Famiglia
«Il collasso della famiglia naturale va accolto ed applaudito» dice il giudice britannico
Dopo il caso Alfie, in molti hanno compreso quale sia la vera natura del potere giudiziario nel Regno Unito.
Ci deve essere una sorta di aberrante compiacimento di fondo: Essi non rinunziano mai a garantir al pubblico lo spettacolo di quella Necrocultura cui aderiscono causando morte e sofferenza.
Sir James Munby, secondo il Daily Mail, è «il giudice di famiglia più anziano della Gran Bretagna». Egli ha un messaggio per i britannici e per il mondo tutto: «Il crollo della famiglia nucleare dovrebbe essere accolto ed applaudito».
«Il crollo della famiglia nucleare dovrebbe essere accolto ed applaudito»
Munby non è nuovo alle belle cronache della Cultura della Morta applicata.
Pochi anni fa, da giudice del Tribunale della Famiglia, ordinò ciò che equivaleva a uno stupro medico, condannando una adolescente «mentalmente incompetente» ad abortire contro la sua volontà. La ragazza era fermamente contraria all’aborto.
Munby ordinò ciò che equivaleva a uno stupro medico, condannando una adolescente che riteneva «mentalmente incompetente» ad abortire contro la sua volontà
Gli esperti nel processo testimoniarono che un aborto «poteva causare considerevoli danni a questa giovane ragazza». Ma il giudice ha risposto che, poiché egli sentiva che la ragazza avrebbe dovuto abortire, era meglio lasciare «da parte i propri desideri e sentimenti»e che «sarebbe nel suo best interest [miglior interesse, ndr] avere una interruzione di gravidanza».
Agli ordini del giudice Munby, la povera ragazza fu mandata a subire un aborto che lei disperatamente non voleva e che anche secondo gli esperti testimoni l’avrebbe ferita profondamente .
Il giudice Munby, arrivato ad una veneranda età, scopre le carte, e dichiara un fondamento della sua teoria e pratica: «Il crollo della famiglia nucleare dovrebbe essere accolto e applaudito».
Il giudice Munby condusse con successo una campagna affinché il governo britannico cambiasse le leggi sull’utero in affitto per consentire alle persone single e alle coppie di affittare liberamente gli uteri a loro necessari.
Le famiglie, sostiene il Munby, sono ora impossibili da definire, ed è per questo che chiede una revisione delle leggi matrimoniali britanniche, compresa l’introduzione dei fault-free divorces («divorzi senza colpa», cioè divorzi in cui la dissoluzione di un matrimonio non richiede una dimostrazione di illecito da nessuna delle parti ndr), cioè leggi che permettano ancora più rapidamente la disintegrazione delle famiglie.
Munby non se ne è fatta scappare una: egli condusse con successo una campagna affinché il governo britannico cambiasse le leggi sull’utero in affitto per consentire alle persone single e alle coppie di affittare liberamente gli uteri a loro necessari.
In un eloquente discorso all’Università di Liverpool, osservò che la famiglia moderna prendeva «un’infinita varietà di forme»: «le persone vivono insieme come coppie, sposate o meno, e con partner che potrebbero non essere sempre dell’altro sesso. I bambini vivono in famiglie in cui i loro genitori sono sposati o non sposati. Possono essere allevati da un genitore single, da due genitori o anche da tre genitori. I loro genitori potrebbero non essere o non essere i loro genitori naturali… Possono essere figli di matrimoni poligami. I loro fratelli possono essere solo fratellastri o fratellastri. Alcuni bambini sono allevati da due genitori dello stesso sesso. Alcuni bambini sono concepiti per inseminazione artificiale da donatore».
Insomma, dall’alto della sua carica in parrucca, il giudice ha martellato senza requie per favorire la realizzazione della sua distopia sociale, che coincide con quella predicata da decenni dalla Necrocultura mondiale: la distruzione definitiva della famiglia naturale.
