Spirito
Pakistan, per la prima volta il governo di Lahore promuove festeggiamenti per il Natale
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il governo del Punjab ha promosso il Christmas Interfaith Harmony Rally. Migliaia i partecipanti, con la capitale addobbata a festa. La gioia della comunità cristiana per il segnale di riconoscimento e dignità pubblica e contrasto alle discriminazioni. Passo dell’amministrazione di Maryam Nawaz verso l’inclusione dei cristiani nella società pakistana.
Per la prima volta nella storia, il governo di Lahore ha promosso una grande manifestazione interreligiosa natalizia. Domenica migliaia di persone hanno percorso il Christmas Interfaith Harmony Rally: 7 km dalla Cattedrale del Sacro Cuore alla rotatoria Liberty. Molti centri commerciali sono decorati con alberi di Natale. Liberty Market e Canal Road con festeggiamenti natalizi: luci, decorazioni e atmosfera festosa. Una tendenza positiva e incoraggiante. Considerate le manipolazioni cui va incontro questa festività, che invece diffonde amore, umiltà, pace, compassione e riconciliazione, nonostante il piccolo numero di cristiani.
La comunità cristiana è al settimo cielo per questo evento. Lahore sta acquisendo bellezza come molte città del mondo, che nel periodo natalizio sono particolarmente addobbate. Vedere Lahore risplendere dello stesso spirito è profondamente emozionante e atteso da tempo. Queste bellissime manifestazioni pubbliche sono più che semplici decorazioni: momenti di riconoscimento, appartenenza e celebrazione condivisa. Esattamente ciò che è mancato ai cristiani pakistani per lungo tempo: la dignità di essere visibili negli spazi pubblici durante i loro momenti di festività più cari. I cristiani sono grati al primo ministro Maryam Nawaz.
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Parlando con AsiaNews, Aftab Alexander Mughal, direttore di Minority Concern UK, ha definito il Christmas Interfaith Harmony Rally «un passo positivo», che può avere un «impatto duraturo» sulla società pakistana. «In un momento in cui l’intolleranza e il fanatismo religioso sono in aumento nella provincia del Punjab, iniziative di questo tipo sono urgentemente necessarie per promuovere un messaggio di fratellanza e di uguale cittadinanza per tutti i pakistani», ha aggiunto. Le attività legate al Natale organizzate dai cristiani e dal governo contribuiscono ad affrontare il timore di persecuzioni e discriminazioni che i cristiani spesso affrontano. «Sebbene con questo raduno il governo mirasse a contrastare la propaganda negativa sul Pakistan, l’evento ha anche dato ai cristiani una presenza pubblica positiva, che può contribuire ad avvicinare cristiani e musulmani. I cristiani sono stati lieti che il Natale sia stato celebrato ufficialmente».
In un’intervista ad AsiaNews, padre Lazar Aslam OP, cappuccino che presta servizio nel Punjab, ha dichiarato: «Sto assistendo a un cambiamento trasformativo all’interno di una società spesso caratterizzata dalla sua complessità. Le iniziative lanciate dal governo del Punjab per il Natale 2025 sono significative sia per la loro portata che per le loro intenzioni». È incoraggiante vedere uno sforzo per superare la «retorica», verso azioni pratiche e visibili che favoriscano l’inclusione.
L’attuale amministrazione, guidata da Maryam Nawaz, ha introdotto diverse «novità» per la provincia. Una vera e propria svolta nelle relazioni tra Stato e comunità. Anzitutto, una stagione di festeggiamenti: per la prima volta, il governo ha organizzato un calendario ufficiale di eventi della durata di 12 giorni. Oltre al Christmas Interfaith Harmony Rally a Lahore, anche l’Interfaith Cycling Heritage Ride; hanno portato lo spirito delle festività negli spazi pubblici.
Poi, un considerevole sforzo per gli addobbi e la messa in sicurezza. Le amministrazioni distrettuali sono state incaricate di garantire che le chiese e i quartieri cristiani non solo fossero dotati di maggiore protezione, ma anche decorati e dotati di servizi municipali potenziati, trattando la festa come una priorità provinciale.
