Sport e Marzialistica
Judo, sconfitto l’olimpionico «putiniano» Ezio Gamba nell’elezione a presidente della Federazione Italiana
Il nuovo ciclo olimpico che conduce a Los Angeles 2028 inizia per la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) con l’elezione di Giovanni Morsiani come presidente, succedendo a Domenico Falcone, che ha deciso di non ricandidarsi.
Il Morsiani, originario di Faenza, ha ottenuto il 54,84% dei voti validi (38.859), superando il suo avversario Ezio Gamba, che si è fermato al 44,61% (31.611).
«Voglio ringraziare tutti quanti mi hanno dato fiducia e per primo Lucio Caneva che, con la sua lungimiranza, mi ha spinto verso questo percorso già due anni fa. E ringrazio anche Matteo Pellicone che ha reso possibile tutto questo nonché il Presidente uscente Mimmo Falcone che mi ha incoraggiato, anche verso la strada della diplomazia. Proprio con Lucio ci siamo mossi fin da subito sul territorio», ha dichiarato Morsiani dopo la vittoria.
«È stato un percorso lungo e complicato, ma è stato bello scoprire l’umanità nelle tante realtà con le quali siamo entrati in contatto. Abbiamo avuto una visione di sviluppo per la nostra Federazione che adesso, nel ruolo di Presidente, posso realizzare nel rispetto delle tante differenze che caratterizzano il nostro territorio. Avendo la passione che ci unisce nel nostro percorso, riusciremo a lavorare insieme per la crescita di tutti».
«Come primo passo nel ruolo di Presidente voglio entrare nei meccanismi di un’organizzazione molto complessa come è la FIJLKAM per poter programmare al meglio la sua ripartenza per il nuovo quadriennio olimpico, con il miglior funzionamento possibile, al servizio delle Società sportive» ha detto ancora il neopresidente.
Durante la 43ª Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva, tenutasi al PalaPellicone di Ostia, è stato nominato anche il nuovo consiglio federale. Per il settore judo sono stati eletti Giuseppe Matera e Giuseppe Maddaloni come rappresentanti dei dirigenti, Maria Teresa Motta come rappresentante dei tecnici, Andrea Regis come rappresentante degli atleti, e Antonio Amorosi per il Ju Jitsu. Per la lotta, i rappresentanti eletti sono Alessandro Saglietti e Salvatore Finizio (dirigenti), Salvatore Campanella (tecnici) ed Enrica Rinaldi (atleti). Infine, per il karate, sono stati scelti Davide Benetello e Cinzia Colaiacomo (dirigenti), Daniela Berrettoni (tecnici) e Alessia Coppola Neri (atleti).
La FIJLKAM è andata al voto a conclusione di un quadriennio olimpico complesso, dopo aver vissuto un’edizione dei Giochi che ha visto l’oro di Alice Bellandi, ma anche recriminazioni per gli arbitraggi arrivate direttamente dalla Federazione Italiana.
L’elezione del Morsiani, faentino con origini nella disciplina della lotta, della quale è stato vicepresidente FIJLKAM, rappresenta una battuta di arresto dei piani di ritorno in Italia del celeberrimo judoka bresciano Ezio Gamba, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 poi trasferitosi in Russia durante gli scorsi decenni, dove ha ricoperto il ruolo di coordinatore tecnico della nazionale, e con un certo successo: sotto la guida dell’Italiano, nel 2012 i judoka russi alle Olimpiadi di Londra hanno vinto incredibilmente tre ori.
È noto che Gamba ha allenato in varie occasioni il presidente della Federazione Russa Vladimiro Putin, di cui si narra si stato anche allenatore a livello personale.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Nel 2016 il maestro judoka fu naturalizzato cittadino russo, ricevendo il passaporto da Putin in persona. Nel discorso alla stampa, Putin dice di aver parlato con l’allora premier italiano e avergli ricordato che l’allenatore della nazionale russa di Judo aveva conseguito, nel 2012, un risultato mai visto nella storia: cinque medaglie, tra cui tre d’oro.
Come riportato da Renovatio 21, il maestro Gamba la scorsa estate aveva deciso di lasciare il suo incarico in Russia per presentare la sua candidatura alla presidenza della FIJLKAM. I giornali avevano riportato che l’olimpionico 65enne aveva affrontato una battaglia con la malattia.
Gamba vinse l’oro categoria pesi leggeri alle Olimpiadi 1980 battendo il britannico Neil Adams. Per partecipare ai Giochi di Mosca fu indotto alla difficile scelta di congedarsi dai carabinieri_ l’URSS era infatti oggetto di un boicottaggio occidentale per l’invasione dell’Afghanistan. Alle successive Olimpiadi di Los Angeles 1984, vinse la medaglia d’argento.
Aiuta Renovatio 21
Nel suo Palmarès si contano un oro agli europei di Rostock 1982 seguito da altri quattro argenti ed un bronzo nelle competizioni continentali; tre argenti invece ai mondiali di Madrid 1976, Parigi 1979 e Mosca (città che gli ha portato fortuna) nel 1983.
Dopo il ritiro a seguito delle Olimpiadi di Seoul del 1988, ha allenato la nazionale italiana sino al 2004, per poi divenire per un anno responsabile tecnico della Federazione Africana di Arti Marziali.
