Connettiti con Renovato 21

Spirito

La Settimana Santa al Priorato di San Finbarr, Irlanda

Pubblicato

il

Renovatio 21 riporta volentieri il programma della Settimana Santa 2025 pervenutoci dal Priorato di San Finbarr legato alla cosiddetta «Resistenza» cattolica, situato nell’area a Sud-Ovest della città di Cork, in Irlanda, e fondato nel giugno del 2015 da Don Edward MacDonald e da Sua Eccellenza monsignor Giacomo Ballini, consacrato vescovo nel 2021 da S.E.R. Mons. Richard Williamson.

 

Come ogni anno, il Priorato, che oggi ha alcuni altri sacerdoti, diaconi e seminaristi, organizza per la Settimana Santa un programma liturgico molto importante, celebrando tutta la liturgia pre-riforma della Settimana Santa, secondo il Messale e le rubriche precedenti alla riforma del 1951-1955 (quando diciamo «pre-riforma», infatti, intendiamo la riforma liturgia della Settimana Santa, avvenuta già sotto Pio XII, e non quindi alla riforma del Messale Romano nel 1969, nda).

 

Per l’importante occasione, come scritto nel programma, il Priorato, guidato da monsignor Ballini, ha affittato una grossa struttura che dà peraltro la possibilità alle famiglie e più in generale a tutti i fedeli, di poter alloggiare presso i locali. 

 

Chiunque volesse farsi un’idea più esplicita del bellissimo luogo e dei locali, può consultare il sito della struttura in oggetto al link drewstown.com.

 

Riportiamo qui alcune foto delle celebrazioni liturgiche avvenute lo scorso anno in Irlanda, per mostrarne la bellezza e la sacralità. 

Invitiamo tutti coloro i quali ne avessero la possibilità, ad organizzarsi per poter raggiungere almeno per qualche giorno questo luogo e prendere così parte alle meravigliose celebrazioni, per rendersi conto, assistendo di persona, della maestosità della liturgia della Settimana Santa pre-riforma.

 

Di seguito, il comunicato del Priorato di San Finbarr:

 

SETTIMANA SANTA 17-20 Aprile 2025

In ragione del numero non indifferente di fedeli desiderosi di prendere parte alle cerimonie del Triduo Pasquale, numero ben al di là delle capacità della cappella del Priorato, è stata presa in affitto una struttura che normalmente viene usata per i campi estivi ed ha spazio per circa 100 fedeli.

 

L’alloggio, molto semplice, è in camere multiple, un piano per gli uomini ed uno per le donne ed i bambini. Ci viene dato l’uso della cucina, dunque chiediamo alle signore di mettere a disposizione di tutti le loro capacità culinarie. Ovviamente chi preferisce alloggiare in modo un po’ più confortevole non avrà difficoltà a trovare un bed and breakfast nei paraggi.

 

L’anno passato oltre 100 fedeli hanno avuto la grazia di partecipare alle numerose cerimonie previste nel Sacro Triduo, che è stato celebrato pontificalmente secondo le prescrizioni liturgiche precedenti la riforma della Settimana Santa del 1951-1955.

 

Anche quest’anno seguiremo il programma tradizionale.

 

Il Giovedì Santo cominceremo con la Missa in Coena Domini seguita dalla processione al Sepolcro, seguirà l’adorazione del Santissimo fino alla cerimonia del Venerdì Santo. Dopo la Messa procederemo con la lavanda dei piedi ed in serata il canto del Mattutino delle Tenebre.

Il Venerdì Santo vedrà il susseguirsi di numerose cerimonie, la Via Crucis, la Messa dei Presantificati, il Funerale di Nostro Signore Gesù Cristo, l’unzione del Santissimo Corpo di Gesù con gli oli profumati, la processione del Cristo morto ed il Mattutino delle Tenebre.

 

Il Sabato Santo comincerà la mattina di buon ora con la cerimonia della Venerazione del Cristo morto e si concluderà con la Veglia Pasquale.

 

Come ogni anno invitiamo tutti coloro che lo desiderano, fedeli e famiglie dall’Italia e da altre regioni, a voler visitare l’Irlanda nella Settimana Santa e prender parte a queste meravigliose cerimonie.

