Intelligence
Ritrovato giornalista USA «desaparecido» in patria dopo un raid dell’FBI: si occupava delle guerre all’estero…
Il giornalista James Meek era scomparso. Nessuno sapeva dove si trovava – per mesi. Si conosceva con certezza solo il fatto che il giornalista, già consulente senior per l’antiterrorismo e investigatore per la Commissione per la sicurezza interna della Camera degli Stati Uniti, aveva subito un raid dell’FBI.
Meek, classe 1968, era in forze ad ABC News, un canale mainstream che non sembra essersi mosso per capire dove è finito il suo collaboratore.
Non si tratta di una firma qualunque: aveva scritto e narrato il film documentario 3212 Un-redacted, che descriveva in dettaglio l’imboscata di Tongo Tongo, un conflitto in cui morirono alcuni berretti verdi in Niger nel 2017, la più grande perdita di vite americane dai tempi della Battaglia di Mogadiscio nel 1993. Secondo Meek, alcuni dettagli non collimavano.
Il Meek, inoltre aveva investigato sulla bomba alla Maratona di Boston (2013) e sull’assassinio di Dave Sharrett II, un soldato americano ucciso in Iraq dal suo comandante. Si dice che stesse lavorando ora ad un libro sulla «Operazione Ananas», una missione di evacuazione degli americani a Kabul nei giorni del ritorno dei Talebani.
Era noto che il Meek potrebbe aver avuto forti agganci con gli apparati dell’Intelligence USA.
Il 27 aprile Meek aveva pubblicato un ultimo tweet in cui riprendeva il tweet di un ex agente della CIA con la notazione «Fatti».
Il testo dell’ufficiale CIA scriveva: «In realtà tutto questo è cominciato molto tempo fa. L’abbiamo saputo tra il 2014 e il 2022. Non adesso. È un esperimento di laboratorio sulle TTPs [Tattiche, Tecniche e Procedure, ndt] russe. Sulla EW [Guerra Elettronica]. Su tutto. Per questo gli ucraini (grazie ai nostri consigli e alla nostra assistenza) sono così bravi. Chiedete a quelli della IC [Comunità dell’Intelligence] o della UW [Guerra non Convenzionale]. Veniamo a sapere di tonnellate di merda».
Poco dopo questo tweet, Meek si è dimesso da ABC senza dare spiegazioni. Alcuni colleghi dicevano che sembrava come gli fosse caduto il mondo addosso.
Secondo i vicini, vi sarebbe stata quindi un’incursione a casa di Meek, con auto nere e blindati come quelli impiegati dall’FBI
I media avevano largamente ignorato il suo caso. A parlarne, praticamente, solo Tucker Carlson qualche settimana fa ed un articolo della rivista Rolling Stones di qualche giorno fa. Per il resto silenzio tombale in quello che sembrerebbe il segno più evidente che la superpotenza si trova sotto il cono d’ombra della tirannia.
Pochi minuti fa, la sorpresa: il Meek è riapparso in pubblico: è stato avvistato vicino a casa della madre a MacLena, in Virginia, località ad un quarto d’ora da Washington. Avrebbe parcheggiato il suo SUV a diversi isolati dalla casa materna. Dalle foto sembra provato e rifiuta di rispondere alle domande.
Secondo il Daily Mail, chi lo conosce dice che al momento della sparizione non aveva nulla che non andasse nella sua vita, cosa che rendeva la sua sparizione ancora più enigmatica.
Il mistero, insomma, rimane.
Immagine screenshot da YouTube
Intelligence
L’Intelligence USA dice che Putin non ha ordinato la morte di Navalnij
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovich Putin non sarebbe dietro il decesso del personaggio politico russo Aleksej Navalnij, sostengono fonti dell’Intelligence statunitense sentite dal Wall Street Journal.
Il 27 aprile il WSJ ha pubblicato un articolo intitolato «Putin non ha ordinato direttamente la morte di Alexej Navalny a febbraio, secondo le agenzie di spionaggio statunitensi».
