Geopolitica
Le immagini sconvolgenti del rave party attaccato da Hamas

Diversi filmati stanno circolando in rete, ma non è ancora chiara l’entità del disastro occorso al rave party di Re’im, al confine di Gaza. Zaka, un’organizzazione rabbinica che recupera i cadaveri nelle zone degli attentati, sostiene che ci siano 260 cadaveri, «e le ricerche non sono ancora concluse».
Una prima reazione, nel vedere le immagini che circolavano già ieri, era pensare al film Alba rossa, che si apriva con l’arrivo di paracadutisti sovietici in un paesino della Costa Occidentale degli USA; i soldati, una volta a terra, cominciavano a sparare a chiunque, perfino contro una scuola. La cifra più rilevante della scena era l’incredulità dei cittadini, che non capivano cosa stesse succedendo – cioè, lo hanno compreso solo quando, atterrati, i soldati sovietici cominciavano la carneficina.
Ora tra i morti del rave, che pare essere stato organizzato presso un kibbutz nel deserto, è ovvio che verranno trovate frotte di non-israeliani. Non solo ebrei americani con doppio passaporto, ma anche europei non-ebrei che vedono in Israele come la Terra Santa della musica trance.
#Repostez en masse
Il faut que le monde voit la cruauté de ces barbares .
240 morts dans une rave party,la #hamas doit être exterminer
Des jeunes de 17 a 25 ans . C’est horrible @Israel @tpmp @francetv @cnews @bfm @lci #guerre #Terror #terrorism #Gaza #hamasattack #Israel pic.twitter.com/cP7EEUCRB3— Victoria simon Ⓜ️ (@Victors41752716) October 8, 2023
La trance è un tipo di musica elettronica risalente: possiamo dire che abbia già quasi 40 anni. Si diffonde tramite quei rave che si tengono in ogni parte del pianeta, dove sciamano migliaia di appassionati pronti per ballare per giorni, senza che vi sia una pausa.
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Sono aiutati dal consumo di anfetamine, l’MDMA (detta «ecstasy» soprattutto, che fornisce non solo la forza di ballare, ma anche una sensazione di amore per chiunque, di fusione felice con la realtà (trance, appunto). Secondo la stampa, il festival attaccato era intitolato appunto alla pace: i riferimenti a segni di bontà spirituale non mancano mai, così come quelli che tendono alla spiritualità orientale – ecco spiegato il buddone che si vede sopra la console del DJ in uno dei video finiti in rete.
????EXCLUSIVO: Vídeo da “Festa Rave” que acontecia no Sul de Israel, próximo divisa com Gaza, onde diversos jovens foram mortos e sequestrados por terroristas do Hamas.
Na filmagem é possível ver explosões no céu, enquanto as pessoas curtiam sem nem imaginar o que estava por vir. pic.twitter.com/o9F8HC0dKA
— DIRETO DO MIOLO (@diretodomiolo) October 8, 2023
I ragazzi israeliani sono pazzi per la musica trance e per i suoi rave. È un fenomeno che si può osservare da anni, e che non accenna a ridursi. Il motivo, qualcuno arriva a pensare, è sempre lo stesso: giovani uomini e giovani donne dello Stato Ebraico sono tenuti, finite le superiori, a tre anni di servizio militare, dove certo non vengono spediti in qualche esercitazione ad annoiarsi, ma si trovano spesso in situazione di combattimento.
Finita la naja, è facile vedere questi ragazzi fare viaggi nel mondo, dove, sempre accompagnati dalla musica elettronica e dalla necessità di evadere – in India li chiamano «Israeli chilum smokers», «fumatori di chilum israeliani» – cercano con evidenza di sgombrare la mente da quanto vissuto.
#Israel ???????? | Momento cuando atacan festival de la paz donde se encontraba Shani Louk. pic.twitter.com/3fzQiiNe3M
— Info En Español (@infoenespanol) October 9, 2023
Il successo della musica trance in Israele – Paese indiscusso capofila mondiale della categoria – potrebbe derivare tutto da qui. Dopo anni a sentire parlare di guerra con la mente in stato di allarme permanente, ecco che vogliono solo ballare blaterando di spirito di pace universale con il cervello in tutt’altra fase. Qualcuno si è spinto a parlare di «rinascimento psichedelico del giudaismo».
