Gender
Il Parlamento del Ghana approva il divieto della sodomia, del matrimonio omosessuale e della promozione LGBT

I legislatori del Ghana hanno approvato il 28 febbraio un disegno di legge che criminalizza il comportamento omosessuale, nonché la promozione, la difesa e il finanziamento di tale comportamento.
«Dopo tre lunghi anni, abbiamo finalmente approvato lo Human Sexual Rights and Family Values Act 2024», ha annunciato su X il principale sponsor della proposta, Sam George.
Introdotta per la prima volta nel giugno 2021, la proposta di legge cerca di sostenere l’etica sessuale tradizionale in Ghana, rifiutando al tempo stesso i cosiddetti «diritti» delle persone a intraprendere o promuovere comportamenti devianti.
After three long years, we have finally passed the HUMAN SEXUAL RIGHTS & FAMILY VALUES ACT 2024.
I am grateful to my Colleague sponsors who have waged this battle with me to a successful end. Our collective gratitude goes to our Leadership and the Rt. Hon. Speaker for their… pic.twitter.com/ruw686fWJR
— Sam 'Dzata' George ???????????? (@samgeorgegh) February 28, 2024
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Nel disegno di legge sono proposte sanzioni penali per coloro che commettono atti omosessuali o promuovono tali atti. Ciò include il divieto assoluto del «matrimonio» tra persone dello stesso sesso, dell’adozione tra persone dello stesso sesso e di altre manifestazioni pubbliche di comportamento omosessuale o transgender.
Il disegno di legge cerca anche di reprimere l’ideologia transgender vietando le procedure di mutilazione per individui con confusione di genere.
Secondo quanto riportato dai media locali, il comportamento omosessuale sarebbe punito dalla legge con la reclusione da sei mesi a tre anni, mentre chi sostiene o promuove l’attività può essere condannato da tre a cinque anni di reclusione.
I parlamentari hanno affermato che il disegno di legge è stato redatto in risposta all’apertura del primo cosiddetto «centro comunitario» LGBT del Ghana nella capitale del Paese nel gennaio 2021, ha riferito Intel Region. Tuttavia, la polizia ha chiuso il centro in seguito alle proteste pubbliche e alle pressioni dei leader religiosi cristiani.
Per entrare in vigore il disegno di legge necessita dell’approvazione del presidente del Ghana Nana Akufo-Addo, il quale all’inizio del 2018 aveva affermato che la legalizzazione dell’omosessualità era inevitabile. Resta incerto se approverà la legislazione.
I vescovi cattolici del Ghana sostengono fermamente la legge, mentre l’ Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite , di estrema sinistra e filo-LGBT, l’ha attaccata e ha esortato il presidente del Ghana a non firmarla.
Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa la Conferenza Episcopale ghanese aveva difeso le leggi anti-sodomia in risposta a quanto dichiarato dal cardinale Peter Turkson ospite del World Economic Forum di Davos.
Come riportato da Renovatio 21, oltre al Ghana, le nazioni dell’Uganda, del Kenya e della Namibia hanno tutte approvato o avanzato leggi contro la sodomia o il «matrimonio» tra persone dello stesso sesso. Una settimana fa l’arcivescovo del Camerun Andrew Nkea Fuanya, dopo aver partecipato al Sinodo sulla sinodalità in Vaticano, è ha dichiarato che il matrimonio è tra un uomo e una donna, e tutto il resto «è stregoneria».
La pressione omosessualista occidentale trova una sponda molto concreta sul fronte religioso. I vescovi anglicani africani stanno rifiutando l’orientamento sempre più smaccatamente pro-gay della Chiesa Anglicana di Canterbury. Tuttavia è la posizione del romano pontefice a risultare incredibile per gli africani: abbiamo visto appelli di Bergoglio contro le leggi anti-sodomia in vigore in vari Stati del continente nero, appelli fatti in coro con le autorità anglicane e presbiteriane.
