Connettiti con Renovato 21

Big Pharma

Mons. Viganò: la Santa Sede si è fatta serva del Nuovo Ordine Mondiale, del globalismo massonico, della religione del vaccino

Pubblicato

il

 

 

 

 

Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della «Fifth International Vatican Conference»

 

Dal 6 all’8 Maggio 2021 si terrà la quinta International Vatican Conference, dal titolo Exploring the Mind, Body & Soul. Unite to Prevent & Unite to Cure. A Global Health Care Initiative: How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health In che modo innovazione e nuovi sistemi di distribuzione migliorano la salute umana. L’evento è ospitato dal Pontificio Consiglio della cultura, dalla Cura Foundation, dalla Science and Faith Foundation e dalla Stem For Life.

 

Dei partecipanti e dei temi trattati alla Conferenza ha dato notizia Michael Haynes su LifeSiteNews (qui), riportando tra gli altri i nomi del famigerato Anthony Fauci, i cui scandalosi conflitti di interesse non hanno impedito che si impadronisse della gestione della pandemia negli Stati Uniti; di Chelsea Clinton, seguace della Chiesa di Satana e convinta abortista; del guru New Age Deepak Chopra; di Dame Jane Goodall, ambientalista ed esperta di scimpanzè, dei CEO di Pfizer e Moderna, degli esponenti di Big Tech e tutto un repertorio di abortisti, malthusiani e globalisti noti al grande pubblico.

Questa Conferenza – assieme al Council for Inclusive Capitalism di Lynn Forester de Rothschild, al Global Compact on Education e al sabba interreligioso che si terrà a Giugno ad Astana, in Kazakistan – costituisce l’ennesima, scandalosa conferma di un impressionante allontanamento dell’attuale Gerarchia, e in particolare dei vertici romani, dall’ortodossia cattolica

 

La conferenza ha reclutato come moderatori cinque celebri giornalisti esclusivamente da organi di stampa di sinistra come CNN, MSNBC, CBS e Forbes.

 

Questa Conferenza – assieme al Council for Inclusive Capitalism di Lynn Forester de Rothschild, al Global Compact on Education eal sabba interreligioso che si terrà a Giugno ad Astana, in Kazakistan – costituisce l’ennesima, scandalosa conferma di un impressionante allontanamento dell’attuale Gerarchia, e in particolare dei vertici romani, dall’ortodossia cattolica.

 

La Santa Sede ha deliberatamente rinnegato la missione soprannaturale della Chiesa, si è fatta serva del Nuovo Ordine Mondiale e del globalismo massonico, in un contro-magistero anticristico.

 

Gli stessi Dicasteri romani, occupati da persone ideologicamente vicine a Jorge Mario Bergoglio e da lui protette e promosse, continuano ormai senza alcun ritegno, la loro implacabile opera di demolizione della Fede, della Morale, della disciplina ecclesiastica, della vita monastica e religiosa, nel tentativo tanto vano quanto inaudito di trasformare la Sposa di Cristo in un’Associazione filantropica asservita ai Poteri Forti.

 

Il risultato è la sovrapposizione alla vera Chiesa di una setta di modernisti eretici e viziosi, intenti a legittimare l’adulterio, la sodomia, l’aborto, l’eutanasia, l’idolatria e qualsiasi perversione dell’intelletto e della volontà. La vera Chiesa ne esce eclissata, rinnegata, screditata dai suoi stessi Pastori, tradita perfino da colui che occupa il più alto Soglio.

 

La Santa Sede ha deliberatamente rinnegato la missione soprannaturale della Chiesa, si è fatta serva del Nuovo Ordine Mondiale e del globalismo massonico, in un contro-magistero anticristico

Che la deep church abbia fatto in modo di eleggere un proprio esponente per poter portare a compimento questo piano infernale concordato con il deep state non è più un mero sospetto, ma una possibilità sulla quale è oggi indispensabile interrogarsi e far luce.

 

La sottomissione della Cathedra veritatis agli interessi dell’élite massonica sta manifestandosi in tutta la sua evidenza, nel silenzio assordante dei Sacri Pastori e nello sconcerto del popolo di Dio, abbandonato a se stesso.