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Non bisogna dimenticare inoltre, come alcuni osservatori abbiano fatto risalire i traffici di pastiglie di ecstasy in tutto il mondo a bande israeliane, che godrebbero di ampi canali di produzione e distribuzione in Europa (per esempio in Olanda) e negli USA. Fu grande lo scandalo quando l’ex ministro israeliano Gonan Negev fu beccato nel 2004 mentre cercava di contrabbandare MDMA in Israele.
Mais imagens de jovens que participavam da Rave Pela Paz, nas imediações da Faixa de #Gaza. Eles fugiram para não serem mortos. Se as imagens apareceram, é porque devem estar vivos.???? #NatureParty #Israel #Hamas pic.twitter.com/fWaZUifRq1
— Thiago Melo ???????????? (@thiagofpmelo) October 8, 2023
Fatto sta che le immagini del rave nel deserto, prima che essere simboliche – una gioventù intorpidita fatica a capire cosa succede, e diviene preda della violenza nemica più atroce – sono terrificanti.
Circola l’immagine di una ragazza che viene portata in una motocicletta. Urla, tende le mani verso un altro ragazzo che invece viene portato via a piedi. È il suo ragazzo? È suo fratello? È suo amico? Non sappiamo.
Noa, a teenage Israeli girl went to a trance party on the open field to celebrate the holiday. She was kidnapped by armed Palestinians and brought to Gaza. Not a solider, just a teenage trying to party. Over 200 civilians dead today and the count is rising. pic.twitter.com/LQRPH2ILOA
— Omri Segev Moyal (@GelosSnake) October 7, 2023
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Come abbiamo visto per i soldati ucraini che filmano torture e crimini di guerra e insulti alle madri dei soldati russi morti, anche qui i miliziani di Hamas non sembrano rendersi conto che quello che stanno girando diviene immediatamente propaganda contro la loro causa.
Compilation of harrowing footage from the perspective of a girl who was in attendance at the NOVA festival yesterday in Israel.
240 attendees were murdered by Hamas terrorists.
The footage shows before, during, and after the attack.#Israel #Hamas pic.twitter.com/HzBtpLNak5
— Atlas and Intel (@AtlasandIntel) October 9, 2023
Il caso più agghiacciante è quello del corpo della ragazza riverso su un pickup riempito di miliziani palestinesi. Non le vediamo il volto, solo i capelli sconvolti sulla superficie metallica del veicolo. Sul torso non ha indumenti. Qualcuno l’ha spogliata, si direbbe. Le gambe sono messe in una posizione innaturale. Sono spezzate. Tutt’intorno si odono i cori «Allahu Akbar… Allahu Akbar». Un ragazzino neanche minorenne sale sul pickup e sputa addosso al corpo martoriato della giovane. Le invocazioni continuano Allahu Akbar… Allahu Akbar». «Dio è grande».
Brutality is unbearable,Allah hu Akbar chants by these jihadis ..for these every other except from their religion is KAAFIR ….
How SHAMELESSLY there paraded a young girl naked :#Israel #Gaza
We support you Israel pic.twitter.com/llemiYxfNQ— Decolonizing the Hindu Mind (@indicfaith) October 7, 2023
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Secondo quanto emerso – ma non è possibile verificare, anche se un tatatuaggio sulla gamba sembra che si tratti proprio di lei – la ragazza sarebbe una cittadina tedesca, di nome Shani, che faceva la tatuatrice in Israele. Gira in rete un messaggio della madre. Impossibile capire se sia vero. Nessuno sa ancora con certezza chi fosse quella ragazza nuda sul pickup a cui sputano addosso invocando Dio.
Who in the streets are beating and spitting on naked bodies of civilian Israeli men and women? Hamas fighters?
No.
