Sorveglianza
La polizia britannica fa irruzione nell’abitazione del leader del partito anti-sorveglianza

Laurence Fox, attore e fondatore del Reclaim Party, è stato arrestato mercoledì durante un raid nella sua casa di Londra. La polizia dice che Fox ha incoraggiato danni criminali contro le tanto diffamate telecamere ULEZ della città.
Mercoledì mattina il Reclaim Party ha pubblicato un video del raid su Twitter. Nella clip, si possono vedere almeno cinque agenti di polizia che esaminano oggetti in casa mentre Fox è seduto sul divano a fumare.
«Guardate quanti soldi ci sono in casa mia; guardateli venire a rubare tutto, a portare via tutto da casa mia», dice alla telecamera. «Questo, signore e signori, è il Paese in cui viviamo».
Live now @LozzaFox is having his house searched by the police. pic.twitter.com/S6DVjWLXe7
— The Reclaim Party (@thereclaimparty) October 4, 2023
La polizia metropolitana di Londra ha dichiarato in un comunicato che gli agenti «hanno arrestato un uomo di 45 anni con l’accusa di aver cospirato per commettere danni criminali alle telecamere ULEZ e di aver incoraggiato o assistito la commissione di reati».
Le telecamere ULEZ, o Ultra Low Emission Zone, sono state introdotte nel centro di Londra nel 2019, con lo schema esteso a tutti i 32 quartieri londinesi in agosto. Le telecamere ULEZ leggono le targhe dei veicoli che entrano nella zona e applicano una tariffa giornaliera di 12,50 sterline a quelli che non soddisfano gli standard sulle emissioni Euro-4 per i veicoli a benzina o gli standard Euro-5 per i veicoli diesel.
Con questi standard che sostanzialmente vietano i veicoli a benzina pre-2006 o diesel pre-2015 da tutta la città, il sindaco Sadiq Khan è stato ferocemente condannato dagli automobilisti per aver introdotto tale programma di sorveglianza e punizione. Bande di vigilanti mascherati hanno iniziato a distruggere e bloccare le telecamere, e la Polizia Metropolitana afferma che sono stati registrati 595 casi di danni, mentre 200 telecamere sono state rubate.
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«Li incoraggio a demolire ogni singola telecamera esistente», ha detto Fox martedì nel podcast «Warrior Creed» di Maajid Nawaz. «Sarò là fuori con la mia smerigliatrice angolare», ha continuato Fox, aggiungendo che «incoraggerebbe la rimozione di massa dello Stato di sorveglianza».
«Sarei felice di essere arrestato anch’io», ha dichiarato il Fox.
Dopo aver condotto una campagna contro le restrizioni al coronavirus nel 2020, Fox ha fondato il Reclaim Party per respingere quella che ha definito come «estrema correttezza politica». Fox si è candidato alle elezioni del sindaco di Londra del 2021, ma si è assicurato solo l’1,9% dei voti. Khan ha ottenuto una vittoria al secondo turno sul candidato del Partito conservatore Shaun Bailey con il 55% dei voti contro il 45%.
Fox appariva come esperto su GB News finché non è stato licenziato mercoledì per aver fatto un commento di natura sessuale che metteva in dubbio l’avvenenza della giornalista Ava Evans.
Il Reclaim Party è stato lanciato nel 2020 dall’attore e attivista politico britannico Laurence Fox, con il finanziamento di Jeremy Hosking, 351° uomo più ricco del Regno nonché padrone della squadra di calcio Chrystal Palace FC. Il partito era stato registrato per la prima volta il 13 marzo 2019 da Jeremy Hosking come Brexit Express.
Nel 2020, Fox ha attirato finanziamenti per un nuovo partito politico, chiamato Reclaim, e definito come «UKIP per la cultura». UKIP è il partito di Nigel Farage, che ha spinto la Brexit.
Il partito ha un parlamentare, Andrew Bridgen, espulso dal Partito Conservatore per la sua posizione contraria ai vaccini COVID-19 di cui ha parlato come di un grande crimine contro l’umanità.
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Sorveglianza
«No all’ID digitale»: protesta in Gran Bretagna

No Digital ID – @MontgomeryToms
Footage from Liverpool on Sunday Thanks to all who turned out to tell Starmer & @UKLabour: #NoToDigitalID! pic.twitter.com/dcyXxZ703c — Together (@Togetherdec) September 30, 2025
🚨 “No Digital ID!” – We Projected It Across Liverpool During Labour Conference
Public don’t want your “1984” vision @Keir_Starmer @uklabour More pics to come! pic.twitter.com/xZepx1tcNJ — Together (@Togetherdec) September 30, 2025
NO TO DIGITAL ID!
People gathering in Liverpool to send message to Starmerpic.twitter.com/WY2J9U9rCy — Together (@Togetherdec) September 28, 2025
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Sorveglianza
Gli elettori svizzeri approvano di misura l’ID digitale. Porte aperte alla «sorveglianza totale»

Una risicata maggioranza di elettori svizzeri ha approvato il piano governativo per introdurre un’identità digitale valida a livello nazionale.
Domenica, il 50,4% degli elettori ha votato a favore della proposta, con un margine di appena 21.276 voti, secondo Swissinfo. Il risultato, sorprendentemente equilibrato, ha smentito i sondaggi pre-elettorali che prevedevano una vittoria netta del «sì».
*Swissinfo* ha commentato che «la Svizzera conservatrice ha quasi bloccato l’e-ID».
Nel 2021, gli elettori svizzeri avevano bocciato un progetto simile con il 64% dei voti, esprimendo timori sulla gestione dei dati personali da parte di privati. La nuova proposta, approvata nel 2025, affida la gestione dei dati esclusivamente al governo e include garanzie di «minimizzazione dei dati», limitando la condivisione con terzi al minimo indispensabile.
Secondo il piano, l’identità digitale svizzera funzionerà esclusivamente come documento di identificazione, senza altre funzionalità, a differenza di modelli adottati altrove.
Sebbene l’e-ID rimanga facoltativa per legge, esperienze in altri Paesi suggeriscono una possibile pressione indiretta per il suo utilizzo, con rischi come la perdita del lavoro per chi la rifiuta. Recentemente, un’insegnante austriaca, in un Paese confinante, è stata licenziata poco prima della pensione per aver rifiutato un’identità digitale.
Michael Shellenberger, giornalista e presidente del centro per politica, censura e libertà di parola presso l’Università di Austin, Texas, ha avvertito che le identità digitali si stanno diffondendo globalmente, spesso sostenute da politici legati a interessi statali. «I burocrati sanno che gli ID digitali sono impopolari e stanno cercando di imporli rapidamente, prima che il pubblico se ne renda conto», ha dichiarato.
L’avvocato tedesco e attivista per la libertà di parola Markus Haintz ha commentato su X: «È un giorno nero per la Svizzera e l’Europa».
«Una decisione disastrosa che apre la porta a una sorveglianza totale, a una moneta digitale centralizzata programmabile e a un sistema di credito sociale in stile cinese», ha ammonito.
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Bizzarria
Cesso modello Grande Reset: non ti dà la carta igienica se non paghi oppure ti infligge la pubblicità

🇨🇳 Peak capitalism in China.
A company opened public toilets, which dispense toilet paper only after watching an advertisement. pic.twitter.com/UwSPbmBWbt — Lord Bebo (@MyLordBebo) September 13, 2025
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