 

Ad ulteriore dimostrazione di questa scomposta libido serviendi del Vaticano nei riguardi dell’ideologia globalista vi è la scelta dei testimonial e dei conferenzieri: sostenitori dell’aborto, dell’uso del materiale fetale nella ricerca, del decremento demografico, dell’agenda pansessuale LGBT e, non ultimo, della narrazione COVID e dei cosiddetti vaccini.

 

La sottomissione della Cathedra veritatis agli interessi dell’élite massonica sta manifestandosi in tutta la sua evidenza, nel silenzio assordante dei Sacri Pastori e nello sconcerto del popolo di Dio, abbandonato a se stesso.

Il Cardinale Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, è certamente uno dei massimi esponenti della deep church e del progressismo modernista, oltre che un fautore del dialogo con l’infame setta massonica e promotore del famoso Cortile dei Gentili.

 

Non stupisce quindi che, tra gli organizzatori dell’evento, figuri la Stem for Life Foundation, che si definisce orgogliosamente «una organizzazione esentasse, non settaria, non partigiana, il cui scopo è la creazione di un movimento per accelerare lo sviluppo delle terapie cellulari».

 

A ben vedere, il settarismo e la partigianeria della Vatican Conference sono evidenti per il tema trattato, per le conclusioni che essa si prefigge di trarre, per i partecipanti e per gli sponsor.

 

Anche l’immagine scelta per illustrare la Conferenza è oltremodo eloquente: si è utilizzato il dettaglio della scena della Creazione affrescata da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina, in cui la mano di Dio Padre si protende verso la mano di Adamo; entrambe le mani coperte da guanti chirurgici monouso richiamano le prescrizioni della liturgia sanitaria, lasciando intendere che anche il Signore possa propagare il virus.

Il risultato è la sovrapposizione alla vera Chiesa di una setta di modernisti eretici e viziosi, intenti a legittimare l’adulterio, la sodomia, l’aborto, l’eutanasia, l’idolatria e qualsiasi perversione dell’intelletto e della volontà

 

In questa sacrilega rappresentazione l’ordine della Creazione è sovvertito in una anti-creazione terapeutica in cui l’uomo salva se stesso, diventa folle autore della propria «redenzione» sanitaria; al posto del lavacro purificatore del Battesimo, la religione del COVID propone come unico mezzo di salvezza il vaccino, portatore di menomazioni e di morte.

 

Al posto della Fede nella Rivelazione di Dio troviamo la superstizione e l’assenso irrazionale a precetti che non hanno nulla di scientifico, con riti e liturgie che scimmiottano la vera Religione in una parodia sacrilega.

 

Questa scelta di comunicazione suona aberrante e blasfema, perché ricorre ad un’immagine nota ed evocativa per insinuare e promuovere la narrazione falsa e tendenziosa, secondo cui in presenza di una sindrome influenzale il cui virus non è ancora stato isolato secondo i postulati di Koch (qui) e che può essere efficacemente curato con terapie esistenti, sia necessario somministrare dei vaccini dichiaratamente inefficaci, tuttora in fase di sperimentazione, dagli effetti collaterali sconosciuti e per la cui distribuzione i produttori hanno ottenuto uno scudo penale.

 

Le vittime immolate sull’altare del Moloch sanitario, dai bambini smembrati al terzo mese di gravidanza per produrre il siero genico alle migliaia di persone uccise o menomate, non fermano la macchina infernale di Big Pharma, e c’è da temere in una recrudescenza del fenomeno nel corso dei prossimi mesi.

Al posto del lavacro purificatore del Battesimo, la religione del COVID propone come unico mezzo di salvezza il vaccino, portatore di menomazioni e di morte

 

Viene da chiedersi se questo zelo di Bergoglio per la diffusione del siero genico non sia motivato anche da ragioni bassamente economiche, quale compenso per le perdite subite dal Vaticano e dalle Diocesi a seguito del lockdown e del crollo della frequenza dei fedeli alle Messe e ai Sacramenti. D’altra parte, se il silenzio di Roma alla violazione dei diritti umani e religiosi in Cina è stato pagato dalla dittatura di Pechino con cospicue prebende, nulla vieta di replicare lo schema su vasta scala, promuovendo i vaccini.

