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Vaccini

Il vaccino contro il Rotavirus: un caso di studio sulla corruzione e la falsificazione del governo

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Renovatio 21 pubblica la traduzione di questo articolo di Children’s Health Defense, che dimostra incontrovertibilmente come l’industria del vaccino e il governo americano siano parti di un unico intreccio che inganna spudoratamente i cittadini esponendoli a rischi biologici esiziali. I principali media respingono i critici della politica pubblica sui vaccini chiamandoli «teorici della cospirazione», ma non è necessaria alcuna cospirazione per spiegare come possa essere vero il fatto che il CDC (l’ente che vigila sulle malattie infantili e quindi è coinvolto nella politica vaccinale americana) inganna a proposito dei vaccini. Il dottor Offit, di cui si parla nell’articolo, è una sorta di Burioni statunitense, con la differenza che a differenza del virologo italiano Offit ha avuto più successo accademico ed economico.

 

 

In un precedente articolo per Children’s Health Defense, intitolato «Perché non ci si può fidare del CDC sui vaccini», abbiamo esaminato come può essere vero il fatto che le agenzie governative stiano disinformando il pubblico sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini.

 

La sola possibilità è trattata dai media istituzionali come una «teoria del complotto», ma non è necessaria una teoria del genere per spiegarla. Al contrario, l’esistenza di distorsioni istituzionalizzate all’interno delle istituzioni mediche e della comunità scientifica è ben conosciuta nella letteratura scientifica e lo stesso Congresso ha criticato la corruzione endemica all’interno dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e della Food and Drug Administration (FDA).

Un esempio particolarmente importante di corruzione e  falsificazione del governo: il caso del vaccino contro il Rotavirus.

 

Ad esempio, abbiamo visto come entrambe le agenzie siano state criticate nel giugno 2000 nella relazione su un’indagine avviata dalla Commissione per la Riforma del Governo all’interno della Camera dei Rappresentanti. L’indagine ha toccato un esempio particolarmente importante di corruzione e falsificazione del governo: il caso del vaccino contro il Rotavirus.

 

Tra i risultati dell’indagine del Congresso è riportato il fatto che tre dei cinque membri del Comitato Consultivo dell’FDA su Vaccini e Prodotti Biologici Correlati (VRBPAC) «che votarono per approvare il vaccino contro il Rotavirus nel dicembre 1997 avevano legami finanziari con le aziende farmaceutiche che stavano sviluppando versioni alternative del vaccino», come pure quattro degli otto membri dell’ACIP (Comitato Consultivo in materia di Pratiche di Immunizzazione) del CDC «che votarono per approvare le linee guida per il vaccino contro il Rotavirus nel giugno 1998 avevano legami finanziari con aziende farmaceutiche che stavano sviluppando diverse versioni del vaccino».

 

Faceva parte di quella metà dei membri dell’ACIP che aveva legami finanziari con le aziende farmaceutiche, mentre stava decidendo quale avrebbe dovuto essere la politica del CDC riguardo al vaccino contro il Rotavirus, un certo Dr. Paul Offit.

Il dottor Offit volta scrisse un editoriale per il New York Times accusando i genitori che scelgono di non vaccinare i loro figli di abusi su minori sulla base del fatto che Gesù, se fosse con noi oggi in carne ed ossa, sosterrebbe la vaccinazione forzata dei bambini contro la volontà dei loro genitori.

 

Corruzione e ipocrisia

Paul Offit è attualmente direttore del Vaccine Education Center dell’ospedale pediatrico di Philadelphia (CHOP). Ha anche la cattedra Maurice R. Hilleman in Vaccinologia, creata in onore dell’ex vicepresidente senior di Merck, che ha fornito una sovvenzione di 1,5 milioni di dollari all’ospedale e alla University of Pennsylvania per «accelerare il ritmo della ricerca sui vaccini».

 

Offit nell’ottobre 1998 aderì all’ACIP e per tre volte votò a favore delle decisioni relative all’uso del vaccino contro il Rotavirus, compresa una votazione per aggiungere il vaccino al programma «Vaccini per bambini» del CDC, il tutto condividendo al contempo la proprietà di un brevetto per un vaccino anti Rotavirus sviluppato nell’ambito di una sovvenzione di Merck.

 

Il vaccino di Offit (membro del comitato consultivo del CDC fino al giugno 2003) fu approvato dall’FDA nel 2006 con il marchio «RotaTeq». L’ospedale pediatrico di Philadelphia era elencato insieme a Offit tra i titolari di un certificato di deposito rilasciato dall’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti e l’ospedale vendette la sua partecipazione in RotaTeq nel 2008 con un accordo da cui Offit trasse grande profitto; egli stesso riconobbe di aver fatto «diversi milioni di dollari, un sacco di soldi».

 

Offit è anche un abituale «esperto» di vaccini per i media mainstream. Una volta scrisse un editoriale per il New York Times accusando i genitori che scelgono di non vaccinare i loro figli di abusi su minori sulla base del fatto che Gesù, se fosse con noi oggi in carne ed ossa, sosterrebbe la vaccinazione forzata dei bambini contro la volontà dei loro genitori.

 

Accadde così che nell’ottobre 1999 il primo vaccino contro il Rotavirus autorizzato negli Stati Uniti, RotaShield di Wyeth, venne ritirato dal mercato perché si era scoperto che causava intussuscezione [o invaginazione intestinale], una condizione spesso gravissima e potenzialmente fatale in cui una parte dell’intestino si inserisce in se stesso.

 

Mentre l’FDA dava istruzioni a Wyeth di concentrare i suoi studi di sicurezza post-marketing su aree specifiche, il rischio di intussuscezione non era tra questi…

 

Oltre ai conflitti di interesse all’interno del CDC, l’FDA aveva approvato RotaShield come «sicuro» nonostante gli studi clinici avessero dimostrato un aumento di intussuscezione nei neonati vaccinati.

 

Poiché l’aumento del rischio non aveva raggiunto un’importanza statistica, questo risultato venne respinto come «probabilmente dovuto al caso» dal comitato consultivo della FDA, che, ancora una volta, includeva tre membri su cinque legati a società farmaceutiche che stavano sviluppando vaccini contro il Rotavirus.

 

Inoltre, mentre l’FDA dava istruzioni a Wyeth di concentrare i suoi studi di sicurezza post-marketing su aree specifiche, il rischio di intussuscezione non era tra questi.

 

I ricercatori che monitoravano i dati di sorveglianza post-marketing disponibili al pubblico, tuttavia, presero in considerazione i rapporti di intussuscezione verificatisi dopo la vaccinazione e furono condotti studi che confermarono l’associazione tra la vaccinazione e un aumento del rischio del disturbo intestinale.

Furono condotti studi che confermarono l’associazione tra la vaccinazione e un aumento del rischio del disturbo intestinale.

 

Il portavoce del CDC John Livengood ha riassunto le conclusioni: «Riteniamo che ci sia una forte relazione causale tra il vaccino anti Rotavirus e l’intussuscezione. È di elevata entità»

 

Così il portavoce del CDC John Livengood riassunse le conclusioni: «Riteniamo che ci sia una forte relazione causale tra il vaccino anti Rotavirus e l’intussuscezione. È di elevata entità e sembra essere di circa uno su cinquemila bambini che vengono vaccinati con il vaccino».

 

Le stime vanno da uno su cinquemila a uno su diecimila. Prima di essere ritirato dal mercato, il vaccino era stato somministrato a mezzo milione di bambini. I dati di sorveglianza mostrarono che durante il suo breve periodo di utilizzo ci furono 98 rapporti confermati di intussuscezione legata al vaccino, oltre la metà dei quali richiese un intervento chirurgico e uno dei quali portò alla morte.

 

Quando il CDC il 22 ottobre 1999 votò per ritirare la sua raccomandazione all’uso di routine di RotaShield nei bambini, Paul Offit si astenne dal voto con la motivazione che avrebbe creato una «percezione» di conflitto di interessi per lui parteciparvi mentre svolgeva anche il ruolo di consulente per Merck, che stava sviluppando un vaccino in concorrenza con RotaShield di Wyeth.

