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Epidemie

Sacerdote cattolico: «Per carità, non vaccinatevi!»

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Renovatio 21 riprende questo articolo da La Scura di Elia

 

 

 

Il diavolo, che li ingannava, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta, e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli (Ap 20, 10).

 

 

Chi non crede davvero in Dio finisce col credere qualunque assurdità. Chi non obbedisce alla legge divina si sottomette alla fine a deleteri precetti umani.

La colossale montatura della pandemia sta facendo venire a galla la differenza tra chi è realmente cattolico e chi lo è soltanto di nome

 

La colossale montatura della pandemia sta facendo venire a galla la differenza tra chi è realmente cattolico e chi lo è soltanto di nome, ma sta pure spingendo all’estremo il processo degenerativo di molte menti che non funzionavano se non in apparenza.

 

Che siano cosiddetti cattolici adulti, adusi da decenni a giustificare gravissime violazioni della legge morale come il divorzio, l’aborto e la sodomia, o sedicenti tradizionalisti allenati ai più spericolati sofismi di un «tomismo» razionalistico e nominalistico, stanno tutti uscendo di senno per il loro deliberato, pervicace e ostinato rinnegamento dell’aderenza al reale in nome della difesa di concetti astratti e costrutti intellettuali completamente privi di consistenza.

 

L’ipocrisia di chi afferma a parole di credere in Dio e di difendere l’uomo, ma dimostra coi fatti di non cercare altro che il proprio interesse, conduce inevitabilmente al delirio.

 

L’ipocrisia di chi afferma a parole di credere in Dio e di difendere l’uomo, ma dimostra coi fatti di non cercare altro che il proprio interesse, conduce inevitabilmente al delirio

La locuzione avverbiale apposta all’imperativo del titolo non è un mero modo di dire, ma un sincero appello alla terza virtù teologale: è per pura carità verso Dio, il prossimo e sé stessi che bisogna assolutamente rifiutare l’inoculazione di un veleno mortifero la cui produzione esige veri e propri sacrifici umani di inaudita efferatezza offerti al diavolo e i cui effetti sono devastanti, in moltissimi casi già nell’immediato, ma con ogni probabilità anche a medio e lungo termine.

 

Le categorie che subiscono la minaccia di perdere il lavoro devono opporsi sul piano legale associandosi tra membri o ricorrendo a gruppi di avvocati già attivi a tal fine. Il decreto-legge riguardante gli operatori sanitari è totalmente contrario all’ordinamento vigente, alla Costituzione e alle dichiarazioni internazionali in materia. Il rettile che ci governa deve essere deferito in tribunale per crimini contro l’umanità con i suoi complici politici e i fiancheggiatori ecclesiastici; quando la gente si accorgerà dell’inganno, il carcere li salverà dal linciaggio.

 

È da poco trapelato che la segreteria del cardinal Bassetti, al fine di sollecitare la vaccinazione, sta raccogliendo i dati anagrafici e fiscali di tutto il clero e i religiosi delle diocesi umbre, sui quali (a parte i sacerdoti diocesani di quella di Perugia) non ha giurisdizione. Si direbbe che sia il diritto canonico che quello civile siano completamente sospesi in ordine a una schedatura del tutto illegale. Il presidente della conferenza episcopale nazionale sta forse facendo da apripista per i preposti alle altre conferenze regionali?

È per pura carità verso Dio, il prossimo e sé stessi che bisogna assolutamente rifiutare l’inoculazione di un veleno mortifero la cui produzione esige veri e propri sacrifici umani di inaudita efferatezza offerti al diavolo e i cui effetti sono devastanti, in moltissimi casi già nell’immediato, ma con ogni probabilità anche a medio e lungo termine

 

Spero proprio di non sbagliarmi, ma la mia chiara impressione è che l’agonizzante dittatura sanitaria stia dando gli ultimi colpi di coda prima che partano le inchieste giudiziarie. La notizia che in questi giorni rimbalza sui social circa l’allestimento di campi di concentramento per chi non si vaccina potrebbe essere l’ennesima fake news diffusa dal regime per terrorizzare la popolazione e indurla a sottomettersi nella più larga parte possibile.