 

La Conferenza ovviamente si guarderà bene dall’accennare anche solo indirettamente all’insegnamento perenne del Magistero su questioni morali e dottrinali della massima importanza. Viceversa, l’elogio cortigiano della mentalità mondana e del pensiero dominante saranno l’unica voce, assieme al liquido repertorio ecumenico ispirato alla New Age.

 

Faccio notare che è stato proprio il Pontificio Consiglio della Cultura, nel 2003, a condannare la meditazione yoga e più in generale il pensiero New Age in quanto incompatibili con la Fede cattolica.

Le vittime immolate sull’altare del Moloch sanitario, dai bambini smembrati al terzo mese di gravidanza per produrre il siero genico alle migliaia di persone uccise o menomate, non fermano la macchina infernale di Big Pharma

 

Secondo il documento vaticano, il pensiero New Age è caratterizzato dal fatto di «condividere con alcuni gruppi di influenza internazionale lo scopo di soppiantare e superare le religioni particolari per far spazio a una religione universale in grado di unire tutta l’umanità. Strettamente legato a questo fine è lo scopo concentrato da parte di molte istituzioni di inventare un’etica globale, una cornice etica che rifletterebbe la natura globale della cultura, dell’economia e della politica contemporanee. Inoltre, la politicizzazione delle questioni ecologiche aggiunge colore all’intera questione dell’ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra» (qui).

 

Inutile ricordare che le cerimonie pagane con cui è stata profanata la Basilica di San Pietro in onore dell’idolo della pachamama rientrano perfettamente in quella «politicizzazione delle questioni ecologiche» denunciata dal documento vaticano del 2003 e oggi invece promossa sine glossa dal cosiddetto magistero di Bergoglio, ad iniziare da Laudato Sì Fratelli Tutti.

 

Nostra Signora, a La Salette, ci ha messo in guardia: «Roma perderà la Fede e diventerà sede dell’Anticristo». Non sarà la Santa Chiesa, indefettibile per le promesse di Cristo, a perdere la Fede: sarà la setta che occupa la Sede del Beatissimo Pietro, e che oggi vediamo propagandare l’anti-vangelo del Nuovo Ordine

Nostra Signora, a La Salette, ci ha messo in guardia: «Roma perderà la Fede e diventerà sede dell’Anticristo». Non sarà la Santa Chiesa, indefettibile per le promesse di Cristo, a perdere la Fede: sarà la setta che occupa la Sede del Beatissimo Pietro, e che oggi vediamo propagandare l’anti-vangelo del Nuovo Ordine.

 

Non è più possibile tacere, perché oggi il nostro silenzio ci renderebbe complici dei nemici di Dio e del genere umano.

 

Milioni di fedeli sono disgustati per gli innumerevoli scandali dei Pastori, per il tradimento della loro missione, per la diserzione di chi con l’Ordine Sacro è chiamato a dare testimonianza del Santo Vangelo e non ad assecondare l’instaurazione del regno dell’Anticristo.

 

Supplico i miei Confratelli nell’Episcopato, i sacerdoti, i religiosi e in modo particolare i fedeli laici che si vedono traditi dalla Gerarchia, ad alzare la voce, per esprimere con spirito di vera obbedienza a Nostro Signore, Capo del Corpo Mistico, una denuncia ferma e coraggiosa contro questa apostasia e contro i suoi autori.

Non è più possibile tacere, perché oggi il nostro silenzio ci renderebbe complici dei nemici di Dio e del genere umano

 

Invito tutti alla preghiera, affinché la Divina Maestà sia mossa a compassione e intervenga in nostro aiuto. Possa la Vergine Santissima, terribilis ut castrorum acies ordinata, intercedere presso il Trono di Dio, compensando con i Suoi meriti l’indegnità dei Suoi figli che La invocano con il glorioso titolo di Auxilium Christianorum.