 

Evidentemente egli considerava il suo evidente conflitto di interessi solo come un motivo per astenersi dal votare contro l’uso del vaccino, ma non per astenersi dal votare a favore.

Il CDC è essenzialmente una divisione di marketing e distribuzione dell’industria dei vaccini.

 

Il governo è l’industria dei vaccini

Come ulteriore elemento della vicenda, il virus utilizzato nella produzione di RotaShield fu sviluppato dal governo degli Stati Uniti.

 

Poiché lo sviluppo di un vaccino contro il Rotavirus era considerato una priorità dai ricercatori sin dalla scoperta del virus all’inizio degli anni ’70, il National Institutes of Health (NIH) creò un «virus riassortante vivo scimmiesco-umano» a tale scopo.

 

(Un virus riassortante è un virus contenente due o più frammenti di acido nucleico provenienti da diversi virus di origine, prodotto coinfettando una cellula con i ceppi parentali. Il virus scimmiesco in questo caso proveniva da una scimmia rhesus.)

Il governo USA non è tanto un «regolatore» dell’industria dei vaccini quanto parte integrante di essa

 

Il NIH quindi concesse in licenza a Wyeth l’uso della sua tecnologia vaccinale brevettata per RotaShield.

 

Sì, il governo degli Stati Uniti brevetta una tecnologia vaccinale e la concede in licenza a titolo oneroso ad aziende private. Ecco un altro esempio: il NIH concesse in licenza a Merck la tecnologia vaccinale per lo sviluppo del suo vaccino contro il Papilloma Virus (HPV), Gardasil.

 

Come si può vedere, il governo non è tanto un «regolatore» dell’industria dei vaccini quanto parte integrante di essa.

 

Il CDC stesso ha contratti con aziende farmaceutiche e, ad eccezione dei vaccini antinfluenzali, acquista più della metà dei vaccini per l’infanzia distribuiti negli Stati Uniti. Il CDC è essenzialmente una divisione di marketing e distribuzione dell’industria dei vaccini.

 

Per usare un po’ di ironia, il modo in cui il governo racconta la vicenda di RotaShield è un esempio lampante di come le burocrazie incaricate di garantire la sicurezza dei vaccini siano molto efficaci nel farlo.

 

Ma c’è di più!

Da allora numerosi studi hanno riscontrato che l’SV40 è associato ad un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro negli esseri umani, compreso il linfoma non-Hodgkin.

Da allora numerosi studi hanno riscontrato che l’SV40 è associato ad un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro negli esseri umani, compreso il linfoma non-Hodgkin.

 

Contaminazioni virali del vaccino anti Rotavirus

Nel marzo 2010, l’FDA consigliò di sospendere temporaneamente l’uso del vaccino anti Rotavirus di GlaxoSmithKline, Rotarix, perché fu trovato contaminato da un virus suino: il circovirus suino tipo 1 (PCV-1). Fu raccomandato, quindi, che i pazienti ricevessero invece il prodotto di Merck, RotaTeq.

 

Poco dopo RotaTeq risultò contaminato sia dal PCV-1 che dal circovirus suino di tipo 2 (PCV-2).

 

L’FDA rese pubblica questa scoperta il 6 maggio 2010. Ma piuttosto che consigliare di sospendere l’uso del RotaTeq fino a quando questa contaminazione non fosse stata risolta e la minaccia valutata, il 14 maggio la FDA raccomandò che gli operatori sanitari riprendessero l’uso di Rotarix insieme a quello mai sospeso del RotaTeq con la motivazione che non vi era un rischio noto per gli esseri umani legato a questi virus.

 

Tra l’altro, uno dei contributi scientifici di Maurice R. Hilleman, l’ex vice presidente di Merck in onore del quale venne creata la cattedra di Paul Offit, fu la sua scoperta, fatta nel 1960, che il vaccino antipolio sia del tipo a virus vivo che quello inattivato in uso negli USA erano contaminati da un virus delle scimmie noto come simian virus 40 (SV40). Nel maggio dell’anno successivo, il National Institutes of Health (NIH) si riunì per discutere la questione, con la raccomandazione di non ritirare i vaccini in quanto il virus non presentava alcun rischio noto per l’uomo.