Every man, woman, and child present are taking part. The issue isn’t just Hamas, it’s the hatred of Israel in all levels of Gazan Society.
pic.twitter.com/51q3vL1IBE— BROSINT (@OSINT_Amateur) October 9, 2023
Altre immagini impressionanti vengono da quanti sono fuggiti nel deserto tentando di arrivare alla macchina.
Israelis running for their lives as 250 were slaughtered by Hamas at a rave party in Israel.#Israel #IsraelAttack #hamasattack #IsraelPalestineWar #Gaza pic.twitter.com/39j85CvzEj
— Remnant Man (@remnantman1) October 9, 2023
Arad Fruchter, un 20enne soldato israeliano in licenza, ovviamente appassionato di musica trance, era al rave. Racconta di aver realizzato, assieme all’amico con cui era andato a ballare, che stava succedendo qualcosa attorno alle 6:30 del mattino, quando erano udibili gli scoppi dei razzi «come fuochi d’artificio» e cominciava ad essere ripetuta l’espressione Tzeva Adom, «codice rosso», un sistema radar di allarme rapido installato dalle Forze di Difesa Israeliane in diverse città attorno alla Striscia di Gaza per avvisare i civili di un imminente attacco missilistico.
«Mi sono reso conto di quello che stava succedendo, che ci trovavamo nel peggior posto possibile, in mezzo a una folla di persone in mezzo a una distesa pianeggiante, e che dovevamo uscire immediatamente da lì».
Blanker Horror!
Aufnahmen eines Rave Besuchers zeigen, wie Hamas-Terroristen junge Israelis angreifen, die verzweifelt zu fliehen versuchten. Menschen als Zielscheiben.#Israel #Israel_under_attack #Jerusalem #Hamas #Gaza #Iran #Terror #Barbaren— Citius, Altius, Fortius (@citius_fortius1) October 9, 2023
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Gli amici sono riusciti ad arrivare alla macchina. Pochi minuti più tardi, dice, coloro che avevano tardato a comprendere cosa stesse accadendo hanno raggiunto le auto in blocco creando un ingorgo mortale.
⚡️???????????????? Scenes from the rave of death near the border of the Gaza Strip❗️
At least 260 bodies of civilians were recovered after Hamas militants attacked a concert❗️
This is a ghastly business by all accounts & should be swiftly CONDEMNED BY ALL regardless of race, ethnicity or… pic.twitter.com/NqsnYbtfMC
— Zagonel (@Zagonel85) October 8, 2023
Tuttavia, racconta, in autostrada tre miliziani hanno cominciato a mitragliare la loro auto, ferendo alla gamba il conducente e mettendo fuori uso il motore. I ragazzi, pur feriti, sono fuggiti nella sterpaglia e poi in una piantagione di banane, mentre continuavano le esplosioni e gli spari.
"bro, we're being shot at!!"
"Yoooo, it's a sniper!!"
"Bro run run run"These kids just wanted to have a good time at a rave party, now tens of yhem are missing, many are murdered, many kidnapped to Gaza.#Israel #IsraelUnderAttack # pic.twitter.com/ZD3IneQPXB
— Shexton (@shextonde1st) October 8, 2023
In rete alcuni riferiscono di atti di barbarie assoluta tra i corpi dei massacrati del rave. Qui non abbiamo voglia di riportare questa voce.
Circolano poi video di donne che sarebbero prese in ostaggio. Si disperano, ma hanno il telefonino in mano. Anche qui, impossibile verificare.
This appears to be video of women who were captured at the outdoor rave by Hamas. Officially over 750 Israelis are still missing and unaccounted for.
Follow for updates
#israel #israeli #Palestine #gaza #palestinians #jews #muslims #hebrew #arab #hamas #terrorist #middleeast… pic.twitter.com/4wS0vGk5K5— Real Life Footage (@RealLifeFootage) October 9, 2023
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Hamas avrebbe preso centinaia e centinaia di ostaggi, i quali potrebbero costituire un’assicurazione contro bombardamenti a tappetto su Gaza, e al contempo essere usati per scambiare prigionieri palestinesi.
