Bioetica
Sull’immoralità del ricevere vaccini derivati dall’aborto
Renovatio 21 traduce questo discorso di Padre Michael Copenhagen, sacerdote della Chiesa Cattolica greco-melchita di San Nicola Taumaturgo di Rochester, Nuova York
«Non sarà stato rubato? Restituiscilo ai padroni, poiché non abbiamo nessun diritto di mangiare o toccare una cosa rubata”» (Tobia 2:13)
Questo è l’avvertimento dato dal buon Tobia, che subì scherno, persecuzione e tribolazione per mano del suo stesso popolo per essere il solo che voleva rispettare la legge di Dio, rifiutando l’idolatria e la corruzione di quell’epoca malvagia. Insisteva nell’onorare Dio e il prossimo seppellendo i morti in un periodo in cui la profanazione dei loro resti era la norma. Per questo gesto, fu condannato a morte e costretto a fuggire.
Secondo la Scrittura, Tobia subì scherno, persecuzione e tribolazione per mano del suo stesso popolo per essere il solo che voleva rispettare la legge di Dio, rifiutando l’idolatria e la corruzione di quell’epoca malvagia
Le Sacre Scritture narrano questo episodio perché seppellire i morti è più di un atto di misericordia, è un impegno serio perché la creatura tanto amata dal Creatore, generata a sua immagine e somiglianza, non venga abbandonata al margine, sfigurata e disonorata mentre il resto del mondo la calpesta senza pietà per rincorrere gli affari quotidiani.
La dignità del corpo umano e dell’anima non sono forse state elevate dall’epoca di Tobia, quando il Figlio di Dio ha assunto la nostra natura carnale nel ventre della Vergine e si è fatto uomo affinché potessimo essere elevati al di sopra degli angeli per l’eternità?
La situazione difficile in cui si trovava Tobia era dovuta dall’onorare la natura umana e il suo Creatore, e ora chi rifiuta i vaccini contenenti feti abortiti si ritrova nella medesima condizione.
La situazione difficile in cui si trovava Tobia era dovuta dall’onorare la natura umana e il suo Creatore, e ora chi rifiuta i vaccini contenenti feti abortiti si ritrova nella medesima condizione
Com’è possibile? È meglio smettere di analizzare la semantica e guardare alla nuda verità.
Un bambino viene strappato dal grembo della madre e immediatamente dissezionato, possibilmente vivo, col cuore che batte, affinché il campione sia ancora fresco.
Alcuni pezzi degli organi del bambino vengono portati in laboratorio, immersi in enzimi che smembrano i tessuti i cellule singole e, quando si ottiene una linea cellulare «immortale», che si riproduce continuamente, viene brevettata e le cellule riprodotte in maniera industriale all’interno di una provetta diventeranno fabbriche di virus.
Quando una quantità adeguata di virus infettivi cresce nelle cellule, il prodotto viene trattato in modo da distruggere la cellula lasciando intatti i virus insieme a una quantità significativa del DNA del bambino e di proteine cellulari.
In vari stati e territori, i genitori vengono costretti a introdurre tutto questo nei corpi dei loro figli, per il bene della comunità, anche se i vaccini possono essere prodotti in maniera alternativa e più etica. Chi si rifiuta viene bandito dai luoghi pubblici.
In vari stati e territori, i genitori vengono costretti a introdurre tutto questo nei corpi dei loro figli, per il bene della comunità, anche se i vaccini possono essere prodotti in maniera alternativa e più etica. Chi si rifiuta viene bandito dai luoghi pubblici
Chiunque sia dotato di sana coscienza avrebbe una naturale repulsione verso questo processo demoniaco, e un’analisi morale più accurata di certo giustifica tale reazione.
Nel determinare la liceità morale dell’uso dei vaccini derivati da aborti, stabilire la cooperazione col male in termini di distanza dall’aborto originario è un criterio necessario ma fondamentalmente insufficiente perché è in causa un’altra e più immediata categoria di peccato.
Concludere, come hanno fatto alcuni, asserendo che esiste solo una lontana connessione materiale nell’aborto da parte dei destinatari dei vaccini è un depistaggio. Sposta l’enfasi dalla morale specifica del possedere e utilizzare linee cellulari verso l’«associazione storica» con l’aborto originario, oscurando il problema centrale fino a evitare di nominarlo.
