Bioetica
Il Patriarcato ortodosso di Mosca dice che sempre più cliniche private rifiutano gli aborti

Oltre 500 centri medici privati hanno rifiutato di fornire servizi di aborto nonostante fossero autorizzati a farlo, ha affermato la Chiesa ortodossa russa. Ciò avviene nel bel mezzo di un’iniziativa pro-life del Patriarcato e di una spinta statale per aumentare i tassi di natalità in Russia.
Il capo della Chiesa Ortodossa Russa, il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Cirillo I, ha incontrato giovedì i massimi esponenti del clero e il vicepresidente della Commissione demografica della Camera pubblica della Federazione Russa.
«Secondo i partecipanti all’incontro, più di 71 regioni della Federazione Russa hanno sostenuto l’iniziativa di Sua Santità il Patriarca di limitare l’aborto; 502 cliniche private in Russia hanno rifiutato di eseguire aborti, ovvero il 18% di tutte le cliniche autorizzate a eseguire aborti», si legge nella dichiarazione della Chiesa Ortodossa Russa.
Iscriviti al canale Telegram
In Russia, gli aborti sono legali e la pratica è coperta dal sistema sanitario nazionale. Una gravidanza può essere interrotta fino a 12 settimane di sviluppo su richiesta della donna e fino a 22 settimane per motivi sociali, come il risultato di uno stupro o in caso di morte o disabilità del marito. Gli aborti in fase avanzata possono essere eseguiti solo per motivi medici.
In entrambi i casi, ci sono periodi di attesa obbligatori dopo che la donna ha fatto domanda per la procedura, per consentire il tempo di consultazione. Una gravidanza può essere legalmente interrotta in qualsiasi fase per motivi medici.
Il presidente russo Vladimir Putin si è rifiutato di sostenere le richieste di un divieto totale degli aborti. Invece, ha ripetutamente parlato della necessità che il governo incoraggi le famiglie russe ad avere più figli. Diverse misure adottate dallo Stato russo, negli ultimi anni, vanno in questa direzione.
Come riportato da Renovatio 21, l’intenzione di non vietare l’aborto era stata reiterata pochi mesi fa dalla presidente della Camera alta del Parlamento russo, Valentina Matvienko.
La maggioranza della popolazione russa si oppone agli aborti senza ragioni mediche, ha affermato il Patriarcato, citando un sondaggio condotto all’inizio di quest’anno.
Almeno il 77% dei russi considera un feto un essere umano, ha affermato uno studio sociologico condotto dal Centro di sociologia dell’Accademia russa delle scienze (RAN). Solo il 18% ha sostenuto che un bambino diventa umano solo alla nascita. Quasi tre quarti degli intervistati erano contrari all’aborto per scelta, prospettive o per ragioni economiche, consentendo l’aborto solo in presenza di problemi medici, secondo i dati del sondaggio.
L’anno scorso, i tassi di natalità nella Federazione Russa hanno raggiunto il minimo degli ultimi 24 anni, secondo le statistiche ufficiali.
Il numero di aborti, nel frattempo, è in costante calo dagli anni Novanta, a un tasso di circa il 6% annuo.
Sostieni Renovatio 21
Nel Paese aumentano le iniziative a favore della vita.
Come riportato da Renovatio 21, negli scorsi giorni è emerso che le cliniche prenatali nella città di Ivanovo, nella Russia occidentale, cercheranno di dissuadere le donne dall’aborto mostrando loro modelli di embrioni nella vita reale, hanno riferito i media locali.
La Repubblica di Mordovia l’anno scorso è divenuta ufficialmente la prima della Federazione a vietare ufficialmente la promozione dell’aborto.
«L’aborto distrugge il futuro», aveva tuonato nove mesi fa il patriarca di Mosca e di tutte le Russie.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Saint-Petersburg Theological Academy via Flickr pubblicata su licenza CC BY-ND 2.0
Bioetica
Falso allarme bomba in una chiesa cattolica prima della Marcia antiabortista di Vienna

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bioetica
La FDA di Trump approva le nuove pillole abortive generiche nonostante le promesse pro-life