This is so hard to watch this Israeli girl got kidnapped by the hamas people to Gaza and I’m just crying watching all of this shit it don’t feel like reality I feel like it’s a dream or an horror movie pic.twitter.com/gCqHxHE5li
— Ɗ7Ꭿ Raη????Ÿ ???? (@ilyrandox) October 8, 2023
Tra di essi vi sarebbero molti cittadini americani (magari con doppia cittadinanza) ma pure, a quanto dice l’ambasciatore israeliano a Mosca, russi. In Israele vi sarebbero anche 18 mila con passaporto italiano, di cui un migliaio sarebbero impiegati nell’esercito israeliano, ha detto il ministro degli Esteri Tajani.
«Ci stiamo preoccupando per gli italiani in Israele. Ce ne sono circa 18 mila che vivono in Israele, molti hanno doppio passaporto. Un migliaio sono giovani che stanno svolgendo il servizio di leva con l’esercito israeliano, 500 sono pellegrini o persone che lavorano pro tempore in Israele, poi ce ne sono una decina nella Striscia di Gaza» ha detto l’esponente di Forza Italia.
Come noto, secondo il Codice Penale un cittadino italiano non può scegliere liberamente di entrare in un esercito straniero e neppure senza compenso può offrirsi volontario per partecipare ad un conflitto armato combattuto all’estero, tuttavia un disegno di legge (il 730/2006, «Norme sulla cittadinanza dei soggetti appartenenti all’ebraismo) d’iniziativa del senatore Cossiga scrive che «i cittadini italiani che siano iscritti all’Unione delle Comunità` Ebraiche Italiane, ancorché non siano anche cittadini dello Stato d’Israele, possono liberamente e senza autorizzazione delle autorità italiane prestare servizio militare anche volontario nelle forze di difesa ed anche servizio in altre amministrazioni dello Stato d’Israele».
Ad ogni modo, nessuno al momento si pone questi problemi.
Women and children being taken hostage by Hamas in Israel.
IDF should show no mercy.
Palestinians are savages. Countless families were slaughtered.
Israel ???????? show no mercy!pic.twitter.com/ALbEfBHMXG— FinesseNYC (@alldaynightNY12) October 8, 2023
Tanto più che emergono video di famiglie, terrorizzate, prese in ostaggio.
Terrified Israeli family being held hostage by Hamas terrorists after they killed one of the sisters of the little girl. #hamasattack #kidnapped #IsrealUnderAttack pic.twitter.com/QGklOWmh0K
— Lapson Luu (@LapsonLuu) October 8, 2023
E vi è il video di quel bambino ebreo indotto a dire «ima», cioè «mamma» in ebraico, a favore di telecamera da altri bimbi palestinesi che lo strattonano ridacchiando, per il compiacimento dell’adulto che riprende tutto.
Israeli child held captive in Gaza subjected to bullying by Palestinian minors. Outrageous! #israel #gaza #hamas #WarCrime #InternationalCommunity #BringThemHome #StandAgainstTerrorism#BringBackOurFamily pic.twitter.com/3s3WTQpG8v
— JS (@JSeyeseeyou) October 8, 2023
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Difficile scrollarsi di dosso le immagini di morti ammazzati per strada, in macchina, con tutta la famiglia.
Gruesome Video of Entire families and car loads of Israeli civilians slaughtered in Cold Blood During the surprise attack on Israel By Hamas And Palestine. #IsraelPalestineWar #Palestine #Israel_under_attack #israil pic.twitter.com/SMrsjtcw09
— Somto Okonkwo (@General_Somto) October 7, 2023
Difficile capire davvero cosa stia succedendo: perché far arrivare al mondo un simile messaggio di orrore?
Davvero nessuno lo ha visto arrivare?