Chiunque sia dotato di sana coscienza avrebbe una naturale repulsione verso questo processo demoniaco, e un’analisi morale più accurata di certo giustifica tale reazione
Il ricevente è un partecipante attivo nel perpetrare un continuo furto di resti umani ottenuti dall’uccisione deliberata, dalla loro profanazione tramite lo sfruttamento e il traffico, così come dal negarne una degna sepoltura.
Mentre l’omicidio iniziale sancisce la natura illecita dell’utilizzo dei resti, il loro possesso e uso diviene un male diverso, a sé stante, le cui circostanze non giustificano il furto, dissacrazione, sfruttamento e rifiuto della sepoltura, a prescindere dalla distanza del consumatore dal momento dell’aborto, o dal numero di divisioni cellulari, o dalla mera inclusione di frammenti cellulari del DNA del bambino e delle proteine contenute nella dose finale.
Concludere, come hanno fatto alcuni, asserendo che esiste solo una lontana connessione materiale nell’aborto da parte dei destinatari dei vaccini è un depistaggio. Sposta l’enfasi dalla morale specifica del possedere e utilizzare linee cellulari verso l’«associazione storica» con l’aborto originario, oscurando il problema centrale fino a evitare di nominarlo
Due ricostruzioni fuorvianti contribuiscono a questo spostamento dell’attenzione dal furto immediato e continuato contro l’aborto completo iniziale.
Primo, la diffusa pratica di etichettare i resti umani ottenuti dalla violenza come «materiale biologico illecito» non è solo insufficiente, ma anche de-umanizzante e offensivo.
Anche se la maggior parte, se non la totalità, delle cellule usate non costituisce fisicamente parte del corpo del bambino, queste cellule comunque appartengono al bambino. Sono il residuo vivente della sua vita nel mondo. Se non sono cellule del bambino, di chi sono allora? È possibile spingere il linguaggio così lontano da arrivare a dire che non appartengono a nessuno?
Qualsiasi persona che doni i propri tessuti per la coltura cellulare e ritrovi consapevolmente in laboratorio le cellule derivate le identificherebbe con «il mio DNA, le mie cellule». Il bambino è stato zittito, i genitori hanno rinunciato, tramite l’aborto, a qualsiasi diritto al consenso a un utilizzo scientifico rispettoso del corpo, gli scienziati e i titolari dei brevetti non hanno alcun diritto di appropriarsi o utilizzare quelle cellule. Quei resti appartengono a Dio, devono essere deposti rispettosamente e non spetta a Cesare decidere diversamente.
Chi riceve il vaccino è un partecipante attivo nel perpetrare un continuo furto di resti umani ottenuti dall’uccisione deliberata, dalla loro profanazione tramite lo sfruttamento e il traffico, così come dal negarne una degna sepoltura
Secondo, la distanza «storica» dall’aborto non ci scagiona dal possesso di qualcosa di rubato.
Se io fossi il destinatario dei proventi di una violenta rapina in banca, in cui il cassiere è stato ucciso per rubare il denaro, la mia distanza personale dalla rapina non rende lecito possedere o spendere quel denaro o altri ricavi ottenuti investendolo in borsa.
Se questo è il caso delle cose inanimate, lo è ancora di più con il corpo di un essere umano innocente
Se un film protetto da copyright viene registrato, riprodotto e venduto su internet, il possesso o l’utilizzo non sono giustificati semplicemente dicendo che l’originale è stato copiato più volte, anche se ho fornito i mezzi per copiarlo, archiviarlo e riprodurlo. L’oggetto protetto da copyright è la creazione artistica originale.
Il nostro artista è il Divino Autore della natura umana che produce un’opera unica, biologica e spirituale, a sua immagine e somiglianza. È assurdo spingere i consumatori a usare un lavoro rubato per aiutare a ridurre la probabilità di un potenziale problema futuro, anche se un sostituto perfettamente adatto può essere facilmente ed eticamente prodotto.