 

Programma:

 

Giovedì Santo

13.30 Confessioni

15.00 Messa in Coena Domini

17.00 Lavanda dei piedi

20.00 Mattutino delle Tenebre

Adorazione del Santissimo al Sepolcro

 

 

Venerdì Santo

10.00 Via Crucis

14.00 Messa dei Presantificati

16.00 Funerale di Nostro Signore

20.00 Mattutino delle Tenebre

 

Sabato Santo

8.00 Venerazione del Cristo morto

11.00 Veglia Pasquale

 

Domenica di Pasqua

9.00 Santa Messa

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

 

Continua a leggere

Spirito

Andorra, la Chiesa affronta la proposta di legge sull’aborto

Pubblicato

il

Da

Nel Principato di Andorra, un microstato incastonato tra Francia e Spagna, il vescovo Josep-Lluis Serrano Pentinat, vescovo di Urgel, si trova di fronte a una questione delicata: potrebbe, in quanto co-principe di Andorra, firmare entro pochi mesi una legge per depenalizzare l’aborto mantenendone il divieto?   Andorra, con i suoi 80.000 abitanti, è un principato unico nel suo genere. È governato da due capi di stato che portano il titolo di «co-principe»: il presidente della Repubblica francese, attualmente Emmanuel Macron, e il Vescovo di Urgell, diocesi la cui sede è a La Seu d’Urgell, nella Catalogna spagnola.   Questo sistema , ereditato dal XIII secolo, conferisce al vescovo un ruolo sia spirituale che politico, rendendolo una figura chiave nel governo andorrano. Il vescovo Josep-Lluis Serrano Pentinat, nominato vescovo coadiutore di Urgell nel luglio 2024, è succeduto al vescovo Joan-Enric Vives il 31 maggio 2025. Il suo arrivo coincide con un acceso dibattito sulla riforma legislativa dell’aborto.   Il disegno di legge, che dovrebbe essere presentato al Parlamento andorrano nell’autunno del 2025, mira a modificare il codice penale del Paese. Intende eliminare le sanzioni penali per le donne che abortiscono, nonché le sanzioni professionali per i medici e gli operatori sanitari coinvolti.   Tuttavia, questa riforma non legalizzerebbe l’aborto sul suolo andorrano, che rimarrebbe proibito. Il governo sta progettando una legge complementare per mantenere il divieto di aborto in Andorra, consentendo al contempo il finanziamento dei viaggi all’estero – in Francia o Spagna – per le donne che desiderano sottoporsi all’interruzione volontaria di gravidanza (VTP).   Secondo il sito web di informazione religiosa The Pillar, questo compromesso è il risultato di mesi di discrete trattative tra le autorità andorrane e la Santa Sede, durante gli ultimi due anni di regno di papa Francesco. La domanda ora è se il vescovo Serrano, in qualità di co-principe di Andorra, firmerà questa legge, qualora ricevesse, come molto probabilmente, la maggioranza dei voti.   Secondo la Costituzione andorrana, una sola firma di entrambi i coprincipi è sufficiente per l’entrata in vigore di una legge e, tradizionalmente, le questioni controverse sono lasciate alla firma del presidente francese. Pertanto, leggi come quella che autorizza le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2005 o quella sulla procreazione medicalmente assistita nel 2019 sono state firmate solo dai presidenti francesi dell’epoca, rispettivamente Jacques Chirac ed Emmanuel Macron.   Tuttavia, il coinvolgimento diretto della Santa Sede nei negoziati potrebbe cambiare la situazione. Il cardinale Parolin, durante una visita ad Andorra nel settembre 2023, ha descritto la questione dell’aborto come un «argomento molto delicato e complesso», invocando un approccio improntato a «discrezione e saggezza».   Il Principato è diventato profondamente secolarizzato, in particolare negli anni Novanta: nel 1993, la Chiesa ha ratificato un emendamento costituzionale che definisce Andorra come uno stato «laico». Il culto domenicale è in declino – circa il 20-30% dei fedeli, una percentuale ancora molto invidiabile rispetto al 5% dei praticanti nella Francia continentale – e sono state attuate le consuete riforme sociali, il divorzio nel 1995 e le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2005.   In questo contesto, è nell’interesse della Chiesa mantenere lo status quo per quanto la riguarda ad Andorra, a rischio di dover accettare compromessi che potrebbero apparire come altrettanti compromessi? Tanto più che lo stesso attuale pontefice sovrano ha ricordato ai politici francesi della diocesi di Créteil, ricevuti in udienza il 28 agosto, la necessità di dire «no, non posso» quando è in gioco la verità, sottolineando una posizione intransigente di fronte ai compromessi morali.   La domanda merita di essere posta, soprattutto perché nel 2023-2024 è stata lanciata una ipotesi di ipotesi sulla possibile creazione di una diocesi indipendente di Andorra, prontamente smentita dalla Segreteria di Stato della Santa Sede. A quanto pare, il Vaticano, cercando un compromesso, sembra voler evitare una crisi costituzionale che potrebbe indebolire l’immagine della Chiesa e aprire la strada alla totale liberalizzazione dell’aborto.   Ma un simile compromesso rimane – radicalmente – impossibile per due ragioni. La prima è che l’evoluzione della depenalizzazione porta alla fine a un «diritto», come è avvenuto in Francia e in molti altri paesi. Consentire la prima sarebbe l’inizio di una lunga discesa che porterà alla liberalizzazione completa, che crediamo di poter evitare giocando d’astuzia con il principe di questo mondo.   La seconda è che è contraddittorio decidere da un lato l’assenza di sanzioni penali e dall’altro la scomunica che colpisce donne e medici colpevoli del reato di aborto. Poiché si tratterebbe della stessa persona, il vescovo Serrano Pentinat, che sarebbe obbligata a ricoprire entrambe le cariche, il discredito della Chiesa sarebbe totale.   E il vescovo dovrebbe essere rinchiuso per schizofrenia.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da YouTube  
   
