Predazione degli organi
Miss Germania è una 39enne di origine iraniana pro-immigrazione. Ma c’era anche la miss con cuore trapiantato

La nuova Miss Germania si chiama Apameh Schönauer ed è di origini iraniane. Le fattezze levantine, non esattamente inquadrabili etnicamente come «tedesche», hanno provocato qualche malumore tra gli osservatori in rete, ed al contempo l’immancabile plauso dei media mainstream.
La nuova reginetta di bellezza tedesca è una madre 39enne che lavora come architetto. Secondo Euronews, «è appassionata dei diritti delle donne e aiuta i migranti ad assimilarsi alla vita in Germania».
«Anche lei è una migrante: nata in Iran, è immigrata in Germania con la sua famiglia quando aveva sei anni. Schönauer ha detto che i primi anni di vita in un paese straniero sono stati difficili: ha lottato per integrarsi a scuola e ha perso di vista chi era come persona».
Dies ist die neue Miss Germany!
Sie ist nicht hässlich, aber sicher nicht die schönste Frau im Land.
Wir lernen: Auch die Schönheit wird in Deutschland jetzt politisch definiert.
Sie soll genauso zerstört werden wie die Wahrheit und das Gute.
Es ist alles nur noch lächerlich! pic.twitter.com/kuL1HgdeqY— SIGGI (@SiegmundFrei) February 25, 2024
Sostieni Renovatio 21
Sul palco del concorso di bellezza, la donna persiana ha detto che vuole difendere le giovani donne come lei, che stanno affrontando le difficoltà di essere migranti in Germania.
«La sua organizzazione Shirzan (che significa “leonessa”) aiuta le donne oppresse, incoraggiandole a “condividere le loro storie e le loro esperienze, a ispirarsi e sostenersi a vicenda in modo che possano realizzare il loro pieno potenziale”» riporta Euronews, che ci assicura che «la vittoria di Schönauer è stata un passo significativo nella direzione più inclusiva che il concorso di Miss Germania ha preso dal 2019, allontanandosi dai concorsi di bellezza fisica e bikini verso una definizione di bellezza più complessa che si concentra sulla personalità e sulle azioni dei concorrenti».
Aber zumindest ist "Miss Germoney" auch politisch aktiv!????????#MissGermany pic.twitter.com/9RY1XhTqGY
— Tim Kellner (@TimKoffiziell) February 25, 2024
Vi sono state novità interessanti in questa edizione 2024: ad esempio, è stato cancellato il limite d’età, per cui in finale è finita anche una 42enne.
È stato quindi comunicato che una delle miss concorrenti viveva grazie al cuore di qualcun altro trapiantatole nel suo petto: ecco, oltre che all’immigrazione e al wokismo più trito, arriva anche la pubblicità alla predazione di organi. Trapianto per squartamento a cuor battente è bellezza. Farmaco antirigetto gettonato a Big Pharma per tutta la vita pure. Il messaggio è abbastanza chiaro.
In rete abbondano foto che, inclementi, la mostrano a fianco ad altre misse come Miss Universo Germania 2023 Helena Bleicher, che è bionda.
Miss Germany 2023 vs. Miss Germany 2024. pic.twitter.com/I4zwT3hUNZ
— RAMZPAUL (@ramzpaul) February 27, 2024
Links Miss Germany 2013, rechts Miss Germany 2024. Die Schönheitskriterien scheinen sich stark verändert zu haben.
Ein weiteres interessantes Detail: Miss Germany 2024 trägt nicht einmal eine Schärpe in den Nationalfarben, sondern in Schwarz. pic.twitter.com/Gk9X4Epbzs— Reisbürgerin ???????? ???????? (@reisburgerin) February 25, 2024
Miss Germany 2024 vs Miss Germany 2015 pic.twitter.com/fivg3Wap1e
— Stan (@StanM3) February 25, 2024
'Miss Germany' 2024 is Iranian. "Since Schönauer is from Iran, her main mission is to help migrants integrate into society, which seems to have been a big hit with the judges." pic.twitter.com/yV4Rtq8yZm
— Way of the World (@wayotworld) February 27, 2024
Former (left) vs current (right) Miss Germany ????
