Geopolitica
Putin e Xi discutono della crisi in Medio Oriente

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al suo omologo cinese Xi Jinping che Mosca è pronta a contribuire alla mediazione tra Iran e Israele, ha affermato il Cremlino dopo la loro telefonata di giovedì, incentrata sul peggioramento del conflitto in Medio Oriente.
La conversazione, durata circa un’ora, è stata descritta come «amichevole e costruttiva» dall’assistente di Putin per la politica estera, Yury Ushakov.
Mosca e Pechino condividono «approcci identici» alla crisi, ha detto Ushakov ai giornalisti, aggiungendo che entrambi i leader «condannano fermamente le azioni di Israele, che violano la Carta delle Nazioni Unite e altre norme del diritto internazionale».
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Putin ha informato Xi delle sue recenti conversazioni telefoniche con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, avvenute dopo l’attacco israeliano all’Iran della scorsa settimana.
Il leader russo ha ribadito la «disponibilità di Mosca a compiere eventuali sforzi di mediazione, se necessario», ha detto Ushakov, aggiungendo che Xi ha accolto con favore l’iniziativa, definendola un passo che potrebbe contribuire a disinnescare il conflitto.
«Sia Mosca che Pechino credono fermamente che non ci sia una soluzione militare alla situazione attuale o alle questioni relative al programma nucleare iraniano. La questione deve essere risolta esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici», ha sottolineato il consigliere presidenziale.
I due leader hanno concordato di dare istruzioni ai rispettivi ministeri e agenzie di rimanere in stretto contatto e di scambiarsi informazioni nei prossimi giorni, ha aggiunto.
Venerdì scorso Israele ha lanciato un attacco su vasta scala contro l’Iran, prendendo di mira impianti nucleari e siti militari con attacchi aerei. Teheran ha risposto con attacchi a sua volta contro lo Stato ebraico. L’escalation del conflitto ha causato almeno 639 morti in Iran e 24 in Israele, secondo il gruppo di attivisti per i diritti umani con sede a Washington e funzionari israeliani.
La Russia ha condannato i primi attacchi aerei israeliani e ha chiesto una de-escalation. Putin ha anche parlato telefonicamente con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il fine settimana, discutendo della possibilità di riprendere i negoziati sul programma nucleare iraniano.
Trump, a quanto pare, non ha escluso un intervento militare diretto nel conflitto. Secondo la CBS, ha approvato un potenziale piano per attaccare l’Iran, sebbene non sia stata ancora presa una decisione definitiva.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
La Von der Leyen lancia un ultimatum alla Serbia

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Geopolitica
Pakistan e Afghanistan concordano il cessate il fuoco

Afghanistan e Pakistan hanno dichiarato un cessate il fuoco temporaneo, mettendo fine agli scontri iniziati mercoledì mattina tra le loro forze. Più di una dozzina di civili sono stati uccisi nell’ultimo conflitto armato tra i due paesi vicini.
Il ministero degli Esteri pakistano ha comunicato, alcune ore dopo lo scontro, che Kabul e Islamabad hanno concordato una tregua di 48 ore, con inizio alle 18:00 ora locale di mercoledì.
Nella sua nota, il ministero ha sottolineato che entrambe le parti «si impegneranno sinceramente attraverso il dialogo per trovare una soluzione positiva ai loro problemi complessi ma risolvibili».
In precedenza, il portavoce dei talebani afghani Zabihullah Mujahid aveva scritto su X che le forze pakistane avevano avviato un attacco, utilizzando «armi leggere e pesanti», causando la morte di 12 civili e il ferimento di oltre 100 persone.
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Il portavoce aggiunto che le forze afghane hanno risposto al fuoco, uccidendo un «gran numero» di soldati, confiscando armi e carri armati pakistani e distruggendo installazioni militari.
Ali Mohammad Haqmal, portavoce del distretto di Spin Boldak, in Afghanistan, luogo dello scontro, ha stimato che le vittime civili siano state 15. Secondo l’AFP, un funzionario dell’ospedale locale ha riferito che tra i feriti ci sarebbero 80 donne e bambini.
Islamabad ha definito le accuse «oltraggiose» e «palesi menzogne», sostenendo che i talebani afghani abbiano iniziato le ostilità attaccando una postazione militare pakistana e altre aree vicino al confine. L’esercito pakistano ha dichiarato di aver respinto l’assalto, uccidendo 37 combattenti talebani in due operazioni distinte.
Secondo l’agenzia Reuters, che cita fonti di sicurezza anonime, lo scontro sarebbe durato circa cinque ore.
Il conflitto segue un’escalation di scontri avvenuta nel fine settimana, durante la quale Afghanistan e Pakistan si sono accusati a vicenda per le vittime. I talebani hanno affermato di aver ucciso 58 soldati pakistani, mentre Islamabad ha dichiarato di aver conquistato 19 posti di frontiera afghani.
Le tensioni transfrontaliere tra Afghanistan e Pakistan sono aumentate negli ultimi anni, con entrambe le parti che si accusano ripetutamente di ospitare militanti.
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Immagine di Raza0007 at the English Wikipedia via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Geopolitica
Israele accusa Hamas di aver restituito il corpo sbagliato

Gli altri tre corpi sono stati confermati come appartenenti ai prigionieri. Sono stati identificati come il sergente maggiore Tamir Nimrodi, 18 anni, Uriel Baruch, 35 anni, ed Eitan Levy, 53 anni, si legge nel comunicato. Il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha dichiarato in precedenza che Israele «non avrà pace finché non restituiremo tutti [gli ostaggi]. Questo è il nostro dovere morale, nazionale ed ebraico». Hamas detiene ancora i corpi di 21 prigionieri deceduti. Questa settimana, rifugiati palestinesi e combattenti di Hamas sono tornati a Gaza City e in altre aree dell’enclave, dopo il ritiro parziale delle forze dell’IDF, in linea con l’accordo. A Gaza sono stati segnalati scontri sporadici tra Hamas e fazioni rivali.🟡Following the completion of examinations at the National Institute of Forensic Medicine, the fourth body handed over to Israel by Hamas does not match any of the hostages. Hamas is required to make all necessary efforts to return the deceased hostages.
— Israel Defense Forces (@IDF) October 15, 2025
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