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Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Il Venezuela segnala un volo «illegale» di un F-35 USA vicino ai suoi confini

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Geopolitica
Jeffrey Sachs: USA «regime fantoccio» di Israele, Washington «governo del Mossad»

L’economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha ribadito che il governo israeliano sta perpetrando un genocidio contro i palestinesi a Gaza, sottolineando che gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente Donald Trump, rimangono complici di questo «crimine supremo» e di altre aggressioni nella regione, descrivendo il governo statunitense come una sorta di «regime fantoccio» al servizio di Israele.
Queste e altre riflessioni sono state espresse da Sachs, docente alla Columbia University e consigliere senior delle Nazioni Unite, durante un’intervista del 17 settembre con il giudice Andrew Napolitano.
La discussione ha toccato il «modus operandi» di Israele, caratterizzato dall’«assassinio» dei propri nemici, il recente rapporto ONU che conferma il genocidio in corso, l’ospitalità di Israele verso 250 legislatori americani per una conferenza interamente finanziata a Gerusalemme e i rischi per i funzionari statunitensi derivanti dalla violazione del diritto internazionale a causa della loro complicità nel genocidio.
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Lo stesso giorno dell’assassinio di Charlie Kirk, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha commentato il bombardamento del suo Paese contro funzionari di Hamas a Doha, in Qatar, un alleato chiave degli Stati Uniti che ospita la loro più grande base militare in Medio Oriente. «Il lungo braccio di Israele agirà contro i suoi nemici ovunque. Non c’è posto dove possano nascondersi», ha dichiarato Katz con veemenza.
Il raid, denominato «Operazione Vertice di Fuoco», ha segnato il primo attacco militare israeliano noto sul territorio del Qatar, prendendo di mira funzionari di Hamas impegnati in negoziati per una proposta di cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti per porre fine al conflitto a Gaza.
Data la stretta alleanza tra Qatar e Stati Uniti e la risposta moderata di Trump all’attacco, che ha causato sei morti, Jeffrey Sachs ha osservato che «ha inviato un messaggio al mondo arabo che gli Stati Uniti non lo avrebbero protetto dagli attacchi di Israele» e che «Israele opera nella regione con totale impunità».
«Ciò sta spingendo i Paesi arabi a una seria riflessione sul significato della politica estera statunitense in questo contesto», ha proseguito Sachs, riferendosi al vertice di emergenza arabo-islamico convocato in risposta all’attacco.
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«Israele è considerato per quello che è, uno Stato canaglia in piena espansione che opera al di fuori del diritto internazionale», ha aggiunto l’analista. «Ma gli Stati Uniti sono stati ritenuti da alcuni Paesi della regione almeno parzialmente responsabili del comportamento illegale di Israele, e questa convinzione sembra ora smentita».
Riferendosi al blocco del dipartimento di Stato statunitense alla delegazione palestinese dell’ONU per partecipare alle riunioni dell’Assemblea Generale a Nuova York, Sachs ha sostenuto che «il governo degli Stati Uniti si scredita profondamente» per aver violato il diritto internazionale sul «diritto delle delegazioni di accedere alle Nazioni Unite. Siamo l’istituzione ospitante e questa amministrazione sta solo eseguendo gli ordini di Israele».
«A questo punto, si tratta fondamentalmente di due nazioni (Israele e Stati Uniti) contro il mondo intero», ha dichiarato Sachs, evidenziando il loro isolamento. Il 19 settembre, l’Assemblea Generale dell’ONU ha votato con 145 favorevoli e 5 contrari per consentire alla delegazione palestinese di partecipare virtualmente, dopo che gli Stati Uniti avevano negato i visti. Contro hanno votato Israele, Stati Uniti, Nauru, Palau e Paraguay.
«Non esiste una politica estera americana», ha replicato Sachs. «Esiste solo una politica estera israeliana attuata da una sorta di regime fantoccio negli Stati Uniti».
Ribadendo il concetto di «regime fantoccio», ha aggiunto: «Siamo tirati dalle fila del Mossad, del governo israeliano».
Napolitano ha citato un rapporto secondo cui agenti del Mossad sarebbero stati scoperti a installare dispositivi di ascolto nei veicoli dei servizi segreti statunitensi destinati al trasporto d’urgenza del presidente, senza che «nessuno sia stato arrestato» per questo crimine.