Inoltre, con un gesto significativo di inclusione, il governo del Punjab ha dichiarato il 26 dicembre giorno festivo specifico per la comunità cristiana, consentendo di prolungare i festeggiamenti con famigliari e amici. E ha intrapreso un cammino verso l’armonia interreligiosa: la partecipazione attiva dei leader musulmani, sikh e indù a queste celebrazioni natalizie invia un messaggio potente al mondo. Definendo le comunità minoritarie come «la corona del suo capo», il primo ministro sta spostando la narrativa dalla semplice «tolleranza», alla «piena appartenenza» dei cristiani alla storia del Pakistan.
Sebbene il Punjab sia spesso definito il «cuore del Pakistan», la comunità cristiana ne è da tempo linfa vitale, apportando contributi significativi all’istruzione, alla sanità e alla difesa della nazione. Vedere lo Stato riconoscere pubblicamente questo ruolo è un passo fondamentale per guarire vecchie ferite e costruire un futuro più inclusivo per tutte le persone.
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Spirito
Betlemme, il Natale rinasce timidamente
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Arte
Carol of the Bells, la musica di sottofondo della vostra vigilia di Natale
Come ogni anno Renovatio 21 pubblica un articolo per celebrare la bellezza del canto di Natale Carol of the Bells, che condividiamo qui in varie sue esecuzioni al fine di fornire al lettore il sottofondo ideale per le sue attività natalizie.
Si tratta di un canto di natale molto conosciuto in America, ma quasi sconosciuto da noi in Europa. È un lavoro corale: le quattro voci raccontano, in un ostinato sempre più rarefatto, la felicità degli attesi rintocchi delle campane che annunziano il Natale. L’ha messa in circolazione compositore americano Peter Wilhousky (1902–1978) nel 1936, copiandola però dal compositore ucraino Mikola Dmitrovič Leontovič (1877–1921) che nel 1914 aveva riadattato una canzone del folklore ucraino chiamandola Ščedryk («munifica»).
Nella musica originale, scritta per celebrare il capodanno celebrato in primavera nelle terre slave pre-cristiane (quelle viste nei giorni corruschi ed enigmatici di Andrej Rublev di Andrej Tarkovkij), una rondine appariva a casa di una famiglia contadina per segnalare l’arrivo un anno di prosperità nei raccolti.
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La polifonia spiraliforme di Carol of the Bells riecheggia potente in tantissime persone, che la hanno esperita per tramite dei prodotti audiovisivi americani (film, dischi, serie, etc.).
È forse perfino controintuitivo associarla al Natale perché ha un tono più meditativo, financo dolente, rispetto ad altri canti natalizi.
Forse perché vi possiamo proiettare delle questioni di calendario umano: dicembre porta via l’anno che è sempre un anno di fatiche e dolori, seppellirle è necessario per far rinascere la vita, ma è giusto registrarle come tali. Anche i Re Magi, anche Giuseppe, forse, arrivarono stanchi, dopo viaggi ed incertezze, alla mangiatoia.
Essere al cospetto del Dio che nasce, il Dio che è la Vita, significa aver consumato le proprie energie, aver sacrificato. Bisogna riconoscerlo per poter vivere la gioia in modo autentico.
Eccovi una carrellata di versioni di questa musica struggente. Decidete quella che fa al caso vostro, e riascoltetela a loop.
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Buon Natale ai nostri lettori!
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Spirito
Il Natale degli orfani della Signora Blu
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11 settembre in Paradiso
Secondo l’articolo, questi bambini credevano che la notte di Natale di qualche anno prima i demoni avessero assaltato il cielo, mandando in frantumi il palazzo di marmo di Dio e facendolo fuggire; da allora Dio non era mai più tornato, di lui non si hanno notizie, forse è esiliato da qualche parte. Di conseguenza, sono rimasti solo gli angeli a difendere ciò che era rimasto del Cielo e della Terra dopo questo repentino golpe demoniaco. Il disastro – una sorta di 11 settembre in Paradiso – fu tenuto segreto dal resto del mondo, ma i bambini senzatetto furon stati allertati dai parenti morti che, come spiriti, avevan il compito di trasmettere la notizia. In particolare, i genitori o i fratelli morti, per il credo degli street children, appaiono in alcuni momenti per guidare i vivi: non vengono dall’aldilà. Tali spiriti (i bimbi evitano la parola ghost, che secondo loro richiama baggianate della cultura popolare come il fantasmino Casper, preferendo sempre il termine spirit) nel quale la religione degli scugnizzi americani non crede, al massimo risiedono in una sorta di campo di base degli angeli da qualche parte nelle foreste paludose delle Everglades, un luogo magico custodito da alligatori giganti che divorano gli intrusi e dove scorre un fiume di acqua limpida, fredda e potabile. Per assicurarsi che i cari defunti arrivassero lì, una foglia di palma fresca doveva essere posta sulle loro tombe per fungere da pass per l’ingresso nell’accampamento angelico.