 

Si assiste parimenti a un pullulare di presunte profezie che, anziché rassicurare le persone, non fanno altro che destabilizzarle ulteriormente accrescendo in esse l’ansia e il senso di impotenza. Cari fratelli (e sorelle, come ora è d’obbligo), vi supplico nel nome di Dio di mantenere i nervi saldi e concentrarvi su quello che bisogna fare: sul piano naturale, tentare tutte le vie praticabili per oppugnare le imposizioni illegittime; su quello soprannaturale, intensificare la preghiera a san Giuseppe perché liberi il nostro Paese e il mondo intero da questo satanico sistema di potere, o per lo meno – visto che l’umanità impenitente non lo merita – preservi noi che, con l’aiuto della grazia, ci sforziamo di rimanere fedeli a Cristo.

 

Una società che uccide i propri figli nel grembo materno, ha normalizzato il divorzio e l’adulterio, promuove la sodomia e le altre perversioni sessuali, corrompe i giovani e i bambini, sopprime gli anziani e i malati terminali, merita ben di peggio che una crisi economica e uno sterminio camuffato da vaccinazione.

 

Chi accetta tranquillamente di «curarsi» con un farmaco elaborato a partire da feti umani abortiti ha una coscienza così insensibile e indurita da rimanere totalmente accecato anche di fronte ai rischi che corre.

 

Una società che uccide i propri figli nel grembo materno, ha normalizzato il divorzio e l’adulterio, promuove la sodomia e le altre perversioni sessuali, corrompe i giovani e i bambini, sopprime gli anziani e i malati terminali, merita ben di peggio che una crisi economica e uno sterminio camuffato da vaccinazione

In applicazione al decreto-legge che impone la cosiddetta vaccinazione ai loro operatori, le aziende sanitarie hanno diramato circolari in cui si ammette, nero su bianco, che chi è affetto da patologie acclarate può chiederne l’esenzione con una semplice dichiarazione del medico di base. Ciò significa che i dirigenti sono ben consapevoli che quel prodotto può causare l’aggravamento di uno stato di salute già compromesso e che la sua assunzione, di conseguenza, è altamente rischiosa; tuttavia la esigono ugualmente.

 

Chi si vaccina per convinzione riceve nella sua stessa carne il castigo della sua infedeltà al Signore o della sua fede tiepida con tutti i compromessi morali che ha comportato.

 

Secondo il can. 1324 la scomunica latae sententiae non si applica quando ci sono attenuanti della colpa, come timore grave, errore o ignoranza anche colpevoli; ciò non toglie, tuttavia, che quanti, con la loro accettazione, cooperano con la spietata industria dell’aborto dovranno risponderne a Dio – e potrebbero trovarsi a farlo molto prima di quanto non se lo aspettino.

 

Chi, il Sabato Santo, è andato in chiesa per farsi «salvare» da un intruglio diabolico oppure, il giorno stesso di Pasqua, si è messo in fila davanti alla tenda della Croce Rossa per lo stesso motivo, anziché andare a ricevere il perdono divino e il farmaco d’immortalità, si è punito da sé.

Chi accetta tranquillamente di «curarsi» con un farmaco elaborato a partire da feti umani abortiti ha una coscienza così insensibile e indurita da rimanere totalmente accecato anche di fronte ai rischi che corre

 

Chi poi ha sostituito la vera fede con un fideismo superstizioso e puerile, avvertito dei probabili gravi effetti collaterali arriva a rasentare la bestemmia rispondendo in modo del tutto irrazionale: «Sarà ciò che Dio vuole». È come attribuire alla volontà divina, allo scopo di scagionarsene, la decisione di buttarsi dal decimo piano.

 

Perché non applicare la medesima asserzione, come sarebbe molto più logico, all’eventualità di rimanere contagiati, cosa d’altronde inevitabile nella condizione umana?

 

Perché quella risposta non esprime il fiducioso abbandono dei figli alla Provvidenza, bensì quell’atteggiamento fatalistico che, nel tentativo stesso di sfuggire a un destino ritenuto ineluttabile, gli va incontro provocandolo e si procura da sé la rovina.