Con il caso di Alfie abbiamo capito che tale progetto di distruzione della famiglia sarà perseguito, visto che la cultura della rivoluzione sessuale non ha eliminato l’impulso delle persone a stare insieme stabilmente e ad amare i propri figli, tramite il potere statale puro e semplice, un potere che è giudiziario e fisico, con – un esempio a caso – i poliziotti a piantonare gli ospedali mentre dentro uccidono un bambino malato di neanche due anni.
Per Munby i giudici hanno effettivamente bisogno di più potere, e «decidere cosa succede ai bambini» in una varietà di situazioni.
Infatti Munby ha anche dichiarato lo scorso anno che i giudici hanno effettivamente bisogno di più potere, e «decidere cosa succede ai bambini» in una varietà di situazioni.
«Dopo aver descritto lo stato caotico della famiglia moderna, ha enfatizzato di nuovo al suo pubblico il fatto che tutto ciò fosse molto buono: «Il fatto è che molti adulti e bambini, sia per scelta che per circostanze, vivono in famiglie più o meno lontane da quello che, fino a tempi relativamente recenti, sarebbero stati riconosciuti come la tipica famiglia nucleare. Questo, sottolineo, non è semplicemente la realtà; è, credo, una realtà che dovremmo accogliere e applaudire».
Insomma: spaccare le famiglie per togliere loro ogni sovranità, per levargli ogni diritto sulla prole, per levargli la prole stessa – e magari ucciderla, perché malata o anche solo (sì, sono brividi per quanti di noi seguono le vicende legate ai vaccini) danneggiata.
Tenete ben presente che costui è il Presidente del Tribunale della Famiglia.
Come ha scritto Lifesitenews: «uno può pensare, considerando i casi che attraversano la sua scrivania, che un uomo responsabile del tribunale della famiglia in Inghilterra non celebrii bambini senza madre o senza padre. Ma nel caso di Sir James Munby, uno si sbaglia».
Un certo numero di politici e commentatori conservatori hanno risposto in tono aspro ai commenti di Munby, ma ovviamente molti di questi politici trovano semplicemente conveniente esprimere un modo di esprimere il conservatorismo sociale senza dover implementare alcuna politica che rafforzerebbe quella famiglia nucleare la cui distruzione lo delizia il giudice Munby.
La Necrocultura avanza. Ma, convincetevene, non è un fatto di frangia: è il cuore stesso delle istituzioni occidentali.
Per decenni famiglia è stata abbandonata e persino presa di mira dalle élite necrofile (quelle che odiano le famiglie perché odiano la riproduzione umana).
Non esiste un case-study migliore per illustrare quanto sia completa la loro opposizione alla tradizionale unità familiare rispetto all’istanza del Presidente della Corte della Famiglia che si rallegra dinanzi ad un pubblico universitario riguardo al fatto che la famiglia nucleare sia quasi morta.
La Necrocultura avanza. Ma, convincetevene, non è un fatto di frangia: è il cuore stesso delle istituzioni occidentali.
Famiglia
Il presidente polacco firma la nuova legge sull’imposta zero sul reddito per i genitori con due figli
Il presidente polacco ha firmato una legge che abolisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche per i genitori che crescono due o più figli, nel tentativo di sostenere e incoraggiare le famiglie e rilanciare l’economia.
Il disegno di legge appena approvato elimina l’obbligo di pagare l’imposta sul reddito per le famiglie con un reddito annuo fino a 140.000 zloty (32.973 euro). Grazie all’agevolazione fiscale, si prevede che una famiglia polacca media avrà a disposizione 1.000 zloty in più (235 euro) al mese.
Il presidente polacco Karol Nawrocki, insediatosi ad agosto, ha presentato il disegno di legge prima che fosse approvato dal Parlamento, come mezzo per aiutare finanziariamente le famiglie e incoraggiare un tasso di natalità sostenibile in un paese che, come la maggior parte degli altri, soffre di un calo del tasso di natalità.