L’orfano Andre disegna la base degli angeli nelle Everglades, con un fiume gelido di acqua potabile e immensi alligatori a fare da guardiani
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Satana e le porte dell’Inferno
Come risultato della scomparsa di Dio, i demoni trovarono delle «porte d’accesso» al mondo umano. I bambini credono che questi portali si nascondano in frigoriferi abbandonati, Jeep Cherokees con finestre oscurate, specchi e «la città fantasma», cioè come essi chiamano un cimitero nella contea di Dade. Attraverso le «porte», i demoni (chiamati proprio in questo modo: ogni wicked spirit, «spirito cattivo», è definito «demone») vengono a sfamarsi: essi si cibano delle emozioni disforiche degli umani. Gelosia, odio e paura. Satana aveva un odio speciale per Miami a causa di un’umiliazione che aveva sofferto lì mentre era in perlustrazione alla cerca di porte di accesso per i suoi demoni. Satana non ebbe problemi ad infiltrarsi tra la gente benestante di South Beach, nonostante fosse coperto di scaglie d’oro e d’argento; i bimbi ritengono che «la gente ricca talvolta può essere davvero stupida e venire fregata». Il demonio trovò una delle sue possibili bocche dell’Inferno sotto un edificio sul lungo di Ocean Drive, l’Hotel Colony. Tuttavia, mentre era intento a corrompere il proprietario con 10 Mercedes, Satana fu catturato dagli angeli e intrappolato sotto il fiume che scorre attraverso Miami. A causa di questo, la sua pelle diventò di colore bordeaux, le corna crebbero dalla sua testa e il fiume bollì e si trasformò in sangue, mentre le urla spettrali dei bambini che aveva assassinato risalirono dalle sue profondità.
Il Colony Hotel, dove gli angeli vanno a cibarsi delle luci dei neon. [Credit Jason Ferguson (CC BY-NC-ND 2.0)]
Le pallottole della Signora Blu
La principale figura di questo esercito di creature del bene è la Blue Lady, che ha la pelle pallida e vive nell’oceano; non può usare il suo potere per contrattaccare i maligni liberamente, però, perché a causa di un incantesimo demoniaco bisogna conoscere il suo nome segreto per riuscire ad evocarla – e purtroppo in pochi conoscono quel nome. «Se tu e i tuoi amici siete su un angolo di una strada quando una macchina viene sparando proiettili e un bambino urla il suo vero nome, tutti saranno al sicuro – racconta una delle fonti di Linda Edwards, un bimbetto di nome Andre – anche se le pallottole ti strappano la pelle, la Blue Lady le fa cadere a terra. Lei può parlare con noi, anche senza che venga pronunciato il suo nome. Lei dice “tieni duro”». Un’altra ragazza ha descritto di aver visto la Signora Blu, con fiori che scendono dalle sue braccia, e i disegni dei bambini spesso la mostrano mentre protegge i bambini sparando con la rivoltella a demoni e gangster. Una volta che hanno visto la faccia di un bambino, sia la Blue Lady che i demoni possono sempre trovarli di nuovo. Lo stesso vale per gli spiriti. I bambini vivevano nella paura della più terrificante figura in questa orda di demoni. Essa era chiamata con una espressione spagnuola: La Llorona, cioè «colei che piange». È conosciuta anche come Bloody Mary, un demone di tale potenza da essere temuta dagli angeli e persino dallo stesso Satana.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
La madre sanguinaria
La Llorona, o Bloody Mary, piange sangue o lacrime nere da orbite vuote e si nutre del terrore dei bambini. Credevano che se si svegliassero di notte e la vedessero, sarebbero stati segnati a morte. Una bambina di 10 anni di nome Otius, descrisse come Bloody Mary predava i bambini: «Alcune ragazze senzatetto sentono le unghie graffiare sulla pelle delle loro braccia. La loro mano sembra un fuoco rosso. È Bloody Mary che le trascina in schiavitù – facendole entrare nelle gang, facendole divenire pazze». Bloody Mary può essere evocata in una stanza buia cantando il suo nome davanti a uno specchio cosparso di acqua dell’oceano; e quando arriva, fa esplodere i vetri mutilando le sue vittime prima di ucciderle. I bambini credevano che portasse un rosario rosso che usava come arma, colpendo i bambini in faccia per ucciderli. I bambini