Thoughts? pic.twitter.com/IZLiECRxGW
— Dr. Eli David (@DrEliDavid) February 27, 2024
Miss Germany vs. Miss Russia pic.twitter.com/Xwn3BMuCuj
— Georg Pazderski (@Georg_Pazderski) February 28, 2024
Pare esservi una guerra vera e propria contro i concorsi nazionali di bellezza.
Ci sono stati i casi, in Portogallo e Olanda, di reginette nazionali di bellezza transessuali – non solo nello sport, gli uomini rubano il podio alle donne anche ai concorsi di bellezza, con buona pace delle femministe.
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, Miss Universo è controllata da una società gestita da un transessuale tailandese che ora avrebbe dichiarato bancarotta.
Vi era stato quindi un mese fa il caso di Miss Giappone, eletta poche settimane fa: in quello che è il Paese etnicamente più omogeneo del mondo (e con canoni di bellezza tradizionali abbastanza definiti) è stata dichiarata reginetta una ragazza ucraina. Dopo vari giorni di scandalo, la ragazza ha rinunziato al titolo, e l’organizzazione si è profondamente scusata per l’accaduto.
Torniamo, sempre, al pensiero del filosofo Augusto Del Noce sull’Italia come grande laboratorio politico che propone soluzioni e sviluppi con largo anticipo sul resto della civiltà: in Germania e in Giappone possono arrivarci ora, ma nel Bel Paese la prima miss colorata fu eletta nel 1996 – la domenicana Denny Mendez, che a differenza di tante ragazze di cui stiamo parlando ora era sul serio una fanciulla di beltà.
Citiamo il caso anche solo per rimettere, ancora una volta, un link alla canzone del gruppo lagunare Pitura Freska dedicata al fenomeno, Papa Nero, che tanto ci aiuta anche a comprendere come l’arrivo di Bergoglio, il pontefice gesuita (cioè, nero), fosse stato profetizzato da più fonti.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Morte cerebrale
Espansione del dominio della morte cerebrale

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Morte cerebrale
Eutanasia e truffa della morte cerebrale: anche l’America si sveglia?

Un’indagine federale condotta negli Stati Uniti ha portato alla luce un fatto inquietante: in almeno 28 casi analizzati su 350 il prelievo di organi sarebbe avvenuto in pazienti che mostravano ancora segni di attività neurologica, quindi non in morte cerebrale.
L’inchiesta ha messo sotto accusa le organizzazioni che si occupano di reperire gli organi per i trapianti (OPO), in particolare la Network for Hope attiva in Kentucky, Ohio e West Virginia. Un fatto particolarmente sconvolgente è accaduto in un ospedale del Kentucky dove un uomo dichiarato cerebralmente morto ha mostrato evidenti segni di vita durante i preparativi per l’espianto dei suoi organi.
Secondo quanto riportato dalle cronache, il malcapitato ha iniziato a lamentarsi e a muoversi mentre veniva trasportato in sala operatoria, al punto che ben due medici si sono rifiutati di procedere all’operazione. Malgrado ciò, la Kentuchy Organ Donor Affilates ha ordinato al proprio personale di cercare un altro medico ma fortunatamente il paziente si è ripreso completamente e l’intervento è stato annullato.
Sostieni Renovatio 21
Il sottosegretario alla Salute Robert F. Kennedy jr. ha minacciato la revoca delle certificazioni per le OPO coinvolte nell’inchiesta se non verrà rivisto il sistema di approvvigionamento e trapianto di organi negli Stati Uniti, con riforme sostanziali nei protocolli di accertamento della morte e nelle modalità di prelievo.
In un articolo pubblicato sul New York Time il 20 luglio scorso sono stati riportati diversi casi di pazienti la cui morte è stata programmata in anticipo affinché potessero diventare donatori di organi.
Si tratta di una tecnica ben nota ai lettori di Renovatio 21, regolarmente praticata negli ospedali italiani, che va sotto il nome di DCD (Donation after Circulatory Death). Nella DCD controllata ai malati considerati senza speranza o che vogliono porre fine alla loro esistenza, vengono tolti i supporti vitali (in particolare il ventilatore) in modo tale da provocarne l’arresto cardiocircolatorio. Al termine del periodo di osservazione (variabile da Paese a Paese e, a quanto sembra, da struttura a struttura), in cui gli interventi medici sono esclusivamente finalizzati a preservare gli organi, è possibile procedere all’espianto.