Quanti, con la loro accettazione, cooperano con la spietata industria dell’aborto dovranno risponderne a Dio – e potrebbero trovarsi a farlo molto prima di quanto non se lo aspettino

 

Il «dio» che si ha in mente, in questo caso, non è affatto il Padre rivelato da Gesù nel Vangelo; è quello che sta lassù: un estraneo cinico, se non sadico, che dall’alto della sua onnipotenza scaglia flagelli su poveri esseri indifesi la cui unica via di fuga, quasi fossero formiche in procinto di essere schiacciate dal piede di un passante, è un buchetto nella terra…

 

Se poi provi a spiegare loro che la malattia tanto temuta non è affatto la peste bubbonica ma, eccetto in rari casi di complicanze gravi, si cura egregiamente a casa con farmaci ordinari, purché si intervenga subito, ti saltano addosso con una violenza irrazionale. La religione del televisore non ammette il minimo dissenso; i suoi adepti sono pronti a scannare senza pietà qualunque eretico.

 

Non dobbiamo temerli: sono individui affetti da una lucida follia che fa loro credere di poter sfidare il Creatore, ma hanno le ore contate

In conclusione, non lasciatevi impressionare dall’aggressività di parenti, amici e colleghi che non ragionano più e rimanete irremovibili nel vostro diniego.

 

La storia, ancor prima del giudizio divino, ci darà ragione, condannando in pari tempo i pavidi, i complici, gli ipocriti e i venduti, a qualunque schieramento appartengano nominalmente.

 

Il sistema attuale non è altro che il punto d’arrivo della parabola iniziata con il regime nazista e quelli comunisti; questi furono molto peggiori di quello, ma tutti furono finanziati e diretti dalle medesime entità occulte che, dopo le passate sperimentazioni su larga scala, stanno oggi tentando di imporre il loro dominio a livello mondiale con il progetto del Great Reset.

Non lasciatevi impressionare dall’aggressività di parenti, amici e colleghi che non ragionano più e rimanete irremovibili nel vostro diniego

 

Non dobbiamo temerli: sono individui affetti da una lucida follia che fa loro credere di poter sfidare il Creatore, ma hanno le ore contate

 

Che san Giuseppe affretti, per le nostre preghiere, l’ora del regno di Maria, Sua santissima Sposa, e protegga con il Suo potentissimo patrocinio tutti coloro che, anche a costo della persecuzione, rimangono fedeli a Gesù Cristo.

 

Vi metto tutti, ogni giorno, sotto la protezione del Suo Preziosissimo Sangue.

La storia, ancor prima del giudizio divino, ci darà ragione, condannando in pari tempo i pavidi, i complici, gli ipocriti e i venduti, a qualunque schieramento appartengano nominalmente.

 

Coraggio, l’ha predetto Egli stesso: Non praevalebunt!

 

 

 

 

 

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Armi biologiche

La polizia americana uccide scimmie fuggite dal laboratorio

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La polizia dello stato americano del Mississippi ha localizzato e abbattuto diverse scimmie da laboratorio fuggite martedì da un camion ribaltato.

 

Un gruppo di primati da ricerca in libertà nel Mississippi è stato rintracciato e soppresso dopo che il veicolo che li trasportava si è capovolto martedì. Gli animali sono stati eliminati perché l’autista aveva erroneamente comunicato alla polizia che erano infetti da patologie come il COVID e costituivano un rischio per l’uomo.

 

Il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Jasper ha reso noto su Facebook che l’incidente si è verificato martedì mattina lungo l’Interstate 59 vicino a Heidelberg, a circa 160 km da Jackson. Il mezzo trasportava macachi rhesus destinati al National Biomedical Research Center della Tulane University di New Orleans.

 

Il dipartimento ha riferito che l’autista aveva dichiarato agli agenti che gli animali erano «pericolosi e rappresentavano una minaccia per l’uomo», portatori di malattie tra cui epatite C, herpes e Covid, e che richiedevano l’uso di dispositivi di protezione individuale. In base a tali informazioni, le forze dell’ordine hanno affermato di aver adottato «misure appropriate». I funzionari hanno poi confermato che la maggior parte delle scimmie era stata «distrutta».

 

 

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La Tulane University ha tuttavia precisato che le scimmie non erano di sua proprietà diretta e «non erano infettive». In un comunicato, l’ateneo ha spiegato che i primati appartenevano a un altro soggetto e non erano stati esposti ad alcun agente patogeno. «Stiamo collaborando attivamente con le autorità locali e stiamo inviando un’équipe di specialisti nella cura degli animali per prestare assistenza», ha dichiarato l’università.

 

L’ufficio dello sceriffo ha riferito che, dopo essere riusciti a entrare nel camion capovolto e a effettuare un conteggio accurato, risultavano in fuga tre scimmie. In seguito ha comunicato che tutte le scimmie evase, eccetto una, erano state abbattute.

