Gender
La Norvegia criminalizza l’incitamento all’odio contro le persone transgender anche nelle case o nelle conversazioni private

Questa settimana la Norvegia ha adottato una nuova legge penale che punisce le persone per aver detto qualcosa di considerabile come incitamento all’odio nei confronti di persone transgender nella propria casa o conversazioni private.
Il ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza Monica Maeland ha dichiarato vittoria perché la regolamentazione del linguaggio deve essere «adattata alle situazioni pratiche che si presentano». Le «situazioni pratiche» includono quindi il parlare al proprio coniuge o alla propria famiglia.
Una nuova legge penale che punisce le persone per aver detto qualcosa di considerabile come incitamento all’odio nei confronti di persone transgender nella propria casa o conversazioni private
Tali controlli del linguaggio in Europa sortiscono inevitabilmente a un effetto agghiacciante sul discorso politico e religioso, scrive in un suo post l’avvocato americanoJonathan Turley. «Nelle loro case, le persone condividono spesso opinioni religiose e politiche che si discostano da valori o credenze maggioritarie. Questa legge, quindi, regolerebbe quelle conversazioni e criminalizzerebbe l’espressione di punti di vista proibiti».
Non che gli Europei non siano pronti a questo scenario iper-orwelliano: sono pronti nella posizione più remissiva possibile. Un sondaggio in Germania ha rilevato che solo il 18% dei tedeschi si sente libero di esprimere le proprie opinioni in pubblico.
In particolare, oltre il 31% dei tedeschi non si sentiva nemmeno libero di esprimersi in privato tra amici. Solo il 17% si è sentito libero di esprimersi su Internet e il 35% ha affermato che la libertà di parola è limitata ai circoli privati più piccoli.
Un sondaggio in Germania ha rilevato che solo il 18% dei tedeschi si sente libero di esprimere le proprie opinioni in pubblico
«Il fatto più agghiacciante è che i controlli del linguaggio in stile europeo sono diventati un valore fondamentale nel Partito Democratico. Un tempo partito che si batteva per la libertà di parola, è diventato il partito che chiede la censura di Internet e le leggi sull’incitamento all’odio» continua Turley.
«Joe Biden ha chiesto il controllo della parola e recentemente ha nominato un capo di transizione per le questioni dei media dell’agenzia che è una delle figure più pronunciate contro la libertà di parola negli Stati Uniti».
«Per i sostenitori della libertà di parola, dobbiamo educare il pubblico su dove conduce questa strada in luoghi come la Norvegia. La posta in gioco è proprio il diritto che da tempo ci definisce una nazione. Una volta attraversato il Rubicone verso la criminalizzazione e il controllo della parola, l’Europa ha dimostrato che raramente è possibile tornare alle libertà perdute».
«Una volta attraversato il Rubicone verso la criminalizzazione e il controllo della parola, l’Europa ha dimostrato che raramente è possibile tornare alle libertà perdute»
«Stiamo entrando nel periodo potenzialmente più anti-libertà di parola della storia (…)a. Molti politici stanno già chiedendo ai cittadini di rinunciare ai loro diritti di libertà di parola in forum come Internet»
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Vescovo austriaco nominato da Bergoglio assume omosessuale «sposato» come segretario personale

