Geopolitica
L’Intelligence svizzera: non sottovalutate Putin, farà quel che dice
Il tenente colonnello svizzero Ralph Bosshard, un ufficiale dei servizi segreti dell’esercito in pensione che osserva da vicino la situazione ucraina ha pubblicato una breve analisi sul sito web tedesco NachDenkSeiten, il 26 settembre.
Scrivendo prima dei risultati dei referendum, Bosshard ha affermato che si sarebbero tenuti all’ombra delle tattiche terroristiche del governo ucraino.
«È probabile che la paura nelle aree colpite dal tribunale penale ucraino sarà grande se dovessero tornare sotto il controllo ucraino. I resoconti delle atrocità ucraine a Izyum, Balakliya e in altri luoghi non troveranno spazio nei media occidentali, probabilmente, ma in quelli russi».
Bosshard sostiene che una volta che le repubbliche saranno annesse alla Russia, diventeranno territorio russo e quindi un attacco contro di loro sarà un attacco alla Russia, cosa che aggrava il pericolo di una guerra nucleare.
«Le affermazioni dei circoli della NATO per cui la Russia è cauta nell’usare armi nucleari e si tirerà indietro sono puramente speculativi e in definitiva irresponsabili. L’Occidente potrebbe ancora star sottovalutando la determinazione della Russia».
Il tenente colonnello elvetico dice che una volta incorporate le regioni, «la Russia darà all’Ucraina alcuni giorni per ritirare le sue truppe dai nuovi territori russi, cosa che, ovviamente, una Kiev indignata rifiuterà. Ma la Russia difficilmente farà una richiesta del genere senza essere in grado di prendere contromisure. Vladimir Putin si è dimostrato in passato in grado di “mantenera la parola data” e non c’è motivo di credere che questa volta farà un’eccezione».
In quanto territorio russo, Putin sarà costituzionalmente in grado di schierare riservisti russi e, quindi, schierare una forza molto più ampia.
Nel prossimo periodo i riservisti appena mobilitati saranno riqualificati e dispiegato nelle repubbliche, mentre le truppe che sono lì da febbraio saranno ritirate per un periodo di riposo e futuro ridistribuzione.
«I piani della Russia per i prossimi mesi potrebbero assomigliare a questo» conclude il militare svizzero. «La Russia non ha poco tempo e ora cercherà di evitare perdite di personale, perché presto le truppe esperte saranno nuovamente necessarie. Vincere alcuni villaggi non giustificherebbe l’assunzione di grossi rischi, specialmente nell’oblast’ di Kharkov».
«Le richieste per l’avvio dei negoziati per il cessate il fuoco sono attualmente illusorie. Entrambe le parti in guerra stanno attualmente mostrando scarso interesse per questo. Certamente, il presidente russo Vladimir Putin ha discusso i suoi prossimi passi in Ucraina con i suoi partner nell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, e anche l’Iran è a bordo» ricorda Bosshard.
«Non importa come sarà il corso della guerra in Ucraina nelle prossime settimane e mesi, la rivolta degli sfavoriti nella politica mondiale continuerà. Guidare questo processo era probabilmente uno degli obiettivi principali della Russia».
Immagine di Palacio do Planalto via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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