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

 

20 Aprile 2021

Feria Tertia infra Hebdomadam II

post Octavam Pascha

Continua a leggere

Big Pharma

Bayer punta sulla cura del Parkinson dopo decenni di vendita di prodotti come il glifosato legati alla malattia

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Bayer sta avviando una sperimentazione clinica di Fase 3 per un trattamento del Parkinson a base di cellule staminali attraverso la sua controllata BlueRock, nonostante l’azienda stia affrontando migliaia di cause legali relative ai pesticidi collegati alla malattia. Questa mossa evidenzia il duplice ruolo di Bayer nel contribuire al Parkinson e nel cercare di trarne profitto.

 

Bayer sta lanciando un nuovo trattamento sperimentale per il morbo di Parkinson, nonostante il colosso farmaceutico e chimico continui a trarre profitto dalla vendita di pesticidi collegati alla malattia.

 

La società ha annunciato la scorsa settimana che la sua sussidiaria BlueRock Therapeutics LP ha avviato una sperimentazione clinica di fase 3 per il bemdaneprocel, un farmaco progettato per sostituire le cellule cerebrali produttrici di dopamina uccise dalla malattia neurodegenerativa.

 

Il farmaco deriva da cellule staminali impiantate chirurgicamente nel cervello di una persona affetta dal morbo di Parkinson. Una volta impiantate, le cellule staminali possono svilupparsi in neuroni dopaminergici maturi, contribuendo a riformare le reti neurali colpite dal Parkinson.

 

Ripristinano «potenzialmente» la funzionalità motoria e non motoria dei pazienti. Il farmaco è stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense nel 2021.

 

Bemdaneprocel sarà probabilmente disponibile sul mercato tra anni, eppure Bayer sta investendo molto nelle infrastrutture produttive per i futuri prodotti di terapia cellulare e genica. Parte di questo sforzo include la costruzione di uno stabilimento da 250 milioni di dollari in California, secondo Reuters.

 

Le tecnologie di terapia cellulare e genica contro il cancro stanno già generando profitti per altre aziende, ma BlueRock è la prima azienda a portare una terapia cellulare per il Parkinson alla fase 3 degli studi clinici.

 

Le difficoltà finanziarie della Bayer derivano in parte dai brevetti scaduti su due dei suoi farmaci di successo: l’anticoagulante Xarelto e il medicinale per gli occhi Eylea.

 

Ma i maggiori problemi finanziari di Bayer sono radicati nell’acquisizione di Monsanto nel 2018, secondo Reuters. Il glifosato, un diserbante di Monsanto, è collegato al cancro e al Parkinson, le stesse malattie da cui Bayer potrebbe trarre profitto con un nuovo trattamento.

 

Finora, Bayer ha pagato circa 11 miliardi di dollari per risolvere le cause legali relative al glifosato e si stima che siano ancora pendenti 67.000 cause legali nei suoi confronti.

Iscriviti al canale Telegram

Molti dei pesticidi della Bayer sono collegati al Parkinson

Il morbo di Parkinson è il disturbo neurologico in più rapida crescita al mondo, caratterizzato dalla perdita di neuroni nella parte del cervello che produce dopamina e che è responsabile del controllo motorio.

 

Sebbene non esista una cura nota per il Parkinson, esistono alcune cause note. Studi dimostrano che l’esposizione a diversi pesticidi è fortemente correlata allo sviluppo della malattia.

 

I collegamenti più ampiamente segnalati tra pesticidi e morbo di Parkinson riguardano l’erbicida paraquat della Syngenta.

 

Attraverso un’indagine sui documenti interni di Syngenta, il giornalista Carey Gillam ha rivelato che l’azienda era consapevole che il suo pesticida causava cambiamenti neurologici che sono il segno distintivo della malattia, ma lavorava segretamente per insabbiare le prove scientifiche del collegamento.

 

Tuttavia, studi recenti collegano anche l’esposizione ad altri pesticidi alla malattia.

