Geopolitica
La giunta birmana usa la bomba termobarica: 160 morti
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La denuncia di Human Rights Watch sul bombardamento che l’11 aprile ha ucciso oltre 160 persone nel villaggio di Pa Zi Gyi. Gli armamenti di questo tipo sono progettati per creare danni su vasta scala utilizzando l’ossigeno circostante. Ancora volta emerge l’importanza di varare sanzioni contro il trasferimento di armamenti e carburante verso i militari golpisti.
Nello spietato attacco avvenuto l’11 aprile contro il villaggio di Pa Zi Gyi, nella regione settentrionale del Sagaing, in cui sono morte oltre 160 persone, la giunta golpista birmana ha utilizzato una bomba termobarica, un tipo di esplosivo creato per provocare in maniera deliberata danni su vasta scala. Lo ha denunciato ieri l’organizzazione di difesa dei diritti umani Human Rights Watch (HRW) dopo aver analizzato decine di foto e video del bombardamento, sottolineando che potrebbe trattarsi di un crimine di guerra.
Dal colpo di Stato del primo febbraio 2021, quando l’esercito ha estromesso il precedente governo guidato da Aung San Suu Kyi, i bombardamenti contro la popolazione sono incessanti: solo due giorni fa l’aviazione birmana ha sganciato quattro ordigni su una scuola di 300 studenti nel villaggio di Htan Taw. Secondo le forze di resistenza locali le esplosioni hanno danneggiato la biblioteca e il cancello della scuola, dove fino a un’ora e mezza prima si trovavano i bambini: l’ennesima carneficina è stata evitata perché la fine delle lezioni era stata anticipata, hanno spiegato i testimoni.
I bombardamenti con armi potenziate contro i civili sono una violazione del diritto internazionale, ha spiegato Hrw: «l’uso da parte dell’esercito birmano di un’arma progettata per causare il massimo numero di morti in un’area affollata di civili mostra un flagrante disprezzo per la vita umana», ha affermato Elaine Pearson, direttrice regionale per l’Asia dell’organizzazione.
Nelle armi termobariche viene utilizzato un materiale esplosivo che si disperde come una nuvola di vapore e che al momento della deflagrazione alimenta la combustione attraverso l’ossigeno presente nell’aria. Gli esperti di HRW sono riusciti a identificare questo tipo di armamento basandosi sull’analisi delle ferite riportate dalle vittime, tra cui c’erano anche 40 bambini: molti corpi sono stati fatti a pezzi al punto da non essere riconoscibili oppure sono stati bruciati vivi.
Zaw Min Tun, portavoce dei militari, aveva rivendicato l’attacco, dicendo di voler colpire le truppe delle Forze di Difesa del Popolo (PDF), le milizie sorte ad aprile 2021 in seguito al golpe e alleatesi con le altre milizie etniche del Paese per combattere contro l’esercito.
Anche se la guerra civile in Myanmar viene trattata come un conflitto locale, è evidente il coinvolgimento internazionale: la Russia e la Cina sono i primi fornitori d’armi della giunta golpista birmana, rendendo possibile attacchi efferati come quello contro il villaggio di Pa Zi Gyi. Per questo «i governi stranieri devono tagliare i finanziamenti, le armi e il carburante per gli aerei della giunta per scoraggiare ulteriori atrocità», ha dichiarato HRW.
«Le operazioni militari illegali della giunta del Myanmar dipendono dalla sua capacità di acquistare armi e altri materiali. L’ASEAN e il Consiglio di Sicurezza dell’Onu devono riconsiderare i loro approcci privi di incisività nei confronti della giunta del Myanmar e adottare misure più severe», ha aggiunto Pearson.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine da AsiaNews.
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
Aiuta Renovatio 21
Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
Sostieni Renovatio 21
«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