 

Un video girato sul posto mostra casse di legno contrassegnate dalla dicitura «animali vivi» sparse sul bordo della strada, con scimmie che si muovono tra l’erba alta. Lo sceriffo ha reso noto di aver contattato un’azienda specializzata nello smaltimento di carcasse per rimuovere i resti dall’area.

 

Il macaco rhesus, specie ampiamente impiegata nella ricerca biomedica, pesa generalmente 5-7 kg e misura circa 50 cm di lunghezza. La New England Primate Conservancy li definisce «curiosi» e «molto intelligenti», sottolineando che la specie è altamente adattabile alla convivenza con l’uomo.

 

Lo scenario della scimmia che scappa dal laboratorio è stata descritto con dovizia di particolari nel film Virus Letale (1995), con Dustino Hoffman, dove appare assolutamente chiara la natura militare della scienza vaccinale e virologica: il famigerato dual use, per cui ciò un virus può essere usato come arma e il vaccino, quindi, come vantaggio definitivo nella guerra biologica – ammesso che il siero funzioni.

 

La questione dei primati di laboratorio che scappano con virus mortali come l’Ebola è stata esplorata nei romanzi dello scrittore statunitense Richard Preston, definito come il «Tom Clancy della guerra biologica». Il Prestone ha descritto nel libro divulgativo The Hot Zone (1994), poi divenuto serie TV nel 2019, e sui cui la pellicola con l’Hoffman era in qualche modo ispirato.

 

La sezione del libro chiamata «The Monkey House» narra la scoperta del virus di Reston in scimmie importate a Reston, nello Stato della Virginia, e le misure adottate dall’Esercito USA e dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. La vicenda prende avvio con l’arrivo alla struttura di una partita di 100 scimmie selvatiche. Quattro settimane dopo, 29 di esse sono morte. Il veterinario Dan Dalgard esamina i cadaveri e invia i campioni al virologo Peter Jahrling, dell’Istituto di Ricerca Medica sulle Malattie Infettive dell’Esercito. Sotto il microscopio, Jahrling osserva un virus filamentoso che fa sospettare un’infezione da agente simile al virus di Marburg. Un successivo esame del sangue rivela che si tratta del virus Ebola Zaire. Di fronte a tale evidenza, l’Istituto decide di abbattere tutte le scimmie presenti nella stessa stanza di quelle infette.

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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Epidemie

La Russia sottoporrà a test per l’epatite tutti i lavoratori immigrati. E l’Italia?

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A partire da marzo 2026, la Russia imporrà ai lavoratori migranti di sottoporsi a test per l’epatite B e C, ampliando le attuali disposizioni di screening medico. Le nuove regole si applicheranno ai cittadini stranieri e agli apolidi che entrano in Russia per lavoro, oltre a coloro che richiedono lo status di rifugiato o asilo temporaneo.   Le visite mediche sono obbligatorie per i migranti: senza di esse, non è possibile ottenere permessi di lavoro, residenza temporanea o permanente. I lavoratori migranti devono completare gli esami entro 30 giorni dall’arrivo, mentre chi non intende lavorare ha 90 giorni di tempo. Attualmente, gli screening includono test per droghe e malattie gravi come HIV, tubercolosi, sifilide e lebbra.   Le modifiche al processo di controllo sanitario per gli stranieri in visita sono state proposte all’inizio dell’anno da un gruppo di lavoro sulle politiche migratorie, guidato dalla vicepresidente della Duma di Stato, Irina Yarovaya. La vicepresidente ha chiarito che l’obiettivo è rafforzare il monitoraggio sanitario degli stranieri in arrivo e prevenire la diffusione di malattie pericolose.   I lavoratori migranti sono fondamentali per l’economia russa, occupando ruoli chiave in settori come edilizia, agricoltura e servizi. Milioni di migranti, soprattutto dall’Asia centrale, sono attratti da salari più alti rispetto ai loro paesi d’origine. Tuttavia, questo afflusso ha sollevato dibattiti su salute pubblica e stabilità sociale. Per questo, le autorità russe hanno introdotto rigidi controlli sanitari e requisiti per i migranti, cercando di bilanciare i benefici economici con la sicurezza sanitaria.   Nell’ultimo anno, la Russia ha anche intensificato la lotta contro l’immigrazione illegale. Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che istituisce una nuova agenzia statale all’interno del Ministero dell’Interno, incaricata di migliorare la gestione dei flussi migratori.