Il bambino è stato zittito, i genitori hanno rinunciato, tramite l’aborto, a qualsiasi diritto al consenso a un utilizzo scientifico rispettoso del corpo, gli scienziati e i titolari dei brevetti non hanno alcun diritto di appropriarsi o utilizzare quelle cellule. Quei resti appartengono a Dio, devono essere deposti rispettosamente e non spetta a Cesare decidere diversamente
Questo è tanto più vero con la cannibalizzazione di resti umani ottenuti con la violenza. Nessuno è costretto a partecipare a un peccato per evitarne un altro. Non è mai ammissibile fare il male a fin di bene.
Per chi dice che la partecipazione è lecita se ricevere il vaccino viene visto come una soluzione temporanea a un importante pericolo sanitario pubblico, dovrebbe sapere che non è temporaneo ma duraturo, e che sarà obbligatorio a prescindere dal fatto che aiuti o meno la salute pubblica.
Le autorità che supportano un simile omicidio pubblico non possono essere considerate garanti della salute pubblica. Se l’immortalità tramite la medicina è la nuova religione, allora l’assicurazione sanitaria è il battesimo, la ricerca è la contemplazione, l’eutanasia è l’unzione e l’eucarestia è la soluzione farmacologica, in particolare sotto forma di vaccino.
Una persona viene sacrificata affinché la nazione possa vivere, il suo corpo moltiplicato e distribuito dai preti. «Chi non mangia la carne e beve il sangue del sacrificio, non avrà la vita». Così ci viene detto. Sembra che ci sia molto di più di un camice bianco tra questo e il sacrificio umano come stregoneria medica.
La cannibalizzazione di resti umani ottenuti con la violenza: nessuno è costretto a partecipare a un peccato per evitarne un altro. Non è mai ammissibile fare il male a fin di bene
Ed è in arrivo l’inquisizione per chi contraddice il nuovo dogma. Un articolo del Washington Post avverte:
«I primi passi che abbiamo fatto sono essenziali: proibire l’accesso agli spazi pubblici ai bambini non vaccinati, scuole comprese; promuovere gli sforzi educativi; e, in casi estremi, forzare l’isolamento della popolazione … Considerato dal punto di vista della sicurezza pubblica, sono i genitori quelli da punire. Perché non farli pagare per i danni che provocano?»
«Le sanzioni per aumentare le misure di sicurezza pubblica per tutta la comunità a causa di alcuni non dovrebbero essere sulle spalle di tutti. In molti stati, quando gli escursionisti ignorano gli avvisi di pericolo per alcuni sentieri e devono essere salvati, le spese per il salvataggio sono a carico degli escursionisti. È una multa per una decisione egoista che pesa su tutta la comunità. Per il morbillo non deve essere diverso».
«Allo stesso modo in cui abbiamo stilato liste di stupratori per difendere i bambini, le comunità devono registrare le famiglie con figli non vaccinati, segnalandoli ai pubblici ufficiali e ai vicini così che possano scegliere se esporre o meno i propri figli».
Se l’immortalità tramite la medicina è la nuova religione, allora l’assicurazione sanitaria è il battesimo, la ricerca è la contemplazione, l’eutanasia è l’unzione e l’eucarestia è la soluzione farmacologica, in particolare sotto forma di vaccino
Isolamento, sanzioni, pubblico ludibrio e lista nera. Esistono precedenti storici per vedere dove conducono queste pratiche.
Nonostante la minaccia pubblica dei suoi tempi, Tobia continuò la sua opera senza curarsi della minaccia di essere ucciso, obbedendo alla legge di Dio anziché alla legge ingiusta degli uomini, a rischio della vita. Dio lo elevò a esempio di fedeltà nei momenti difficili.
Quando venne denigrato dai parenti per l’abnegazione alle buone opere e gli venne detto che le sue azioni erano senza speranza, li apostrofò: «Non parlate così. Poiché noi siamo figli dei santi, e aspiriamo alla vita che Dio darà a chi non distoglie la fede da Lui» (Tobia 2:17-18).
