Spirito
Il dopo-Bergoglio si organizza con discrezione

Da diversi anni un think tank conservatore americano riunisce discretamente diverse decine di prelati e alcuni cardinali in una località balneare portoghese. Il loro obiettivo: riflettere sul futuro della Chiesa e sull’era «post-Francesco».
«Pre-conclave anti-Francesco alla presenza di ottanta vescovi e cardinali. » Il portale digitale della rivista Vida Nueva – molto popolare nel mondo ispanico e collocata in linea con l’attuale pontificato – esercita l’arte della sfumatura in modo moderato quando si tratta di descrivere l’incontro svoltosi a Sintra (Portogallo) dal 14 al 18 gennaio 2025.
Secondo Vida Nueva , ottanta prelati, tra cui cardinali, si sono riuniti in questa parte del Portogallo, situata tra il mare e le montagne, su iniziativa di un’organizzazione americana: l’Acton Institute. Quest’ultimo si presenta come un think tank che mira a «promuovere una società libera e virtuosa, caratterizzata dalla libertà individuale basata sui principi religiosi».
L’Acton Institute fa parte del revival religioso conservatore emerso da diversi anni oltre Atlantico in reazione al Wokeismo: non sorprende quindi trovare questa organizzazione legata ad altre entità politicamente «marcate» di destra come il Sophia Institute o il media EWTN, paladino della lotta per la vita nel mondo anglosassone.
I prelati che hanno partecipato all’incontro a porte chiuse tenutosi presso il Penha Longa Resort, piacevole località balneare di Sintra, provenivano principalmente da Africa, Asia e America Latina, cioè da continenti che incarnano le forze vive del cattolicesimo in questo secondo quarto del XXI secolo.
È interessante notare, di sfuggita, che è stata particolarmente notata la presenza del «vescovo tradizionalista brasiliano Fernando Areas Rifan», superiore dell’amministrazione apostolica personale di San Giovanni Maria Vianney di Campos (Brasile).
Un incontro che deve aver suscitato scalpore a Santa Marta: l’Acton Institute annovera tra i suoi fondatori padre Robert Sirico, un sacerdote convertitosi tardi al cattolicesimo e divenuto un paladino del libero mercato e della sua compatibilità con l’etica cristiana. Inutile dire che il religioso è ben lungi dall’aver abbracciato tutte le sfaccettature del riformismo attuato a partire dal 2013 dal pontefice argentino…
Quest’anno, gli incontri ecclesiastici di Sintra hanno avuto un ospite a sorpresa: monsignor Rolando Alvarez, la bestia nera del governo sandinista che governa il Nicaragua con pugno di ferro e non esita ad attaccare le istituzioni dipendenti dalla Chiesa cattolica, con il pretesto che cercano di destabilizzare il regime in carica.
Imprigionato per aver compiuto azioni virulente contro le autorità del suo Paese, poi rimpatriato contro la sua volontà in Europa per evitare un conflitto aperto tra la Chiesa e lo Stato nicaraguense, l’ex vescovo di Matagalpa (Nicaragua) dovrà trovare lunga prigionia nel Vecchio Continente, dove si ritroverà ridotto al silenzio.
Il contenuto delle giornate di Sintra è in parte noto grazie a uno dei partecipanti, il vescovo Johannes Hendriks di Haarlem-Amsterdam, che ha riferito che «l’ Acton Institute non avrebbe pubblicato un rapporto a causa della natura informale degli incontri e perché tra i partecipanti c’erano prelati con importanti responsabilità».
Il vescovo Hendriks si è mostrato più disponibile riguardo alle conferenze che hanno affrontato i temi «dei fondamenti della persona umana e delle sue falsificazioni, della colonizzazione ideologica e dell’economia». Infine, sono state organizzate «tre tavole rotonde su famiglia, impresa e conflitto tra religione e ideologia».
Dopo la vittoria di Donald Trump nel novembre scorso, i conservatori di ogni tipo sono in ascesa negli Stati Uniti e altrove in Occidente: mentre l’edificio progressista sembra vacillare, alcuni vorrebbero vedere un’oscillazione simile del pendolo durante il prossimo pontificato.
Gli incontri di Sintra sembrano in ogni caso rientrare in questa agenda.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Gpwitteveen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Spirito
Viganò contro papa Leone sull’onoreficenza dell’arcidiocesi al politico abortista

