Occulto
La politica coreana affidata agli sciamani
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews.
Aperta un’inchiesta sul candidato conservatore Yoon accusato di favoritismo nei confronti di una setta religiosa legata a uno sciamano a lui molto vicino. Pesa il precedente dell’ex presidente Park Geun-hye, destituita per aver permesso a una mistica di intromettersi negli affari dello Stato.
Tra poco più di un mese il 9 marzo la Corea del Sud andrà a votare per eleggere il nuovo presidente, in quelle che sono state soprannominate da alcuni commentatori «elezioni sgradevoli».
L’atmosfera in cui si sta tenendo la campagna elettorale è stata degradata da innumerevoli attacchi personali, mentre i principali candidati non brillano per popolarità nei sondaggi.
In questo contesto decisamente poco attraente per gli elettori, il riemergere dei legami tra politica e sciamanismo preoccupa non poco l’opinione pubblica sudcoreana
In questo contesto decisamente poco attraente per gli elettori, il riemergere dei legami tra politica e sciamanismo preoccupa non poco l’opinione pubblica sudcoreana.
Dopo alcune rivelazioni da parte di un giornale locale, nelle scorse settimane i pubblici magistrati di Seul hanno aperto un’indagine nei confronti del candidato conservatore Yoon Seok-youl.
Le accuse risalgono al febbraio 2020, quando la Corea del Sud stava attraversando la prima ondata di infezioni COVID per via di un focolaio all’interno della setta religiosa Shincheonji: Yoon, che all’epoca era il procuratore generale, avrebbe impedito alla polizia di compiere una perquisizione nella sede centrale della setta su consiglio di un certo Jeon, uno sciamano che secondo alcuni avrebbe estesi rapporti con Yoon.
Il candidato e il partito conservatore hanno negato le accuse, ma i rapporti tra Yoon e Jeon sono decisamente più profondi di quanto inizialmente ammesso. A inizio gennaio, infatti, il comitato della campagna elettorale conservatrice aveva dovuto sciogliere una propria sottocommissione dopo che era emerso un video in cui poteva vedere Jeon guidare amichevolmente Yoon a conoscere i membri della sottocommissione, nonostante lo sciamano non avesse alcuna posizione ufficiale nella campagna elettorale.
Per evitare il sospetto che il mistico potesse apparire come un consulente ombra del candidato, il partito conservatore ha quindi deciso di sciogliere la sottocommissione.
Secondo alcuni elementi, il rapporto di Yoon con lo sciamanismo non è nemmeno un fatto recente. Un biglietto da visita dell’impresa della moglie di Yoon risalente al 2014 riportava il nome di Jeon come consulente. Inoltre il candidato conservatore ha già ammesso di avere avuto degli incontri con altri mistici.
Alcuni sospetti sulle frequentazioni di Yoon erano emersi già lo scorso autunno, durante le primarie del partito conservatore: in un dibattito in TV l’ex procuratore (allora in testa nella corsa alla nomina) era apparso con carattere cinese «re» dipinto sul palmo della mano che molti avevano interpretato come un talismano.
Da molti decenni le élite politiche di Seul hanno rapporti con lo sciamanismo tradizionale della cultura coreana e l’unica differenza questa volta è che tali legami sono al centro del dibattito pubblico
I legami con lo sciamanismo sono un tema molto sensibile, soprattutto dopo lo scandalo che sconvolse la politica sudcoreana nel 2016-2017. In quell’occasione l’ex presidente conservatrice Park Geun-hye fu destituita per aver permesso a Choi Soon-sil, sua confidente nonché figlia di un importante mistico coreano, di intromettersi negli affari di Stato.
Eppure lo sciamanismo è un elemento della politica sudcoreana fin dal periodo della democratizzazione, nonostante la sua presenza sia spesso rimasta sotto la superficie.
La campagna elettorale del candidato democratico Lee Jae-myung a inizio gennaio ha lanciato un comitato composto da 17 figure religiose.
Da molti decenni le élite politiche di Seul hanno rapporti con lo sciamanismo tradizionale della cultura coreana e l’unica differenza questa volta è che tali legami sono al centro del dibattito pubblico.
