Spazio
Il sole come l’occhio di Sauròne: enorme buco coronale potrebbe causare una tempesta geomagnetica sulla Terra
Varie voci in rete stanno lanciando l’allarme su un enorme buco individuato sul sole che secondo gli scienziati causerà una tempesta geomagnetica e invierà flussi di vento solare ad alta velocità sulla Terra.
Sabato la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’ente USA per il controllo dell’atmosfera e dei mari, ha pubblicato un aggiornamento secondo cui il buco coronale avrebbe causato tempeste geomagnetiche «moderate» e «minori» sulla Terra tra ieri e oggi.
La NOAA classifica le tempeste solari su una scala da G1 a G5, dove le tempeste G5 sono le più estreme e potrebbero causare problemi elettrici e collasso della rete e potrebbero impedire il tracciamento dei satelliti.
So what the hell is happening with our sun? This is from 11/30/23. #ufox pic.twitter.com/guUx01OAOQ
— ???????????????? ???????????????????????? (@ZachBrowne) December 3, 2023
A huge hole has opened in the sun's atmosphere, and it is spewing a stream of solar wind directly toward Earth.
NASA's SDO photographed the structure, which stretches almost 800,00 km along its long axis. 1/ pic.twitter.com/ZMdz6FvDxp
— Erika (@ExploreCosmos_) December 3, 2023
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Le immagini dell’enorme buco coronale del Sole sono circolate sui social media, suscitando preoccupazione tra i commentatori che temevano che i flussi solari potessero distruggere la vita sulla Terra.
Il noto imprenditore digitale Kim Dotcom non è l’unico ad aver paragonato il buco nel Sole al malvagio Occhio di Sauron de «Il Signore degli Anelli».
The Sun is turning into the eye of Sauron. Everything is fine ???? pic.twitter.com/BGQc4yHE0p
— Kim Dotcom (@KimDotcom) December 4, 2023
❗???????? – NASA's Solar Dynamics Observatory claims a huge hole has opened in the sun's atmosphere, and is spewing a stream of solar wind directly toward Earth.
That's all we needed, we woke up the Eye of Sauron.https://t.co/GRgMwe1JT7 pic.twitter.com/do29iaFu9R
— ????????The Informant (@theinformantofc) December 4, 2023
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Sebbene siano possibili potenziali interruzioni del campo magnetico terrestre, esperti hanno fatto sapere notano che i buchi coronali sono comuni e non hanno mai causato grossi problemi sulla Terra.
«Questa è un’immagine fissa di un buco coronale, ovvero punti più freddi e meno densi del plasma circostante», ha scritto X Community Notes nel post di un utente. «Questo è molto comune e non è quasi mai motivo di preoccupazione. Il Sole ha avuto buchi più grandi in passato senza problemi».
Un risultato dell’attività solare è che il fenomeno noto come Aurora Boreale, osservato nelle ultime settimane, diventerà visibile a una fascia più ampia di luoghi sulla Terra, anche lievemente più a Sud del polo artico, scrive il sito americano Infowars.
Il buco coronale coincide con un altro evento solare noto come espulsioni di massa coronale che si prevede avrà un impatto sulla Terra oggi.
In aggiunta al dramma cosmico del sole divenuto Saurone, si prevede che un’espulsione di massa coronale (CME) fuori bersaglio assesterà un colpo stridente al nostro pianeta il 5 dicembre.
Le CME sono massicce esplosioni di plasma solare e campi magnetici che si innalzano sopra la corona solare o vengono rilasciati nello spazio. Anche se questa particolare CME non è diretta direttamente verso la Terra, i suoi effetti periferici potrebbero comunque amplificare l’impatto del vento solare in arrivo.
Come riportato da Renovatio 21, le tempeste solari sono in grado di distruggere internet. L’esito di una tempesta solare abbastanza forte potrebbe infatti mandare offline una parte importante dell’umanità per settimane o addirittura mesi.
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Immagine screenshot da Twitter
Spazio
L’Europa militarizza la sua agenzia spaziale
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Bizzarria
Astronauta lesbica non violò i conti bancari della «moglie» mentre era in orbita: nessun crimine spaziale
Summer Worden, ex «moglie» di un’astronauta della NASA, si è dichiarata colpevole di aver fornito false informazioni alle autorità federali riguardo a quanto ritenuto il primo reato commesso nello spazio.
Secondo l’ufficio del procuratore statunitense per il distretto meridionale del Texas, la 50enne del Kansas rischia ora fino a cinque anni di carcere federale e una multa fino a 250.000 dollari per le bugie raccontate su Anne McClain.
«Nel luglio 2019, Summer Heather Worden ha accusato il suo ex coniuge di aver indovinato la password e di essere entrato illegalmente nel suo conto bancario mentre era in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale», ha spiegato l’ufficio.
Tuttavia, la «Worden aveva aperto il conto nell’aprile 2018, e entrambe le parti vi avevano accesso fino a gennaio 2019, quando Worden ne aveva cambiato le credenziali». L’inchiesta ha appurato che Worden aveva concesso l’accesso al coniuge almeno dal 2015, condividendo regolarmente le credenziali bancarie.
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La denuncia iniziale della Worden – la prima accusa di un crimine spaziale – aveva innescato indagini da parte della Federal Trade Commission e dell’Ispettore generale della NASA, come riportato dal New York Times.
Il quotidiano descrive la Worden come un’ex ufficiale decorata dell’intelligence dell’Aeronautica USA, mentre McClain – diplomata a West Point, veterana della guerra in Iraq ed entrata alla NASA nel 2013 – è rientrata sulla Stazione Spaziale Internazionale a marzo come comandante della missione SpaceX Crew-10, atterrando in agosto.
La Worden e la McClain, lesbiche «sposate» dal 2014, hanno divorziato a gennaio 2020, dopo che McClain l’aveva accusata di aggressione (caso poi archiviato), secondo KSDK.
I procuratori hanno precisato che la sentenza per Worden sarà emessa il 12 febbraio 2026, e che le è concessa la libertà su cauzione in attesa dell’udienza.
La McClain non è la prima lesbica spaziale: Sally Ride è riconosciuta come la prima donna omofila orbitante. Il pubblico venne a conoscenza del suo orientamento sessuale dopo la sua morte nel 2012 attraverso il suo necrologio, che menzionava la sua relazione durata 27 anni con Tam O’Shaughnessy. La Ride fu anche la prima donna americana nello spazio, raggiungendo questo traguardo nel 1983: la prima femmina che gli USA hanno mandato in orbita era omosessuale.
La comunità LGBT, la cui egemonia culturale è oramai al capolinea, ritiene che la vita e la successiva rivelazione della sua sessualità della Ride mettono in luce la comunità queer nascosta nell’esplorazione spaziale, un’operazione che hanno tanto con altri settori, come con l’industria cinematografica hollywoodiana e i suoi omosessuali nascosti.
Ora, tuttavia, il lesbismo può esistere, venendo pure ovviamente promosso, alla luce del sole, anche al di fuori dell’atmosfera.
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Spazio
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