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Il Cremlino ha dichiarato che l’iniziativa punta a razionalizzare il processo migratorio, promuovere il rispetto delle leggi russe tra i migranti e ridurre le attività illegali.   In Italia la situazione epidemiologica dell’immigrazione è un grande tabù del discorso pubblico.   «In base ai dati epidemiologici in nostro possesso, risulta che in Italia il 34,3% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera» diceva in un’intervista a Renovatio 21 il dottor Paolo Gulisano sette anni fa. «Considerato che gli stranieri rappresentano circa il 10% della popolazione italiana, questo dato vuole dire che la diffusione dell’HIV tra gli stranieri è oltre il triplo che negli italiani».   «Un dato che fa pensare. Molti immigrati provengono da Paesi dove la diffusione dell’HIV, così come quella della TBC, è molto più alta che in Europa. Basta far parlare i dati. Il numero dei decessi correlati all’AIDS nel 2016 per grandi aree è il seguente: Africa Sud-Orientale: 420 mila; Africa Centro-Orientale: 310 mila; Nord Africa e Medio Oriente: 11 mila; America Latina: 36 mila, più il dato dei soli Caraibi che è di 9400. Europa dell’Est e Asia centrale: 40 mila; Europa Occidentale e Nord America: 18 mila; Asia e Pacifico: 170 mila. Ora, la lettura di questi numeri ci fornisce delle evidenze molto chiare».   «È quindi chiaro quali siano i rischi di una immigrazione di massa, incontrollata anche dal punto di vista sanitario, e i rischi legati al fatto che un numero impressionante di immigrate africane viene gettato nel calderone infernale della prostituzione, che diventa veicolo di diffusione di malattie veneree».  

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Epidemie

Paura e profitto, dall’AIDS al COVID

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

La regista ed ex reporter della BBC Joan Shenton ha paragonato la pandemia di COVID-19 all’epidemia di AIDS, definendola una «seconda versione» della stessa narrazione sulla salute pubblica. Entrambe le epidemie includevano l’uso improprio dei test PCR, la soppressione di scienziati dissenzienti e le motivazioni finanziarie alla base del «terrore della peste», ha affermato Shenton in un’intervista con Mary Holland, CEO di Children’s Health Defense, su CHD.TV.

 

La pandemia di COVID-19 è stata un evento che si verifica una volta ogni secolo o ha avuto parallelismi nella storia recente? Per la regista ed ex reporter della BBC Joan Shenton, la pandemia è stata la «seconda ripresa» dell’epidemia di AIDS.

 

«È stato così angosciante dover affrontare il COVID», ha detto Shenton a Mary Holland, CEO di Children’s Health Defense (CHD), durante un’intervista di lunedì su CHD.TV. «Se solo avessimo potuto vincere la battaglia contro l’AIDS, non avremmo avuto il COVID».

 

Shenton, produttore del documentario del 2011 Positivamente Falso: Nascita di un’eresia e autore del libro del 1998 «Positively False: Exposing the Myths around HIV and AIDS», si è unito alla Holland per discutere delle somiglianze tra l’epidemia di COVID-19 e quella di AIDS.

 

Entrambe le epidemie includono l’uso inappropriato dei test PCR per determinare l’infezione, la somministrazione di trattamenti medici che si sono rivelati mortali per molti pazienti, il coinvolgimento di personaggi come il dottor Anthony Fauci e le ripercussioni affrontate dagli scienziati che hanno messo in discussione la narrazione dominante, ha affermato Shenton.

 

«Una delle cose straordinarie e sorprendenti di tutto questo… è quanto siano simili molte delle dinamiche dell’epidemia di AIDS a quelle dell’epidemia di COVID», ha affermato Shenton.

 

Secondo Shenton, le risposte all’AIDS e al COVID-19 sono esempi di «terrore della peste», una strategia «utilizzata da organizzazioni che guadagnano enormi quantità di denaro attraverso le malattie infettive, definendo le cose infettive».

 

Shenton ha affermato di pensare che il suo documentario avrebbe contribuito a cambiare la narrazione dominante sull’AIDS, ma non è riuscito a superare i potenti interessi che traggono profitto dallo status quo.