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Occulto
Il vescovo Strickland celebra una messa per contrastare l’attività satanica prevista durante l’eclissi solare
Il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas, offrirà una messa lunedì 8 aprile, in riparazione per l’aumento dell’attività massonica e satanica, secondo quanto riferito, durante l’imminente eclissi solare. Lo riporta LifeSiteNews, che trasmetterà in diretta la funzione.
La Santa Messa sarà in onore dell’Annunciazione della nascita di Cristo a Maria, che la Chiesa celebra ordinariamente il 25 marzo, ma quest’anno spostata all’8 aprile in osservanza liturgica della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua.
Secondo una teoria che sta molto circolando in rete in America, gruppi massonici e satanici starebbero pianificando rituali esoterici in concomitanza con l’eclissi di lunedì.
Non è sbagliato pensare che nel momento di temporaneo oscuramento della luce, i seguaci delle tenebre celebrino i loro più alti rituali.
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«Per contrastare qualsiasi attività satanica, monsignor Strickland offrirà il Santo Sacrificio della Messa, chiedendo la benedizione di Dio sul mondo, redento attraverso l’Incarnazione di Cristo» scrive LifeSite. «Alcuni cattolici hanno messo in relazione l’imminente eclissi con il miracolo del sole ampiamente testimoniato a Fatima e con l’eclissi registrata nelle Scritture alla morte di Cristo, cogliendo l’occasione per invitare i fratelli cattolici a soddisfare le richieste di Nostra Signora di Fatima di riparare i peccati di il mondo e pregare il rosario per la conversione dei peccatori».
Il podcaster cattolico Dr. Taylor Marshall ha dedicato un recente segmento del suo programma all’eclissi, spiegando che il libro dell’Apocalisse descrive eventi celesti come il sole che perde la sua luce.
«Non credo che accadrà nulla di brutto durante l’eclissi solare, ma vorrei incoraggiarvi, mentre leggete le Scritture, mentre meditate sulla parola di Dio, a rendervi conto che l’oscurità della nostra cultura e l’oscurità cosmica che verrà verso la fine del regno dell’anticristo è un segno di ribellione contro il logos, la parola di Dio che è Gesù Cristo. Egli è la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Cristo. Rivolgiti dunque a Cristo che è il figlio della giustizia, il figlio della giustizia».
Come riportato da Renovatio 21, molti statunitensi hanno preso con inquietudine i segni di queste ultime ore, come il fulmine che colpisce la Statua della Libertà, seguito, poco dopo, da un terremoto che ha colpito Nuova York e zone limitrofe.
⚡️“She’s Electric”⚡️
This afternoons passing storm didn’t disappoint. The #StatueOfLibery getting zapped by a bolt of #Lightning #storm #weather #NYC pic.twitter.com/JYawKFVXXw— Dan Martland (@DanTVusa) April 3, 2024
Il vescovo Strickland è noto per la sua totale opposizione ai vaccini ottenuti tramite aborto, così come per essere stato rimosso dalla sua diocesi (Tyler, in Texas) per ordine di Bergoglio. Il prelato si era pure opposto al divieto della Messa tradizionale imposto da Roma.
In occasione dello scandaloso incontro tra vertici massonici e cardinali a Milano, monsignor Strickland ha dichiarato che la massoneria è «antitetica» a Cristo e alla sua Chiesa.
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Feto trovato in uno stagno. Chi ce lo ha messo? E soprattutto: perché?
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Il vescovo Strickland contro la massoneria «antitetica» a Cristo e alla sua Chiesa
Monsignor Joseph Strickland, già vescovo di Tyler, in Texas, rimosso da Bergoglio, si è scagliato contro la framassoneria durante un episodio della sua trasmissione The Bishop Strickland show.
Riferendosi a recente dichiarazioni sul dialogo tra la Chiesa e la Massoneria sorte sulla scorta dello scandaloso incontro di Milano tra cardinali e maestri framassoni di poche settimane fa – come quella di monsignor Charles Pope secondo cui la massoneria è una porta verso il demoniaco e unirsi ad essa è un peccato grave, Strickland afferma che dobbiamo essere «forti su questo messaggio».