È in arrivo l’inquisizione per chi contraddice il nuovo dogma
Ricordo a tutti coloro che imitano gli oppositori e i persecutori di Tobia che il Dio dei cieli e della terra è vivo ed è offeso, che Egli ama ognuno di quei figli uccisi e sfruttati come creature speciali, che Egli renderà la vita ai loro corpi nella Resurrezione finale, riunendo anima e corpo per quegli innocenti a cui è stato negato il battesimo e la possibilità di vivere una vita per colpa dei capricci di trafficanti che cercano di estendere il nostro tempo limitato, che Egli ristabilirà quel «materiale biologico» al posto che gli spetta e al legittimo proprietario in quel giorno, e tutti noi incontreremo quei bambini, faccia a faccia.
Padre Michael Copenhagen
Bioetica
Francia: la banalizzazione dell’aborto in cifre
Il Dipartimento di Ricerca, Studi, Valutazione e Statistica (DREES) ha appena pubblicato il rapporto annuale sull’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), il cui numero continuerà ad aumentare nel 2023. Questo aumento si spiega in parte con i successivi ampliamenti di la legge Velo in nome di un’ideologia che ne tace il nome, adducendo come pretesto il progresso dei diritti delle donne.
Le statistiche DREES pubblicate il 25 ottobre 2024 si basano sui luoghi in cui viene praticato l’aborto: strutture sanitarie, ambulatori comunali, centri sanitari; le professionalità coinvolte: medici, ostetriche; le metodiche utilizzate: medicinali, strumentali; e le caratteristiche delle donne: età, reparto, residenza, durata della gravidanza.
Pertanto, nel 2023 in Francia sono stati effettuati 243.623 aborti, ovvero 8.600 in più rispetto al 2022. 16.007 hanno riguardato residenti di dipartimenti e regioni d’oltremare, ovvero 560 in più rispetto al 2022. L’aumento del numero di aborti osservati nel 2022 continua, rileva il rapporto, dopo un netto calo nel 2020 e nel 2021, probabilmente legato alla pandemia di COVID-19.
Tra il 2022 e il 2023, i tassi di ricorso aumentano per tutte le fasce di età tra le donne adulte, con un aumento più marcato per quelle di età compresa tra 20 e 34 anni, la fascia di età in cui gli aborti restano più frequenti.
Fino al 2005 tutti gli aborti venivano praticati in strutture sanitarie. Da questa data la legge si è evoluta: gli aborti medici sono stati autorizzati in città, poi nei centri sanitari e nei centri di salute sessuale. Pertanto, nel 2023, il 41% degli aborti verrà effettuato al di fuori delle strutture sanitarie.
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Il metodo medico rappresenta il 79% di tutti gli aborti: il 48% di questi aborti avviene in strutture sanitarie, il 46% in studi privati e il restante 6% in centri sanitari o centri di salute sessuale.
Altro dato da evidenziare: tra il 2020 e il 2023, il numero di operatori sanitari che praticano l’aborto è aumentato di 814, sommando tutti i professionisti. L’incremento riguarda soprattutto le ostetriche (+693), mentre il trend è in diminuzione tra ginecologi e gineco-ostetriche (-42).
Va ricordato che, con decreto del 2 giugno 2016, il governo ha ampliato le competenze delle ostetriche in materia di aborto medico: quest’ultimo può essere effettuato in comune, in un centro sanitario o di pianificazione familiare o di educazione, da a medico o ostetrica.
Se dobbiamo parlare di ritardi: nelle strutture sanitarie tre aborti su quattro avvengono tra le 5 e le 8 settimane di amenorrea. Dopo l’estensione di due settimane della durata legale degli aborti effettuati in strutture sanitarie – da 14 a 16 settimane – i cosiddetti aborti «tardivi», effettuati a partire da 12 settimane, rappresentano il 9,5% di tutti gli aborti ospedalieri.
I dipartimenti d’oltremare registrano in media un tasso doppio rispetto a quello della Francia metropolitana, in particolare in Guyana con 46,7 aborti ogni 1000 donne in età fertile, più del doppio dei tassi metropolitani più elevati: cifre che si spiegano con il fatto che «una quota significativa degli aborti riguardano donne che non sono residenti in Guyana», spiega il DREES.