 

«Spesso pensavamo che avremmo cambiato il mondo, ma non è così», ha detto Shenton.

 

Tuttavia, il documentario ha prodotto un archivio di 35 anni di studi scientifici, interviste video e altri documenti. Shenton ha donato la biblioteca informativa al CHD.

 

«Metteremo a disposizione un archivio delle sue migliaia e migliaia di pagine sull’AIDS», ha affermato Holland. Si prevede che i documenti saranno accessibili nei prossimi mesi.

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Le opinioni dissenzienti sull’AIDS «abilmente represse per decenni»

Shenton era una reporter della BBC, l’emittente pubblica nazionale del Regno Unito, quando sviluppò il lupus indotto da farmaci, dopo essere stata sottoposta a un’eccessiva terapia farmacologica in Spagna negli anni ’70.

 

«Mi hanno dato tutto quello che c’era scritto nel libro», ha detto Shenton. «Certo, sono imploso e mi sono sentito gravemente male. Sono stato al Westminster Hospital per due mesi. Sono quasi morto».

 

L’esperienza ha suscitato in lei l’interesse per le indagini sulle lesioni causate dai trattamenti medici.

 

In seguito è entrata a far parte dell’emittente nazionale britannica Channel 4, producendo una serie di documentari, Kill or Cure. La serie si concentrava sulla riluttanza delle grandi aziende farmaceutiche a ritirare trattamenti pericolosi o inefficaci. «Quello mi ha davvero dato la carica», ha detto Shenton.

 

Nei primi anni ’80, Shenton e il suo produttore vennero a conoscenza della ricerca del dottor Peter Duesberg, un biologo molecolare tedesco che sosteneva che l’HIV non causava l’AIDS.

 

Iniziò a mettere in discussione le narrazioni dominanti. «Abbiamo continuato a realizzare 13 documentari sull’AIDS», ha detto Shenton.

 

Il documentario Positively False si concentra sulla «manipolazione delle aziende farmaceutiche e delle organizzazioni [mediche] interessate in tutto il mondo, che manipolano il terrore della peste», ha affermato Shenton.

 

Il film rivela «la scienza imperfetta che circonda l’AIDS e le conseguenze di seguire ipotesi sbagliate», ha affermato Shenton nell’introduzione. Tra queste, la convinzione che l’AIDS sia infettivo, che sia causato dall’HIV e che l’HIV sia contagioso.

 

«Molti scienziati e ricercatori non sono d’accordo. Queste opinioni sono state abilmente represse per decenni dall’ortodossia scientifica prevalente e dai media mainstream», ha affermato Shenton nel documentario.

 

I ricercatori che mettevano in discussione la narrazione dominante sull’HIV/AIDS sono stati repressi e messi a tacere, così come gli scienziati che mettevano in discussione la narrazione prevalente sul COVID-19, ha affermato Shenton.

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Test PCR «completamente inutili» per AIDS e COVID

In entrambi i focolai, sono stati utilizzati test PCR per determinare l’infezione, ha affermato.

 

«Il test [PCR] è completamente e totalmente inutile», ha detto Shenton. I test non possono «distinguere tra particelle infettive e non infettive».

 

Shenton ha affermato che i diversi Paesi utilizzano standard diversi per determinare una diagnosi positiva di HIV.

 

«Si potrebbe fare il test per l’HIV, per esempio in Sudafrica, e risultare positivi, e volare in Australia e risultare negativi», ha detto Shenton.

 

All’inizio dell’epidemia di AIDS, molti scienziati ritenevano che fattori legati allo stile di vita, tra cui la dipendenza da droghe ricreative e l’uso di nitriti come i «poppers», fossero la causa dell’AIDS a causa dei danni che provocavano al sistema immunitario.

 

Allo stesso tempo, i funzionari sanitari e i media hanno erroneamente attribuito la diffusione della malattia in Africa all’AIDS, quando in realtà era la mancanza di accesso all’acqua potabile a far ammalare le persone, ha detto Shenton.

 

Queste narrazioni sono cambiate quando le agenzie sanitarie governative hanno iniziato a interessarsi alla ricerca sull’AIDS, ha affermato Shenton.

 

«Quando il CDC [Centers for Disease Control and Prevention] è intervenuto e ha riunito tutti i suoi rappresentanti per esaminare questo gruppo di giovani uomini che erano molto, molto malati… l’intera teoria secondo cui l’AIDS era causato dallo stile di vita o dalla tossicità è scomparsa», ha detto Shenton.