Il quotidiano economico neoeboraceno è lo stesso che aveva recentemente scritto, in base alle «valutazioni dell’Intelligence», che i negoziati Russia-Ucraina del marzo 2022 con la mediazione turca potrebbero indicare una base per avviare ora tali negoziati per porre fine al conflitto.
Sostieni Renovatio 21
La pubblicazione di questi articoli, in controcorrente rispetto a quanto ci si si aspetterebbe, avviene mentre il Congresso USA sta stanziando 60-70 miliardi di dollari in nuovi aiuti all’Ucraina, un’ulteriore elargizione finanziario-militare che probabilmente, oramai lo credono in molti anche a Wasghintone, non cambierà in alcun modo la situazione militare.
Lo scoop del 27 aprile rivela che «Putin probabilmente non ha ordinato che Navalny fosse ucciso nel notoriamente brutale campo di prigionia, hanno detto persone che hanno familiarità con la questione».
Il pezzo contiene altresì quantità di precisazioni e denunce della scoperta da parte degli «alleati» russi del Navalnij; e non si pretende di mettere in discussione la «responsabilità ultima di Putin per la morte di Navalny» – teniamo a mente che molte delle nuove sanzioni statunitensi ora in vigore si basavano sull’immediata dichiarazione del presidente Joe Biden in tal senso.
Tuttavia la valutazione dell’Intelligence riportata include che la morte di Navalnij ha bloccato la possibilità di uno scambio di prigionieri che la Russia, con l’incoraggiamento del presidente Putin, stava perseguendo con gli Stati Uniti.
Va considerato che il Wall Street Journal è parte integrante della questione, in quanto il suo inviato speciale Evan Gershkovich, 34 anni, è stato arrestato dal Servizio di sicurezza federale russo con l’accusa di spionaggio nel marzo 2023: si tratta della prima volta, dai tempi della Guerra Fredda, che un giornalista di una testata americano viene imprigionato con l’accusa di essere una spia.
Il Gershkovich, figlio di immigrati sovietici ebrei stabilitisi a Nuova York a fine anni Settanta, è stato preso a Ecaterimburgo mentre raccoglieva informazioni sulla filiera industriale militare russa, e si occupava del gruppo Wagner.
Aiuta Renovatio 21
Il giornalista Tucker Carlson ha dedicato tutta l’ultima parte della sua intervista a Vladimir Putin chiedendo la liberazione del giovane collega. Va ricordato che alcuni sono arrivati a dire che l’intervista del Carlson al presidente russo, al momento solo annunziata, avrebbe scatenato l’assassinio di Navalnij da parte di nemici della Russia.
È stato speculato che l’arresto del Gershokovich con l’accusa di spionaggio sia il preludio ad una richiesta di scambio con prigionieri russi di alto livello nelle carceri degli Occidentali.
Come riportato da Renovatio 21, Navalnij, lungi da quanto pensano i sinceri-democratici he avversano Putin in Occidente leggendo le gazzette dell’establishment, aveva posizioni di nazionalismo etnico che sfociavano nella xenofobia.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Evgeny Feldman via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.
Cina
Pechino, la Germania e lo scontro sulle spie
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Intelligence
I politici americani temono che le agenzie di Intelligence mettano nei loro computer pedopornografia
I membri del Congresso votano costantemente a favore dei programmi di sorveglianza di massa perché sono «terrorizzati» dal fatto che le agenzie di Intelligence possano inserire «kiddie porn» («pornografia infantile») sui loro computer se parlano apertamente, ha affermato il giornalista americano Tucker Carlson.
Carlson è apparso sul podcast di Joe Rogan venerdì, poche ore prima che il Senato degli Stati Uniti votasse per rinnovare la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) del 1978. Apparentemente creata per consentire alle agenzie di intelligence come l’FBI e la CIA di sorvegliare le comunicazioni degli stranieri, la Sezione 702 consente a queste agenzie di accedere ai dati «indirettamente» raccolti da milioni di cittadini americani senza mandato.
Secondo Carlson, diversi politici eletti statunitensi si sono effettivamente opposti a questo rinnovamento, ma non lo hanno ammesso pubblicamente.