Da questi dati emerge che l’ampliamento, decennio dopo decennio, del quadro legislativo – principalmente l’aborto medico al di fuori dell’ambiente ospedaliero – contribuisce a spiegare in parte l’aumento degli aborti. L’allungamento delle scadenze comincia a svolgere un ruolo in questa inflazione.
La banalizzazione dell’aborto ha fatto passi avanti, mentre la Francia vive un inverno demografico senza precedenti: nel 2023, la fertilità ciclica è scesa a 1,64 figli per donna nella Francia continentale, sapendo che sarebbe necessario un tasso di 2,1 per rinnovare le generazioni.
Tuttavia, due studi recenti – realizzati dagli istituti Verian e OpinionWay nel gennaio 2024 e diffusi dal Journal du Dimanche – affermano che il numero di figli desiderati è molto superiore alla fertilità osservata: circa 2,27.
Ciò è dovuto alle preoccupazioni delle famiglie su come sta cambiando il mondo per il 30% degli intervistati e al costo finanziario di avere un figlio in più per il 28%. Infine, questi studi rivelano che il 57% delle famiglie ritiene che il contesto francese sia generalmente sfavorevole per avere figli.
Ciò è sorprendente?
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Bioetica
Melania si dichiara abortista: «diritto fondamentale». È una manovra elettorale?
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EVERYONE KNOWS I WOULD NOT SUPPORT A FEDERAL ABORTION BAN, UNDER ANY CIRCUMSTANCES, AND WOULD, IN FACT, VETO IT, BECAUSE IT IS UP TO THE STATES TO DECIDE BASED ON THE WILL OF THEIR VOTERS (THE WILL OF THE PEOPLE!). LIKE RONALD REAGAN BEFORE ME, I FULLY SUPPORT THE THREE…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 2, 2024
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Bioetica
Feto sorride dopo aver sentito la voce del papà durante l’ecografia
Un video virale di una bambina ancora nel ventre materno che reagisce alla voce del padre mette in luce la bellezza assoluta della riproduzione naturale umana.
Il video caricato dal giornale neoeboraceno New York Post, mostra una bambina non nata di 32 settimane sorridere quando sente il padre parlarle durante un’ecografia in un ospedale di Xanxere, in Brasile.
‘Fearfully and wonderfully made’ | Unborn baby smiles after hearing dad’s voice during ultrasound
READ MORE HERE: https://t.co/somWYFc1LH#abortion #ProLife #Unborn #ChooseLife #life pic.twitter.com/6y7AlRDwBN
— LifeSiteNews (@LifeSite) October 2, 2024
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I bambini non nati , che sono persone umane dal momento del concepimento, possono iniziare a sentire i suoni all’interno del corpo della madre a circa 18 settimane. Entro le 27-29 settimane, i bambini possono sentire voci esterne al corpo della madre, come la sua voce e le voci di chi le sta intorno.
Infatti, se il padre parla al suo bambino nel grembo materno, il bambino spesso riesce a riconoscere la sua voce quando nasce. La ricerca ha dimostrato che i bambini non ancora nati possono iniziare a riconoscere la voce del padre già a 32 settimane.
«Il bambino sicuramente ascolta se la famiglia parla a casa… e inizieranno a identificarli», ha spiegato il medico che ha eseguito l’ecografia a Xanxere.
Come scrive LifeSite, il video, caricato il 12 agosto, non solo dimostra l’umanità dei bambini non ancora nati, ma anche la gioia che portano a tutti coloro che li circondano, mentre la stanza si riempie di risate quando la bambina sorride nel grembo materno.
«Fatto in modo meraviglioso e meraviglioso», ha commentato un utente sotto il video. «Chiunque dica che non è un essere umano, non è umano lui stesso», ha scritto un altro utente.
Femministe, abortisti, mostri vari: fatevi avanti, e diteci che non esiste dialogo tra il feto e la madre – e il padre! –, diteci che quello è un ammasso di cellule di cui potete decidere la morte a piacimento.
Diteci che questo non è un essere umano.
Chi ha programmato l’introduzione dell’aborto nella società lo sa perfettamente: ed è proprio per questo che il suo sacrificio – il sacrificio umano – è divenuto così centrale per lo Stato moderno.
Maledetto, assassino sin dal principio!
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Immagine screenshot da Twitter
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