 

Numerosi studi di casi, uno studio epidemiologicostudi sugli animali e recenti studi che esaminano molteplici esposizioni a pesticidi dimostrano che il glifosato, una nota neurotossina, probabilmente gioca un ruolo nel Parkinson.

 

Tuttavia, gli scienziati che scrivono sulle più importanti riviste mediche affermano che sono necessarie ulteriori ricerche e una migliore regolamentazione, citando il legame poco studiato tra glifosato e Parkinson come esempio paradigmatico del problema.

 

Parte del problema, affermano, è che sono le aziende produttrici di pesticidi a condurre la maggior parte delle ricerche, e la maggior parte di queste riguarda singoli pesticidi in modo isolato.

 

Nuove prove dimostrano che il Parkinson è anche – e forse più frequentemente – collegato all’esposizione a «cocktail» di pesticidi. Questi causano «una neurotossicità maggiore per i neuroni dopaminergici rispetto a qualsiasi singolo pesticida», perché i diversi pesticidi hanno meccanismi d’azione diversi. Se combinati, possono causare danni neurologici maggiori.

 

Una ricerca pubblicata su Nature Communications ha esaminato la storia dell’esposizione chimica dei pazienti affetti da Parkinson e ha identificato 53 pesticidi implicati nella malattia.

 

Tra le 10 sostanze chimiche identificate come direttamente tossiche per i neuroni collegate al Parkinson figurano pesticidi, erbicidi e fungicidi prodotti dalla Bayer.

 

Tra questi ci sono l’endosulfan, prodotto dall’azienda ma gradualmente eliminato in risposta alle pressioni internazionali; il diquat, un ingrediente chiave utilizzato dalla Bayer per sostituire il glifosato nel Roundup e vietato nell’UE, nel Regno Unito e in Cina; e i fungicidi contenenti solfato di rame e folpet.

 

Un altro studio ha identificato l’esposizione a lungo termine a 14 pesticidi con un aumento del rischio di morbo di Parkinson nelle persone che vivono nella regione delle Montagne Rocciose e delle Grandi Pianure.

 

I tre pesticidi con l’effetto più forte sono stati simazina, atrazina e lindano. Bayer produce diversi pesticidi contenenti simazina e atrazinaBayer in precedenza utilizzava il lindano nei suoi prodotti, ma ne ha gradualmente eliminato l’uso come pesticida agricolo negli Stati Uniti.

 

Bayer è una delle quattro aziende, insieme a Syngenta, Corteva e BASF, che controllano da anni il mercato mondiale dei pesticidi.

 

Negli Stati Uniti, l’azienda ha tentato di proteggersi da ulteriori contenziosi sui rischi per la salute causati dai suoi prodotti chimici, sostenendo una legislazione a livello federale e statale che renderebbe più difficile per gli stati regolamentare i pesticidi o per le persone danneggiate dai prodotti agrochimici fare causa ai produttori.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 1 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Mister F. via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-SA 2.0

Continua a leggere

Big Pharma

AstraZeneca minaccia di ritirare gli investimenti dalla Gran Bretagna

Pubblicato

il

Da

Il presidente locale di AstraZeneca, multinazionale farmaceutica anglo-svedese, ha dichiarato che l’azienda potrebbe sospendere ulteriori investimenti in Gran Bretagna se il governo non riformerà le sue politiche sui prezzi dei farmaci. Lo riporta il quotidiano Telegraph.   La società ha già posticipato o cancellato progetti per centinaia di milioni di sterline, citando un ambiente commerciale sempre meno favorevole nel Paese.   Shaun Grady ha criticato il sistema di prezzi del Servizio Sanitario Nazionale, definito obsoleto e restrittivo, che impone limiti di spesa e alti sconti sui farmaci di marca, considerandolo un ostacolo significativo agli investimenti. Il dirigente ha sostenuto che il Regno Unito sta perdendo terreno nell’adozione dell’innovazione medica, rendendolo una destinazione meno attrattiva per l’espansione globale del settore farmaceutico.   «Noi non siamo riusciti a tenere il passo con gli investimenti in medicina nel corso degli anni», ha dichiarato durante la conferenza del Partito Conservatore.