credevano anche che lei fosse la grande alleata di Satana. Secondo le storie segrete, aveva ucciso il suo stesso bambino e aveva quindi giurato di uccidere tutti i bambini umani. C’era tuttavia una solida speranza: su 1.000 ragazze senzatetto, una era definita la Special One, una bambina intelligente, coraggiosa, pura, una bambina che poteva fungere da esempio per le altre. Bloody Mary non poteva toccarla, e in sua presenza fuggiva, lasciando intravedere un volto grazioso e luminoso nella sua scia, cioè l’immagine di come era prima che fosse consumata dal male. In una allucinante, rivoltante distorsione blasfema, i bimbi credevano che Dio, negli ultimi giorni prima di fuggire dal Cielo, fosse stato quasi sopraffatto da tutte le crisi sulla Terra create da Bloody Mary, e questa distrazione le permise di prendere d’assalto le mura con il suo esercito di demoni e cacciare fuori Dio; ma che non era solo questo che fece fuggire Dio – lo fece, impazzito dal dolore, quando realizzò la vera identità di Bloody Mary: la Madre di Cristo. Era così sconvolto, che era fuggito per non farsi più trovare.Iscriviti al canale Telegram ![]()
Metafora per il lettore
Questa storia è disturbante quanto spettacolare, tanto che dopo una decade l’articolo è riemerso in piena era social media con migliaia di condivisioni, forum in rete che fanno le pulci all’articolo (molti lo ritengono un falso). Ci sono echi di altre credenze nella religione degli orfani – il nome Bloody Mary e la sua evocazione sono storielle di paura familiari ai bambini in tutto il mondo occidentale, mentre Blue Lady assomiglia a Yemaya, una dea Santeria cubana, ed Erzulie, uno dei Loa del Vudù; nulla di simile a una mitologia coerente a livello nazionale tra i bambini tuttavia era stata rivelata prima. Gli scrittori di romanzi immediatamente vi si ispirarono. Stephen King usò alcuni aspetti della storia in uno dei suoi libri. L’autrice fantasy Mercedes Lackey vi basò sopra un libro, Mad Maudlin. La (quella sì demoniaca) Disney acquistò i diritti dell’articolo della Edwards nel 2000, al fine di realizzare un film (che ancora non si è visto) tramite la mano del «maestro dell’horror» (ah, Topolino!) Clive Barker, un omosessuale capace di fantasie particolarmente cruente come visibile in Hellraiser. Tuttavia, non è fiction quello che questa storia ispira a me. Questa religione degli orfani è, per l’appunto, la religione di un popolo innocente e abbandonato. Un popolo tradito, sotto costante attacco del male, un popolo i cui difensori vivono in riserve indiane; un popolo che in qualche modo resiste alla lusinga del male che appare il vincitore materiale della storia della creazione. È un credo disperato sino alla perversione, perché divenuto cieco, privo di riferimenti, dove il vertice ha misteriosamente abdicato alle sue sacre responsabilità, e la figura della madre diventa orrenda assassina prima del suo stesso figlio e poi dei figli dell’uomo tutti… Caro lettore, cosa ti ricorda tutto questo? Davvero non riesci a vederlo? Viviamo un incredibile momento, taciuto da tutti, dove le forze del male hanno preso il Sacro Palazzo, dove il capo umano è fuggito, dove la Madre (l’istituzione era chiamata anche così, Madre Chiesa, prima che accettasse il gender con l’Amoris Laetitia) è diventata massacratrice di Cristo in riti in cui oltraggia il Suo corpo nel modo più osceno, e assassina materiale dei bambini, quando, come con l’avallo della legge 194/1978 e della 40/2004 tollera e financo stimola de facto la strage dei bimbi innocenti. Una chiesa infestata dai demoni, sotto cui qualcuno pure è riuscito a mantener la Fede, nell’attesa di una santa persona (una Vergine?) che faccia sfuggire il mostro di iniquità che la neochiesa è divenuta. I bambini di Miami, nella loro disperazione, lo hanno in qualche modo capito. Siamo stati abbandonati, ma non per sempre. Buon Natale, lettore, che sei anche tu orfano come me della nostra madre. Buon Natale, dal profondo di quel poco di cuore innocente che ci è ancora rimasto. Roberto Dal BoscoIscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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