Continua a leggere

Spirito

Mons. Viganò: Nostro Signore sostituito da grotteschi surrogati ispirati da Satana

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha scritto su X un sintetico testo in cui torna ad analizzare e condannare la catastrofica situazione della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.

 

Monsignore prende spunto dai recenti episodi di cringe ecclesiastico, con da una parte il pontefice che benedice un blocco di ghiaccio groenlandese e dall’altra l’elezione tra gli anglicani ad arcivescovo di Canterbury di una donna, alla quale sono pure pervenuti messaggi di augurio da prelati cattolici. Viganò, tuttavia, ne ha anche per la monarchia britannica.

 

«La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è fondata sulla Roccia: non sulle sabbie mobili del Vaticano II, non sul pantano della Sinodalità, non sul ghiaccio del “green deal” e della “conversione ecologica”» scrive monsignore.

 

Sostieni Renovatio 21

«La fine inesorabile delle sette – non ultimi gli Anglicani con la loro “arcivescovessa” abortista e gay friendly, e il loro re, “capo della chiesa d’Inghilterra” che si prostra ai maomettani e promuove il Nuovo Ordine Mondiale – inizia nel momento in cui Nostro Signore Gesù Cristo, pietra angolare, è scartato dai costruttori per sostituirvi grotteschi surrogati ispirati da Satana».

 

«Se il Vaticano crede di essere esente dallo stesso tragico destino di perdizione, quando continua sulla medesima strada degli altri eretici, scoprirà presto che di Dio non ci si prende gioco» avverte il prelato lombardo.

 

Deus non irridetur: di Dio non ci si prende giuoco. Il concetto era ribadito anche in un testo su Obbedienza e Giustizia pubblicato da Viganò negli scorsi giorni:

 

«La nostra disobbedienza di oggi è l’unica forma moralmente doverosa di resistenza allo scandalo inaudito di una Gerarche pretende di poter adulterare l’insegnamento di Nostro Signore, e allo stesso tempo ne rivendica l’Autorità. Deus non irridetur, non ci si prende gioco di Dio (Gal 6, 7). Obbedire a questi Pastori significa rendersi loro complici, ed essere in comunione con loro esclude l’essere in comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana: sono loro stessi ad affermare di essere la “nuova chiesa” rispetto a quella “preconciliare”».

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine: Félix Joseph Barrias (1822 – 1907), La tentazione di Cristo da parte del diavolo (1860), Philbrook Museum of Art, Tulsa, Oklahoma, USA.

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

Continua a leggere

Spirito

La Reja: vestizione e voti dei Fratelli, primi impegni dei seminaristi

Pubblicato

il

Da

Nella festa di San Michele Arcangelo, il 29 settembre 2025, un Fratello ha vestito l’abito, altri tre hanno pronunciato i voti e i seminaristi del secondo anno hanno pronunciato i loro primi impegni nella Fraternità San Pio X.   La festa di San Michele Arcangelo è il giorno designato dal fondatore della Fraternità, l’arcivescovo Marcel Lefebvre, per le cerimonie riguardanti i Fratelli appartenenti alla nostra società: vestizione, primi voti o rinnovo.   Quest’anno, il 2025, ha visto la vestizione dell’abito da parte di un novizio di nazionalità argentina dopo il suo anno di postulato. In questa occasione, il nuovo Fratello ha ricevuto un crocifisso, che sarebbe stato oggetto della sua meditazione durante il noviziato. Tre Frati hanno rinnovato i loro voti, provenienti da Brasile, Cile e Messico.   Gli impegni dei seminaristi con la Società si svolgono normalmente l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine. Tuttavia, i seminaristi dell’emisfero australe, che sono in ritardo di sei mesi rispetto a quelli dell’emisfero boreale, assumono il loro primo impegno qualche mese prima, dopo un anno e mezzo di seminario.   I nuovi membri della Fraternità ricevono una medaglia da San Pio X, patrono celeste della nostra opera.       Articolo previamente apparso su FSSPX.News

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Più popolari