«Le persone non lo dicono perché sono preoccupate di essere punite», ha detto Carlson a Rogan. «Sono preoccupati che qualcuno metta porno infantile sul loro computer. I membri del Congresso sono terrorizzati dalle agenzie di intelligence. Non lo sto indovinando. Me lo hanno detto, comprese le persone del comitato [di Intelligence], comprese le persone che gestiscono il comitato di intelligence.
«Hanno paura delle agenzie» di sicurezza, ha affermato Tucker, aggiungendo che «questo non è compatibile con la democrazia».
«Si sta svolgendo davanti a tutti, e a nessuno importa e nessuno fa nulla al riguardo», ha continuato Carlson. «Penso che il motivo sia perché sono minacciati. E se guardi i presidenti dei comitati che hanno permesso che queste cose accadessero anno dopo anno… li conosco. E hanno tutte le cose da nascondere. Lo so per certo».
Tucker Carlson just dropped a bombshell on Joe Rogan. His claim: politicians are afraid to do what is right in Congress because intel agencies will frame them for heinous acts. Wow.pic.twitter.com/zkPjVWBdNd
— Christian Garcia (@CricsConCarne) April 20, 2024
Sostieni Renovatio 21
A parte la presunta minaccia della pedopornografia piantata di nascosto, Carlson ha affermato che è «molto comune» che i legislatori abbiano «un problema con l’alcol o una strana vita sessuale», che le agenzie potrebbero facilmente denunciare se questi politici si rifiutassero di eseguire i loro ordini.
Carlson non è il primo conservatore influente a sostenere che i rappresentanti eletti vengono ricattati. Già a dicembre, il deputato del Tennessee Tim Burchett, repubblicano, aveva suggerito che i suoi colleghi si opponevano a una mozione per rendere pubblici i nomi dei clienti del famigerato pedofilo Jeffrey Epstein perché sarebbero stati implicati in crimini sessuali.
Forze senza nome a Washington usano «il vecchio vaso di miele» – modo di dire inglese per definire una trappola a sfondo sessale – per ricattare i politici e costringerli a «votare per cose folli», disse all’epoca al conduttore conservatore del podcast Benny Johnson.
Un anno prima, un video nudo del deputato Madison Cawthorn era trapelato un mese dopo che aveva affermato di essere stato invitato a orge alimentate dalla droga da membri più anziani del Congresso. Washington, disse all’epoca, è piena di «perversioni sessuali». Il Cawthorn, che si era opposto al sostegno all’Ucraina chiamando Zelens’kyj «gangster», non fu riconfermato a Washington. Riguardo alla vita privata di un sostenitore zelota di Kiev, il senatore Lindsey Graham – noto per aver chiesto (e ottenuto) l’abbassamento dell’età della leva per gli ucraini e pure l’assassinio diretto del presidente russo Vladimir Putin – sono state numerose speculazioni.
A fine 2023, in un’ampia intervista incentrata sullo stato deplorevole dell’attuale leadership americana, il generale Michael Flynn ha suggerito che i membri del Congresso vengono ricattati dai globalisti affinché eseguano i loro ordini perché sono stati «compromessi dal dormire con i bambini».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
-
Salute2 settimane fa
I malori della 16ª settimana 2024
-
Pensiero2 settimane fa
Foreign Fighter USA dal fronte ucraino trovato armato in Piazza San Pietro. Perché?
-
Vaccini1 settimana fa
Lanciati i vaccini RNA monodose contro COVID e influenza per i bambini. I critici: «livelli di follia senza precedenti»
-
Cina2 settimane fa
TongTong, la «ragazzina» creata con l’Intelligenza Artificiale per la Cina senza figli
-
Cancro2 settimane fa
Vaccino mRNA, «aumenti significativi» delle morti per cancro dopo la terza dose: studio giapponese
-
Droni1 settimana fa
I droni israeliani attirano i palestinesi con audio di bambini che piangono e poi gli sparano
-
Salute5 giorni fa
I malori della 17ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
«Preghiera» pagana a Zeus ed Apollo recitata durante cerimonia di accensione della torcia olimpica. Quanti sacrifici umani verranno fatti, poi, con l’aborto-doping?