Droni
L’attentatore di Trump ha fatto volare un drone sul luogo del comizio
Thomas Matthew Crooks, l’uomo armato che sabato scorso ha tentato di uccidere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio elettorale in una fattoria in Pennsylvania, aveva precedentemente sorvolato il luogo più volte con un drone, ha riferito il Wall Street Journal.
Il presunto assassino è riuscito a ottenere riprese aeree del luogo dell’attacco ore prima del 13 luglio, hanno riferito al WSJ funzionari anonimi delle forze dell’ordine informati sulla questione. A quanto pare, Crooks ha lanciato il velivolo più di una volta sul posto.
L’attentatore ha probabilmente iniziato a ispezionare il sito poco dopo l’annuncio dell’evento all’inizio di questo mese. Crooks si sarebbe registrato per la manifestazione del 7 luglio e avrebbe visitato il luogo qualche giorno dopo.
Secondo quanto riferito dai funzionari, pare che abbia anche effettuato ricerche approfondite su Internet per scoprire le date di altri comizi di Trump.
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Tuttavia, gli indizi finora scoperti non forniscono un quadro conclusivo sul movente dell’attacco: si dice che Crooks abbia anche cercato informazioni su Joe Biden e sulla prossima convention democratica prevista per il mese prossimo.
Molto bizzarramente, il ragazzo non ha lasciato traccia sui social media, e le informazioni che arrivano sono poche, stucchevoli, contraddittorie. È stato detto che ha lasciato giorni fa un messaggio che annunciava qualcosa per il 13 luglio sulla piattaforma di videogames Steam, ora è trapelato che avrebbe guardato poco prima di eseguire l’attentato un sito pornografico.
Alcuni hanno notato l’assenza, in questo caso, della classica grande conferenza stampa (o serie di conferenza stampa) con le forze dell’ordine che danno spiegazioni.
L’articolo del WSJ solleva ulteriori interrogativi sulla scarsa sicurezza all’evento di Trump e sulle azioni dei servizi segreti incaricati di proteggere l’ex presidente.
Come riportato da Renovatio 21, praticamene l’unica traccia reperibile online sul ragazzo è un video commerciale del gigante finanziario BlackRock in cui aveva fatto la comparsa nella sua scuola.
I suoi genitori sono entrambi consulenti, secondo i registri della Pennsylvania. È stato riportato che entrambi avrebbero la licenza di assistenti sociali. Suo padre lavorava presso un «fornitore locale di servizi di salute comportamentale locale», secondo il suo profilo LinkedIn – cioè, uno psicologo specializzato nell’analizzare modificare il comportamento.
I genitori avevano chiamato la polizia prima dell’attentato, perché non sapevano dove si trovasse il figlio. l’AR-15 utilizzato da Crooks per sparare a Trump è stato comprato con il nome del padre.
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Immagine screenshot da YouTube
Droni
Drone «non identificato» esplode in Kazakistan
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Droni
La Germania investirà 10 miliardi di euro in droni militari
La Germania intende investire 10 miliardi di euro nei prossimi anni per potenziare significativamente la sua flotta di droni militari, ha annunciato il ministro della Difesa Boris Pistorius.
Il progetto si inserisce nel contesto delle discussioni dell’UE su un «muro di droni», una proposta per creare una rete di sistemi di difesa aerea e sorveglianza per contrastare presunte minacce russe. Gli acquisti di droni tedeschi rientrano in una più ampia spinta alla militarizzazione nell’Unione Europea, con Berlino in prima linea.
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Intervenendo mercoledì a margine della riunione dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles, Pistorius ha promesso che la Germania svolgerà un ruolo di maggiore rilievo nella difesa aerea dell’UE. Recentemente, diversi funzionari occidentali hanno accusato aerei e droni russi di aver violato lo spazio aereo dell’UE, definendo tali incidenti parte di una presunta «guerra ibrida» condotta da Mosca. Il Cremlino ha respinto le accuse, definendole prive di fondamento e accusando l’Occidente di alimentare un’«isteria» anti-russa.
Pistorius ha dichiarato che la Germania offrirà un «contributo significativo» e che i suoi acquisti di droni copriranno «tutte le tipologie e altitudini», includendo velivoli sia da difesa che da attacco. Un portavoce del ministero ha confermato che la Germania schiererà due jet Eurofighter a Malbork, in Polonia, da dicembre a marzo.
Secondo i media, questa settimana la Commissione europea presenterà una «roadmap» per il progetto «muro dei droni», promosso dalla presidente Ursula von der Leyen. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha criticato l’iniziativa, affermando che «costruire muri è sempre un errore, come dimostra la storia».
Le parole di Pistorius arrivano dopo diversi avvistamenti di droni su infrastrutture critiche tedesche, in particolare all’aeroporto di Monaco di Baviera all’inizio del mese, che hanno causato la cancellazione di numerosi voli e ritardi per migliaia di passeggeri.
Alcuni media e funzionari hanno attribuito tali voli di droni a un’operazione orchestrata da Mosca. All’inizio di ottobre, il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con ironia alle preoccupazioni sui «droni russi» in Europa, dicendo: «Si sentono a disagio? Non li manderò più. Né in Francia, né in Danimarca, né a Copenaghen. Dove altro volano? A Lisbona?» Passando a un tono più serio, Putin ha ribadito che la Russia non ha obiettivi in Europa e che le discussioni sui droni servono solo a inasprire le tensioni e giustificare l’aumento delle spese militari.
Come riportato da Renovatio 21, alcuni funzionari UE considerano il progetto dell’UE di creare il «muro dei droni» per contrastare presunte incursioni russe come in gran parte un gesto simbolico.
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Come riportato da Renovatio 21, la Danimarca ha comunicato la mobilitazione dei riservisti dopo l’allarme dei droni degli scorsi giorni, che avevano interessato anche una base aerea danese che ospita gli F-35. Avvistamenti di droni la settimana scorsa avevano fatto chiudere aeroporti in Danimarca e Norvegia e Francia.
Pochi giorni fa vi è stata una violenta esplosione in un’area industriale del Sud-Ovest dell’Inghilterra, Swindon, dove si prevede sorgerà una fabbrica di droni.
Il sito Politico ha riportato che altri funzionari UE paragonano in privato alla reazione a catena seguita all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, che scatenò la Prima Guerra Mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, il politologo russo Dmitrij Trenin ha scritto in un saggio ampiamente circolato in Russia che la Terza Guerra Mondiale è già iniziata e che l’opzione atomica è sul tavolo. Due anni fa un altro politologo russo, Fedor Lukjanov, aveva dichiarato che il conflitto mondiale era già iniziato. Stesso pensiero espresso a settembre 2023 al Forum di sicurezza di Kiev dal capo del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina Oleksyj Danilov.
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Immagine generata artificialmente
Droni
La polizia sventa un complotto jihadista con droni contro il primo ministro belga
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