A fine 2022 la Conferenza Episcopale dello Zambia ha prodotto un comunicato difendendo le leggi anti-sodomia in vigore nel Paese e denunciando il peccato dell’omosessualità. «Se non si fa nulla per sensibilizzare la nostra gente», aveva avvertito l’arcivescovo di Lusaka Alick Banda, la cultura LGBT «diventerà una norma accettabile in Zambia, nonostante l’esistenza di leggi che criminalizzano queste attività e peggio ancora sono offensive per i nostri valori culturali e cristiani».
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Negli ultimi anni la postura filo-omosessuale di papa Francesco ha provocato reazioni molto assai da parte di episcopati e governi africani.
Prima della sua visita in Sud Sudan, il governo di Juba aveva fatto sapere per voce del suo ministro dell’Informazione Michael Makuei Lueth che «se Papa Francesco viene da noi e ci dice che non c’è differenza tra il matrimonio tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, noi diremo “no”».
A loro volta, reazioni varie si stanno scatenando nei Paesi africani che legiferano contro il sodomismo. Ad agosto, la Banca Mondiale ha intrapreso un’azione simile congelando i prestiti all’Uganda a causa della riluttanza di quest’ultimo ad abbracciare la sodomia.
Come riportato da Renovatio 21, poco dopo l’approvazione della legge anti-sodomia, l’Uganda è stata improvvisamente teatro di attacchi terroristici con enormi stragi sia sul suo territorio che all’estero, presso le basi del contingente di pace ugandese in Somalia. Poco dopo, decine persone sono state uccise e ferite dai militanti di un gruppo estremista – il quale non si faceva vivo dal 1998 – che hanno attaccato una scuola secondaria nell’Uganda occidentale.
Come riportato da Renovatio 21, solo due settimane prima, 54 suoi soldati ugandesi stati trucidati dai terroristi islamici in Somalia dove si trovavano in missione di pace per conto dell’Unione Africana. A perpetrare l’eccidio sarebbero stati gli islamisti di al-Shabaab («la gioventù»), gruppo noto per il sequestro della cooperante italiana di due anni fa – per il quale il governo di Conte e Di Maio pagò fior di milioni.
Il ricatto dell’imperialismo omosessualista occidentale raggiunse l’apice nel 2015 dall’amministrazione Obama, che ritirò aiuti finanziari e militari alla Nigeria in lotta contro i terroristi di Boko Haram quando questa si rifiutò di legalizzare contraccezione e omosessualità. Si disse all’epoca che gli USA obamiani disponessero di immagini satellitari con gli accampamenti del gruppo islamico stragista, ma non le condivisero con i nigeriani restii a implementare la deregulation sessuale nella società africana.
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Immagine di pubblico dominicio CC0 via Wikimedia
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Indagine FBI sui trans armati

“Armed Queers SLC” is now under FBI investigation as an extended network related to Charlie’s killer.
The founder of Armed Queers SLC is also an organizer for PSL, which is funded by Neville Singham and the Chinese Communist Party. Why did Armed Queers SLC delete their… pic.twitter.com/8ZfG6oKUO6 — Rep. Anna Paulina Luna (@RepLuna) September 16, 2025
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Il gesuita filo-LGBT Martin applaude papa Leone secondo cui gli «atteggiamenti» devono cambiare prima della dottrina

In un commento pubblico di giovedì, padre James Martin, SJ, ha affermato che le recenti osservazioni di papa Leone XIV sull’omosessualità significano che la dottrina cattolica sulla morale sessuale potrebbe essere modificata. Lo riporta LifeSite.
Padre Martin, scrivendo in risposta all’intervista di Leo con la corrispondente di Crux Now Elise Ann Allen, ha affermato che il nuovo Pontefice aveva «ragione al 100%» quando ha affermato che si trattava di «cambiare “atteggiamenti”».
A bit more on the Pope Leo XIV’s thoughtful response to the questions from @eliseannallen on LGBTQ matters, in preparation for her new biography “Leon XIV.”