Lente per il controllo del farmaco USA Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato una nuova versione generica della pillola abortiva, in contrasto con le promesse dell’amministrazione Trump di adottare un approccio più rigoroso sui farmaci abortivi.
Secondo l’agenzia Reuters, la FDA ha approvato le compresse di mifepristone prodotte da Evita Solution, distribuite con il supporto di GenBioPro. Evita Solution ha dichiarato come propria missione «normalizzare l’aborto» e renderlo «accessibile a tutti».
«Abbiamo stabilito che le vostre compresse di Mifepristone da 200 mg sono bioequivalenti e terapeuticamente equivalenti al farmaco di riferimento, Mifeprex (mifepristone) da 200 mg, di Danco Laboratories», si legge nella lettera della FDA del 30 settembre.
Sostieni Renovatio 21
Numerose voci conservatrici e pro-life hanno espresso sconcerto e indignazione per la decisione. «La FDA aveva promesso una revisione completa della sicurezza dei farmaci abortivi chimici, ma invece ha autorizzato nuove versioni senza esitazione», ha dichiarato il senatore Josh Hawley (R-MO). «Ho perso fiducia nella leadership della FDA».
«Questo farmaco provoca sofferenze ai feti e danni alle madri! La FDA aveva annunciato un nuovo studio approfondito sulla sicurezza, quindi perché approvare un generico ora?», ha chiesto Lila Rose, fondatrice di Live Action. «Questa decisione sconsiderata non tutela le donne, ma favorisce gli abusatori e ignora le leggi pro-life in tutto il Paese», ha aggiunto SBA Pro-Life America.
Durante le primarie repubblicane del 2024, molti pro-life temevano che una seconda amministrazione Trump potesse non essere abbastanza ferma sulla questione dell’aborto. Sebbene il primo mandato di Trump sia stato generalmente pro-life, dal 2022 il presidente ha spinto per una posizione più «moderata» del Partito Repubblicano, escludendo il sostegno a un divieto federale sull’aborto e dichiarando che non avrebbe applicato una legge che vieta la distribuzione di pillole abortive per posta.
Dopo il suo ritorno alla presidenza, Trump ha adottato alcune misure pro-life, soprattutto in materia di finanziamenti pubblici, rassicurando temporaneamente i sostenitori pro-life. Questi ultimi speravano in un intervento più deciso sulla pillola abortiva, anche grazie alle promesse del Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che aveva annunciato una «revisione completa» dei rischi del farmaco, nonostante il suo passato di posizioni pro-aborto.
L’approvazione di un generico «bioequivalente e terapeuticamente equivalente» a Mifeprex non preclude tecnicamente la possibilità di ritirare entrambi i farmaci dal mercato in futuro, ma nel frattempo rende le pillole abortive più disponibili e accessibili, deludendo le aspettative minime dei pro-life, che speravano in una sospensione delle approvazioni fino al completamento della revisione.
La questione è particolarmente critica, poiché la distribuzione non regolamentata delle pillole abortive oltre i confini statali rappresenta una delle strategie più efficaci della lobby abortista per aggirare le leggi pro-life statali, permettendo la spedizione, ricezione e assunzione dei farmaci in totale privacy, senza lasciare tracce per le forze dell’ordine.
Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa il segretario alla Salute USA Robert F. Kennedy Jr. aveva dichiarato alla Commissione Salute, Istruzione, Lavoro e Pensioni del Senato che studierà i pericoli della pillola abortiva chimica nota come mifepristone. In precedenza aveva rivelato che era stato lo stesso presidente Donald Trump a chiedergli di studiare i pericoli della pillola abortiva.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
È noto che attorno alla sicurezza di questo farmaco, che oltre ad uccidere il bambino può danneggiare o ammazzare anche la madre, vi sia un’immensa coltre di menzogne da parte dell’establishment medico-farmaceutico-politico-giornalistico.
Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa più di 200 dirigenti farmaceutici, tra cui il CEO di Pfizer Albert Bourla, hanno firmato una lettera aperta in cui condannano la sentenza di un giudice federale americano contro l’approvazione da parte dell’ente regolatore farmaceutico Food & Drug Administration (FDA) del farmaco abortivo mifepristone, più conosciuto con il nome di RU486.
Dopo la sentenza della Corte Suprema Dobbs che ha di fatto negato che l’aborto sia un diritto federale, molta della battaglia dei pro-feticidio si è spostata sull’aborto farmacologico, che promette di far da sé a casa senza passare per strutture sanitarie. Alcuni giornali americani – gli stessi che hanno negato l’efficacia di idrossiclorochina e ivermectina e imposto i vaccini mRNA, in sprezzo al diritto di curarsi da sé – sono arrivati addirittura a promuovere pillole abortive fai-da-te.
Il farmaco, ricorda il caso delle email trapelate recentemente dalla sanità britannica, può avere conseguenze mortali: si può chiedere, al di là delle statistiche e degli episodi che potete vedere negli articoli linkati, nel caso dell’attivista abortista argentina 23enne morta pochi giorni dopo aver assunto il farmaco per uccidere il figlio concepito nel suo grembo – certo, magari, anche qui, non c’è nessuna correlazione.
L’aborto domestico-biochimico aveva avuto una grande spinta in pandemia, con le pillole della morte ottenibili per via postale in Gran Bretagna: una gran idea che la sanità di Sua Maestà ha deciso di estendere anche nel periodo post pandemico.
In Italia l’era dell’aborto chimico fai-da-te fu annunciata, sempre in pandemia, dal ministro della Salute Roberto Speranza, che cambiò la direttiva per rendere il suo uso possibile anche senza ricovero.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bioetica
Anche la Spagna vuole l’aborto in Costituzione

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Morte cerebrale2 settimane fa
La «morte cerebrale» è stata inventata per prelevare più organi
-
Persecuzioni1 settimana fa
Il ministro israeliano Katz: suore e clero cristiano saranno considerati terroristi se non lasceranno Gaza
-
Immigrazione1 settimana fa
Mons. Viganò: storia delle migrazioni di massa come ingegneria sociale
-
Civiltà1 settimana fa
La lingua russa, l’amicizia fra i popoli, la civiltà
-
Spirito1 settimana fa
Viganò: «Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica»
-
Autismo2 settimane fa
Ecco il possibile farmaco per l’autismo: che cos’è il Leucovorin?
-
Ambiente1 settimana fa
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
-
Arte2 settimane fa
Mons. Viganò offre la sua preghiera per il pittore Gasparro