 

Da allora numerosi studi hanno riscontrato che l’SV40 è associato ad un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro negli esseri umani, compreso il linfoma non-Hodgkin.

La percezione che agenzie governative come l’FDA e il CDC agiscano nell’interesse della salute pubblica e «regolamentino» l’industria è illusoria

 

Conclusione

Il modo in cui il governo racconta la storia del vaccino contro il Rotavirus è un esempio lampante di come le agenzie incaricate di salvaguardare la salute pubblica abbiano reagito rapidamente alla scoperta di potenziali danni derivanti da un vaccino presente sul mercato.

 

La realtà è che il governo ha approvato il primo vaccino anti Rotavirus e lo ha aggiunto alla lista di vaccini che i bambini sono tipicamente tenuti a ricevere per frequentare la scuola pubblica, nonostante gli studi clinici di sicurezza avessero indicato che avrebbe potuto causare intussuscezione.

 

Il fatto che l’FDA non abbia richiesto ulteriori studi con maggiore valore statistico per determinare se l’aumento del rischio fosse «dovuto al caso» o reale, ma si sia accontentato della conclusione errata che il vaccino «probabilmente» non causava questa condizione dolorosa e potenzialmente mortale nei bambini, è un chiaro esempio di come il governo ponga gli interessi dell’industria farmaceutica al di sopra degli interessi del pubblico.

 

E questo non dovrebbe sorprendere, anche dal momento che tre dei cinque membri del comitato consultivo per i vaccini dell’FDA, che votarono per approvare il vaccino, avevano legami finanziari con l’industria.

Tre dei cinque membri del comitato consultivo per i vaccini dell’FDA, che votarono per approvare il vaccino, avevano legami finanziari con l’industria.

 

Non dovrebbe stupire, quindi, che dopo il ritiro del primo vaccino contro il Rotavirus, l’FDA ne abbia approvati altri due, nonostante entrambi fossero contaminati da uno o più virus suini.

 

Non sorprende nemmeno il fatto che il CDC abbia spinto il vaccino al pubblico, dato che i membri del comitato consultivo per i vaccini del CDC avevano legami finanziari con le aziende farmaceutiche che stavano sviluppando vaccini alternativi contro il Rotavirus.

 

La percezione che agenzie governative come l’FDA e il CDC agiscano nell’interesse della salute pubblica e «regolamentino» l’industria è illusoria. La realtà è che il governo è in larga misura l’industria dei vaccini.

 

Sia il governo che l’industria influenzano fortemente la scienza, con il risultato di provocare una distorsione istituzionalizzata che favorisce la politica pubblica dei vaccini e considera la vaccinazione come soluzione per un numero crescente di malattie trasmissibili, al prezzo dell’opportunità di studiare alternative e di educare semplicemente le persone a rafforzare naturalmente il proprio sistema immunitario, anche attraverso una corretta alimentazione ed esercizio fisico ed evitando esposizioni tossiche.

Sia il governo che l’industria influenzano fortemente la scienza, con il risultato di provocare una distorsione istituzionalizzata che favorisce la politica pubblica dei vaccini

 

Il governo inoltre inganna il pubblico su ciò che la scienza afferma a proposito della sicurezza ed efficacia dei vaccini raccomandati, il che può essere dovuto non solo alla distorsione istituzionalizzata, ma anche alla corruzione endemica all’interno delle agenzie.

 

Questo problema è aggravato dal fatto che i principali media istituzionali appoggiano la politica pubblica su questo tema piuttosto che fare giornalismo, attaccando piuttosto che affrontare in modo concreto gli argomenti e le legittime preoccupazioni di chiunque osi criticare o dissentire dalle raccomandazioni di routine del CDC sulle vaccinazioni dell’infanzia e dalle leggi statali che violano il diritto dei genitori al consenso informato, rendendo questi vaccini obbligatori per l’accesso dei bambini all’istruzione pubblica.

 

 

Jeremy R. Hammond, scrittore e collaboratore di Children’s Health Defense

 

© 5 febbraio 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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