Iscriviti al canale Telegram

Il Grady ha avvertito che, senza un miglioramento del contesto commerciale, il Regno Unito rischia di essere escluso dalla lista delle destinazioni globali più appetibili. Ha inoltre sottolineato che i modelli di valutazione del rapporto costo-efficacia per l’approvazione di nuovi trattamenti, non aggiornati da 25 anni, sono «piuttosto spaventosi».   Il mese scorso, AstraZeneca, che detiene la maggiore capitalizzazione di mercato sul FTSE 100, ha sospeso un progetto di ammodernamento da 200 milioni di sterline (271,26 milioni di dollari) per il suo centro di ricerca a Cambridge, che avrebbe creato 1.000 posti di lavoro. All’inizio dell’anno, l’azienda ha cancellato un investimento di 450 milioni di sterline (oltre 518 milioni di euro) per un impianto di produzione di vaccini nel nord dell’Inghilterra, a causa della riduzione dei finanziamenti governativi.   Secondo il Telegraph, questa decisione mette a rischio l’intero pacchetto di investimenti da 650 milioni di sterline annunciato da AstraZeneca nel Regno Unito nel 2024, che potrebbe essere abbandonato. Il governo britannico non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito.   Grady ha confrontato la lentezza burocratica britannica con l’efficienza delle autorità statunitensi, raccontando di aver incontrato il governatore della Virginia e di aver annunciato un investimento di 50 miliardi di sterline (43,2 miliardi di euro) negli Stati Uniti in soli 33 giorni. Ha descritto l’approccio americano come un «servizio di concierge» e ha esortato Londra ad adottare una strategia altrettanto dinamica e competitiva per attrarre investimenti globali.   AstraZeneca ha ammesso in tribunale che il suo vaccino contro il COVID-19 può potenzialmente causare coaguli di sangue (trombosi) mortali e bassi livelli di piastrine nel sangue in alcuni pazienti, e – dopo anni di polemiche, sospetti e cause giudiziarie – lo ha ritirato dalla circolazione in tutto il mondo.   In un episodio storico grottesco rivelato nelle sue memorie, l’ex primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato di aver radunato funzionari della difesa per pianificare un’operazione clandestina nei Paesi Bassi per impossessarsi di vaccini anti-COVID-19 nel contesto di una controversia tra Londra e UE nel 2021. La fabbrica conteneva circa 5 milioni di dosi di vaccino Oxford AstraZeneca prodotte da subappaltatori presso lo stabilimento olandese Halix. L’UE si rifiutava di inviare i lotti di siero genico nel Regno Unito, citando le esigenze dei suoi cittadini.   Come riportato da Renovatio 21, numerose polemiche e controversie si sono addensate negli anni sul conto dei prodotti dell’azienda anglosvedese.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di D Wells via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International  
Continua a leggere

Autismo

Paracetamolo, Big Pharma e FDA erano da anni a conoscenza del rischio autismo

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Le email ottenute dalla Daily Caller News Foundation mostrano che già nel 2008, i dirigenti della Johnson & Johnson, il produttore originale del Tylenol [come chiamano il paracetamolo in America, ndt], erano preoccupati in privato per quella che ritenevano una prova attendibile di un possibile legame tra autismo e paracetamolo. Anche la FDA era a conoscenza di tale legame.

 

Secondo i documenti ottenuti nelle cause legali contro Kenvue, i produttori di Tylenol [il nome commerciale del paracetamolo in USA, ndt] e la Food and Drug Administration (FDA) statunitense erano a conoscenza da anni della probabile associazione tra l’uso del farmaco durante la gravidanza e i disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui l’autismo.

 

«Il peso delle prove inizia a sembrarmi pesante», ha affermato Rachel Weinstein , direttrice statunitense dell’epidemiologia per la divisione farmaceutica Janssen di Johnson & Johnson (J&J), in un’e-mail in cui commentava diversi studi che mostravano il collegamento.

 

La Daily Caller News Foundation ha ottenuto le e-mail da Keller Postman LLC, lo studio legale che rappresenta i querelanti in una class action federale contro Kenvue.

 

La J&J ha prodotto il Tylenol fino al 2023, quando ha trasferito la produzione a Kenvue, un’azienda separata.

 

Le rivelazioni via e-mail seguono l’annuncio fatto la scorsa settimana dal presidente Donald Trump secondo cui le donne incinte non dovrebbero assumere Tylenol e l’annuncio della FDA che aggiungerà avvertenze ai prodotti contenenti paracetamolo.

 

Le etichette aggiornate dei prodotti avvertiranno che il paracetamolo può essere associato a un rischio maggiore di patologie neurologiche, tra cui autismo e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), nei bambini. La FDA ha affermato che informerà anche i medici e il pubblico di questo rischio.

 

I media tradizionali e le organizzazioni sanitarie pubbliche hanno attaccato gli avvertimenti come infondati o esagerati. Alcune organizzazioni giornalistiche hanno citato scienziati – come l’epidemiologa dell’Università del Massachusetts Ann Bauer – che hanno pubblicato studi che identificano il legame tra Tylenol e autismo e hanno chiesto avvertimenti, ma che ora stanno pubblicamente ritrattando le loro preoccupazioni.

 

Tuttavia, il Daily Caller ha scoperto che, nonostante la confusione nei media e tra gli esperti di salute pubblica, le e-mail mostrano che già nel 2008 i dirigenti di J&J erano preoccupati in privato per la presenza di prove attendibili di un possibile collegamento tra autismo e paracetamolo. Hanno riconosciuto il collegamento in un’e-mail e hanno suggerito ulteriori indagini.

 

Le meta-analisi interne della FDA condivise con The Defender mostrano che l’agenzia aveva valutato per anni l’aggiunta di nuovi avvertimenti sugli effetti collaterali del paracetamolo nei bambini.

 

Nel 2019, gli scienziati della FDA hanno condotto una meta-analisi che ha rilevato disturbi urogenitali nei neonati collegati al farmaco. Gli scienziati hanno anche notato collegamenti con problemi di neurosviluppo. Nel 2022, la FDA ha condotto un’altra meta-analisi che ha rilevato un collegamento con l’ADHD.

Sostieni Renovatio 21

I produttori del Tylenol hanno monitorato attentamente una serie di pubblicazioni scientifiche che mostrano un collegamento con l’autismo 

La Daily Caller News Foundation ha ricevuto email risalenti a oltre un decennio fa, che indicavano che i responsabili aziendali di J&J erano stati allertati del possibile legame tra paracetamolo e disturbi neurologici. Le email mostravano che J&J aveva persino preso in considerazione l’idea di proseguire la ricerca, ma poi aveva deciso di non farlo.

 

Il punto vendita ha anche ottenuto un’e-mail del 2012 di Leslie Shur, responsabile della divisione J&J che monitora gli effetti collaterali, in cui si riconosceva un altro reclamo da parte di un consumatore in merito al problema, e un’e-mail del 2014 in cui si dimostrava che il problema era stato sollevato con l’amministratore delegato Alex Gorsky, il cui nome è scritto in modo errato nell’e-mail.

 

Secondo la giornalista Emily Kopp, autrice dell’articolo del Daily Caller:

 

«I produttori di Tylenol hanno seguito attentamente una serie di pubblicazioni scientifiche che hanno riscontrato un’associazione tra l’assunzione del farmaco di successo in gravidanza e nell’infanzia e il rischio di autismo, come dimostrano altri documenti aziendali».

 

Una presentazione interna del 2018, definita dall’azienda «riservata e riservata», riconosce che gli studi osservazionali mostrano un’associazione «piuttosto coerente» tra l’esposizione prenatale al Tylenol e i disturbi dello sviluppo neurologico.

 

Un’altra diapositiva della presentazione riconosce che meta-analisi più ampie, ovvero revisioni che riassumono più studi scientifici, hanno riscontrato un’associazione, ma sottolinea i punti deboli di questi studi, come le variabili confondenti e la soggettività nella misurazione dei tratti autistici.

