Immigrazione
Migrante siriano sospettato di aver ucciso un’adolescente tedesca e scaricato il cadavere in un impianto fognario
La diciassettenne Tabitha E. ha lasciato un appartamento ad Asperg, non lontano da Stoccarda, in Svevia, martedì pomeriggio della scorsa settimana, ma l’allarme è stato lanciato dopo che non è tornata a casa quella sera.
Dopo un’ampia perquisizione della polizia, domenica il corpo della ragazza è stato trovato nell’impianto di trattamento delle acque reflue di Leudelsbach.
Dopo che la casa di un sospetto è stata perquisita e gli investigatori hanno stabilito che la morte della ragazza fosse un omicidio, un migrante siriano di 35 anni è stato arrestato.
«Alcuni commentatori hanno persino criticato la cancelliera Angela Merkel per le sue “politiche illegali e disumane”, in riferimento all’invito aperto ai migranti siriani a venire in Germania all’indomani del conflitto nel loro Paese» riporta Remix News.
La polizia, tuttavia, è all’erta anche su altri possibili crimini collegati, dichiarato che «se necessario… saranno perseguiti» anche i commenti d’odio anti-immigrati postati online.
In pratica, uccidono una ragazza ma la reazione immediata e minacciare di metterti il bavaglio se dici qualcosa.
Benvenuti nell’Europa del 2022.
Facile pensare che anche le discussioni più costruttive, dati alla mano, potrebbero essere censurate, o autocensurate – chi vuole discutere della realtà se poi si può venire perseguiti in tribunale?
Del resto pensiamo a Wuerzburg, dove dopo una strage causata da attacco terroristico messo in opera da un rifugiato somalo come «contributo alla Jihad» il sindaco si è preoccupato di scrivere una lettera aperta in cui lamentava del fatto che l’attacco potesse essere usato per stereotipare altri migranti e rifugiati.
I dati diffusi dal governo tedesco mostrano che gli stranieri non tedeschi sono responsabili di oltre il 39% degli omicidi totali e del 56,25% delle condanne per omicidio colposo.
Tra il 2000 e il 2020, i non tedeschi condannati per omicidio sono aumentati dal 29,27% al 39,02%.
La percentuale di stranieri condannati per omicidio colposo è salita dal 37,53% al 56,25%.
Gli stranieri costituiscono circa il 12% della popolazione tedesca, il che significa che sono significativamente sovrarappresentati in reati gravi.
Tuttavia, assieme agli LGBT, in città come Hanau hanno parcheggi tutti per loro. Non che tra le due «minoranze sia tutto OK: parate del gay pride tedesche sarebbero state attaccate da «uomini di origine meridionale», eufemismo orwelliano per non dire «immigrati».
Quattro mesi aveva fatto scalpore a Linz, in Austria, il caso del tentativo di stupro di una ragazzina vicino ad un centro per rifugiati ucraini. Due anni fa a Dortmund c’era stata invece la vicenda di un immigrato arrestato per molestie su una bambina di 11 anni che, rilasciato immantinente, avrebbe abusato di una bambina di 13.
«Un caso particolarmente straziante, simile al più recente omicidio, ha coinvolto Maria Ladenburger, la figlia di un funzionario dell’UE che è stata violentata, assassinata e gettata in un fiume a Friburgo» ricorda Summit News.
È il caso di dire che l’Europa divora i suoi figli: o meglio, fa violentare e uccidere le proprie figlie da stranieri che essa stessa ha importato secondo un piano autodistruttivo quanto misterioso.
Immagine di Tim Reckmann via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Immigrazione
Ogni giorno spariscono dai centri di accoglienza 50 bambini
Oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. Lo riporta l’agenzia ANSA.
Si tratta di migranti bambini giunti nel continente senza la presenza di adulti di riferimento. In Italia, solamente, sono stati segnalati circa 23.000 casi di sparizione.
I dati sono stati raccolti dal gruppo di giornalisti «Lost in Europe» nel periodo 2021-2023 in 30 Paesi, tra cui 27 membri dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Svizzera e la Norvegia.
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L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco.
«I minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori» ha dichiarato all’ANSA Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia. «In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all’esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze».
Lost in Europe aveva precedentemente condotto un’inchiesta simile nel 2021, riguardante il periodo compreso tra il 2018 e il 2020. In quel periodo, il numero di minori stranieri non accompagnati dispersi risultava essere di 18.000 in tre anni.
L’articolo dell’agenzia, che parla genericamente di «malavita» e «sfruttatori», non specifica con chiarezza che tipo di tratta sia – né adombra l’idea che forse molti immigrati minorenni in realtà minorenni non sono (per avere un’idea dell’età, le autorità arrivano a fare le radiografie delle ossa).
Ci resta quindi il dubbio: dove possono essere finiti questi 51 mila ragazzini spariti. Una cifra davvero immensa, che apre a diverse possibilità, non sempre però enunciabili pubblicamente. Ad esempio, l’ipotesi di un mercato degli organi non è qui discussa. Né quella, sussurrata in certi ambienti di fronte all’ennesimo caso di cronaca di bimbo svanito del nulla, di un traffico di bambini per sette parasataniche, che userebbero i piccoli in rituali di sacrificio umano.
Il fenomeno della sparizione dei bambini tiene spesso banco anche nelle cronache USA.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato nell’arco di sole due settimane, 27 bambini sono scomparsi nella città di Cleveland, nello Stato americano dell’Ohio. Nessuno ha idea di che fine questi bimbi possano aver fatto. Nel 2021 il Tennessee Bureau of Investigations (TBI) aveva invece annunciato di essere stato in grado di localizzare 150 bambini scomparsi in quei mesi.
La storia, tuttavia, invita a diffidare di alcune istituzioni, come chiaro nella vicenda dei Finders, un gruppo che i media definirono una «setta satanica». Nel 1987 la polizia di Tallahassee, in Florida, intervenne dopo una telefonata anonima che segnalava, in un parco pubblico, sei bambini malnutriti coperti di punture di insetti e graffi accompagnati da due uomini ben vestiti in un parco pubblico. I due uomini vennero arrestati per abusi su minori e sospetto di traffico di bambini attraverso i confini statali. I due uomini arrestati avevano più documenti d’identità falsi e venne compreso che si trattava di membri di un movimento noto come Finders.
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Un po’ comunità e un po’ setta, i Finders possedevano più proprietà nell’area di Washington. Secondo quanto riferito, l’indagine su queste proprietà ha trovato prove di pedopornografia e fotografie che mostravano l’allucinante scena di tre bambini e tre uomini vestiti di bianco che smembravano due capre. In altre foto erano ritratti rituali con sangue, in altre ancora bimbi in catene. Era stato notato che gli esami medici dei bambini mostravano segni di abuso sessuale e malnutrizione, nonché segni di morsi potenzialmente appartenenti a un essere umano adulto. Ad oggi, tuttavia, i rapporti medici e psicologici completi non sono stati resi disponibili per la visione pubblica.
Le indagini sui Finders sembrarono arenarsi più volte, tanto più che nel tempo emersero legami che il gruppo avrebbe avuto con la CIA.
Su tutto, emerge con evidenza un fatto: c’è sempre un grande appetito, da parte di mostri indicibili, per i bambini.
E quindi, dove sono quei 51 mila bambini immigrati spariti?
Ulteriore mistero, ulteriore orrore, che si aggiunge alla tragedia civile a lungo termine dell’immigrazione massiva, aumentata, invece che diminuire, con il governo «nazionalista» e «sovranista» di Giorgia Meloni è aumentata.
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Immigrazione
Gli stranieri sono responsabili del 77% dei casi di stupro risolti a Parigi nel 2023
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Immigrazione
Belgio, boom del voto musulmano a Bruxelles
Sul sito Figaro del 20 febbraio 2024, il senatore onorario belga Alain Destexhe scrive: «con un imam pakistano che ha recitato alcuni versi di una sura dal podio del Parlamento di Bruxelles, è stato compiuto un passo simbolico».
Questo imam è intervenuto ad un convegno «che mirava a mettere in luce i successi e l’integrazione economica e sociale (sic) della numerosa comunità pakistana di Bruxelles, ma la maggior parte dei relatori parlava in inglese o in urdu!»
Dovete sapere che «il deputato che ha seguito l’evento è il socialista Hasan Koyuncu, di origine turca. È il primo vicepresidente non del Parlamento di Bruxelles, ma di quello francofono di Bruxelles (benvenuti nella fabbrica del mondo delle istituzioni belghe), e sarà capolista del Partito socialista a Schaerbeek, uno dei i due comuni con la più forte comunità turca a Bruxelles, il prossimo ottobre, per le elezioni comunali».
Alain Destexhe precisa che «il 73% dei turchi in Belgio, che hanno per lo più la doppia nazionalità, hanno votato per Erdogan alle ultime elezioni presidenziali, molto più dei turchi in Turchia (52%)».
E aggiungeva: «il PS [Partito Socialista, ndt] è ormai soggetto all’Islam. Gran parte dei suoi rappresentanti eletti al Parlamento di Bruxelles, vere e proprie macchine elettorali, sono di religione o cultura musulmana. […] Bruxelles, la capitale d’Europa, è oggi una delle città più islamizzate del continente».
«Secondo Statbel, l’ufficio statistico belga, il 61% della popolazione di Bruxelles non è di origine europea e solo il 23% dei belgi è di origine belga, un caso unico per una capitale europea».
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Il 22 febbraio, sul sito The European Conservativ, il giornalista irlandese di stanza a Bruxelles, Thomas O’Reilly scriveva nello stesso senso:
«Un partito marxista-leninista con una forte base elettorale islamica è in testa nei sondaggi nella città di Bruxelles in vista delle elezioni nazionali ed europee, davanti agli ex liberali e verdi valloni, e raduna gli elettori musulmani scontenti della guerra intrapresa da Israele contro Hamas nel Striscia di Gaza».
«Il Partito dei Lavoratori del Belgio (PTB) ha guadagnato popolarità negli ultimi dieci anni facendo affidamento sugli elettori turchi e arabi grazie al suo deciso “antisionismo”. Oggi sembra essere il partito politico più popolare a Bruxelles, con il 21% del sostegno pubblico, mangiando voti precedentemente detenuti da altre convinzioni socialiste».
E ha aggiunto: «il Belgio non è l’unico a testimoniare la rapida ascesa della politica di fusione islamo-sinistra. Un nuovo partito lanciato dalla diaspora turca spera di entrare nel Bundestag tedesco».
«Nel frattempo, in Gran Bretagna, George Galloway [che si fa chiamare “Gaza George”] è ora il favorito per vincere le elezioni suppletive di Rochdale, con un forte sostegno da parte degli elettori musulmani di origine pakistana…». E infatti, il 1° marzo , George Galloway ha vinto le elezioni di Rochdale.
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Immagine generata artifizialmente
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