Politica
La moglie di Assange rivela una lettera di membri del Congresso USA a Biden affinché si rinunci all’estradizione

Sedici membri democratici e repubblicani del Congresso americano hanno chiesto al presidente americano Joe Biden di ritirare la richiesta di estradizione statunitense contro il giornalista australiano e fondatore di WikiLeaks Julian Assange, secondo un rapporto di Sputnik.
Il loro documento datato 8 novembre è stato rivelato in un post su X scritto dalla moglie di Assange, Stella Assange, il 9 novembre:
«Come membri del Congresso profondamente impegnati nei principi della libertà di parola e della libertà di stampa, scriviamo per incoraggiare fortemente la vostra Amministrazione a ritirare la richiesta di estradizione statunitense attualmente pendente contro l’editore australiano Julian Assange e a fermare tutti i procedimenti giudiziari contro di lui il prima possibile», hanno scritto i 16 membri.
I firmatari includono i rappresentanti degli Stati Uniti James McGovern, Thomas Massie, Rashida Tlaib, Eric Burlison, Ilhan Omar, Paul Gosar, Ayanna Pressley, Marjorie Taylor Greene, Pramila Jayapal, Matthew Rosendale, Greg Casar, Cori Bush, Jamaal Bowman, Jesus Garcia, Alexandria Ocasio -Cortez e il senatore americano Rand Paul.
I legislatori americani hanno espresso che «profonde preoccupazioni per questo caso sono state ripetutamente espresse dai media internazionali, dai sostenitori dei diritti umani e della libertà di stampa e dai membri del Congresso, tra gli altri».
Sostieni Renovatio 21
Il gruppo bipartisan ritiene che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti «abbia agito correttamente nel 2013… quando ha rifiutato di perseguire le accuse contro il signor Assange per aver pubblicato i documenti riservati perché riconosceva che l’accusa avrebbe creato un pericoloso precedente», affermando che «è dovere dei giornalisti ricercare fonti, comprese prove documentali, per riferire al pubblico sulle attività del governo».
«Gli Stati Uniti non devono perseguire un’azione giudiziaria inutile che rischia di criminalizzare le pratiche giornalistiche comuni e quindi di rallentare il lavoro della stampa. La esortiamo a garantire che questo caso venga chiuso nel modo più tempestivo possibile» scrivono i deputati USA.
Il giornalista Tucker Carlson, di recente ventilato come possibile vicepresidente di una futura nuova amministrazione Trump, la scorsa settimana è andato a trovale Julian Assange alla prigione di Belmarsh a Londra, dove quest’anno ad alcune ONG è stato proibito di andare.
Il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy junior ha dichiarato che arrivato alla Casa Bianca grazierà Assange. Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, dopo aver chiesto a Biden di liberare il giornalista-informatico, ha offerto l’asilo politico per proteggerlo.
L’anno scorso un tribunale spagnuolo aveva convocato l’ex segretario di Stato ed ex capo della CIA Mike Pompeo riguardo al presunto complotto per assassinare Assange.
Stella Assange aveva reso pubblica sei mesi fa la lettera che il marito Julian ha inviato a Re Carlo in occasione della sua incoronazione.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Politica
Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro

Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Elezioni in Bolivia, il Paese si sposta a destra

Domenica si è svolto in Bolivia il ballottaggio per le elezioni presidenziali, che ha visto contrapporsi due candidati di destra: il senatore centrista Rodrigo Paz Pereira e l’ex presidente conservatore Jorge Quiroga.
I risultati preliminari indicano che Paz ha ottenuto il 54,6% dei voti, mentre Quiroga si è fermato al 45,4%. Sebbene sia prevista un’analisi manuale delle schede, è improbabile che il risultato definitivo differisca significativamente dal conteggio iniziale, basato sul 97% delle schede scrutinate.
Le elezioni segnano la fine del ventennale dominio del partito di sinistra Movimiento al Socialismo (MAS), che ha subito una pesante sconfitta nelle elezioni di fine agosto. Il presidente uscente Luis Arce – che ha recentemente accusato gli USA di controllare l’America latina sotto la maschera della «guerra alla droga» – non si è ricandidato, e il candidato del MAS, il ministro degli Interni Eduardo del Castillo, ha raccolto solo il 3,16% dei voti, superando di poco la soglia necessaria per mantenere lo status legale del partito.
Aiuta Renovatio 21
Nel primo turno, la destra ha dominato: Paz ha ottenuto il 32,1% dei voti e Quiroga il 26,8%. Il magnate di centro-destra Samuel Doria Medina, a lungo favorito nei sondaggi, si è classificato terzo con il 19,9% e ha subito appoggiato Paz per il ballottaggio.
Entrambi i candidati hanno basato la loro campagna sullo smantellamento dell’eredità del MAS, differendo però nei metodi. Paz ha promesso riforme graduali, mentre Quiroga ha sostenuto cambiamenti rapidi, proponendo severe misure di austerità per affrontare la crisi.
Il MAS non si è mai ripreso dai disordini del 2019, quando l’ex presidente Evo Morales fu deposto da un colpo di Stato subito dopo aver ottenuto un controverso quarto mandato. In precedenza, Morales aveva perso di misura un referendum per modificare la norma costituzionale che limita a due i mandati presidenziali e vicepresidenziali. Più di recente, Morales ha accusato tentativi di assassinarlo ed è entrato in sciopero della fame, mentre i suoi sostenitori hanno dato vita ad una ribellione. Il Morales, recentemente accusato anche di stupro (accuse che lui definisce «politiche»), in una lunga intervista aveva detto che dietro il suo rovesciamento nel 2019 vi erano «la politica dell’impero, la cultura della morte» degli angloamericani.
Il colpo di Stato portò al potere la politica di destra Jeanine Áñez, seconda vicepresidente del Senato. Tuttavia, il MAS riconquistò terreno nelle elezioni anticipate dell’ottobre 2020, mentre Áñez fu incarcerata per i crimini commessi durante la repressione delle proteste seguite al golpe.
Iscriviti al canale Telegram
Il passaggio storico è stato definito da alcuni come la prima «guerra del litio», essendo il Paese ricco, come gli altri Stati limitrofi, della sostanza che rende possibile la tecnologia di computer, telefonini ed auto elettriche.
Come riportato da Renovatio 21, un tentato colpo di Stato vi fu anche l’anno scorso quando la polizia militare e veicoli blindati hanno circondato il palazzo del governo nella capitale La Paz.
Sotto il presidente Arce la Bolivia si era avvicinata ai BRICS e aveva iniziato a commerciare in yuan allontanandosi dal dollaro.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Politica
Sarkozy sarà messo in cella di isolamento

Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Misteri1 settimana fa
La verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Cancro1 settimana fa
Proteine spike da vaccino COVID trovate nelle cellule tumorali di una donna
-
Vaccini2 settimane fa
«Scienza spazzatura» dietro le affermazioni secondo cui i vaccini anti-COVID hanno salvato milioni di persone
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-
Salute2 settimane fa
I malori della 41ª settimana 2025
-
Pensiero2 giorni fa
Ci risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-
Autismo2 settimane fa
Paracetamolo, Big Pharma e FDA erano da anni a conoscenza del rischio autismo
-
Autismo7 giorni fa
Tutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?