Spirito
Seminario FSSPX Saint-Curé d’Ars, immagini dalle vestizioni 2024

Venerdì 2 febbraio 2024, festa della Purificazione della Beata Vergine e della Presentazione del Bambino Gesù al Tempio, il seminario di Flavigny ha accolto una grande folla di sacerdoti, seminaristi e fedeli, accorsi per la vestizione dei giovani leviti che stanno completando il primo anno di seminario o anno di spiritualità.
La vestizione non è certo la più importante, né la più solenne delle cerimonie che scandiscono il cammino di un seminarista, ma è molto significativa e coinvolgente, soprattutto per i genitori che vi assistono. Il cambiamento esterno, soprattutto nella nostra epoca secolarizzata, è segno della presenza attiva della Chiesa e del suo Sposo nel mondo.
La cerimonia è stata celebrata da S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais. Dopo la processione della Candelora, ha benedetto le talari dei 23 seminaristi prima di consegnargliele. Sei nazionalità erano rappresentate: 1 belga, 1 canadese, 14 francesi, 3 italiani, 2 keniani e 2 svizzeri.
Tra il pubblico, oltre ai 37 sacerdoti, si poteva notare la presenza di delegazioni di numerose scuole venute ad accompagnare i loro ex compagni. Una trentina di seminaristi di Econe sono venuti per dare una mano e provvedere ai servizi liturgici, all’organizzazione della sagrestia e all’assistenza materiale per il corretto svolgimento della cerimonia.
Il decoro festoso è stato accentuato dal punto di vista musicale: due trombettisti hanno risposto al canto del nuovo organo recentemente inaugurato.
Quest’anno la grande novità è stata la ritrasmissione in diretta della cerimonia per i familiari impossibilitati ad intraprendere il viaggio.
Ringraziamo Dio per questa bella giornata e preghiamo Nostra Signora, Regina del Clero, affinché aiuti questi giovani seminaristi ad indossare degnamente il santo abito!
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Immagini da FSSPX.news
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Spirito
Mons. Viganò: «chi aderisce al Concilio si rende responsabile della demolizione della Chiesa»

«Si definì “secondo” per far credere che si ponesse in continuità con il perenne Magistero Cattolico, così da poterlo adulterare usurpando l’Autorità della Chiesa e del Romano Pontefice» continua monsignore. «Pose le basi pseudo-dottrinali della odierna “chiesa sinodale” che intende sovvertire la costituzione gerarchica della Chiesa e il Papato». «Chi aderisce consapevolmente a questo “concilio” si rende responsabile della demolizione della Chiesa Cattolica e ratifica con la propria complicità il golpe conciliare e sinodale».Sessantatre anni fa, in questo giorno, venne solennemente aperto il Concilio Ecumenico Vaticano II, il primo “concilio” della chiesa che da esso prende il nome – la “chiesa conciliare” appunto. – Esso fu “concilio” perché volle “conciliare” Dio e mondo, Cristo e Belial, vero e… pic.twitter.com/c87pPRz84a
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 11, 2025
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Spirito
Scontri tra Pakistan e Afghanistan

Sabato si sono verificati intensi scontri lungo il confine tra Afghanistan e Pakistan, confermati da entrambe le parti, a seguito di accuse reciproche di violazioni dello spazio aereo e attacchi.
Il ministero della Difesa afghano ha dichiarato che le sue forze hanno condotto «operazioni di ritorsione efficaci» contro postazioni di sicurezza pakistane lungo la Linea Durand, in risposta a quelli che ha definito ripetuti attacchi aerei pakistani. La dichiarazione, condivisa su X dal portavoce Enayat Khowarazm, ha precisato che l’operazione si è conclusa intorno a mezzanotte.
Un funzionario provinciale pakistano, Jan Achakzai, ha confermato gli scontri, scrivendo su X che le forze pakistane hanno risposto con decisione all’«aggressione afghana», affermando che le forze afghane hanno compiuto attacchi non provocati in cinque o sei località lungo il confine, colpendo avamposti pakistani.
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La risposta dell’esercito pakistano è stata così intensa da costringere gli aggressori afghani a ritirarsi, lasciando vittime sul campo. Achakzai ha aggiunto che «i confini del Pakistan sono sicuri» e che il governo afghano non dovrebbe scambiare il desiderio di pace del Pakistan per debolezza.
Nessuna delle due parti ha fornito dettagli sulle vittime, e le affermazioni non possono essere verificate indipendentemente al momento.
L’episodio segue le esplosioni di giovedì a Kabul, che le autorità afghane hanno attribuito ad attacchi aerei pakistani, non confermati da Islamabad.
L’aumento delle tensioni tra i due Paesi è legato a questioni di sicurezza dei confini e alle attività dei militanti. Islamabad accusa Kabul di offrire rifugio ai combattenti del Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), accuse respinte dall’amministrazione talebana.
Gli scontri avvengono mentre il Ministro degli Esteri afghano Amir Khan Muttaqi è in visita in India per colloqui volti a rafforzare le relazioni diplomatiche ed economiche con Nuova Delhi. I funzionari afghani hanno dichiarato che il viaggio rientra negli sforzi per ampliare la cooperazione regionale.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Scuola
Mostri nei loro barattoli e nella loro formaldeide

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