Un vescovo austriaco ha nominato un uomo dichiaratamente omosessuale e civilmente «sposato» come suo segretario personale. Lo riporta Novus Ordo Watch.
Il vescovo Johannes Freitag, vescovo ausiliare della diocesi di Graz-Steckau, avrebbe assunto D. K.-W. come suo segretario particolare. Monsignor Freitag è stato nominato vescovo ausiliare di Graz-Steckau il 31 gennaio 2025 da Bergoglio.
Una foto sul profilo Instagram del partner dell’uomo li mostra mentre celebrano il loro quarto anniversario di «matrimonio». Una foto sul sito web della Salinenmusik Altaussee documenta la cerimonia, avvenuta il 21 luglio 2018.
Prima di diventare segretario di monsignro Freitag, K.W. avrebbe lavorato come segretario generale della comunità ebraica di Graz, come indica una versione archiviata del sito web. Non è chiaro se aderisca o meno ai principi dell’ebraismo, della fede cattolica o di un altro credo.
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Il sito web della diocesi indica K.-W. come segretario e maestro di cerimonie di Freitag, riporta LifeSite.
L’uomo possiederebbe anche competenze sartoriali professionali e le avrebbe dimostrate disegnando i costumi per un evento LGBT Pride austriaco chiamato Tuntenball, come sarebbe rivelato un articolo della rivista arcobaleno Panthera del febbraio 2016
La diocesi di Graz-Steckau è guidata dal vescovo Wilhelm Krautwaschl che, nel dicembre 2023, ha accolto con favore il documento vaticano sulle «benedizioni» per le persone dello stesso sesso, Fiducia Supplicans.
«Chiunque chieda una benedizione dimostra di aver bisogno della presenza salvifica di Dio, e questa benedizione non deve essere negata», ha affermato Krautwaschl.
Il presule austriaco ha sostenuto che l’ultimo documento vaticano è una continuazione del metodo di «cura pastorale» praticato da papa Francesco fin dalla sua lettera post-sinodale Amoris Laetitia, che sembrava dare autorità alla Comunione per i divorziati «risposati».
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Immagine degli interni barocchi del Duomo di Graz
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Il cardinale Zen condanna il «pellegrinaggio» LGBT nella Basilica di San Pietro: «offesa a Dio»

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Trump prende in giro l’ideologia transgender «woke» nell’incontro con il premier del Canada

Durante un incontro di persona con il primo ministro canadese Mark Carney, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha trattenuto le sue critiche, attaccando apertamente l’ideologia transgender estrema e «woke», in particolare la partecipazione di uomini negli sport femminili e le mutilazioni genitali sui minori.
«Non abbiamo sport maschili e femminili. Voglio dire, cose basilari. Non ti porteremo via un figlio e non gli cambieremo il sesso», ha dichiarato a Carney alla Casa Bianca.
Trump ha poi rincarato la dose, dicendo al primo ministro canadese: «Non faremo cose del genere. Quello che stanno facendo al Paese è incredibile. E l’hanno fatta franca, con tutta la loro roba woke, e ora è finita. E noi abbiamo un Paese che si basa sul buon senso, sulla forza e sull’intelligenza».
BREAKING: President Trump calls out the trans insanity right in front of Canada PM Carney whose child is a trans activist. https://t.co/9TThX5Auip pic.twitter.com/bdYRgymB9P
— John-Henry Westen (@JhWesten) October 7, 2025
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Carney ha una figlia che si identifica come non binaria. Il governo federale liberale canadese, precedentemente guidato da Justin Trudeau e ora da Carney, ha investito miliardi per promuovere l’agenda LGBT.
Carney si trovava a Washington per discutere di accordi commerciali con Trump. Al termine dell’incontro, ha dichiarato che il Canada intende investire 1.000 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi anni, a condizione che si raggiunga un’intesa commerciale.
In passato, Trump ha proposto pesanti dazi doganali sui prodotti canadesi e ha più volte suggerito che il Canada diventi uno stato americano, spesso accompagnando tali dichiarazioni con l’introduzione o la discussione di dazi sui prodotti canadesi.
Durante il vertice del G7 di giugno, tenutosi nella zona di Kananaskis, in Alberta, Carney ha lodato la «leadership» mondiale di Trump, nonostante avesse espresso critiche significative nei suoi confronti durante la campagna elettorale.
Le evidenze indicano che le persone sottoposte a procedure di «transizione di genere» hanno un rischio maggiore di suicidio rispetto a coloro che non si sottopongono a tali interventi irreversibili. Oltre a sostenere la falsa convinzione che il sesso di una persona possa essere modificato, gli interventi chirurgici e i farmaci per le persone transgender sono stati associati a danni fisici e psicologici permanenti, tra cui malattie cardiovascolari, perdita di densità ossea, cancro, ictus, coaguli di sangue e infertilità.
Nel frattempo, uno studio sugli effetti collaterali degli interventi chirurgici di «cambio di sesso» ha rilevato che l’81% di coloro che vi si sono sottoposti negli ultimi cinque anni ha riferito di aver provato dolore anche con i normali movimenti nelle settimane e nei mesi successivi, oltre a numerosi altri effetti collaterali negativi.
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Immagine da Twitter
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