Tuttavia, l’intera procedura è viziata da evidenti controsensi: il periodo di mancanza di battito cardiaco considerato necessario affinché l’ipossia danneggi irreversibilmente il tessuto cerebrale varia, almeno in America, dai due ai cinque minuti, ma l’esperienza clinica dimostra che il cuore può riprendere spontaneamente a battere anche dopo dieci minuti di arresto cardiaco e che alcuni di questi pazienti possono rimettersi completamente.
In un caso descritto dal New York Times una donna sottoposta alla DCD controllata ha cominciato ad ansimare in cerca d’aria mentre i chirurghi le segavano lo sterno e il suo cuore ha ripreso a battere. A quel punto l’operazione è stata annullata e dodici minuti dopo la sfortunata signora è stata dichiarata morta per la seconda volta. Proprio per non rischiare di incorrere in tali situazioni, in alcuni paesi la DCD è vietata, tra cui Finlandia, Germania e Ungheria.
Ora, è certamente un bene che emergano notizie del genere che contribuiscono a fare luce su un fenomeno poco conosciuto e che i media si guardano bene dall’affrontare, ma è necessario comprendere che il problema non è solamente legato, come abbiamo visto, alla rigorosità delle procedure di accertamento o al fatto che ci sono casi come quelli descritti negli USA in cui le diagnosi di morte risultano, per così dire, «affrettate».
In altri termini, i pazienti dichiarati cerebralmente morti sono in realtà sempre e comunque ancora vivi, fino a prova contraria, a prescindere dal fatto che la diagnosi di morte encefalica sia stata fatta nel rispetto delle procedure oppure no, con superficialità oppure no, con dolo oppure no.
Il problema vero quindi è la definizione stessa di morte cerebrale e la concezione filosofica dell’essere umano che c’è dietro: trattasi di una finzione medico scientifica, che più volte abbiamo denunciato da questa testata, con cui si è preteso di legittimare la soppressione degli ammalati e l’orrendo crimine della predazione degli organi.
La variabilità e aleatorietà dei criteri di accertamento stanno a dimostrare che la morte encefalica è un concetto astratto, non dimostrato e indimostrabile, privo di qualsiasi oggettività. E visto che non c’è, né ci potrà mai essere, un protocollo universalmente valido con cui si possa accertare ciò che semplicemente non esiste in natura, le scorciatoie procedurali per rendere più facile l’approvvigionamento degli organi sono inevitabili e tenderanno sempre più ad essere utilizzate in ambito ospedaliero.
Aiuta Renovatio 21
Del resto, se le sole funzioni cerebrali costituiscono il principio vitale dell’essere umano un malato che giace in stato di incoscienza e presenta, ad esempio, un livello di attività elettrica cerebrale appena sopra il livello che separerebbe la vita dalla morte (2 microvolts per la legge italiana), è più facile che possa essere visto e considerato dal personale medico come un semplice agglomerato di organi espiantabili o come una persona umana titolare di diritti inalienabili?
In gioco quindi c’è la dignità dell’essere umano, creato a immagine e somiglianza del Creatore. Se tale intrinseca dignità viene negata e l’uomo considerato come tale solo se ha un cervello funzionante, anche il falso criterio della morte cerebrale è destinato ad essere superato perché d’intralcio allo sfruttamento completo dell’essere umano, ridotto ad un ammasso di organi prelevabili a piacimento.
Mentre in Italia si assiste al solito teatrino destinato a concretizzarsi nell’ennesimo compromesso politico sui temi etici (magari «alto») e nello specifico sul suicidio assistito, negli ospedali italiani e di tutto il mondo l’eutanasia viene già praticata da diverso tempo con la DCD controllata e la predazione degli organi: migliaia di malati vengono lasciati morire di stenti oppure squartati vivi, senza che nessuno si levi contro tale barbarie.
Noi di Renovatio 21 continueremo a denunciare la Necrocultura in tutte le sue forme, compresa quella subdola, sottovalutata se non addirittura negata dagli stessi ambienti cattolici e sedicenti pro-life, della morte cerebrale e della predazione degli organi.
Alfredo De Matteo
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Predazione degli organi
Primo caso pediatrico al mondo di trapianto di cuore «rianimato»: la Necrocultura affina le sue tecniche di predazione

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Vaccini2 settimane fa
Vaccino mRNA COVID, nuovi studi forniscono basi «inconfutabili» per il ritiro immediato