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Fauci ha promosso trattamenti mortali per AIDS e COVID

Shenton ha affermato che i trattamenti medici dannosi sono stati al centro sia dell’epidemia di AIDS che di quella di COVID-19.

 

Nel 1987, la Food and Drug Administration statunitense approvò l’AZT (azidotimidina) per le persone sieropositive. L’AZT si rivelò pericoloso per molti pazienti affetti da AIDS. Durante la pandemia di COVID-19, i vaccini e il remdesivir hanno danneggiato le persone.

 

E in entrambi i casi – l’epidemia di AIDS e la pandemia di COVID-19 – Fauci ha svolto un ruolo chiave.

 

«Eravamo profondamente, profondamente critici nei confronti di Fauci, per il modo in cui ha gestito gli studi multicentrici di fase due sull’AZT. Voglio dire, erano corrotti, e tutta la prima fase è stata finanziata dall’azienda farmaceutica [Burroughs Wellcome, ora GSK ], e avevano dei rappresentanti, e questo è noto attraverso i documenti sulla libertà di informazione, che sono andati lì e hanno portato a casa i risultati del gruppo trattato con il farmaco e del gruppo placebo, eliminando gli effetti collaterali nel gruppo trattato con il farmaco» ha detto la Shenton.

 

Nel film Positively False, diversi scienziati e ricercatori hanno spiegato come l’AZT impedisca la sintesi del DNA, impedisca la replicazione delle cellule e contribuisca alla generazione di cellule cancerose.

 

Tuttavia, secondo il documentario, i pazienti che mettevano in dubbio la sicurezza e l’efficacia dell’AZT venivano stigmatizzati e la loro sanità mentale veniva messa in discussione.

 

Holland ha fatto riferimento al libro del 2021 del Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., The Real Anthony Fauci : Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health che contiene una sezione sul lavoro di Fauci durante l’epidemia di AIDS.

 

«Solleva tutti questi interrogativi il fatto che in realtà sembra la stessa truffa e gli stessi giocatori… non è cambiato molto», ha detto Holland.

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Il «terrore della peste» esisteva molto prima dell’AIDS o del COVID

Secondo Shenton, le epidemie di AIDS e COVID-19 sono esempi di «terrore della peste», che è esistito nel corso della storia.

 

All’inizio del XX secolo, negli Appalachi, fu diagnosticata un’epidemia di pellagra. La malattia, che causava una mortalità diffusa e si diceva fosse infettiva, si rivelò essere una carenza nutrizionale.

 

«Negli Appalachi, la popolazione molto povera viveva con una dieta completamente priva di nutrienti», ha detto Sheton. «Si trattava di una varietà di mais, ma lo cucinavano eliminandone tutti i nutrienti e dipendevano solo da quello».

 

La gente aveva così tanta paura di contrarre la pellagra che coloro che si pensava fossero infetti venivano ricoverati in istituti o «gettati fuori dalle navi», ha affermato.

 

Un infettivologo di New York, il dottor Joseph Goldberger, stabilì che la pellagra non era contagiosa, ma era causata da malnutrizione e carenza di niacina (vitamina B), ha detto Shenton. Fu emarginato per le sue scoperte.

 

«È stato ridotto allo stato laicale, privato dei fondi, ridicolizzato. È morto. E cinque anni dopo la sua morte, hanno detto che aveva assolutamente ragione: non era contagioso, era tossico», ha detto.

 

Secondo Shenton, in Giappone dagli anni ’50 agli anni ’70 la mielo-ottico-neuropatia subacuta (SMON) era comune.

 

«Centinaia di migliaia di giapponesi sono rimasti paralizzati dalla vita in giù e ciechi, e nessuno riusciva a capire il perché. E ovviamente pensavano: “Oh, è un virus”», ha detto.

 

Un neurologo giapponese, il dottor Tadao Tsubaki, ha studiato i pazienti affetti da SMON e ha stabilito che la condizione non era infettiva, ma era causata da un farmaco antidiarroico ampiamente somministrato, il cliochinolo.

 

«Ci sono voluti 30 anni e squadre di avvocati per respingere in tribunale l’idea che la causa della SMON fosse un virus», ha affermato Shenton.

 

Michael Nevradakis

Ph.D.

 

© 7 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

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