«Bisogna trovare risorse finanziarie per le famiglie polacche», ha affermato Nawrocki durante la presentazione del disegno di legge. Ha sottolineato il fatto che la Polonia sta attraversando una crisi di natalità. Lo scorso anno, il numero di nascite in Polonia ha raggiunto un nuovo minimo. Il tasso di natalità della Polonia è uno dei più bassi al mondo, attestandosi a 1,1 entro il 2024, ben al di sotto del tasso di sostituzione. Solo otto paesi hanno un tasso di natalità inferiore a quello della Polonia, secondo il Population Reference Bureau.
Le consultazioni pubbliche sulla legge prima della sua approvazione hanno rilevato che l’agevolazione fiscale è molto popolare tra i polacchi. Circa il 76% degli intervistati ha affermato che la legge era «assolutamente necessaria», e solo il 16% si è dichiarato fermamente contrario, ha riportato EuroNews.
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Immagine di Marsilar via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Famiglia
Il servizio sanitario britannico difende i «benefici» del matrimonio tra cugini di primo grado
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Famiglia
Finte nozze tra una sposa bambina a Euro Disneyland: arresti e indagini
Due persone sono state interrogate dalla polizia francese dopo che il personale di DisneyLand Paris ha espresso preoccupazione per una presunta finta cerimonia nuziale, a cui avrebbe preso parte una bambina ucraina di nove anni.
L’incidente è stato riportato per la prima volta dal giornale parigino Le Parisien, secondo cui un uomo aveva affittato il complesso di Disneyland Paris diverse settimane prima per un evento privato del costo di 130.000 euro.
La prenotazione era stata programmata al di fuori degli orari di apertura del parco e la cerimonia, presumibilmente, si sarebbe svolta sabato mattina presto.
Secondo quanto riferito, il personale e la sicurezza hanno dato l’allarme quando hanno notato che una ragazza vestita da sposa sembrava essere minorenne. Dopo l’intervento della polizia sul posto, la procura di Meaux ha dichiarato che il «matrimonio» era una messa in scena.
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«Quindi non si è trattato di un matrimonio, ma di una messa in scena filmata con un centinaio di comparse. Hanno privatizzato Disneyland Paris, fingendo che fosse un vero matrimonio», ha detto il magistrato all’AFP.
Quattro persone sono state inizialmente arrestate dalla polizia, mentre due sono rimaste sotto interrogatorio domenica con l’accusa di frode e riciclaggio di denaro. Tra loro c’era un ventiduenne, presumibilmente britannico, che si sarebbe spacciato per lo sposo e avrebbe organizzato l’evento, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP. Anche una ventiquattrenne lettone è stata interrogata.
«Le indagini, compreso l’esame medico della minorenne, cittadina ucraina, hanno rivelato che non era stata sottoposta ad alcuna violenza o atto coercitivo e che l’evento si è rivelato una montatura, con gli invitati stessi come comparse», ha affermato la procura di Meaux in una nota.
Secondo quanto riferito, la madre 41enne della bambina e un uomo lettone di 55 anni sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati.
Una delle comparse assunte per presenziare a quello che credeva essere un vero matrimonio ha dichiarato alla radio France Inter: «ho visto il panico dei ragazzi della Disney, poi, attraverso la finestra, ho visto una bambina con un abito da sposa. Una donna la teneva in braccio ed è stato allora che ho capito che la bambina era davvero piccola», ha riportato il Guardian, citando l’emittente francese.
Disneyland Paris ha comunicato alla stazione: «un evento privato prenotato presso la nostra destinazione è stato immediatamente annullato dal nostro personale dopo aver riscontrato delle irregolarità. La polizia è stata chiamata ed è intervenuta rapidamente».
Il motivo per cui è stato organizzato il finto matrimonio e l’esatto ruolo della bambina nell’evento rimangono poco chiari. Il parco ha dichiarato di collaborare con le autorità e di aver presentato una propria denuncia.
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Immagine di flightlohg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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