The Holy Father is 100% correct when he says that before anything else, it’s a matter of changing “attitudes.” One of… pic.twitter.com/IWALJcehID
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) September 18, 2025
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«Nessuna quantità di argomentazione o dibattito, per quanto ben ragionato o informato, può sostituire quella che Papa Francesco ha definito una “cultura dell’incontro”», ha scritto il gesuita, aggiungendo che quando i cattolici cominciano a considerare le persone LGBT come familiari o amici, la resistenza al cambiamento dottrinale crolla.
«Nulla cambia più velocemente l’atteggiamento di una persona nei confronti delle questioni LGBTQ del fatto che un figlio faccia coming out con lei», ha affermato, ricordando decine di casi simili, sostenendo quindi che vescovi e sacerdoti hanno cambiato silenziosamente opinione dopo aver sentito i parenti «fare coming out», parlando di questo in termini di «esperienza di conversione» e sottintendendo che coloro che non sono d’accordo non “vedono le persone LGBTQ come esseri umani”, ma piuttosto “come uno stereotipo, una categoria o un’ideologia».
Padre Martin ha anche citato l’accademico protestante Walter Brueggemann a sostegno dell’idea di accantonare ragione e argomentazione a favore di «storie» ed esperienze. Ha concluso il suo intervento esortando i cattolici a pregare «per un cambiamento di atteggiamento» all’interno della Chiesa.
Nella sua prima intervista, rilasciata alla testata Crux, parlando del suo approccio alle problematiche LGBT, Leone aveva affermato che «le persone vogliono che la dottrina della Chiesa cambi, vogliono che gli atteggiamenti cambino. Credo che dobbiamo cambiare gli atteggiamenti prima ancora di pensare di cambiare ciò che la Chiesa dice su una determinata questione».
Invece che affermare che l’insegnamento della Chiesa non poteva cambiare, il pontefice ha dichiarato solo che pensava che sarebbe rimasto lo stesso: «ritengo altamente improbabile, e certamente nel prossimo futuro, che la dottrina della Chiesa, in termini di ciò che la Chiesa insegna sulla sessualità e sul matrimonio» cambierà. «Penso che l’insegnamento della Chiesa continuerà così com’è, ed è quello che ho da dire al riguardo per ora».
Leone ha fatto commenti non dissimili riguardo all’ordinazione delle donne al diaconato: «al momento non ho intenzione di cambiare l’insegnamento della Chiesa sull’argomento».
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Mentre alcuni interpretano queste parole come un’affermazione della tradizione, i suoi ripetuti accenni a un possibile cambiamento mettono in dubbio la natura immutabile dell’insegnamento cattolico sulla fede e sulla morale.
Al contrario, il Concilio Vaticano I aveva solennemente anatemizzato l’idea che i dogmi proposti dalla Chiesa potessero essere intesi in un senso diverso.
«Se qualcuno dirà che può accadere che ai dogmi della Chiesa si possa un giorno – nel continuo progresso della scienza – attribuire un senso diverso da quello che ha inteso e intende dare la Chiesa: sia anatema» (Costituzione Dogmatica Dei Filius 24 aprile 1870).
Come riportato da Renovatio 21, padre Martin, cocco di Bergoglio ed immediato utilizzatore della Fiducia Supplicans, è stato ricevuto in udienza dal papa pochi giorni fa, non a troppa distanza dall’udienza della suora LGBT Lucia Caram ed il pellegrinaggio giubilare LGBT.
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Immagine screenshot da YouTube
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Il vicino di casa dice che l’attentatore di Charlie Kirk stava con un transessuale

Josh Kemp, a neighbor of Charlie Kirk assassin suspect Tyler Robinson & his trans lover “Luna” Twiggs said he saw them kissing a couple weeks before the shooting. Authorities are now probing whether support for trans motivated the Antifa suspect to kill. pic.twitter.com/sFaQ1Pfq0x
— Andy Ngo (@MrAndyNgo) September 14, 2025
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