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Alla domanda sull’opportunità di conferire il premio dell’Arcidiocesi di Chicago al Senatore Dick Durbin, esponente della Sinistra Radicale Woke e abortista notorio, Prevost ha risposto che «è importante considerare l’intera attività del Senatore» e che «Chi dice “Sono… pic.twitter.com/wKmMWuNcpQ — Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 1, 2025
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2/2 Contrariamente a quanto affermato da Leone, non c’è niente di “complesso” in questo, se non il rifiuto di affermare la Verità e di non delegittimare Blase Cupich, potente erede e seguace di Joseph Bernardin e di Theodore McCarrick, insieme ad altri Prelati tuttora in carica.…
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 1, 2025
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Spirito
Trump condivide la preghiera a San Michele Arcangelo

Il presidente Donald Trump il 29 settembre ha condiviso la preghiera di Papa Leone XIII a San Michele in onore della festa dell’arcangelo.
Nel suo «Messaggio presidenziale per la festa di San Michele Arcangelo» del 29 settembre 2025, pubblicato sul sito della Casa Bianca, Trump ha dichiarato: «Oggi, saluto i milioni di credenti cristiani negli Stati Uniti e in tutto il mondo che celebrano la festa di San Michele Arcangelo».
«Secondo la Sacra Scrittura, quando il Diavolo si ribellò a Dio in Cielo, San Michele e la sua legione di angeli scacciarono Satana sulla Terra, riaffermando trionfalmente la sovranità di Dio su tutta la creazione», ha continuato il presidente.
Presidential Message on the Feast of Saint Michael the Archangelhttps://t.co/2GfgzaGPh9
— Karoline Leavitt (@PressSec) September 30, 2025
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«Per 2000 anni, i cristiani hanno guardato a San Michele Arcangelo per protezione, forza e coraggio nei momenti di conflitto, angoscia e dubbio».
Trump ha poi fatto riferimento a Papa Leone XIII, che scrisse la preghiera a San Michele dopo aver avuto una visione della Chiesa attaccata da Satana:
«Nel 1886, circa 140 anni fa, Papa Leone XIII, leader della Chiesa cattolica romana, temendo per il futuro del mondo occidentale, introdusse la leggendaria Preghiera a San Michele, che viene ancora recitata oggi nelle chiese e nelle case di tutta la nostra nazione e di tutto il mondo»
«San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, contro le malvagità e le insidie del demonio sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, Principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen».
Non è la prima volta che il presidente pubblica la preghiera angelica. Lo scorso anno, in occasione della festa, l’allora candidato alla presidenza Trump pubblicò la preghiera sul suo account X, insieme all’immagine di un dipinto classico di San Michele con la spada in mano, che calpesta la testa del diavolo.
Saint Michael the Archangel, defend us in battle. Be our defense against the wickedness and snares of the Devil. May God rebuke him, we humbly pray, and do thou, O Prince of the heavenly hosts, by the power of God, cast into hell Satan, and all the evil spirits, who prowl about… pic.twitter.com/Z3RoeGUslh
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 30, 2024
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Prima dei cambiamenti liturgici seguiti al Concilio Vaticano II, la preghiera veniva recitata dopo ogni Messa bassa come difesa spirituale contro gli attacchi del diavolo alla Chiesa cattolica.
Come è stato notato l’anno scorso, così parlando Trump si dimostra più cattolico di tantissimi vescovi.
Renovatio 21 offre ai lettori che non conoscessero la preghiere in lingua latina.
Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio; contra nequitiam
et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur:
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute, in infernum detrude.
È bene recitare questa preghiera spesso – almeno ogni sera, specie con i bambini.
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Immagine: Marco Pino da Siena (1525-1583), San Michele Arcangelo sconfigge il demone (1573), Chiesa di Sant’Angelo a Nilo, Napoli, dettaglio.
Immagine di Giuseppe Guida via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata
Spirito
Spagna, La laboriosa nomina del nuovo nunzio

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