La Massoneria, dice monsignor Strickland, è «antitetica» a Cristo e alla Chiesa da Lui fondata, e «fingere che possano essere in qualche modo allineati significa cedere al male».
Riferendosi al Vangelo secondo Giovanni (5, 1-16), monsignor Strickland dice che «se abbracciamo semplicemente il peccato, ha le sue conseguenze, e se abbracciamo il male, ha le sue conseguenze». Se l’accordo tra gli uomini costa agli uomini la verità, allora mandiamo l’umanità alla distruzione.
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«Quando seguiamo Cristo, c’è sempre speranza e luce, che potrebbero non rispondere alle nostre preghiere nel modo in cui vorremmo, ma dobbiamo essere persone di speranza», dice.
Il prelato texano ha anche discusso anche i suoi commenti fatti a LifeSiteNews sul boicottaggio dei concerti i cui proventi vanno a finanziare l’aborto, dichiarando che se anche un centesimo della vendita dei biglietti serve a sostenere l’aborto, la gente deve dire no. Sebbene il mondo sia complicato, ammette Strickland, e che non siamo chiamati a vivere su isole (dove troveremo comunque il peccato), è necessario emettere un giudizio.
Mentre alcuni direbbero «non giudicare per non essere giudicati», un principio scritturale, Strickland risponde che il divieto non significa che non possiamo esprimere giudizi sulla questione in questione quando ci viene posta.
«Sostenere [qualcosa del genere] intenzionalmente diventa davvero una questione di peccato, perché hai intenzione di fare qualcosa, e si tratta di sostenere direttamente l’aborto contribuendo a finanziarlo», afferma Strickland. «Non possiamo farlo in nessuna circostanza», continua. «Penso che sia quel tipo di riflessione logica di cui abbiamo bisogno per aiutare le persone a imparare a fare meglio perché questo non è stato un obiettivo importante nella nostra vita».
I lettori di Renovatio 21 conoscono Strickland per l’intransigenza mostrata dal prelato nei confronti dei vaccini ottenuti da linee cellulari di feto abortito.
«Preferisco morire piuttosto che beneficiare di qualsiasi prodotto che utilizzi un bambino abortito» aveva dichiarato a inizio 2022, quando la campagna vaccinale mondiale e i sistemi di sottomissione alla siringa genica, come il green pass, impazzavano.
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Monsignor Strickland aveva cominciato a parlare di rifiuto del vaccino fatto con linee cellulari di feto abortito ancora a inizio 2020, quando si era lontani dalla realizzazione dei vaccini ora in distribuzione globale.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2020 fa il vescovo texano aveva dichiarato su Twitter: «Rinnovo la mia richiesta di rifiutare qualsiasi vaccino sviluppato utilizzando bambini abortiti (…) anche se ha avuto origine decenni fa, significa ancora che la vita di un bambino era finita prima che nascesse e quindi il suo corpo era usato come pezzi di ricambio (…) Tragicamente, le persone non sono a conoscenza o hanno scelto di chiudere un occhio sui progressi della scienza medica che consentono lo sviluppo di vaccini con l’uso all’ingrosso di corpi di bambini abortiti».
In una puntata del The Bishop Strickland Show il vescovo texano, mai pago nell’attaccare i «vaccini» COVID contaminati dall’aborto, ha evidenziato anche il fallimento dei vescovi, incapaci di compiere il loro dovere di opporsi agli obblighi totalitari di vaccinazione vaccinazioni.
Subito dopo la rimozione, una dichiarazione ufficiale di sostegno a Strickland era arrivata da parte di monsignor Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan) e nome assai noto nei circoli tradizionalisti.
A seguire era arrivato anche il messaggio dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che aveva già incoraggiato Strickland con un messaggio di due mesi fa in cui parlava dell’«essere vescovi al punto dell’eroismo».
«Forze nella chiesa vogliono cambiare la Verità del Vangelo» ha avvertito lo scorso novembre il prelato.
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