 

Un portavoce di Kenvue ha dichiarato al Daily Caller che l’azienda ritiene che non vi sia «alcun nesso causale tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e l’autismo» e che i suoi prodotti sono «sicuri ed efficaci» se utilizzati come indicato sull’etichetta.

 

Kopp ha fatto notare che il sito web dell’azienda afferma anche che «dati scientifici credibili e indipendenti continuano a non dimostrare alcun collegamento provato tra l’assunzione di paracetamolo e l’autismo» e che «non esiste alcuna scienza credibile che dimostri che l’assunzione di paracetamolo causi l’autismo».

 

Tuttavia, ha scoperto che le e-mail interne mostravano dipendenti che discutevano di uno studio del 2018 e di uno del 2016, i quali concludevano entrambi che le donne incinte avrebbero dovuto essere messe in guardia sui possibili effetti dell’assunzione di Tylenol durante la gravidanza.

 

Ha trovato anche delle email in cui si diceva che J&J aveva preso in considerazione la possibilità di finanziare studi sul possibile collegamento tra Tylenol e autismo, ma aveva deciso di non «esporsi», temendo che i propri studi potessero confermare i risultati.

 

Secondo Kopp:

 

L’azienda ha inoltre condotto una ricerca che ha definito «ascolto sociale», monitorando le ricerche su Google e i post sui social media alla ricerca di prove su Tylenol e autismo da gennaio 2020 a ottobre 2023.

 

«L’azienda ha avviato la ricerca sulle tendenze dei social media dopo la pubblicazione nel 2021 di un invito all’azione sul Tylenol su Nature Reviews Endocrinology da parte di 13 esperti statunitensi ed europei “alla luce delle gravi conseguenze dell’inazione”».

 

L’azienda ha scritto una revisione nel 2023, Project Cocoon, che segnalava preoccupazioni relative agli effetti collaterali urogenitali e neurologici dei farmaci nei neonati, che i dirigenti hanno notato riguarda «ogni aspetto del marchio», ha scritto Kopp.

Iscriviti al canale Telegram

Anche la FDA è preoccupata per le crescenti prove

Secondo lo psichiatra David Healy, la FDA ha iniziato a preoccuparsi anche per le crescenti prove di un legame tra paracetamolo e disturbi dello sviluppo neurologico, a partire da una pubblicazione su JAMA Pediatrics nel 2014 e seguita da diverse importanti pubblicazioni negli anni successivi.

 

Healy è un testimone esperto in un caso contro Kenvue e Safeway , sostenendo che non hanno avvisato adeguatamente i consumatori del rischio di autismo o ADHD derivante dall’esposizione prenatale al farmaco.

 

Documenti del 2019 e del 2022, resi disponibili tramite richieste ai sensi del Freedom of Information Act associate alla causa e condivisi con The Defender, mostrano che, sulla base di una meta-analisi della letteratura pubblicata, la FDA ha identificato collegamenti coerenti tra paracetamolo e rischi sia urogenitali che neurologici.

 

Già nel 2019, gli autori di uno studio della FDA avevano raccomandato di rivedere le etichette per consigliare alle donne incinte di «fare attenzione all’uso occasionale di paracetamolo quando non è strettamente necessario per il dolore o per altri scopi».

 

Il documento del 2022, incentrato principalmente sui risultati neurologici, afferma che, nonostante i limiti dello studio, le meta-analisi e altre ricerche hanno costantemente riscontrato collegamenti tra paracetamolo e ADHD e, di conseguenza, «potrebbe essere prudente, come misura precauzionale…» Tuttavia, il resto della raccomandazione è redatto.

 

Healy ha affermato che le rivelazioni di Weinstein e di altri che lavorano con J&J sono particolarmente significative perché le case farmaceutiche hanno la responsabilità di informare i consumatori quando sanno che un farmaco potrebbe essere collegato a un evento avverso.

 

«L’onere di avvertire non sorge quando c’è una chiara correlazione causa-effetto», ha affermato Healy. «Sorge quando ci sono motivi per ritenere che potrebbe esserci un problema».

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Immagine di Katy Warner via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

 

 

 

 

 

 

Continua a leggere

Più popolari