Trasferitosi in Russia nel 2009, nel 2010 viene nominato miglior allenatore europeo dell’anno. Allo scoppio della guerra ucraina Gamba si era dimesso da segretario generale dell’EJU, l’Unione Europea Judo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Sport e Marzialistica
Scoppia lo scandalo del gioco d’azzardo nella NBA: mafia implicata, grandi giocatori arrestati
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Sport e Marzialistica
È morto il maestro Kurihara, colonna del judo in Italia
Domenica 28 settembre è venuta a mancare una delle storiche colonne del judo italiano, il maestro Takero Kurihara. Si tratta di una figura di riferimento imprescindibile per la storia del judo. Il Judo Club Kurihara, fondato a Milano nel 1970, ha preparato qualcosa come 10mila atleti almeno.
Sul sito del Judo Club leggiamo che la sua lunga e gloriosa storia. Il maestro nasce a Kumamoto, in Giappone, il 25 ottobre 1941. A sette anni inizia a praticare judo e, a soli quattordici anni, nel 1955, ottiene la cintura nera 1° Dan, seguita dal 2° Dan due anni dopo. Nel 1960 si iscrive alla facoltà di Economia dell’Università Chuo di Tokyo, una delle più prestigiose del Giappone. L’anno successivo conquista il 3° Dan e, nel 1963, vince il Campionato Universitario del Giappone, ottenendo il 4° Dan. In questo periodo diventa assistente del maestro Kikuchi (8° Dan) presso l’Università Chuo.
Nel 1964 viene selezionato per il ritiro della Nazionale Giapponese in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo, si laurea in Economia con il massimo dei voti e viene nominato 1° Assistente del maestro Kotani (10° Dan, allievo diretto del fondatore del judo Jigoro Kano) al Kodokan di Tokyo, dove affianca il maestro nell’insegnamento agli ufficiali della U.S. Air Force.
Sostieni Renovatio 21
Nel settembre 1964, il Kodokan lo invia ufficialmente in Europa per promuovere il judo nel mondo occidentale. Il 17 settembre, alle 23:00, parte dall’Aeroporto Internazionale di Haneda, salutato da oltre cento persone, tra cui il futuro campione olimpico e mondiale Isao Okano, i campioni giapponesi del 1962 Yoshigaki e Hasegawa, il campione olimpico del 1972 Sekine, il futuro direttore tecnico della Nazionale Canadese Hiroshi Nakamura e il maestro Kimura, futuro direttore tecnico della squadra della Polizia di Tokyo. Tra la folla, il silenzio si fa palpabile quando arriva il maestro Kotani, ormai anziano e appoggiato a un bastone, per un ultimo saluto.
Il 18 settembre 1964 arriva in Italia, accolto all’aeroporto di Linate da un centinaio di persone. L’entusiasmo è tale che gli atleti lo accompagnano direttamente in palestra per osservare il suo metodo di allenamento e la sua tecnica, nonostante il viaggio di oltre 23 ore da Tokyo a Milano. Qui, il maestro affronta un incontro Ju-Nin-Gake (1 contro 10), sconfiggendo per Ippon tutti e dieci i migliori judoka europei selezionati, con l’incontro più lungo durato meno di due minuti. Nel 1965 si tessera presso la F.I.A.P. (Federazione Italiana Atletica Pesante) come insegnante tecnico e, l’anno successivo, conduce uno stage nazionale per gli insegnanti di judo della federazione italiana.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
A partire dal 1966, insegna judo agli studenti dell’Istituto Leone XIII dei padri gesuiti di Milano e supervisiona gli allenamenti per i gruppi sportivi delle forze armate italiane (Fiamme Oro, Fiamme Gialle, Carabinieri ed Esercito). In quello stesso anno, il Kodokan gli conferisce il 5° Dan.
Nel 1970 fonda il Judo Club Kurihara a Milano, affiliato alla F.I.A.P.J. e riconosciuto come Centro C.O.N.I. di Avviamento allo Sport. La palestra si distingue per il tatami rialzato su pannelli elastici, progettato per garantire sicurezza e assorbimento degli impatti durante le cadute.
Nel 1978, in riconoscimento del suo contributo alla diffusione del judo in Italia e in Europa, il Kodokan gli attribuisce il 6° Dan, la cintura bianco-rossa. Nel 1997, su richiesta del generale degli Alpini Marco Grasso (cintura nera 1° Dan), primo comandante della rinata Scuola Militare “Teulié” di Milano, il maestro Kurihara inizia a insegnare judo agli allievi della scuola, valorizzando il judo come strumento educativo.
Il 17 settembre 2002, il Kodokan gli conferisce l’8° Dan, rendendolo il maestro con il grado più alto in Europa ufficialmente riconosciuto dall’istituzione.
Nel corso della sua carriera, il maestro Kurihara ha approfondito lo studio del judo sotto il profilo storico, tecnico e culturale, mantenendo contatti con i maggiori esperti e atleti della disciplina, tra cui i maestri Daigo, Mikami di Losanna e Nakamura.
Con il maestro Kurihara se ne va un pezzo storico della marzialistica italiana, un esempio dei tempi in cui erano giapponesi i maestri da generazioni di italiani imparavano.
La tradizione, comunque, continua. Yujiro Kurihara, nipote del Maestro, è attivo nel ju-jitsu e pratica anche il kurash, antica forma di lotta che è sport nazionale in Uzbekistan.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Sport e Marzialistica
Monaci shaolini, dall’incontro con papa Francesco e la caduta in disgrazia del bonzo manager
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità2 settimane faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura6 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Oligarcato1 settimana faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità














