Commons.
Joshua Krook è un accademico, autore e giornalista interessato al diritto, alla storia, all’istruzione superiore, alla psicologia sociale, alla progettazione di videogiochi e alle insidie della specializzazione. È ricercatore in Intelligenza Artificiale Responsabile presso l’Università di Southampton, in Inghilterra.
Cervello
Elon transumanista dice che gli impianti cerebrali Neuralink «aumenteranno drasticamente le capacità umane»

Intervenendo alla AI Startup School dell’acceleratore della Silicon Valley Y Combinator, Elon Musk ha descritto la sua azienda di interfaccia cervello-computer Neuralink non solo come uno strumento per ripristinare le funzioni perdute nei pazienti disabili, ma anche come un percorso per potenziare notevolmente le capacità cognitive umane, in dichiarazioni che sembrano slatentizzare una volta per tutte le pulsioni transumaniste del personaggio.
Parlando con Garry Tan, CEO di Y Combinator, Musk ha affermato che l’interfaccia cervello-computer dell’azienda ha permesso a cinque persone tetraplegiche di utilizzare telefoni e computer utilizzando esclusivamente segnali neurali. Le persone tetraplegiche soffrono di paralisi a tutti e quattro gli arti e al busto. La fase successiva, ha affermato Musk, si concentrerà sugli impianti visivi diretti.
«Nei prossimi 6-12 mesi» Neuralink prevede di avviare procedure che «scrivono direttamente sulla corteccia visiva», ripristinando potenzialmente la vista anche ai non vedenti assoluti, ha dichiarato l’imprenditore sudafricano parlando dei tentativi dell’azienda che durano da tempo.
Si prevede che i primi risultati saranno a bassa risoluzione, ha aggiunto, ma le versioni future potrebbero offrire l’accesso alla visione multispettrale e a spettro completo: «si potrebbe vedere nell’infrarosso, nell’ultravioletto, tramite radar, come in una situazione da superpotenza».
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Inquadrando l’attività umana in termini computazionali, Musk ha presentato gli impianti come una soluzione ai «vincoli di larghezza di banda input-output» del cervello umano, che a suo dire limitano l’attività cognitiva all’equivalente di «meno di un bit di informazione al secondo».
Un’interfaccia cervello-macchina, ha inoltre sostenuto, potrebbe aumentare notevolmente questa capacità, inizialmente per ripristinare la funzione, ma in seguito per estenderla.
«A un certo punto», ha aggiunto Musk, «gli impianti cibernetici non si limiteranno a correggere gli errori, ma aumenteranno notevolmente le capacità umane, aumentandone l’intelligenza, i sensi e la larghezza di banda».
Con l’idea di dare all’esseri umani poteri maggiori di quelli assegnati dalla natura, parrebbe quindi che il transumanismo di Musk sia uscito allo scoperto una volta per tutte:
Musk ha inoltre sottolineato che la superintelligenza digitale avrebbe preceduto questi sviluppi, precedendo un futuro in cui l’intelligenza biologica rappresenterebbe meno dell’1% di tutta la cognizione sulla Terra. Anche in un mondo in cui il QI umano fosse portato a 1.000, ha affermato, i sistemi digitali lo supererebbero di un fattore di un miliardo.
«Siamo il bootloader biologico per la superintelligenza digitale», ha affermato Musk, tornando a un’analogia già utilizzata dall’imprenditore in precedenza.
Il bootloader è un software che consente l’avvio di un computer, il che suggerisce che l’intelligenza umana è solo un trampolino di lancio verso ciò che la succederà.
Do we reach the critical Fermi on Mars before or after we reach AGI super intelligence on Earth? https://t.co/GUa8ey69LA
— Ed Krassenstein (@EdKrassen) April 26, 2024
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Alla domanda su cosa dovrebbero concentrarsi i giovani ingegneri, Musk ha ribadito una priorità nota: «concentratevi su un’Intelligenza Artificiale super-reale. Questa è la cosa più importante per la sicurezza dell’Intelligenza Artificiale».
Musk ha inoltre invitato i partecipanti a prendere in considerazione l’idea di unirsi a xAI, la sua startup che punta a sviluppare «l’Intelligenza Artificiale che ricerca la verità nella maniera più efficace».
I commenti di Musk seguono il suo recente annuncio che Neuralink ha completato il suo primo impianto umano. Si inseriscono anche in un contesto di precedenti controlli sulle pratiche di sperimentazione animale dell’azienda e di più ampie preoccupazioni sulle conseguenze sociali ed etiche dell’aumento neurale.
Musk in passato aveva dato segno di propendere per una sorta di «transumanismo difensivo», in cui l’uomo si sarebbe connesso cerebralmente alla macchina per evitare il dominio totale di quest’ultima: «se non puoi batterli, unisciti a loro» diceva riferendosi al futuro della AI che comandano il mondo.
Il miliardario è pro-natalista, al punto da generare con diverse donne numerosi figli tramite provette e uteri affittati. Sostiene la necessità di invertire l’implosione demografica e popolare la Terra, e Marte, di altri miliardi di persone, una prospettiva che spiega essere non solo pienamente sostenibile, ma del tutto auspicabile, se non necessaria, per la continuazione dell’umanità.
Alcune sue esternazioni fanno pensare tuttavia che a spingere Musk non sia l’amore per l’umanità ma un culto per l’intelligenza di per sé, ritenuta nella sua visione – molto influenzata dal libro satirico-filosofico Guida Galattica per autostoppisti di Douglas Adams– come il vertice dell’evoluzione dell’universo, anzi il modo che ha l’universo di porre domande a se stesso.
Come scritto più volte da Renovatio 21, Musk ha idee complesse, e inquietanti, e pure – caso rarissimo nella storia – molti mezzi, economici, informatici e perfino balistici e robotici – per implementarle.
Elon sta avviando la produzione di robot umanoidi Optimus, con il primo batch di migliaia di androidi che lui ha definito pubblicamente come «legione», in un omaggio alla storia di Roma antica che tanto sembra informare la sua mente riguardo alle cose della politica e alla storia della civiltà.
«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus», aveva detto Musk agli investitori Tesla in un incontro di mesi fa. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».
«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».
Come sa il lettore di Renovatio 21, è curioso che la questione della legione era già stata citata in altri contesti da Musk.
Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».
Il personaggio, torna a ripetere Renovatio 21, potrebbe essere l’anticristo: e questo spiegherebbe il fatto che spesse volte vediamo il fascino di quel che fa. L’anticristo, dice la Scrittura, ingannerà tutti, e sarà servito da coloro «il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo» (Ap, 17,8)…
Che il segno della Bestia di cui parla il libro della Rivelazione sia il chip cerebrale di interfaccia uomo-macchina?
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Cervello
Paziente Neuralink usa il chip cerebrale per imparare nuove lingue

Today is seven months since I had my surgery. Here’s a quick update.
Currently I’m in session with the great staff at Neuralink Monday through Friday for roughly four hours each day. I’m working on using different body parts and movements for left, right, and middle click. I’m… — Noland Arbaugh (@ModdedQuad) August 29, 2024
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Cervello
Chip cerebrali, concorrente di Neuralink ripristina la vista nei pazienti ciechi con impianto oculare

Science Corporation, una startup biotecnologica lanciata da uno dei fondatori di Neuralink, sostiene di aver raggiunto una svolta nella tecnologia dell’interfaccia cervello-computer che può aiutare i pazienti affetti da grave perdita della vista.
Nelle sperimentazioni cliniche preliminari, i pazienti ciechi che avevano perso la visione centrale hanno ricevuto impianti retinici dell’azienda, i quali hanno ripristinato loro la vista e gli hanno persino consentito loro di leggere libri e riconoscere i volti.
«A mia conoscenza, questa è la prima volta che il ripristino della capacità di leggere fluentemente è stato definitivamente dimostrato in pazienti ciechi», ha affermato in una nota il CEO Max Hodak, che è stato presidente di Neuralink prima di fondare Science Corp.