Con franchezza, Sachs ha risposto che gli Stati Uniti sono un «governo del Mossad. Perché mai dovrebbero essere arrestati?»
Sachs ha denunciato che la classe politica statunitense è «attivamente complice» del «crimine più grave e atroce del pianeta», il genocidio, citando la conferenza «50 Stati, un solo Israele» a Gerusalemme, che ha ospitato 250 legislatori americani, il più grande evento di questo tipo finanziato da lobbisti, dove persino Benjamin Netanyahu, incriminato per crimini di guerra dalla Corte penale internazionale, li ha ringraziati «per essere venuti qui a schierarsi con Israele».
«Abbiamo membri del Congresso che ascoltano questo criminale di guerra mentre decanta le virtù di Israele, proprio mentre Israele commette un genocidio accanto a dove siedono», ha lamentato Sachs. «Non è solo una vergogna, è una colpa diretta della classe politica americana per complicità nel genocidio».
La Convenzione sul genocidio del 1948 obbliga gli Stati membri a «prevenire e punire» i responsabili di genocidio, inclusi coloro che sono complici. Sachs ha sottolineato che «ogni Paese ha la responsabilità di fermare un genocidio, il crimine più grave del pianeta. E la classe politica statunitense non solo non lo ferma, ma ne è attivamente complice».
Sachs ha descritto un rapporto ONU che conferma il genocidio a Gaza come «straordinariamente profondo, penetrante e orribile», evidenziando «la fame, le uccisioni intenzionali, i bombardamenti» e le intenzioni genocide dichiarate dai leader israeliani.
Un altro rapporto ONU di agosto ha confermato una carestia di massa a Gaza. «Ci sono centinaia di migliaia di persone che muoiono di fame in questo momento», ha detto Sachs. «Se continua così, Israele non potrà mai superare questa situazione».
Sachs ha accusato leader israeliani come Isaac Herzog, Itamar Ben-Gvir, Bezalel Smotrich e Netanyahu di essere «assassini di massa» e «deliranti» nel credere che Israele possa resistere nonostante le sue azioni. Ha respinto l’idea che gli attacchi a Israele siano «antisemitismo», definendo tali accuse «deliranti».
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L’economista ha avvertito che anche funzionari statunitensi come Marco Rubio e Trump, complici sotto il diritto internazionale, saranno ritenuti responsabili. Ha inoltre indicato aziende come Microsoft, Google, Amazon, OpenAI, Dell e Palantir come complici per il loro supporto all’esercito israeliano.
Sachs ha lamentato che gli israeliani non considerano i palestinesi e altri arabi come «esseri umani», ma come strumenti per il progetto del «Grande Israele», che include il controllo della Palestina e parti di Libano e Siria. Ha descritto il comportamento di Israele come basato su «assassini», targeting negoziatori di Hamas, Hezbollah e Iran per bloccare la diplomazia.
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha ucciso oltre 65.502 palestinesi a Gaza, tra cui circa 20.000 bambini, con 167.376 feriti e oltre 10.000 bambini amputati. Uno studio di The Lancet stima 327.510 morti totali, incluse cause indirette come fame e mancanza di cure mediche. Sachs ha sottolineato che i soldati israeliani prendono di mira civili disarmati, usando loro come «tiro al bersaglio».
«Quando i combattimenti cesseranno e la gente entrerà a Gaza, le scoperte saranno più orribili di quanto si possa immaginare», ha detto Sachs, avvertendo che una carestia di massa potrebbe segnare la fine della sopravvivenza di Israele come Stato.
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Immaginedi FPS srl via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0
Geopolitica
Orban: i leader UE «vogliono andare in guerra» con la Russia

📍 Copenhagen, day two. The situation is serious. Outright pro-war proposals are on the table. They want to hand over EU funds to Ukraine. They are trying to accelerate Ukraine’s accession with all kinds of legal tricks. They want to finance arms deliveries. All these proposals… pic.twitter.com/86qEC83kIX
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) October 2, 2025
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