Il dispositivo, chiamato Prima, è un piccolo chip fotovoltaico impiantato chirurgicamente sotto la retina. Si combina con uno speciale paio di occhiali con una telecamera incorporata che proietta dati visivi nel chip oculare usando una luce invisibile, vicina all’infrarosso.
Quando i raggi del vicino infrarosso colpiscono i pannelli fotovoltaici del chip, non solo alimentano il dispositivo, ma convertono i dati trasmessi in segnali elettrici che stimolano i neuroni retinici ancora rimasti. Questi vengono inviati al cervello, così da avere una vista rudimentale.
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Science Corp ha acquistato la tecnologia che alimenta Prima da un’altra startup, Pixium Vision, l’anno passato.
Nel settembre scorso, Neuralink ha ricevuto la designazione di «dispositivo rivoluzionario» dalla Food and Drug Administration per il suo impianto cerebrale «Blindsight», che Elon Musk sostiene «permetterà anche a coloro che hanno perso entrambi gli occhi e il nervo ottico di vedere». È molto probabile che per il raggiungimento di obiettivi validi e soddisfacenti, ci vogliano ancora diversi anni.
L’ultimo studio clinico di Science Corp, i cui risultati devono ancora essere pubblicati come studio, ha coinvolto 38 pazienti affetti da atrofia geografica, una forma di perdita della vista centrale causata dalla degenerazione maculare legata all’età, o AMD, la principale causa di deficit visivo negli anziani.
A tutti è stato impiantato l’impianto Prima. I risultati sono stati differenti, ma promettenti. Alcuni partecipanti hanno acquisito la capacità di leggere stringhe di lettere. Altri hanno potuto leggere lunghe porzioni di testo da un libro e persino compilare un cruciverba. mentre cinque non hanno avuto miglioramenti.
Mentre Prima offre un vantaggio sui concorrenti ripristinando la «form vision» che consente ai pazienti di distinguere le forme, Hodak ha detto a Wired che non fornisce immagini a colori. Science Corp. non ha inoltre specificato la frequenza con cui i pazienti hanno dovuto usare la funzione zoom per rendere il testo leggibile.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa Elon Musk disse che il primo paziente Neuralink era giunto a controllare il mouse del computer con i pensieri.
Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi, in concomitanza con la partenza degli esperimenti sugli esseri umani approvati dall’ente regolatorio americano FDA, era emerso che alle scimmie su cui era stato sperimentato l’impianto erano successe «cose terribili», cosa che Musk ha poi negato.
Neuralink, che aveva iniziato con impianti di microchip cerebrali sui suini, non è la prima azienda ad avviare sperimentazioni umane con un’interfaccia cervello-computer. Nel 2022, la società tecnologica con sede a New York Synchron, finanziata dai miliardari Bill Gates e Jeff Bezos, ha già impiantato il suo primo dispositivo per la lettura della mente in un paziente statunitense in una sperimentazione clinica.
Vi sono altri casi simili di impianti cerebrali che tentano di aiutare pazienti in condizioni estremamente critiche come quello portato avanti dagli scienziati della Stanford University, che consente ad un uomo con le mani paralizzate di poter «digitare» fino a 90 caratteri al minuto, semplicemente pensando alle parole.
Anche un colosso digitale come Facebook era interessato alla tecnologia del pensiero degli individui.
Chip cerebrali sono stati utilizzati per comandare piante carnivore. Pochi mesi fa è emerso che gli scienziati sono riusciti a far giocare sempre a Pong anche delle cellule cerebrali in vitro.
La trasformazione cibernetica della vita umana è uno dei punto focali del transumanismo, predicato sia da entusiasti della Silicon Valley più o meno innocui che da vertici planetari come il Klaus Schwab, patron del World Economic Forum di Davos, che immagina un mondo dove in aeroporto saranno fatte «scansioni cerebrali» per evitare che il passeggero nutra idee pericolose. «Una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica» dice Klaus Schwab.
Elon Musk si conferma figura davvero significativa, e potenzialmente apocalittica, del nostro tempo.
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